L\'ANGOLO DELLA POESIA
"E' strano vagare nella nebbia!
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Isolata è ogni pietra, ogni cespuglio;
non c'è albero che l'altro veda, tutti sono soli.
Pieno di amici era il mio mondo
quando chiara era la mia vita;
adesso, che calata è la nebbia
non ne vedo più nemmeno uno.
Certamente non può esser saggio
chi non conosca le tenebre che,
ineluttabili e lievi,
da tutto lo separano.
E' strano vagare nella nebbia!
La vita è solitudine.
Non c'è uomo che l'altro conosca,
tutti sono soli!"
-H.Hesse-
Risposte
Un nodo in gola che non passa,
qualcosa che si spezza.
Inutile attardarsi.
Inutile voltarsi.
Già,sei andato via.
qualcosa che si spezza.
Inutile attardarsi.
Inutile voltarsi.
Già,sei andato via.
Un mattino mi svegliai
e non vidi più la luce,
la vita.
Non seppi più che fare
ma tutto ad un tratto
appari tu che come un bocciolo di rosa,
che ti schiudi ai primi
raggi del sole.
Il tuo profumo
mi conquista e risveglia
la luce nel mio cuore.
E nei miei occhi,
mi regali un emozione
che mi fa capire,
quanto io sia innamorato di te
nel profondo del mio cuore.
e non vidi più la luce,
la vita.
Non seppi più che fare
ma tutto ad un tratto
appari tu che come un bocciolo di rosa,
che ti schiudi ai primi
raggi del sole.
Il tuo profumo
mi conquista e risveglia
la luce nel mio cuore.
E nei miei occhi,
mi regali un emozione
che mi fa capire,
quanto io sia innamorato di te
nel profondo del mio cuore.
"...se non sono gigli
son pur sempre figli
vittime di questo mondo"
DeAndrè
la poesia può trovarsi ovunque...
son pur sempre figli
vittime di questo mondo"
DeAndrè
la poesia può trovarsi ovunque...
Un'altra:l'infinito
"Sempre gli fu quell'ermo colle,
ma 1 grande quercia il di lui sguardo esclude..."
g.leopardi
"Sempre gli fu quell'ermo colle,
ma 1 grande quercia il di lui sguardo esclude..."
g.leopardi
Ahaha fortissima :D
inedita...! :wink: :lol:

:cappot:
"A Silvio"
silvio,rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale
quando la "tua"italia splendea nei tuoi occhi ridenti e fuggitivi,e tu,lieto e pensoso al Gabinetto salivi?
sonavan le quiete Camere,e le vie dintorno, al tuo perpetuo "canto",allor ke all'opre legislative intento
sedevi,assai contento
di quel vago avvenir ke in mente avevi.
era il maggio odoroso:e tu solevi
così menare il giorno.
(omissis)
tu pria ke la rosa sbocciasse dopo il verno
da c.... combattuto e vinto,
ti intristivi,o "tenerello". e non vedevi
il fior dei anni tuoi(5)prossimi;
e nn ti molceva il core
la di Fede lode x le tue nuove negre chiome,
or degli sguardi sorridenti e schivi;
né teco gli alleati ai dì festivi
ragionavan di te.
(omississ)
by g.leopardi
silvio,rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale
quando la "tua"italia splendea nei tuoi occhi ridenti e fuggitivi,e tu,lieto e pensoso al Gabinetto salivi?
sonavan le quiete Camere,e le vie dintorno, al tuo perpetuo "canto",allor ke all'opre legislative intento
sedevi,assai contento
di quel vago avvenir ke in mente avevi.
era il maggio odoroso:e tu solevi
così menare il giorno.
(omissis)
tu pria ke la rosa sbocciasse dopo il verno
da c.... combattuto e vinto,
ti intristivi,o "tenerello". e non vedevi
il fior dei anni tuoi(5)prossimi;
e nn ti molceva il core
la di Fede lode x le tue nuove negre chiome,
or degli sguardi sorridenti e schivi;
né teco gli alleati ai dì festivi
ragionavan di te.
(omississ)
by g.leopardi
i tuoi occhi,
sono due stelle
nel firmamento blu della notte.
Un raggio di sole,
nei freddi mattini d'inverno,
una luna splendente
da ammirare,
mentre una leggera
brezza di vento,
spinge i miei sentimenti altrove,
verso il loro cammino.
sono due stelle
nel firmamento blu della notte.
Un raggio di sole,
nei freddi mattini d'inverno,
una luna splendente
da ammirare,
mentre una leggera
brezza di vento,
spinge i miei sentimenti altrove,
verso il loro cammino.
l'amore è,
come delle foglie al vento;
come un fulmine
a ciel sereno;
come un calore
nel nostro cuore
che ci dice
questo e il tuo unico
e vero amore :D :D
come delle foglie al vento;
come un fulmine
a ciel sereno;
come un calore
nel nostro cuore
che ci dice
questo e il tuo unico
e vero amore :D :D
"Amor ke a nullo amato amar perdona
mi prese del costui piacer si forte
ke ancor nn m'abbandona"(dante,canto 5).
mi prese del costui piacer si forte
ke ancor nn m'abbandona"(dante,canto 5).
Nulla e il mistero,
se non il silenzio di noi stessi.
Tante le parole,
della nostra bocca,
tanti i sentimenti
tante le lacrime dei nostri occhi,
ma solo uno e vero
e sincero ed è
l'amore nato dal nostro cuore.
se non il silenzio di noi stessi.
Tante le parole,
della nostra bocca,
tanti i sentimenti
tante le lacrime dei nostri occhi,
ma solo uno e vero
e sincero ed è
l'amore nato dal nostro cuore.
"Cerco la strofa che sia fosca e queta
come il lago incassato entro la neve;
ier vidi il lago, ed era il cielo greve,
tetra la sponda e bianca la pineta.
Cerco la strofa che sia cupa e queta.
L'acqua pareva d'ombra, e riflettea
gli spettri capovolti delle piante.
Tutto era spetro; - delle cose sante
l'alito per la triste aura fremea.
Cerco la santa strofa e l'alta idea.
Cerco la vaga strofa, indefinita
come una lente linea di montagna
quando incombe la nebbia, e la campagna
piange dell'anno la fuggente vita;
cerco la grigia strofa indefinita,
la indefinita strofa orizzontale,
in cui si volga, con cadenza blanda,
come sui mesti orizzonti, in Olanda,
dei pensosi mulini a vento l'ale,
il fascinante sogno sepolcrale."
(G.Camerana)
P.s. : complimenti a tutti voi che scrivete in questo topic.. ed a voi che li leggete... è bello sapere che c'è gente che non solo conosce le parole degli autori famosi, ma che ha il coraggio di mettere nero su bianco le proprie emozioni.
come il lago incassato entro la neve;
ier vidi il lago, ed era il cielo greve,
tetra la sponda e bianca la pineta.
Cerco la strofa che sia cupa e queta.
L'acqua pareva d'ombra, e riflettea
gli spettri capovolti delle piante.
Tutto era spetro; - delle cose sante
l'alito per la triste aura fremea.
Cerco la santa strofa e l'alta idea.
Cerco la vaga strofa, indefinita
come una lente linea di montagna
quando incombe la nebbia, e la campagna
piange dell'anno la fuggente vita;
cerco la grigia strofa indefinita,
la indefinita strofa orizzontale,
in cui si volga, con cadenza blanda,
come sui mesti orizzonti, in Olanda,
dei pensosi mulini a vento l'ale,
il fascinante sogno sepolcrale."
(G.Camerana)
P.s. : complimenti a tutti voi che scrivete in questo topic.. ed a voi che li leggete... è bello sapere che c'è gente che non solo conosce le parole degli autori famosi, ma che ha il coraggio di mettere nero su bianco le proprie emozioni.
Notte
Rosso al tramonto
Come una piaga nel cuore
Verso l’oscurità
Piangendo color latte
Sfumando verso l’azzurro
E la terra brulla
Dall’odore acre
Del vulcano
Col suo ciuffo più in là
E oltre l’azzurro
La notte incipiente
La notte presente
La notte
E lo stupore del tuo cuore.
Rosso al tramonto
Come una piaga nel cuore
Verso l’oscurità
Piangendo color latte
Sfumando verso l’azzurro
E la terra brulla
Dall’odore acre
Del vulcano
Col suo ciuffo più in là
E oltre l’azzurro
La notte incipiente
La notte presente
La notte
E lo stupore del tuo cuore.
"Non conosciamo mai la nostra altezza
finchè non siamo chiamati ad alzarci;
e se siamo fedeli alla missione
tocca il cielo la nostra statura.
L'eroismo, come allora recitiamo, sarebbe quotidiano
se noi stessi la schiena non curvassimo
per paura di essere dei re."
EMILY DICKINSON
finchè non siamo chiamati ad alzarci;
e se siamo fedeli alla missione
tocca il cielo la nostra statura.
L'eroismo, come allora recitiamo, sarebbe quotidiano
se noi stessi la schiena non curvassimo
per paura di essere dei re."
EMILY DICKINSON
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Pablo Neruda
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.
Pablo Neruda
bellissimo sto topic pecato l'ho scoperto solo ora. abbasso fid dopo quello che hai detto sulla poesia ti meriteresti un ban :ban:
Generale, il tuo carro armato
È una macchina potente
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente
Vola più rapido di una tempesta
E porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
PUO’ PENSARE.
Bertold Brecht
È una macchina potente
Spiana un bosco e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente
Vola più rapido di una tempesta
E porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l’uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
PUO’ PENSARE.
Bertold Brecht
Ti porto in me come il mare
un tesoro affondato.
Sei il lievito, il segreto
d'ogni mio male, o amore a cui non credo.
Amore che mi segui
oltre ogni limite, ovunque,
come un cane fedele
segue un padrone ingrato.
Ti fuggo invano.
Poi che meno ti penso più mi opprimi,
rimorso, celato affanno.
Tu certo un giorno mi raggiungerai […]
Cardarelli
un tesoro affondato.
Sei il lievito, il segreto
d'ogni mio male, o amore a cui non credo.
Amore che mi segui
oltre ogni limite, ovunque,
come un cane fedele
segue un padrone ingrato.
Ti fuggo invano.
Poi che meno ti penso più mi opprimi,
rimorso, celato affanno.
Tu certo un giorno mi raggiungerai […]
Cardarelli