Lacrime di un bambino

TH3 CH3M1ST
secondo voi è giusto che io pianga ancora alla mia età?
sono 2 giorni che piango per delusioni e solitudine.
A causa sia delle ragazze (ma questo va avanti da 15 anni. Solo voi sapete quanto mi piace l' altro sesso:asd) sia di errori che sto facendo da solo. Parlo e mi sembra di sbagliare. Sto zitto e sbaglio, non lo so ragazzi. Forse sto impazzendo.
Vabbè, ma parliamo dei pianti. è Utile piangere? è Giusto piangere alla mia età?

Ck-28

Risposte
Qualer
TH3 CH3M1ST:
ma io penso che sia un indice di infantilità (se esiste sta parola)
cioè, mi sento grande. Possibile che pianga ancora???

Ck-28

Cioè, ma hai sentito l' ultima canzone (che fanno alla radio ogni 10 minuti) "alla mia età"?

No, piangere non è infantile. Piangere fa parte dell' uomo. Chi non piange mai non è un essere umano.
Piangere è dimostrare di aver sbagliato o di non star bene in generale. Non è la solitudine a far piangere. Tu non sai minimamente cosa è!
Io ho vissuto la solitudine più nera. In terza media, una escalation. Prima rispettato, poi temuto, poi odiato. E da quando mi hanno odiato perchè ero bravo, avevo amici, ero felice. Come ho sempre detto: è la felicità la cosa più bella. Loro non erano felici. Ed è per questo che per invidia mi distrussero.
Dicevano ai loro amici "non parlare con quello". Chiunque nel quartiere mi conosceva. Chi era dalla mia parte perchè sapeva la mia storia, chi mi evitava. Ti dico solamente che nessuno si avvicinava a me. Fino al quarto ginnasio, sono stato SOLO. Sei mesi DA SOLO. Dopo che anche gli ultimi amici (li credevo tali fino a quel febbraio 2006) mi dissero "meglio che non ci vediamo più, perchè altrimenti mi torturano anche a me".
Se non fosse stato per tante brave persone che ho conosciuto proprio in quel periodo (Nikyripy lo conobbi proprio in quei giorni), sarei diventato praticamente pazzo.
Non ero solo per mia scelta. Ti rendi conto, svegliarti la mattina e dire "ma io qui che vivo a fare?". Perdere ogni sensazione, bella e brutta. Svegliarsi la mattina per dire "Dio, aiutami anche oggi". Andare a scuola, odiato, evitato, cacciato. Lottare giorno per giorno, non avere supporto. Sentirsi veramente, solamente, maledettamente, solo.
Questo significa essere soli. La solitudine non è una cosa che si dice così, tanto per dire.
Come i poser. Si tagliano, si vestono strani e tutti a dire "sono emo sono emo". Questo significa portarsi addosso i guai da soli.

Se tu chiamassi qualcuno, potresti uscire. Hai amici o comunque persone che ti possono permettere lo svago. Gli amici veri, quelli che ti sono vicini, quelli che ti fanno pensare, quelli che ti fanno vivere il dolore perchè sanno che ti fa bene, beh.. quelli sono pochissimi. Si contano sulle dita di una mano. E sono quelli gli amici che durano. Purtroppo sono pochi. Ed è un bene che sia così! Fossero tutti persone serie, persone con cui condividere la propria vita, saremmo praticamente in un comunismo psicologico! Cioè, tutto a tutti. E se trovi la persona cattiva, ma anche la persona che lo fa per carattere, ti porta dove vuole lui. E tu non te ne accorgi!

Quindi, per favore, non parlare di solitudine. La solitudine è tutt'altra cosa.

Ti senti solo, ti senti non supportato, ti puoi sentire come vuoi. Ma non isolato.

E piangere alla tua età... Ma cosa dici! C'è gente che piange all' età di 60-70 anni! Il pianto non risparmia nessuno! E quindi, sentirsi infantili. MA IN MERITO A COSA?
Se tu piangessi perchè vuoi comprare una cosa e i tuoi non te la fanno comprare, beh, quello è infantile! Ma se piangi per un dolore, quello nessuno te lo toglierà.

Per questo, non è infantile. Non sono lacrime di un bambino. Sono lacrime di un uomo.

Se tu credi che essere uomo è fare tutti mag cap e boiate simili, allora non sarai un uomo. Sarai un idiota. Come già lo sono troppe persone. Quindi, come dice dorothy, è inutile che ti fai una corazza nuova ogni volta. Prima la metti come buffone, poi come "il meglio della classe", poi come "Grande rimorchiatore".
Lo sai perchè ogni volta che facevi queste cose ti sentivi bene? perchè ignoravi quello che sei. Come un attore, quando interpreta qualche personaggio. Ed è questo quello che vuoi fare? Ogni volta cambiare personaggio quando fa comodo?
Bisogna affrontare sè stessi, una volta e per tutte. Altrimenti diventerai un altro finto uomo, senza una personalità, senza niente. Come lo stanno diventando tutti. Perchè puoi giocare ad interpretare un personaggio. Un giorno, una volta, con qualcuno. Perchè stai certo che per parlare con tante persone, devi avere tante forme. Mai tradire te stesso. Come ho sempre detto: quando tu facevi l' artista del rimorchio con Gaetano e lui cercava di invitare anche me nel gioco, scherzavo, facevo pure la battuta. Non credo di essere stato l' inquisitore che diceva "NON FATELO! IMMORALE! NON SI FA!" Con tutti i sermoni che faccio io di solito.
Ma MAI ho detto "si andiamo a farci le ragazze". E' contro di me, contro la mia morale. E per questo, per quanto gioco ad avere più forme, non mi tradisco mai. Invece tu quando hai giocato, cambiavi idea con ogni persona. Con Gaetano facevi il tipo "guarda so tutto io, sono come te". Con me mostravi te stesso. Con tanti altri avrai mostrato altre facce. Comportandoti spesso tradendo quello che dicevi a me o quello che dicevi agli altri. Insomma ti contraddicevi ogni volta. Giustificandoti pure! Cioè, quando io ti parlavo del non farsi ragazze, tu mi dicevi "non me le faccio da parecchio! Non dirmi niente!". Quando io non parlavo assolutamente di te. Da queste parti si chiama il "mariuolo in corpo". Per questo, sicuramente non ti dirò mai "fai come me", cioè mantenere i propri principi. Perchè con tutti, anche con gaetano (che mi mise in croce per tutto il quarto ginnasio), non ho mai nascosto che non ho mai avuto una ragazza. Come se fosse un peccato, un atto di "verginità". Mammamia. Ma agli altri che frega? Proprio la voglia di mettere il naso negli affari degli altri. E come vedi, c'è chi dice "ti rispetto". E chi invece non capisce una mazza e si mette a sfottere, rispettando le dimensioni del suo cervello.
In tutto questo chi è che sta bene? Credi che quello che ti sfotte ci guadagna qualcosa a farti diventare come lui? No! Lui cerca di farti diventare uno simile solo perchè vuole una conferma che quello che fa è la cosa giusta. Perchè in realtà nemmeno lui lo sa.

Chi rispetta, chi dice "io ti stimo", è una persona che è sicura di sè. Una persona che dice "per me sei una persona seria" è una persona che rispetta sè stessa. E non si contraddice solo per fare il piacere a qualcun altro.

Quindi, il punto dov'è? Affronta te stesso. Affronta il tuo dolore, senza mascherarti dietro le tue solite trovate. Senza cambiare persona ogni volta che ti devi rapportare con qualcuno.

Perchè il danno lo fai a te. Come quei cretini senza un minimo di cervello, probabilmente nati sotto ai cavoli, quella gente che preme STOP alle scale mobili per fare "il dispetto". MA A CHI LO FANNO IL DISPETTO?
Alla fine pure loro cammineranno a piedi.

Come quel cretino che per farmi un dispetto si stese per strada, per farmi fare una frenata brusca. Fortuna che so guidare bene e lo salvai. Poi si alzò e si mise a ridere come un idiota, uno scherzo della natura. RIDEVA. MA COME FAI A RIDERE DI FRONTE A QUALCOSA CHE TI POTEVA UCCIDERE?
Alla fine in ospedale ci andava lui. Mica io.

Frafri90
il pianto è sempre giusto perchè se si pienge un motivo c'è sempre.. anche se agli occhi degli altri questo motivo può sembrare una banalità!

paraskeuazo
Dipende per cosa si piange...

Piangere cmq fa parte dell'essere umano, mi stupirei se uno non fosse più in grado di farlo...

TH3 CH3M1ST
ma io penso che sia un indice di infantilità (se esiste sta parola)
cioè, mi sento grande. Possibile che pianga ancora???

Ck-28

SuperGaara
Perchè no? Ognuno manifesta nella maniera che vuole le proprie senzazioni...

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.