Indipendenza Femminile
Salve a tutti..
Forse pochi di voi si ricorderanno di me, e la cosa è ricambiata.
è da un po' che manco sul forum, e lo dico molto sinceramente,non mi attrae più come prima.
Ecco perchè ho deciso di sottoporvi una riflessione, un quesito.. Sperando possa, con questo gesto, ritrovare anche un po' di quell'affiatamento che ho perso.
è da un po' di tempo che sembro vivere in una realtà alternativa, e mi riscopro quotidianamente estranea a quelle novità che sembrano dominare lo scenario culturale e sociale internazionale.
Ecco perchè, ora che sto a poco a poco cercando di riappropriami, quanto meno di prendere coscienza, di questa realtà così, credetemi, strana eppure sempre identica, che mi sono imbattuta in diversi episodi che mi hanno portato a riflettere circa l'Indipendenza Femminile.
Perchè la donna indipendente spaventa?
Cosa, esattamente, arreca timore nell'uomo?
Il mancato bisogno di protezione? La consapevolezza dell'uomo di essere in precario equilibrio? Come in un lavoro a tempo indeterminato ove ogni passo falso potrebbe causarne il licenziamento?
La presa di coscienza di non poter dominare la situazione, ma al contrario, di doversi sentire costantemente "in prova", "in gioco" e precari?
E la precarietà è da sempre associata alla debolezza.
E quindi, per proprietà transitiva, ciò che dell'indipendenza femminile arreca timore all'uomo è la consapevolezza di essere Debole?
Ebbene ho creduto che la questione potesse interessarvi, così come ha interessato me.
Ma sapete qual'è stato il culmine? Quando ho ascoltato per la prima volta la canzone di una giovane cantante, che mai avevo prima d'ora ascoltato: Simona Molinari con la sua canzone "Egocentrica".
Ebbene se analizzata a fondo, questo non è che un manifesto di indipendenza femminile, certo forse non di alto livello circa la propria articolazione musicale, ma comunque sia, il desiderio, la volontà di una donna di affermare la propria indipendenza.
Ora non sto certo elogiando questa Molinari, né lodando la sua canzone: non è assolutamente questa la mia intenzione perchè non mi interessa particolarmente.
Piuttosto voglio concentrarmi sul responso che ha ricevuto questo sfacciato manifesto.
Mi sono informata, infatti, e girando sul web ho letto commenti e giudizi diversi e contrastanti: lo scenario pubblico si divide in due: donne che acclamano la canzone, giudicandola innovativa, intelligente e meritevole, e gli uomini che vi sputano parole di intransigenza e mal nascosto maschilismo.
MI sono concentrata su questa sostanziale differenza e ho capito cosa ci fosse davvero dietro quei fittizi giudizi circa "la qualità" della canzone, o "il livello" della cantante: indignazione.
Indignazione come se qualcuno avesse anche solo osato di proclamare così deliberatamente e sfacciatamente la mancata essenzialità dell'uomo nella vita delle donne.
Ripeto: non concentratevi sulla canzone, ma guardate la questione con uno sguardo più ampio, perchè sono convinta che ciò merita non poca attenzione.
In attesa di vostri giudizi e commenti in merito, spero in una accesa discussione, capace magari di invogliare me e quanti altri hanno perso la passione originaria.
Ossequi,Dorothy.
Forse pochi di voi si ricorderanno di me, e la cosa è ricambiata.
è da un po' che manco sul forum, e lo dico molto sinceramente,non mi attrae più come prima.
Ecco perchè ho deciso di sottoporvi una riflessione, un quesito.. Sperando possa, con questo gesto, ritrovare anche un po' di quell'affiatamento che ho perso.
è da un po' di tempo che sembro vivere in una realtà alternativa, e mi riscopro quotidianamente estranea a quelle novità che sembrano dominare lo scenario culturale e sociale internazionale.
Ecco perchè, ora che sto a poco a poco cercando di riappropriami, quanto meno di prendere coscienza, di questa realtà così, credetemi, strana eppure sempre identica, che mi sono imbattuta in diversi episodi che mi hanno portato a riflettere circa l'Indipendenza Femminile.
Perchè la donna indipendente spaventa?
Cosa, esattamente, arreca timore nell'uomo?
Il mancato bisogno di protezione? La consapevolezza dell'uomo di essere in precario equilibrio? Come in un lavoro a tempo indeterminato ove ogni passo falso potrebbe causarne il licenziamento?
La presa di coscienza di non poter dominare la situazione, ma al contrario, di doversi sentire costantemente "in prova", "in gioco" e precari?
E la precarietà è da sempre associata alla debolezza.
E quindi, per proprietà transitiva, ciò che dell'indipendenza femminile arreca timore all'uomo è la consapevolezza di essere Debole?
Ebbene ho creduto che la questione potesse interessarvi, così come ha interessato me.
Ma sapete qual'è stato il culmine? Quando ho ascoltato per la prima volta la canzone di una giovane cantante, che mai avevo prima d'ora ascoltato: Simona Molinari con la sua canzone "Egocentrica".
Ebbene se analizzata a fondo, questo non è che un manifesto di indipendenza femminile, certo forse non di alto livello circa la propria articolazione musicale, ma comunque sia, il desiderio, la volontà di una donna di affermare la propria indipendenza.
Ora non sto certo elogiando questa Molinari, né lodando la sua canzone: non è assolutamente questa la mia intenzione perchè non mi interessa particolarmente.
Piuttosto voglio concentrarmi sul responso che ha ricevuto questo sfacciato manifesto.
Mi sono informata, infatti, e girando sul web ho letto commenti e giudizi diversi e contrastanti: lo scenario pubblico si divide in due: donne che acclamano la canzone, giudicandola innovativa, intelligente e meritevole, e gli uomini che vi sputano parole di intransigenza e mal nascosto maschilismo.
MI sono concentrata su questa sostanziale differenza e ho capito cosa ci fosse davvero dietro quei fittizi giudizi circa "la qualità" della canzone, o "il livello" della cantante: indignazione.
Indignazione come se qualcuno avesse anche solo osato di proclamare così deliberatamente e sfacciatamente la mancata essenzialità dell'uomo nella vita delle donne.
Ripeto: non concentratevi sulla canzone, ma guardate la questione con uno sguardo più ampio, perchè sono convinta che ciò merita non poca attenzione.
In attesa di vostri giudizi e commenti in merito, spero in una accesa discussione, capace magari di invogliare me e quanti altri hanno perso la passione originaria.
Ossequi,Dorothy.
Risposte
questo argomento mi fa molto riflettere, tutta via non ho ancora maturato una mia opinione..credo di essere d'accordo con sid..
Eh, guardate contesti sociali (si, questo messaggio mi costerà un mutuo, ma potevo rimanerne estraneo?) anche.
Non siamo assolutamente tutti in situazioni sociali che permettono lo stesso pensiero.
E se una cosa sto imparando ultimamente, quella è che la differenza dei pensieri, la molteplicità e la varietà delle situazioni delle persone è tanto impressionante quanto grande.
Non lo nego: siamo tutti nello stesso mare e c'è poco da fare. C'è chi prova a dissociarsi, chi prova a rigettarla, chi si omologa, ma noi rimaniamo sempre nel mare della nostra società, che lo vogliamo o no.
E per quanto possa sembrare dannatamente uniforme, la quantità dei pensieri e delle concezioni è enorme e su questo c'è poco da fare.
Ecco perchè ho visto tanto la repressione nei confronti dell' indipendenza della donna, tanto la libertà.
In questo, non credo che l' uomo abbia bisogno di avere un ruolo essenziale nella vita della donna: se fosse così, sarebbe un complesso dell' uomo. Un provare a dominare la donna in ogni modo.
No, non credo sia questo il punto.
E se l' uomo avesse necessariamente bisogno della donna come un satellite?
Beh, quello si chiama egocentrismo o assurda mania di grandezza.
E anche qui mi sembra che possa essere applicato ad una fascia di uomini. Di certo non a tutti.
Direi, avendo studiato tante poesie d'amore e tanti pensieri diversi dal 3000 avanti Cristo ai giorni nostri, che proprio in questi casi è l' uomo a necessitare della donna come completamento, come perfezione per la propria vita.
Direi che la necessità di uno o dell' altra non è una pista da battere, a questo punto.
L' uno necessita dell' altro e c'è poco da fare. La natura ci ha fatti così, come ha fatto il gatto e la gatta, il cane e la cagna.
Anzi, a volte penso che la semplicità degli animali sarebbe la soluzione ad infiniti complessi e casini che si fanno gli uomini e le donne.
Jane quando parla del pari trattamento, quindi, ha ragione in parte. Perchè ogni realtà, ogni situazione è diversa e irripetibile rispetto alle altre.
Mio zio mi ha raccontato, dopo il viaggio in Ucraina, che gli uomini praticamente non lavorano: ci sono donne ovunque, che svolgono tranquillamente tutti i lavori. Gli uomini?
Si ubriacano :asd :asd
Non credo proprio che in questo caso facciano caso (w i miei giochi di parole :asd) all' indipendenza femminile. Anzi, per loro fa comodo.
Diversamente potremmo dire che in un paesino italiano, la famiglia ci tiene tantissimo ad inquadrare e dare una sua "dimensione" alla donna.
Ancora, in una atmosfera cittadina, la donna è completamente libera nel mondo che la circonda, come l' uomo, paritariamente direi.
A volte, vediamo anche quello che vogliamo vedere, calandoci noi stessi in una atmosfera che già è forzata di suo.
Ma è anche vero, che mi assalireste dicendo che ho fatto una lista di "luoghi comuni", elencando la differenza tra nazione straniera, paesino e città. Dovremmo finire nel lunghissimo e ovvio discorso dell' individuale.
Piuttosto, la paura.
Beh, la paura di certi uomini, a mio avviso, è quella di perdere la sua forza. In fondo, è il cambiamento di una situazione in cui tu ti trovi decisamente nella posizione dominante, direi.
E nemmeno questo, perchè il cambiamento in sè porta dubbio. Il cambiamento fa sempre paura, se ti trovi bene nella tua situazione. Ora che sia un cambio di valori, che sia un cambio di scelte, che sia il cambio più stupido che ci possa essere, la paura di un peggioramento, dell' ignoto, c'è sempre.
Insomma, direi che non ci sono garanzie in questo.
Cambiate punto di vista e vedetela un attimo da "rude uomo".
Ditemi cosa ne pensate, in questo caso.
PS: eeeh, pensavate che avessi scritto tutto questo io..
e invece no..come sempre è solo opera del Big Q!!xD
Non siamo assolutamente tutti in situazioni sociali che permettono lo stesso pensiero.
E se una cosa sto imparando ultimamente, quella è che la differenza dei pensieri, la molteplicità e la varietà delle situazioni delle persone è tanto impressionante quanto grande.
Non lo nego: siamo tutti nello stesso mare e c'è poco da fare. C'è chi prova a dissociarsi, chi prova a rigettarla, chi si omologa, ma noi rimaniamo sempre nel mare della nostra società, che lo vogliamo o no.
E per quanto possa sembrare dannatamente uniforme, la quantità dei pensieri e delle concezioni è enorme e su questo c'è poco da fare.
Ecco perchè ho visto tanto la repressione nei confronti dell' indipendenza della donna, tanto la libertà.
In questo, non credo che l' uomo abbia bisogno di avere un ruolo essenziale nella vita della donna: se fosse così, sarebbe un complesso dell' uomo. Un provare a dominare la donna in ogni modo.
No, non credo sia questo il punto.
E se l' uomo avesse necessariamente bisogno della donna come un satellite?
Beh, quello si chiama egocentrismo o assurda mania di grandezza.
E anche qui mi sembra che possa essere applicato ad una fascia di uomini. Di certo non a tutti.
Direi, avendo studiato tante poesie d'amore e tanti pensieri diversi dal 3000 avanti Cristo ai giorni nostri, che proprio in questi casi è l' uomo a necessitare della donna come completamento, come perfezione per la propria vita.
Direi che la necessità di uno o dell' altra non è una pista da battere, a questo punto.
L' uno necessita dell' altro e c'è poco da fare. La natura ci ha fatti così, come ha fatto il gatto e la gatta, il cane e la cagna.
Anzi, a volte penso che la semplicità degli animali sarebbe la soluzione ad infiniti complessi e casini che si fanno gli uomini e le donne.
Jane quando parla del pari trattamento, quindi, ha ragione in parte. Perchè ogni realtà, ogni situazione è diversa e irripetibile rispetto alle altre.
Mio zio mi ha raccontato, dopo il viaggio in Ucraina, che gli uomini praticamente non lavorano: ci sono donne ovunque, che svolgono tranquillamente tutti i lavori. Gli uomini?
Si ubriacano :asd :asd
Non credo proprio che in questo caso facciano caso (w i miei giochi di parole :asd) all' indipendenza femminile. Anzi, per loro fa comodo.
Diversamente potremmo dire che in un paesino italiano, la famiglia ci tiene tantissimo ad inquadrare e dare una sua "dimensione" alla donna.
Ancora, in una atmosfera cittadina, la donna è completamente libera nel mondo che la circonda, come l' uomo, paritariamente direi.
A volte, vediamo anche quello che vogliamo vedere, calandoci noi stessi in una atmosfera che già è forzata di suo.
Ma è anche vero, che mi assalireste dicendo che ho fatto una lista di "luoghi comuni", elencando la differenza tra nazione straniera, paesino e città. Dovremmo finire nel lunghissimo e ovvio discorso dell' individuale.
Piuttosto, la paura.
Beh, la paura di certi uomini, a mio avviso, è quella di perdere la sua forza. In fondo, è il cambiamento di una situazione in cui tu ti trovi decisamente nella posizione dominante, direi.
E nemmeno questo, perchè il cambiamento in sè porta dubbio. Il cambiamento fa sempre paura, se ti trovi bene nella tua situazione. Ora che sia un cambio di valori, che sia un cambio di scelte, che sia il cambio più stupido che ci possa essere, la paura di un peggioramento, dell' ignoto, c'è sempre.
Insomma, direi che non ci sono garanzie in questo.
Cambiate punto di vista e vedetela un attimo da "rude uomo".
Ditemi cosa ne pensate, in questo caso.
PS: eeeh, pensavate che avessi scritto tutto questo io..
e invece no..come sempre è solo opera del Big Q!!xD
Qualer
Jane Eyre:
Sid, io infatti ho scritto:
"Ora tutti direte: “Eh, ma ormai voi donne siete diventate mangiatrici di uomini, non avete pieta`.”
E allora? Volete forse dire che non esistano uomini mangiatori di donne? Volete forse negare che per ogni “essere femminile malvagio” che vi inventate non ci sia un altro uguale dell’altro sesso? Per piacere, non arrampichiamoci sugli specchi. Se esiste la donna stronza, esiste l’uomo stronzo.
Mi viene in mente quando le ragazze di questo stesso forum iniziano ad insultare tutti i maschi del forum. xD Voi(maschi) vi lamentate tanto perche` si generalizza. Ecco, anche io mi imbestialisco da morire quando sento dire che ormai non esiste piu` pudore, eleganza. Non generalizzate. Mi rendo conto che ci sono donne in giro senza scrupoli, ma ci sono anche uomini senza scrupoli e senza sentimenti. Quindi non cercate di difendervi anche su questo."
Infatti io avevo previsto che qualcuno avrebbe detto che le donne ora sono senza scrupoli, non pensano piu` ai valori veri. E me ne rendo conto. Ma quanti uomini pensano solo al lavoro, quanti uomini si chiudono in un bar polveroso a bere?
Ecco, io sono convinta che questa diversita` diventera` uguaglianza. Ma dorothy chiedeva perche` gli uomini sembrano avere una specie di paura dell'indipendenza che oggi abbiamo?
proprio per i motivi che ho scritto, l'uomo ci tiene alla donna dei valori, e ha paura che tutte le donne perdano i valori e diventino delle donne-uomo...
almeno credo, non avendo io paura dell'indipendenza femminile non lo so :asd
Sid, io infatti ho scritto:
"Ora tutti direte: “Eh, ma ormai voi donne siete diventate mangiatrici di uomini, non avete pieta`.”
E allora? Volete forse dire che non esistano uomini mangiatori di donne? Volete forse negare che per ogni “essere femminile malvagio” che vi inventate non ci sia un altro uguale dell’altro sesso? Per piacere, non arrampichiamoci sugli specchi. Se esiste la donna stronza, esiste l’uomo stronzo.
Mi viene in mente quando le ragazze di questo stesso forum iniziano ad insultare tutti i maschi del forum. xD Voi(maschi) vi lamentate tanto perche` si generalizza. Ecco, anche io mi imbestialisco da morire quando sento dire che ormai non esiste piu` pudore, eleganza. Non generalizzate. Mi rendo conto che ci sono donne in giro senza scrupoli, ma ci sono anche uomini senza scrupoli e senza sentimenti. Quindi non cercate di difendervi anche su questo."
Infatti io avevo previsto che qualcuno avrebbe detto che le donne ora sono senza scrupoli, non pensano piu` ai valori veri. E me ne rendo conto. Ma quanti uomini pensano solo al lavoro, quanti uomini si chiudono in un bar polveroso a bere?
Ecco, io sono convinta che questa diversita` diventera` uguaglianza. Ma dorothy chiedeva perche` gli uomini sembrano avere una specie di paura dell'indipendenza che oggi abbiamo?
"Ora tutti direte: “Eh, ma ormai voi donne siete diventate mangiatrici di uomini, non avete pieta`.”
E allora? Volete forse dire che non esistano uomini mangiatori di donne? Volete forse negare che per ogni “essere femminile malvagio” che vi inventate non ci sia un altro uguale dell’altro sesso? Per piacere, non arrampichiamoci sugli specchi. Se esiste la donna stronza, esiste l’uomo stronzo.
Mi viene in mente quando le ragazze di questo stesso forum iniziano ad insultare tutti i maschi del forum. xD Voi(maschi) vi lamentate tanto perche` si generalizza. Ecco, anche io mi imbestialisco da morire quando sento dire che ormai non esiste piu` pudore, eleganza. Non generalizzate. Mi rendo conto che ci sono donne in giro senza scrupoli, ma ci sono anche uomini senza scrupoli e senza sentimenti. Quindi non cercate di difendervi anche su questo."
Infatti io avevo previsto che qualcuno avrebbe detto che le donne ora sono senza scrupoli, non pensano piu` ai valori veri. E me ne rendo conto. Ma quanti uomini pensano solo al lavoro, quanti uomini si chiudono in un bar polveroso a bere?
Ecco, io sono convinta che questa diversita` diventera` uguaglianza. Ma dorothy chiedeva perche` gli uomini sembrano avere una specie di paura dell'indipendenza che oggi abbiamo?
sono d'accordo con jane, personalmente le donne in carriera, che nono pensano alla famiglia ma solo al lavoro non mi piacciono molto, anche perchè ne ho viste molte finire al bar con problemi di alcool e droga...
non dico che le donne non debbano fare carriera, per carità, moltissime donne hanno 4 volte il talento degli uomini, ma penso che sia le donne che gli uomini dovrebbero trovare un punto di equilibrio, che non significa uomo lavoro donna pensa alla casa, vuol dire vuvere una vita serena, in famiglia, ma avendo anche una propria vita e un proprio lavoro...
le donne forse sono meglio degli uomini, hanno una sensibilità, una capacità di empatia che è semplicemente fantastica, ma, a volte, mi viene da pensare che la donna stia perdendo questo, spesso per avvicinarsi alla figura maschile, dimenticandosi di essere Donna, sì, vedo le donne perdere sempre più femminilità, non parlo del particolare mi raccomando, parlo di quelle donna che stanno quasi "abusando" delle possibilità che gli sono state date...
e questo penso che anche voi due, valeria e christine potete ammettere, ci sono donne che non solo sanno di essere pari all'uomo, ma pensano persino di essergli superiore...
ma si sa, come satana un tempo era un angelo che si credeva migliore di Dio è caduto spesso anche queste donne cadono, ma non per dire che gli uomini sono superiori alle donne, ma che le donne sono vittime di loro stesse, infatti secondo me quell'angelo che tradì Dio era davvero superiore ad esso, ma è stato vittima di sè stesso e della propria superbia...
ma questo non vale solo per le donne, ma anche per gli uomini...
di fatto a questo mondo la parità non esiste, esisterà in futuro, forse, ma oggi non esiste...
e pare che nessuno la voglia...
c'è sempre il prevalente...
c'è sempre il superiore...
c'è sempre il superbo...
chissà ragazzi, sono preoccupato io...
bhe, dovremmo darci da fare NOI personalmente, è stupido star qua a scrivere post chilometrici...
impegniamoci concretamente...
e magari qualcosa cambierà...
Sid, che crede ancora nell'uguaglianza tra le persone...
non dico che le donne non debbano fare carriera, per carità, moltissime donne hanno 4 volte il talento degli uomini, ma penso che sia le donne che gli uomini dovrebbero trovare un punto di equilibrio, che non significa uomo lavoro donna pensa alla casa, vuol dire vuvere una vita serena, in famiglia, ma avendo anche una propria vita e un proprio lavoro...
le donne forse sono meglio degli uomini, hanno una sensibilità, una capacità di empatia che è semplicemente fantastica, ma, a volte, mi viene da pensare che la donna stia perdendo questo, spesso per avvicinarsi alla figura maschile, dimenticandosi di essere Donna, sì, vedo le donne perdere sempre più femminilità, non parlo del particolare mi raccomando, parlo di quelle donna che stanno quasi "abusando" delle possibilità che gli sono state date...
e questo penso che anche voi due, valeria e christine potete ammettere, ci sono donne che non solo sanno di essere pari all'uomo, ma pensano persino di essergli superiore...
ma si sa, come satana un tempo era un angelo che si credeva migliore di Dio è caduto spesso anche queste donne cadono, ma non per dire che gli uomini sono superiori alle donne, ma che le donne sono vittime di loro stesse, infatti secondo me quell'angelo che tradì Dio era davvero superiore ad esso, ma è stato vittima di sè stesso e della propria superbia...
ma questo non vale solo per le donne, ma anche per gli uomini...
di fatto a questo mondo la parità non esiste, esisterà in futuro, forse, ma oggi non esiste...
e pare che nessuno la voglia...
c'è sempre il prevalente...
c'è sempre il superiore...
c'è sempre il superbo...
chissà ragazzi, sono preoccupato io...
bhe, dovremmo darci da fare NOI personalmente, è stupido star qua a scrivere post chilometrici...
impegniamoci concretamente...
e magari qualcosa cambierà...
Sid, che crede ancora nell'uguaglianza tra le persone...
Scrivete troppo, non riesco a leggermi tutto!
Comunque qualche riga l'ho letta.... Grandi donne! Sagge parole! :D
Comunque qualche riga l'ho letta.... Grandi donne! Sagge parole! :D
Una Grande Donna, Ghada Samman disse:
"La donna emancipata non e` la moderna bambolina che si trucca e indossa abiti di cattivo gusto. La donna emancipata e` una persona che crede di essere umana tanto quanto un uomo. La donna emancipata non insiste sulla sua liberta` cosi` come non ne abusa."
E secondo me e` proprio il significato della parola "donna emancipata" che faccia tanta paura agli uomini. Tanti credono che sia proprio la donna che descrive questa Simona Molinari. Una donna antipatica, che pensi solo a se stessa, che pensi solo a fare l'oca e farsi aspettare a lungo dal ragazzo che l'ha invitata ad uscire.
Per me "donna emancipata" non e` questa donna che descrive la Molinari. O almeno, tutte noi donne lo siamo, lo siamo sempre state. Non c'e` stato bisogno di un'intera lotta tra sessi per arrivare a questa conclusione. Eravamo gia` egocentriche e lunatiche prima di arrivare all'indipendenza femminile. E secondo me sbagli a collegare questa canzone al significato vero e proprio dell'indipendenza.
Perche` comunque, dicendo di volersi sentire "speciale e diversa", ha espresso il bisogno di qualcuno che le dica che e` speciale e diversa.
La donna emancipata non ha bisogno di questo. Non deve sentirsi dire tutto questo dal proprio fidanzato per sapere di essere una donna diversa.
La donna emancipata e` sicura di se`. "Insiste sulla sua liberta` come non ne abusa". Quindi ecco, credo che questa canzone non sia affatto adatta. Percio`, ragazzi, non colleghiamo una donna indipendente ad una “bambolina moderna” che, proprio in questo suo farsi attendere ed essere egocentrica, mostra una totale insicurezza e bisogno di sentirsi diversa.
Dunque, detto questo, posso andare avanti. E vi diro` quali sono state le mie conclusioni riguardo a cio` che Dorothy ci chiedeva, su questo “timore maschile”.
Ormai tutti voi sapete quello che penso. E sono sicura che tutti avrete letto il discorso che feci in “ridiamo un po`”. Sapete che ormai il mio soprannome e` quello di femminista stronza comunista. Sapete che sogno di poter vivere in un mondo in cui io possa ritenermi uguale a chiunque altro. In un mondo che non sia velato dall’ipocrisia di certi elementi, che predicano questa cosiddetta “uguaglianza”, in realta` solo una triste convinzione. Io non credo che le donne siano trattate al pari livello degli uomini. Non lo credo perche` sono donna, e so cosa significhi non essere ascoltata perche`, forse, il mio discorso non e` interessante quanto quello di un maschio della mia stessa eta`. Ma non ci faccio caso, e non mi importa niente. Io voglio essere quella donna che la Samman descrisse come “donna emancipata”. Sicura di se`, indipendente, con una testa sulle spalle e una carriera da fare.
Ora tutti direte: “Eh, ma ormai voi donne siete diventate mangiatrici di uomini, non avete pieta`.”
E allora? Volete forse dire che non esistano uomini mangiatori di donne? Volete forse negare che per ogni “essere femminile malvagio” che vi inventate non ci sia un altro uguale dell’altro sesso? Per piacere, non arrampichiamoci sugli specchi. Se esiste la donna stronza, esiste l’uomo stronzo.
Mi viene in mente quando le ragazze di questo stesso forum iniziano ad insultare tutti i maschi del forum. xD Voi(maschi) vi lamentate tanto perche` si generalizza. Ecco, anche io mi imbestialisco da morire quando sento dire che ormai non esiste piu` pudore, eleganza. Non generalizzate. Mi rendo conto che ci sono donne in giro senza scrupoli, ma ci sono anche uomini senza scrupoli e senza sentimenti. Quindi non cercate di difendervi anche su questo.
Ma la donna emancipata e` quella che le donne che negli anni sessanta si ribellavano sognavano. E` la donna che crede di valere tanto quanto un uomo. E` colei che non ha bisogno di appoggio morale ne` economico. E` indipendente, sa quello che vuole. Ed e` proprio questo che fa, secondo me, tanta paura agli uomini(maschilisti). Proprio perche` la donna si ritiene uguale all’uomo, l’uomo sente il bisogno di sottometterla.
Se noi notiamo, se ascoltiamo i toni con cui vengono dette alcune frasi, potremo notare la differenza di quando si dice “che maschione!” e “che femmina”. Ecco, proprio la parola femmina rievoca qualcosa di feroce. Colei che la De Beauvoir descrisse come “ una vasta[…] mostruosa e gonfiata regina che regna sugli uomini schiavizzati[…] , che spezza e divora i suoi compagni”. La donna, in se` per se`, fa paura ad alcuni(Non generalizzo, sia chiaro. Parlo di un ristretto gruppo di persone.) maschi. E, purtroppo, come scrisse la stessa De Beauvoir “nessuno e` piu` tiranno verso la donna, piu` aggressivo e sprezzante, quanto colui che e` ansioso della sua virilita`”.
E l’uomo sente il bisogno di sottometterla, di essere capo. Di averla sotto il suo controllo. Anche in amore!: l’uomo ama possedere, e la donna essere posseduta. Non si e` mai avuta questa uguaglianza. Io spero si avra`. Perche` la donna e` uguale all’uomo. La donna non e` al di sotto, non e` al di sopra. Sta accanto all’uomo.
Credo, dunque, che la risposta alla tua domanda, Dorothy, sia piu` che semplice da trovare. Gli uomini hanno sempre avuto il posto del “capo”, sono sempre stati messi su un piedistallo. Dopo la seconda guerra mondiale, le donne si son rese conto di poter essere capaci di fare gli stessi lavori degli uomini. Ovvio, una donna si ritrovava sola, col proprio marito a combattere fuori, e` normale che per sfamare i propri figli dovesse lavorare e mandare avanti le aziende da sola. Si e` resa conto di poter essere uguale, di poter lavorare cosi` come l’uomo. E ha iniziato a ribellarsi, a volerlo fare.
Gli uomini si sono trovati buttati giu` dal loro ruolo di “maschione di casa”. E si son resi conto che il loro posto, il loro ruolo fosse minacciato. Tutt’oggi i maschi sentono il bisogno di essere piu` forti delle donne. Perche` sin da bambini sono abituati con quest’idea di superiorita`. Sono abituati a questa chiusura mentale.
Queste sono le mie conclusioni. E -credetemi- le mie convinzioni sono fondate su argomenti concreti, su osservazioni fatte. Su letture e letture sul femminismo e sul perche` della sua nascita. Non parlo tanto per dar aria alla bocca. Ogni mia osservazione e` ed e` sempre stata puramente oggettiva e cerco di metterci meno emozioni possibile. So che non tutti gli uomini sono uguali, come non tutte le donne lo sono. Spero di non aver offeso nessuno col mio discorso. Ma e` cio` che penso, e` il concetto a cui sono arrivata dopo tanti perche`.
In fede,
Jane Eyre
"La donna emancipata non e` la moderna bambolina che si trucca e indossa abiti di cattivo gusto. La donna emancipata e` una persona che crede di essere umana tanto quanto un uomo. La donna emancipata non insiste sulla sua liberta` cosi` come non ne abusa."
E secondo me e` proprio il significato della parola "donna emancipata" che faccia tanta paura agli uomini. Tanti credono che sia proprio la donna che descrive questa Simona Molinari. Una donna antipatica, che pensi solo a se stessa, che pensi solo a fare l'oca e farsi aspettare a lungo dal ragazzo che l'ha invitata ad uscire.
Per me "donna emancipata" non e` questa donna che descrive la Molinari. O almeno, tutte noi donne lo siamo, lo siamo sempre state. Non c'e` stato bisogno di un'intera lotta tra sessi per arrivare a questa conclusione. Eravamo gia` egocentriche e lunatiche prima di arrivare all'indipendenza femminile. E secondo me sbagli a collegare questa canzone al significato vero e proprio dell'indipendenza.
Perche` comunque, dicendo di volersi sentire "speciale e diversa", ha espresso il bisogno di qualcuno che le dica che e` speciale e diversa.
La donna emancipata non ha bisogno di questo. Non deve sentirsi dire tutto questo dal proprio fidanzato per sapere di essere una donna diversa.
La donna emancipata e` sicura di se`. "Insiste sulla sua liberta` come non ne abusa". Quindi ecco, credo che questa canzone non sia affatto adatta. Percio`, ragazzi, non colleghiamo una donna indipendente ad una “bambolina moderna” che, proprio in questo suo farsi attendere ed essere egocentrica, mostra una totale insicurezza e bisogno di sentirsi diversa.
Dunque, detto questo, posso andare avanti. E vi diro` quali sono state le mie conclusioni riguardo a cio` che Dorothy ci chiedeva, su questo “timore maschile”.
Ormai tutti voi sapete quello che penso. E sono sicura che tutti avrete letto il discorso che feci in “ridiamo un po`”. Sapete che ormai il mio soprannome e` quello di femminista stronza comunista. Sapete che sogno di poter vivere in un mondo in cui io possa ritenermi uguale a chiunque altro. In un mondo che non sia velato dall’ipocrisia di certi elementi, che predicano questa cosiddetta “uguaglianza”, in realta` solo una triste convinzione. Io non credo che le donne siano trattate al pari livello degli uomini. Non lo credo perche` sono donna, e so cosa significhi non essere ascoltata perche`, forse, il mio discorso non e` interessante quanto quello di un maschio della mia stessa eta`. Ma non ci faccio caso, e non mi importa niente. Io voglio essere quella donna che la Samman descrisse come “donna emancipata”. Sicura di se`, indipendente, con una testa sulle spalle e una carriera da fare.
Ora tutti direte: “Eh, ma ormai voi donne siete diventate mangiatrici di uomini, non avete pieta`.”
E allora? Volete forse dire che non esistano uomini mangiatori di donne? Volete forse negare che per ogni “essere femminile malvagio” che vi inventate non ci sia un altro uguale dell’altro sesso? Per piacere, non arrampichiamoci sugli specchi. Se esiste la donna stronza, esiste l’uomo stronzo.
Mi viene in mente quando le ragazze di questo stesso forum iniziano ad insultare tutti i maschi del forum. xD Voi(maschi) vi lamentate tanto perche` si generalizza. Ecco, anche io mi imbestialisco da morire quando sento dire che ormai non esiste piu` pudore, eleganza. Non generalizzate. Mi rendo conto che ci sono donne in giro senza scrupoli, ma ci sono anche uomini senza scrupoli e senza sentimenti. Quindi non cercate di difendervi anche su questo.
Ma la donna emancipata e` quella che le donne che negli anni sessanta si ribellavano sognavano. E` la donna che crede di valere tanto quanto un uomo. E` colei che non ha bisogno di appoggio morale ne` economico. E` indipendente, sa quello che vuole. Ed e` proprio questo che fa, secondo me, tanta paura agli uomini(maschilisti). Proprio perche` la donna si ritiene uguale all’uomo, l’uomo sente il bisogno di sottometterla.
Se noi notiamo, se ascoltiamo i toni con cui vengono dette alcune frasi, potremo notare la differenza di quando si dice “che maschione!” e “che femmina”. Ecco, proprio la parola femmina rievoca qualcosa di feroce. Colei che la De Beauvoir descrisse come “ una vasta[…] mostruosa e gonfiata regina che regna sugli uomini schiavizzati[…] , che spezza e divora i suoi compagni”. La donna, in se` per se`, fa paura ad alcuni(Non generalizzo, sia chiaro. Parlo di un ristretto gruppo di persone.) maschi. E, purtroppo, come scrisse la stessa De Beauvoir “nessuno e` piu` tiranno verso la donna, piu` aggressivo e sprezzante, quanto colui che e` ansioso della sua virilita`”.
E l’uomo sente il bisogno di sottometterla, di essere capo. Di averla sotto il suo controllo. Anche in amore!: l’uomo ama possedere, e la donna essere posseduta. Non si e` mai avuta questa uguaglianza. Io spero si avra`. Perche` la donna e` uguale all’uomo. La donna non e` al di sotto, non e` al di sopra. Sta accanto all’uomo.
Credo, dunque, che la risposta alla tua domanda, Dorothy, sia piu` che semplice da trovare. Gli uomini hanno sempre avuto il posto del “capo”, sono sempre stati messi su un piedistallo. Dopo la seconda guerra mondiale, le donne si son rese conto di poter essere capaci di fare gli stessi lavori degli uomini. Ovvio, una donna si ritrovava sola, col proprio marito a combattere fuori, e` normale che per sfamare i propri figli dovesse lavorare e mandare avanti le aziende da sola. Si e` resa conto di poter essere uguale, di poter lavorare cosi` come l’uomo. E ha iniziato a ribellarsi, a volerlo fare.
Gli uomini si sono trovati buttati giu` dal loro ruolo di “maschione di casa”. E si son resi conto che il loro posto, il loro ruolo fosse minacciato. Tutt’oggi i maschi sentono il bisogno di essere piu` forti delle donne. Perche` sin da bambini sono abituati con quest’idea di superiorita`. Sono abituati a questa chiusura mentale.
Queste sono le mie conclusioni. E -credetemi- le mie convinzioni sono fondate su argomenti concreti, su osservazioni fatte. Su letture e letture sul femminismo e sul perche` della sua nascita. Non parlo tanto per dar aria alla bocca. Ogni mia osservazione e` ed e` sempre stata puramente oggettiva e cerco di metterci meno emozioni possibile. So che non tutti gli uomini sono uguali, come non tutte le donne lo sono. Spero di non aver offeso nessuno col mio discorso. Ma e` cio` che penso, e` il concetto a cui sono arrivata dopo tanti perche`.
In fede,
Jane Eyre