EADESSOl\'IRAN!!! come agiranno u.s.a.,u.e. ed italia?
vi consiglio,data la lunghezza del testo,di stamparlo e leggerlo accuratamente.vedrete ke su carta vi sembrerà il tutto meno esteso e più "leggibile".
credetemi dargli un okkiata ne varrà la pena ke lo condividiate o meno
in qst articolo,di anonimo autore, sono riportati una panoramica di fatti e retroscene che hanno rigurdato la politica statunitense come conseguenza degli attacchi terroristici dell'11 settembre.sono espresse delle considerazioni e delle opinioni molto forti che denotano un prorompente disagio nei confronti di scelte geopolitche secondo il mio modesto parere alquanto discutibili.nell'esposizione a mio avviso l'autore si è si espresso in maniera "educata" e non tale da turbare gli animi dei più suscettibili. ovviamente tralasciando la forma qst suscettibilità può fuoriuscire nei contenuti,ma è kiaro ke argomenti cosi' marcatamente carichi di emotività non possano ke scuoterci sia ke si condivida l'articolo sia che non lo si condivida affatto. (fid lun26 aprile)
"In ogni caccia c'è una preda e un predatore, in questo contesto il predatore è il Governo degli Stati Uniti, la preda finale non è l'Iran, bensì le riserve energetiche della regione della cosiddetta "Eurasia".Come stanno realmente le cose,qual'è la verità che si cela dietro il fiume di menzogne che ci vengono propinate. Iran e Unocal. Lo sfondo di queste due parole è costituito da un offuscato panorama a stelle e strisce. Detti i presupposti, partiamo con ordine nel delineare gli elementi che portano a giungere alla conclusione che dopo l'Iraq i prossimi saranno gli Iraniani.
1) Gli attacchi dell'11 Settembre sono stati una manosanta per l'amministrazione Bush, ed hanno fornito il pretesto ideale per portare avanti la campagna "Libertà Duratura", o, come la percepisco io, "Egemonia Duratura". L'ascesa dei talebani è stata fortemente appoggiata dal governo degli Stati Uniti, che passava i soldi ai servizi segreti pakistani, l'ISI, per assicurarsi che i talebani ottenessero nel più breve tempo possibile il controllo dell'intero paese. Nel frattempo funzionari del governo Talebano facevano avanti e indietro all'Afghanistan agli Stati Uniti per negoziare la proposta Usa di ostruire attraverso l'Afghanistan un oleodotto-gasdotto che assicurasse al governo Usa il controllo totale, ed egemonico, delle risorse energetiche naturali (e ancora non sfruttate) della zona del mar Caspio. In questa disperata corsa contro il tempo gli Usa erano inseguiti dalla Russia, dall'Iran e dal crescente interesse della Cina.
2) L'11 Settembre tutte le procedure d'allarme per intercettare gli aerei dirottati non sono state messe in atto. In un'ora e venticinque minuti di attacco, tanto è durato l'azione dei "martiri" di al-Qaeda, essun aereo è stato intercettato. Strano, perchè alle procedure per la difesa aerea degli Usa bastano 30 secondi per entrare in azione... L'Fbi apeva, la Cia sapeva, l'amministrazione Bush ha fatto finta di non sapere. Quando mesi prima arrivarono le segnalazioni, alla Cia e Fbi, di vari istruttori di volo che dissero che certi loro studenti islamici erano interessati solo alle virate -e non al decollo o all'atterraggio- il tutto venne insabbiato. Serviva una nuova "Pearl Harbour" per dare al popolo americano la paura necessaria per accettare all'unanimità l'uccisione di più di 3000 civili in Afghanistan, senza catturare Osama bin Laden o fare niente di significativo. Come disse il Generale Franks all'inizio della campagna militare "Osama non è tra gli obiettivi di questa missione". Non lo era probabilmente neanche nel Marzo del 1996, quando il Sudan offrì su un piatto d'argento l'estradizione di Osama negli Stati Uniti o in Arabia Saudita. "No, grazie per il pensiero, basta che lasci il paese" risposero i funzionari americani all'allettante offerta. I fatti sono sotto il naso di tutti : dopo la caduta dell'impero sovietico serviva un altro nemico per giustificare tutte le nefandezze del governo Usa. Il comunismo era cosa vecchia, c'era bisogno invece di infondere paure nuove, che avessero lasciato carta bianca agli assassini guerrafondai della "White House". Il presidente Bush ha subito messo le cose in chiaro : "la guerra al terrorismo durerà minimo minimo 30 anni...". Avranno tirato un bel sospiro di sollievo i criminali in giacca e cravatta ell'amministrazione Bush, "adesso abbiamo trovato una Giustificazione della durata di 30 anni per fare tutte le puttanate che ci saltano in testa...", avranno pensato i vari Colin Powell, Dick Cheney e Bush vari. Il presidente Bush si è aperto la strada alle presidenziali con un bagno di sangue senza precedenti, frantumando tutti i record precedenti delle esecuzioni capitali per lo stato del Texas (del quale era governatore) e mandando alla pena di morte addirittura un ragazino down. Dato il periodo l'unica frase che mi viene in mente è "se questo è un uomo...". Tutta l'amministrazione Bush ha le sue fondamenta bagnate di sangue, e se continuerà di questo passo ci affogheranno anche in quel sangue. Piccolo aneddoto : il guerrafondaio Dick Cheney non vide mai gli orrori della guerra del Vietnam, poichè con uno stratagemma riuscì ad evitare la mandata alle armi. Curioso che adesso gli si sia risvegliato l'impeto di guerriero spargisangue con la smania di lanciare bombe in ogni dove. Per quale accidenti non è andato a sparare in Vietnam se aveva tutta questa voglia di far saltare in aria qualche testa ? Perchè il "senso della patria" non se lo fece venire anche in quegli anni ? Adesso pretenderebbe che i contribuenti americani chiudano gli occhi di fronte alle sue fesserie grazie solamente alla formuletta magica (e stupida) del "senso di patriottismo americano" ? Il fatto essenziale da capire è che in America le armi sono una tradizione quanto le torte di mele, e che questa tendenza non può essere controvertita democraticamente (nonostante ci siano manifestazioni annuali per limitare la libera circolazione delle armi da fuoco) perchè i principali finanziatori delle campagne pubblicitarie dei futuri presidenti degli Usa sono le multinazionali delle armi... è quindi impossibile che il presidente abbia idee contrarie a quelle attuali, poichè un presidente del genere non verrebbe mai eletto. Praticamente tutti i presidenti che hanno vinto le elezioni erano anche quelli che avevano avuto la campagna pubblicitaria più sfarzosa e costosa dei concorrenti. E questo vale anche per l'attuale Bush, che spese molto più di Al Gore per la campagna pubblicitaria delle presidenziali del 2000.
3) Si stava parlando del fatto che i piani di al-Qaeda non vennero in alcun modo ostacolati, adesso espongo il perchè. I piani per l'attacco all'Afghanistan erano iniziati molto prima dell'11 Settembre, da almeno due anni, e la data che era stata stabilita per iniziare le operazioni era proprio l'Ottobre 2001. Il fatto scatenante era che i talebani, dopo continui colloqui con funzionari del governo Usa, si rifiutarono di concedere sostegno per la costruzione di un oleodotto-gasdotto che congiungesse gli stati dell'Asia Centrale, e precisamente il Turkmenistan, al Pakistan passando per l'Afghanistan. L'Afghanistan era la pedina più importante, poichè l'Iran era nemica storica degli Usa, e non avrebbe mai permesso a nessuna compagnia statunitense (la Unocal) di costruire nel suo territorio. I colloqui tra i funzionari talebani e la Unocal all'inizio era cordiali e tutto filava liscio : erano stati addirittura stilati alcuni progetti lavorativi che avrebbero sfruttato la povera gente afghana come manodopera a basso prezzo per la costruzione dell'oleodotto-gasdotto (insomma, nuovo schiavismo made in Usa). Improvvisamente i talebani, con l'arrivo dell'amministrazione Bush, fecero chiaramente capire che non si sarebbero messi a fare i "camerieri" dell'America, e che quindi la tanto agognata intesa economica per assicurare la sicurezza dell'oleodotto era cosa da gettare nel dimenticatoio. Nonostante ciò il governo Usa non perse la fiducia, e continuò a finanziare il governo talebano tramite l'ISI e l'Arabia Saudita. Anche nel 2001 vennero dati 55 milioni di dollari con la richiesta di distruggere i campi di coltivazione di oppio in Afghanistan... è un pò come se una persona regalasse una pistola ad un serial-killer con la richiesta di usarla solo in un poligono di tiro... La parola vergogna esiste in inglese (shame), ma probabilmente non rientra nel vocabolario dei criminali in giacca e cravatta dell'amminsitrazione Bush.
Ma ritorniamo ai fatti : quando il governo Usa perse ogni speranza perchè i talebani collaborassero, passarono alle minacce (la solita vecchia abitudine), facendo ben chiaro che se non collaboravano per il loro assurdo progetto economico potevano tranquillamente
reputarsi spacciati, poichè tutti i piani di guerra erano già pronti.
4) 11 Settembre 2001 : quattro Boeing 747 cadono sulle teste degli americani, tutti nell'amministrazione Bush cadono dalle nuvole (o almeno fanno finta) davanti alle domande dei giornalisti, e da consumati attori di hollywood affermano che nella loro vita neanche una volta avevano pensato che degli aeroplani sarebbero potuti essere usati come dei missili. Falso. Falsissimo. La CIA e l'FBI (nonchè la FAA,la FEMA e altri servizi segreti di mezzo mondo) era a conoscenza dei piani di al-Qaeda almeno dal 1995, quando a Manila venne arrestato un membro di al-Qaeda con nel computer un complesso piano per dirottare undici aerei da far esplodere. Due degli undici però si sarebbero dovuti schiantare sul WTC e sul Pentagono o, a scelta, contro la sede della CIA in Virginia. Il siparietto comico dei chirichetti dell'amministrazione Bush è iniziato quando neanche dopo 24 ore dopo l'attacco già si puntava l'indice contro il loro amico -oops, lapsus froidiano- nemico Osama bin Laden. Tutte le persone con un minimo di sale in zucca si saranno chiesti : "come accidenti facevano a non sapere che 4 boeing gli stavano cadendo in testa, però dopo sole poche ore sapevano già chi glieli aveva lanciati ?". La domanda è legittima mi sembra, come del resto è legittimo e sacrosanto il dubbio. Ci sono due possibilità : o sapevano e hanno lasciato fare oppure... oppure niente, c'è ne solo una di possibilità. In tutto questo marasma di dichiarazioni e smentite, i politici dell'amministazione Bush hanno mentito sulle loro responsabilità davanti alle telecamere di tutto il mondo. Ma ciò non sorprende, è solo la storia che si ripete. D'altronde lo stesso Clinton ha avuto dei trascorsi di attore che nulla hanno a che invidiare a Bush. Quando scoppiò lo scandalo di Monica Lewinsky disse il falso sotto giuramento davanti alle telecamere di tutto il mondo. Il falsone guardava dritto l'obiettivo con gli occhi che pian piano diventavano sempre più lucidi e arrossati, la voce si faceva ora flebile ora intensa, e la fissità del suo sguardo sull'obiettivo mentre ripeteva che lui "non aveva mai avuto rapporti con quella donna", convinse tutti quanti sulla sua innocenza. Peccato che la "donna" in questione si era tenuto l'abito "macchiato" dal presidente per mesi e mesi dentro il freezer. Una mossa che nessuno poteva certo aspettarsi. Una cosa c'è da dire : Clinton è un'attore che farebbe mangiare la polvere ai più blasonati premi oscar di hollywood. Su questo non c'è dubbio. Il problema è che questo tipo di persone ci si aspetta di trovarsele in qualche cabaret o simili, non certo a ricoprire il ruolo di uomo più potente del mondo. Comunque la discendenza ha avuto un degno erede con George junior... vabbè, anche qui in Italia non è che siamo messi proprio bene (ma almeno noi non andiamo a buttare bombe su nessuno).
5) Turkmenistan, Kirgizistan, Uzbekistan, Tajikistan. Enormi giacimenti petroliferi, di gas, oro, e altri inestimabili giacimenti di risorse energetiche ancora non sfruttate, che fanno terribilmente gola a chi vuole definitivamente solidificare la propria egemonia mondiale. Gli Stati Uniti sono stufi marci di dipendere in modo quasi unilaterale dai giacimenti dell'Arabia Saudita, e quindi stanno perseguendo il loro piano per appropriarsi di quelle zone che gli garantirebbero anni prosperi senza dipendere più da nessuno. E' per questo motivo che la Unocal intende congiungere, con un oleodotto-gasdotto, i paesi dell'Asia Centrale con il mare Arabico. Come già spesso riferito da illustri studiosi americani, all'interno del governo Usa regna la filosofia per cui "il mantenimento dell'egemonia è più importante della sopravvivenza stessa". E' stato ribatezzato il "Big Game" del futuro, chi riuscirà a mettere le mani su quei giacimenti energetici potrà garantire al proprio paese un ruolo di primo piano nel panorama dell'economia mondiale del ventunesimo secolo.
6) L' Iraq è il passo che precede l'Iran. Come ben tutti sappiamo c'è una cosa che si chiama "asse del male" (Iraq, Iran, N.Corea), ovvero quella lista di "stati canaglia" denunciati dagli Stati Uniti. La Nord corea è diventata ormai irrilevante a questo punto del processo, poichè una volta attaccato (e conquistato) l'Iraq, i prossimi saranno gli Iraniani. La Nord Corea potrebbe -in definitiva- scamparsela, ma quando si parla di politica americana all'estero è meglio non azzardare ipotesi troppo ottimistiche. Nella corsa per accaparrarsi le risorse energetiche dei paesi prima citati, oltre che gli Usa, c'è anche la Russia e l'Iran. La Russia vede in quei giacimenti il rimedio ideale per una florida ripresa economica, mentre l'Iran cementerebbe ancor di più la propria indipendenza economica, fattore che non è certo congeniale alle mire espansionistiche/imperialistiche degli Stati Uniti, che vogliono avere il controllo su tutto il mercato economico globale. La conclusione di tutto questo discorso è semplice. L'Iran è al confine con l'Iraq, e per attaccarlo con facilità sarebbe utile "colonizzare" prima i territori adiacienti. La Turchia è già sotto il controllo degli Usa, il Pakistan anche, l'Afghanistan lo sta diventando, l'Egitto lo sta diventando, l'Arabia Saudita ha basi militari americane permanenti (tra l'altro costruite dalla Bin Ladin Saudi Group, la famiglia di Osama), Israele ovviamente non ne parliamo. L'Iraq serve per ultimare il non rassicurante quadretto. Dopo la guerra gli Stati Uniti metteranno un governo fantoccio filoamericano, e installeranno sicuramente basi militari permanenti. Dopo di ciò, inizieranno con la propaganda per costruire il consenso per la loro prossima preda, l'Iran. Inizieranno col dire che l'Iran appoggia i gruppi terroristi, che appoggia al-Qaeda, che forse Bin Laden si trova lì, che stanno preparando armi nucleari, ncora bla bla bla bla.... La solita fritta, rifritta, girata e rigirata frittata puzzolente. Forse la propaganda durerà per un anno, forse due, ma alla fine attaccheranno anche l'Iran, facendogli le stesse proposte improponibili che fecero ai Talebani e a Saddam. Le minacce di guerra all'Iraq iniziarono con la richiesta che tornassero a lavoro gli ispettori dell'ONU : Saddam acconsentì, quindi si passò a proposte ancora più assurde, come l'esilio dello stesso raìs. Questo è il genere di proposte la cui assurdità deriva dal fatto che già si sa che verranno rifiutate, poichè sono esse stesse progettate per ottenere un rifiuto. L'Iraq serve senza Saddam perchè così si può mettere al potere un governo filoamericano. Tutto quì. Il prossimo è l'Iran, che spalancherà le porte alle varie Unocal per mettere le mani sui vari giacimenti energetici di quell'area.Quando nei termini del ragionamento c'è anche la politica estera degli Usa non bisogna più stupirsi di niente. Anche perchè tutto il processo di aggressione che il governo Americano sta costruendo è appoggiato dall'opinione pubblica abbindolata dalla pressante propaganda disinformativa".
credetemi dargli un okkiata ne varrà la pena ke lo condividiate o meno
in qst articolo,di anonimo autore, sono riportati una panoramica di fatti e retroscene che hanno rigurdato la politica statunitense come conseguenza degli attacchi terroristici dell'11 settembre.sono espresse delle considerazioni e delle opinioni molto forti che denotano un prorompente disagio nei confronti di scelte geopolitche secondo il mio modesto parere alquanto discutibili.nell'esposizione a mio avviso l'autore si è si espresso in maniera "educata" e non tale da turbare gli animi dei più suscettibili. ovviamente tralasciando la forma qst suscettibilità può fuoriuscire nei contenuti,ma è kiaro ke argomenti cosi' marcatamente carichi di emotività non possano ke scuoterci sia ke si condivida l'articolo sia che non lo si condivida affatto. (fid lun26 aprile)
"In ogni caccia c'è una preda e un predatore, in questo contesto il predatore è il Governo degli Stati Uniti, la preda finale non è l'Iran, bensì le riserve energetiche della regione della cosiddetta "Eurasia".Come stanno realmente le cose,qual'è la verità che si cela dietro il fiume di menzogne che ci vengono propinate. Iran e Unocal. Lo sfondo di queste due parole è costituito da un offuscato panorama a stelle e strisce. Detti i presupposti, partiamo con ordine nel delineare gli elementi che portano a giungere alla conclusione che dopo l'Iraq i prossimi saranno gli Iraniani.
1) Gli attacchi dell'11 Settembre sono stati una manosanta per l'amministrazione Bush, ed hanno fornito il pretesto ideale per portare avanti la campagna "Libertà Duratura", o, come la percepisco io, "Egemonia Duratura". L'ascesa dei talebani è stata fortemente appoggiata dal governo degli Stati Uniti, che passava i soldi ai servizi segreti pakistani, l'ISI, per assicurarsi che i talebani ottenessero nel più breve tempo possibile il controllo dell'intero paese. Nel frattempo funzionari del governo Talebano facevano avanti e indietro all'Afghanistan agli Stati Uniti per negoziare la proposta Usa di ostruire attraverso l'Afghanistan un oleodotto-gasdotto che assicurasse al governo Usa il controllo totale, ed egemonico, delle risorse energetiche naturali (e ancora non sfruttate) della zona del mar Caspio. In questa disperata corsa contro il tempo gli Usa erano inseguiti dalla Russia, dall'Iran e dal crescente interesse della Cina.
2) L'11 Settembre tutte le procedure d'allarme per intercettare gli aerei dirottati non sono state messe in atto. In un'ora e venticinque minuti di attacco, tanto è durato l'azione dei "martiri" di al-Qaeda, essun aereo è stato intercettato. Strano, perchè alle procedure per la difesa aerea degli Usa bastano 30 secondi per entrare in azione... L'Fbi apeva, la Cia sapeva, l'amministrazione Bush ha fatto finta di non sapere. Quando mesi prima arrivarono le segnalazioni, alla Cia e Fbi, di vari istruttori di volo che dissero che certi loro studenti islamici erano interessati solo alle virate -e non al decollo o all'atterraggio- il tutto venne insabbiato. Serviva una nuova "Pearl Harbour" per dare al popolo americano la paura necessaria per accettare all'unanimità l'uccisione di più di 3000 civili in Afghanistan, senza catturare Osama bin Laden o fare niente di significativo. Come disse il Generale Franks all'inizio della campagna militare "Osama non è tra gli obiettivi di questa missione". Non lo era probabilmente neanche nel Marzo del 1996, quando il Sudan offrì su un piatto d'argento l'estradizione di Osama negli Stati Uniti o in Arabia Saudita. "No, grazie per il pensiero, basta che lasci il paese" risposero i funzionari americani all'allettante offerta. I fatti sono sotto il naso di tutti : dopo la caduta dell'impero sovietico serviva un altro nemico per giustificare tutte le nefandezze del governo Usa. Il comunismo era cosa vecchia, c'era bisogno invece di infondere paure nuove, che avessero lasciato carta bianca agli assassini guerrafondai della "White House". Il presidente Bush ha subito messo le cose in chiaro : "la guerra al terrorismo durerà minimo minimo 30 anni...". Avranno tirato un bel sospiro di sollievo i criminali in giacca e cravatta ell'amministrazione Bush, "adesso abbiamo trovato una Giustificazione della durata di 30 anni per fare tutte le puttanate che ci saltano in testa...", avranno pensato i vari Colin Powell, Dick Cheney e Bush vari. Il presidente Bush si è aperto la strada alle presidenziali con un bagno di sangue senza precedenti, frantumando tutti i record precedenti delle esecuzioni capitali per lo stato del Texas (del quale era governatore) e mandando alla pena di morte addirittura un ragazino down. Dato il periodo l'unica frase che mi viene in mente è "se questo è un uomo...". Tutta l'amministrazione Bush ha le sue fondamenta bagnate di sangue, e se continuerà di questo passo ci affogheranno anche in quel sangue. Piccolo aneddoto : il guerrafondaio Dick Cheney non vide mai gli orrori della guerra del Vietnam, poichè con uno stratagemma riuscì ad evitare la mandata alle armi. Curioso che adesso gli si sia risvegliato l'impeto di guerriero spargisangue con la smania di lanciare bombe in ogni dove. Per quale accidenti non è andato a sparare in Vietnam se aveva tutta questa voglia di far saltare in aria qualche testa ? Perchè il "senso della patria" non se lo fece venire anche in quegli anni ? Adesso pretenderebbe che i contribuenti americani chiudano gli occhi di fronte alle sue fesserie grazie solamente alla formuletta magica (e stupida) del "senso di patriottismo americano" ? Il fatto essenziale da capire è che in America le armi sono una tradizione quanto le torte di mele, e che questa tendenza non può essere controvertita democraticamente (nonostante ci siano manifestazioni annuali per limitare la libera circolazione delle armi da fuoco) perchè i principali finanziatori delle campagne pubblicitarie dei futuri presidenti degli Usa sono le multinazionali delle armi... è quindi impossibile che il presidente abbia idee contrarie a quelle attuali, poichè un presidente del genere non verrebbe mai eletto. Praticamente tutti i presidenti che hanno vinto le elezioni erano anche quelli che avevano avuto la campagna pubblicitaria più sfarzosa e costosa dei concorrenti. E questo vale anche per l'attuale Bush, che spese molto più di Al Gore per la campagna pubblicitaria delle presidenziali del 2000.
3) Si stava parlando del fatto che i piani di al-Qaeda non vennero in alcun modo ostacolati, adesso espongo il perchè. I piani per l'attacco all'Afghanistan erano iniziati molto prima dell'11 Settembre, da almeno due anni, e la data che era stata stabilita per iniziare le operazioni era proprio l'Ottobre 2001. Il fatto scatenante era che i talebani, dopo continui colloqui con funzionari del governo Usa, si rifiutarono di concedere sostegno per la costruzione di un oleodotto-gasdotto che congiungesse gli stati dell'Asia Centrale, e precisamente il Turkmenistan, al Pakistan passando per l'Afghanistan. L'Afghanistan era la pedina più importante, poichè l'Iran era nemica storica degli Usa, e non avrebbe mai permesso a nessuna compagnia statunitense (la Unocal) di costruire nel suo territorio. I colloqui tra i funzionari talebani e la Unocal all'inizio era cordiali e tutto filava liscio : erano stati addirittura stilati alcuni progetti lavorativi che avrebbero sfruttato la povera gente afghana come manodopera a basso prezzo per la costruzione dell'oleodotto-gasdotto (insomma, nuovo schiavismo made in Usa). Improvvisamente i talebani, con l'arrivo dell'amministrazione Bush, fecero chiaramente capire che non si sarebbero messi a fare i "camerieri" dell'America, e che quindi la tanto agognata intesa economica per assicurare la sicurezza dell'oleodotto era cosa da gettare nel dimenticatoio. Nonostante ciò il governo Usa non perse la fiducia, e continuò a finanziare il governo talebano tramite l'ISI e l'Arabia Saudita. Anche nel 2001 vennero dati 55 milioni di dollari con la richiesta di distruggere i campi di coltivazione di oppio in Afghanistan... è un pò come se una persona regalasse una pistola ad un serial-killer con la richiesta di usarla solo in un poligono di tiro... La parola vergogna esiste in inglese (shame), ma probabilmente non rientra nel vocabolario dei criminali in giacca e cravatta dell'amminsitrazione Bush.
Ma ritorniamo ai fatti : quando il governo Usa perse ogni speranza perchè i talebani collaborassero, passarono alle minacce (la solita vecchia abitudine), facendo ben chiaro che se non collaboravano per il loro assurdo progetto economico potevano tranquillamente
reputarsi spacciati, poichè tutti i piani di guerra erano già pronti.
4) 11 Settembre 2001 : quattro Boeing 747 cadono sulle teste degli americani, tutti nell'amministrazione Bush cadono dalle nuvole (o almeno fanno finta) davanti alle domande dei giornalisti, e da consumati attori di hollywood affermano che nella loro vita neanche una volta avevano pensato che degli aeroplani sarebbero potuti essere usati come dei missili. Falso. Falsissimo. La CIA e l'FBI (nonchè la FAA,la FEMA e altri servizi segreti di mezzo mondo) era a conoscenza dei piani di al-Qaeda almeno dal 1995, quando a Manila venne arrestato un membro di al-Qaeda con nel computer un complesso piano per dirottare undici aerei da far esplodere. Due degli undici però si sarebbero dovuti schiantare sul WTC e sul Pentagono o, a scelta, contro la sede della CIA in Virginia. Il siparietto comico dei chirichetti dell'amministrazione Bush è iniziato quando neanche dopo 24 ore dopo l'attacco già si puntava l'indice contro il loro amico -oops, lapsus froidiano- nemico Osama bin Laden. Tutte le persone con un minimo di sale in zucca si saranno chiesti : "come accidenti facevano a non sapere che 4 boeing gli stavano cadendo in testa, però dopo sole poche ore sapevano già chi glieli aveva lanciati ?". La domanda è legittima mi sembra, come del resto è legittimo e sacrosanto il dubbio. Ci sono due possibilità : o sapevano e hanno lasciato fare oppure... oppure niente, c'è ne solo una di possibilità. In tutto questo marasma di dichiarazioni e smentite, i politici dell'amministazione Bush hanno mentito sulle loro responsabilità davanti alle telecamere di tutto il mondo. Ma ciò non sorprende, è solo la storia che si ripete. D'altronde lo stesso Clinton ha avuto dei trascorsi di attore che nulla hanno a che invidiare a Bush. Quando scoppiò lo scandalo di Monica Lewinsky disse il falso sotto giuramento davanti alle telecamere di tutto il mondo. Il falsone guardava dritto l'obiettivo con gli occhi che pian piano diventavano sempre più lucidi e arrossati, la voce si faceva ora flebile ora intensa, e la fissità del suo sguardo sull'obiettivo mentre ripeteva che lui "non aveva mai avuto rapporti con quella donna", convinse tutti quanti sulla sua innocenza. Peccato che la "donna" in questione si era tenuto l'abito "macchiato" dal presidente per mesi e mesi dentro il freezer. Una mossa che nessuno poteva certo aspettarsi. Una cosa c'è da dire : Clinton è un'attore che farebbe mangiare la polvere ai più blasonati premi oscar di hollywood. Su questo non c'è dubbio. Il problema è che questo tipo di persone ci si aspetta di trovarsele in qualche cabaret o simili, non certo a ricoprire il ruolo di uomo più potente del mondo. Comunque la discendenza ha avuto un degno erede con George junior... vabbè, anche qui in Italia non è che siamo messi proprio bene (ma almeno noi non andiamo a buttare bombe su nessuno).
5) Turkmenistan, Kirgizistan, Uzbekistan, Tajikistan. Enormi giacimenti petroliferi, di gas, oro, e altri inestimabili giacimenti di risorse energetiche ancora non sfruttate, che fanno terribilmente gola a chi vuole definitivamente solidificare la propria egemonia mondiale. Gli Stati Uniti sono stufi marci di dipendere in modo quasi unilaterale dai giacimenti dell'Arabia Saudita, e quindi stanno perseguendo il loro piano per appropriarsi di quelle zone che gli garantirebbero anni prosperi senza dipendere più da nessuno. E' per questo motivo che la Unocal intende congiungere, con un oleodotto-gasdotto, i paesi dell'Asia Centrale con il mare Arabico. Come già spesso riferito da illustri studiosi americani, all'interno del governo Usa regna la filosofia per cui "il mantenimento dell'egemonia è più importante della sopravvivenza stessa". E' stato ribatezzato il "Big Game" del futuro, chi riuscirà a mettere le mani su quei giacimenti energetici potrà garantire al proprio paese un ruolo di primo piano nel panorama dell'economia mondiale del ventunesimo secolo.
6) L' Iraq è il passo che precede l'Iran. Come ben tutti sappiamo c'è una cosa che si chiama "asse del male" (Iraq, Iran, N.Corea), ovvero quella lista di "stati canaglia" denunciati dagli Stati Uniti. La Nord corea è diventata ormai irrilevante a questo punto del processo, poichè una volta attaccato (e conquistato) l'Iraq, i prossimi saranno gli Iraniani. La Nord Corea potrebbe -in definitiva- scamparsela, ma quando si parla di politica americana all'estero è meglio non azzardare ipotesi troppo ottimistiche. Nella corsa per accaparrarsi le risorse energetiche dei paesi prima citati, oltre che gli Usa, c'è anche la Russia e l'Iran. La Russia vede in quei giacimenti il rimedio ideale per una florida ripresa economica, mentre l'Iran cementerebbe ancor di più la propria indipendenza economica, fattore che non è certo congeniale alle mire espansionistiche/imperialistiche degli Stati Uniti, che vogliono avere il controllo su tutto il mercato economico globale. La conclusione di tutto questo discorso è semplice. L'Iran è al confine con l'Iraq, e per attaccarlo con facilità sarebbe utile "colonizzare" prima i territori adiacienti. La Turchia è già sotto il controllo degli Usa, il Pakistan anche, l'Afghanistan lo sta diventando, l'Egitto lo sta diventando, l'Arabia Saudita ha basi militari americane permanenti (tra l'altro costruite dalla Bin Ladin Saudi Group, la famiglia di Osama), Israele ovviamente non ne parliamo. L'Iraq serve per ultimare il non rassicurante quadretto. Dopo la guerra gli Stati Uniti metteranno un governo fantoccio filoamericano, e installeranno sicuramente basi militari permanenti. Dopo di ciò, inizieranno con la propaganda per costruire il consenso per la loro prossima preda, l'Iran. Inizieranno col dire che l'Iran appoggia i gruppi terroristi, che appoggia al-Qaeda, che forse Bin Laden si trova lì, che stanno preparando armi nucleari, ncora bla bla bla bla.... La solita fritta, rifritta, girata e rigirata frittata puzzolente. Forse la propaganda durerà per un anno, forse due, ma alla fine attaccheranno anche l'Iran, facendogli le stesse proposte improponibili che fecero ai Talebani e a Saddam. Le minacce di guerra all'Iraq iniziarono con la richiesta che tornassero a lavoro gli ispettori dell'ONU : Saddam acconsentì, quindi si passò a proposte ancora più assurde, come l'esilio dello stesso raìs. Questo è il genere di proposte la cui assurdità deriva dal fatto che già si sa che verranno rifiutate, poichè sono esse stesse progettate per ottenere un rifiuto. L'Iraq serve senza Saddam perchè così si può mettere al potere un governo filoamericano. Tutto quì. Il prossimo è l'Iran, che spalancherà le porte alle varie Unocal per mettere le mani sui vari giacimenti energetici di quell'area.Quando nei termini del ragionamento c'è anche la politica estera degli Usa non bisogna più stupirsi di niente. Anche perchè tutto il processo di aggressione che il governo Americano sta costruendo è appoggiato dall'opinione pubblica abbindolata dalla pressante propaganda disinformativa".
Risposte
ma che si sta facendo di male!!? si sta solo civilmente discutendo-scrivendo... credi che bush o berlusconi se ne possano risentire se dovessero leggere i nostri commenti? Ops, ho scritto i loro nomi lettera minuscola, ed ora...!!? :roll: Mi arrestano o mi bannano dalla repubblica italiana... ops, anche questo scritto minuscolo.... Ragzzzi, compagni, vi saluto, tra un paio di ore mi esilieranno! 8)
Al solito stiamo salendo di tono..i poveri, gli oppressori, disgusto ecc ecc.
E' inutile parlare cosi, ognuno ascolta solo se stesso...me ne chiamo fuori, mi scuserete, ma passo solo a sorvegliare e VI PREGO CORDIALMENTE di mantenere MODERATI I TONI, se no sarò costretto a chiudere MIO MALGRADO..e dire che sembravamo tornati sui binari giusti. :roll:
E' inutile parlare cosi, ognuno ascolta solo se stesso...me ne chiamo fuori, mi scuserete, ma passo solo a sorvegliare e VI PREGO CORDIALMENTE di mantenere MODERATI I TONI, se no sarò costretto a chiudere MIO MALGRADO..e dire che sembravamo tornati sui binari giusti. :roll:
a me è apparsa invece apartitica e abbastanza aderente a quello che è successo. :?
per quanto riguarda camp david il vertice è fallito per la mancata risoluzione del problema profughi,ben 3 milioni e mezzo di palestinesi (tra profughi e rifugiati) che secondo risoluzioni internazionali sarebbero dovuti tornare nei territori occupati.inoltre la proposta israeliana prevedeva che alcune aree di Gerusalemme fossero poste sotto "sovranità comune" israelo-palestinese, ma i palestinesi avevavo chiesto il ritiro di Israele dalla zona est della città,la zona islamica della città, così come stabiliscono le risoluzioni internazionali, ripeto cosi come stabiliscono le risoluzioni internazionali.
ti sembra giusto ke l'iraq sia stato attaccato per il pretesto della trasgressione di risoluzioni internazionali successivamente rivelatesi false e già riconosciute false precedentemente.(e da ciò il buon senso dovrebbe far pensare che le motivazioni erano altre no?).ricordiamo benissimo quali erano i rapporti degli ispettori dell'o.n.u. e qual'era la posizione della stragrande maggioranza dei paesi delle nazioni unite...a qlkuno sembra ancora cosi' irreale il documento del primo post?se le armi di distruzione di massa non c'erano e la motivazione ufficiale per l'attacco era questa se gli ispettori dell'o.n.u. hanno dato delle indicazioni negative allora qual'è il vero motivo della guerra in iraq?
se gli stati uniti volevano buttare qlk bomba per far contenti l'industria bellica e occuparsi dei finanziamenti della ricostruzione perkè non accontentavano i profughi cubani e risolvevano la qstione cuba?
lo zucchero non alletta quanto il petrolio forse?
lo stato di israele ha tragredito tantissime risoluzioni internazionali,risoluzioni gravissime,come mai nessuno lo bombarda?come mai quando "rosikkia" territori su territori ke non gli appartengono nessuno interviene?
perkè l'iraq deve essere raso al suolo e lo stato d'israele la deve fare franca?
ma la cosa ke fà ancora più rabbia è l'arroganza dei potenti contro la disperazione dei poveri.
se sei amico degli americani avrai sempre un diritto di veto a tuo favore e nessuno verrà ad uccidere i tuoi figli.se sei contro gli states allora incomincia a tremare sopratutto se sei povero indifeso e senza ordigni nucleari.
ragazzi in questo caso non nutro vergogna,ho disgusto e ribbrezzo.
di fronte a ragazzi ke lanciano pietre contro l'artiglieria pesante,di fronte uomini in divisa armati sino ai denti ke pian piano li cacciano dai territori dove sono da secoli cresciuti i propri padri,di fronte alla povertà,alla mancanza di cibo ed acqua,di fronte alla impossibiltà di un loro riconoscimento come soggetto giuridico imternazionale (della serie "tu a casa tua non conti nulla!")
ma ke cosa dovrei provare?
e cosa dovrei provare nei confronti di qlk nostro illustre ministro ke un giorno era un antisionista incallito ed adesso va in giro col copricapo ebraico ad incontrare l'amico sharon?
adesso kiedetevi "come mai esiste il fanatismo terroristico e religioso?"
adesso kiedetevi "cosa mai puo' provare un palestinese nei confronti del mondo occidentale?"
"da dove nasce tutto qst odio?"
ragazzi guardando il tutto da ogni prospettiva la verità è sotto gl'okki di tutti!
per info maggiori sui motivi che hanno portato al fallimento delle trattative potete dare un okkiata qui:
http://www.larivistadelmanifesto.it/archivio/28/28A20020508.html
per quanto riguarda camp david il vertice è fallito per la mancata risoluzione del problema profughi,ben 3 milioni e mezzo di palestinesi (tra profughi e rifugiati) che secondo risoluzioni internazionali sarebbero dovuti tornare nei territori occupati.inoltre la proposta israeliana prevedeva che alcune aree di Gerusalemme fossero poste sotto "sovranità comune" israelo-palestinese, ma i palestinesi avevavo chiesto il ritiro di Israele dalla zona est della città,la zona islamica della città, così come stabiliscono le risoluzioni internazionali, ripeto cosi come stabiliscono le risoluzioni internazionali.
ti sembra giusto ke l'iraq sia stato attaccato per il pretesto della trasgressione di risoluzioni internazionali successivamente rivelatesi false e già riconosciute false precedentemente.(e da ciò il buon senso dovrebbe far pensare che le motivazioni erano altre no?).ricordiamo benissimo quali erano i rapporti degli ispettori dell'o.n.u. e qual'era la posizione della stragrande maggioranza dei paesi delle nazioni unite...a qlkuno sembra ancora cosi' irreale il documento del primo post?se le armi di distruzione di massa non c'erano e la motivazione ufficiale per l'attacco era questa se gli ispettori dell'o.n.u. hanno dato delle indicazioni negative allora qual'è il vero motivo della guerra in iraq?
se gli stati uniti volevano buttare qlk bomba per far contenti l'industria bellica e occuparsi dei finanziamenti della ricostruzione perkè non accontentavano i profughi cubani e risolvevano la qstione cuba?
lo zucchero non alletta quanto il petrolio forse?
lo stato di israele ha tragredito tantissime risoluzioni internazionali,risoluzioni gravissime,come mai nessuno lo bombarda?come mai quando "rosikkia" territori su territori ke non gli appartengono nessuno interviene?
perkè l'iraq deve essere raso al suolo e lo stato d'israele la deve fare franca?
ma la cosa ke fà ancora più rabbia è l'arroganza dei potenti contro la disperazione dei poveri.
se sei amico degli americani avrai sempre un diritto di veto a tuo favore e nessuno verrà ad uccidere i tuoi figli.se sei contro gli states allora incomincia a tremare sopratutto se sei povero indifeso e senza ordigni nucleari.
ragazzi in questo caso non nutro vergogna,ho disgusto e ribbrezzo.
di fronte a ragazzi ke lanciano pietre contro l'artiglieria pesante,di fronte uomini in divisa armati sino ai denti ke pian piano li cacciano dai territori dove sono da secoli cresciuti i propri padri,di fronte alla povertà,alla mancanza di cibo ed acqua,di fronte alla impossibiltà di un loro riconoscimento come soggetto giuridico imternazionale (della serie "tu a casa tua non conti nulla!")
ma ke cosa dovrei provare?
e cosa dovrei provare nei confronti di qlk nostro illustre ministro ke un giorno era un antisionista incallito ed adesso va in giro col copricapo ebraico ad incontrare l'amico sharon?
adesso kiedetevi "come mai esiste il fanatismo terroristico e religioso?"
adesso kiedetevi "cosa mai puo' provare un palestinese nei confronti del mondo occidentale?"
"da dove nasce tutto qst odio?"
ragazzi guardando il tutto da ogni prospettiva la verità è sotto gl'okki di tutti!
per info maggiori sui motivi che hanno portato al fallimento delle trattative potete dare un okkiata qui:
http://www.larivistadelmanifesto.it/archivio/28/28A20020508.html
Beh, francamente dire che è apartitica quella dichiarazione...mah :roll: :roll: :roll:
Stamattina ho stampato queste tre pagine e le ho portate con me alla scampagnata... Appena ho avuto 5 minuti liberi ho letto il tutto. Il primo post, ovvero l'articolo anonimo, mi è piaciuto parecchio, perchè a mio avviso appare come una dettagliata, apartitica e obiettiva descrizione dei fatti... Quando mai si sono sentite tutte queste cose in tv, o magari lette in un giornale? Sapete però che in un quotidiano americano, USA TODAY, mi è sembrato di cogliere un tono pragmatico e analitico (come per mettere in chiaro le cose e lasciare poi il cittadino libero di crearsi la sua opinione) come quello dell'articolo!!?
Per qaunto riguarda il termine "vergogna" credo che si sia liberi di esprimere la propria opinione e il proprio assenso o dissenso nei confronti di qualcuno che dovrebbe teoricamente rappresentare la nazione italiana, ma si sa che i loro personali interessi e quelli del loro partito sono sempre in agguato...
Credo che il risultato delle prossime elezioni sarà la verifica dell'attuale Governo!
Non me ne intendo molto di politica, ma ci tenevo a dirmi la mia piccola e umile opinione! :wink:
Per qaunto riguarda il termine "vergogna" credo che si sia liberi di esprimere la propria opinione e il proprio assenso o dissenso nei confronti di qualcuno che dovrebbe teoricamente rappresentare la nazione italiana, ma si sa che i loro personali interessi e quelli del loro partito sono sempre in agguato...
Credo che il risultato delle prossime elezioni sarà la verifica dell'attuale Governo!
Non me ne intendo molto di politica, ma ci tenevo a dirmi la mia piccola e umile opinione! :wink:
Non vorrei sembrare preciso..ma questa occupazione che abbiamo bloccato quand'è avvenuta? Intendi dire il corridoio umanitario a Nassirija della croce rossa? Non ho capito...
si volevo dire quasi 60anni
ad ogni modo vedo che non la pensiamo così diversamente, la mia idea è che non è giusto fare del mondo arabo un nemico, specie con il carico di responsabilità e sangue che ci portiamo sulle spalle.
non sono con i noglobal, nè con ogni genere di fanatismo,
secondo me il "potere imperialista americano" va combattuto sì.. ma in termini diversi, basta solo "alzare la testa".. vedi l'altro giorno i nostri uomini a nassirya che hanno avuto le pa--- di dire no agli americani che volevano occupare la città.. (non ricordo con esattezza i termini dell'episodio, ma ricordo che era un NO e parecchio graffiante).
ad ogni modo vedo che non la pensiamo così diversamente, la mia idea è che non è giusto fare del mondo arabo un nemico, specie con il carico di responsabilità e sangue che ci portiamo sulle spalle.
non sono con i noglobal, nè con ogni genere di fanatismo,
secondo me il "potere imperialista americano" va combattuto sì.. ma in termini diversi, basta solo "alzare la testa".. vedi l'altro giorno i nostri uomini a nassirya che hanno avuto le pa--- di dire no agli americani che volevano occupare la città.. (non ricordo con esattezza i termini dell'episodio, ma ricordo che era un NO e parecchio graffiante).
14 maggio di quasi 50 anni fa? sono confuso..dici l'indipendenza dello stato israeliano? Ma fu proclamata da Ben Gurion è del 15 maggio 1948..mi sembrano quasi 60 anni fa..
Io non amo la politica americana e per me Bush è politicamente un suicida. Arafat e Sharon certo non sono gli uomini che possono portare la pace...ma dove le hai lette ste cose che amo l'america?Io odio l'appiattimento sulle posizioni di un volantino che pare scritto da un fanatico...sai quando vedo le parole "potere imperialista", e "politico affaristico mafioso" subito mi metto in allarme...
Anyway, ormai la frittata è stata fatta nella seconda guerra mondiale, che dovremmo fare se non promuovere la pace? Come ? Io non lo so, visto che sono un uomo Qualunque, però certo sia Sharon, che i no global (che come sai hanno il loro piano presentato all'ultimo social forum) non mi pare siano in grado...E quando nessuno è capace la parola passa alle armi inevitabilmente.
Di sicuro "combattere il potere imperialista americano" non porterà a nulla....
Io non amo la politica americana e per me Bush è politicamente un suicida. Arafat e Sharon certo non sono gli uomini che possono portare la pace...ma dove le hai lette ste cose che amo l'america?Io odio l'appiattimento sulle posizioni di un volantino che pare scritto da un fanatico...sai quando vedo le parole "potere imperialista", e "politico affaristico mafioso" subito mi metto in allarme...
Anyway, ormai la frittata è stata fatta nella seconda guerra mondiale, che dovremmo fare se non promuovere la pace? Come ? Io non lo so, visto che sono un uomo Qualunque, però certo sia Sharon, che i no global (che come sai hanno il loro piano presentato all'ultimo social forum) non mi pare siano in grado...E quando nessuno è capace la parola passa alle armi inevitabilmente.
Di sicuro "combattere il potere imperialista americano" non porterà a nulla....
Okkidigatto,ti ribadisco che il popolo palestinese e' apertissimo al dialogo,e che solo una sua parte minoritaria e' guerrafondaia e daccordo con le azioni terrorist
ricorda OKKI che la pace è stata fermata dai palestinesi e questi sono fatti.
mettetevi d'accordo :?
cmq non stavo difendendo nessun assassino e questo mi pare ovvio, nè ho portato l'esempio della crisi in medio oriente per schierarmi con arafat. volevo solo dire che secondo me è un principio elementare e vecchio quanto la storia che violenza chiama violenza, e che se vogliamo il dialogo e la pace devono partire da noi. Segnali che non mi sembra più di vedere. Il "mondo civile" a mio parere si macchia le mani di sangue tanto quanto coloro che combattiamo. E' la mia opinione beltipo, puoi amare l'america e apprezzarne la politica estera, puoi dire che arafat ferma la pace, ma bisogna avere i prosciutti sugli occhi pernon accorgersi del fatto che abbiamo innescato un meccanismo di sangue che poteva essere evitato.
ricordatevi che tutto questo discende da quel 14 maggio di quasi50anni fa.. quando fu creato lo stato israeliano sfrattando senza alcun riguardo un popolo dalla propria terra.. è questo il modo con cui si "ripara" ai danni della storia? restituisci significativamente la sua terra a un popolo che ha subito diaspora, olocausto, e lo fai strappandola ad un altro? allora conta il fatto che quell'altro non ha una potente lobby nel tuo paese? boh.
paradossi storici.
A prescindere dalle ideologie e dal pensiero poltico bisogna solo rilevare che con la guerra non si risolve niente.
Si deve solo prender atto che stiamo vivendo un medioevo moderno;
la violenza dilaga, siamo assuefatti a qualsiasi tipo di barbarie mediatiche; tutto il mondo vive problematiche contorte ed irrisolvibili se non con lo spargimento di sangue e ciò che temo di più è che pian piano trovi terreno fertile un terzo conflitto mondiale.
Ho paura per il futuro di tutti noi, se oggi è così, chi osa immaginare come sarà tra 20/30 anni ???? :cry: :cry: :cry: :cry:
Si deve solo prender atto che stiamo vivendo un medioevo moderno;
la violenza dilaga, siamo assuefatti a qualsiasi tipo di barbarie mediatiche; tutto il mondo vive problematiche contorte ed irrisolvibili se non con lo spargimento di sangue e ciò che temo di più è che pian piano trovi terreno fertile un terzo conflitto mondiale.
Ho paura per il futuro di tutti noi, se oggi è così, chi osa immaginare come sarà tra 20/30 anni ???? :cry: :cry: :cry: :cry:
Aggiungo che sebbene io sia FERMAMENTE contro Sharon, il cui unico merito è quello essere eletto in modo democratico, e che non posso non pensare che abbia una politica nei confronti dei palestinesi che porterà alla rovina, ricorda OKKI che la pace è stata fermata dai palestinesi e questi sono fatti.
Ricordo che ARAFAT ha fermato il processo di pace : ha detto no agli accordi di Wye Mills e soprattuto no agli accordi di Camp David.
Arafat respinge la proposta statunitense di una sovranità israelo-palestinese nella parte orientale di Gerusalemme, accettata da Barak. Israele aveva infatti proposto la restituzione dell'88% dei Territori, l'autonomia limitata su alcuni luoghi santi, la costruzione della città Al Quds da collegare a sobborghi arabi di Gerusalemme Est, e un passaggio riservato alla spianata delle moschee e il rimpatrio di 10.000 rifugiati palestinesi. Barak si è spinto là dove nessuno dei precedenti leader israeliani era giunto. Ma Arafat non vuole essere ricordato come l'uomo che si è accordato sulla Spianata delle Moschee...peccato che questo costi ogni giorno morte dolore e sofferenza.
Ricordo che ARAFAT ha fermato il processo di pace : ha detto no agli accordi di Wye Mills e soprattuto no agli accordi di Camp David.
Arafat respinge la proposta statunitense di una sovranità israelo-palestinese nella parte orientale di Gerusalemme, accettata da Barak. Israele aveva infatti proposto la restituzione dell'88% dei Territori, l'autonomia limitata su alcuni luoghi santi, la costruzione della città Al Quds da collegare a sobborghi arabi di Gerusalemme Est, e un passaggio riservato alla spianata delle moschee e il rimpatrio di 10.000 rifugiati palestinesi. Barak si è spinto là dove nessuno dei precedenti leader israeliani era giunto. Ma Arafat non vuole essere ricordato come l'uomo che si è accordato sulla Spianata delle Moschee...peccato che questo costi ogni giorno morte dolore e sofferenza.
Mi astengo dal commentare le opinioni di fid,ormai e' chiara la posizione discorde e le osservazioni dell'uno e dell'altro.
Okkidigatto,ti ribadisco che il popolo palestinese e' apertissimo al dialogo,e che solo una sua parte minoritaria e' guerrafondaia e daccordo con le azioni terroristiche.Non c'e' nulla da pretendere,e' gia' cosi';si deve solo permettere a questa parte maggioritaria di far sentire la sua voce,troppe volte repressa dalla paura per gli abusi dei guerrafondai.
Non credo che Sharon "giochi" a far la guerra;non sara' uno statista illuminato,ma non credo nemmeno sia tanto dissennato da far la guerra per gioco,avra' al max trovato un modo sbagliato di proteggere il suo popolo.E non lancia missili e bombe a casaccio sulle abitazioni dei civili,tutt'al piu' cerca di colpire chi organizza attacchi kamikaze contro i civili ebrei.
Infine,non sara' il luogo per il politically correct,ma nemmeno quello per citare dizionari...Siamo tutti consapevoli del significato letterale del termine "vergogna",io mi riferivo all'accezione morale (se non moralista) usato in questi post,che va ben al di la' della mera nozione citata dal vocabolario.
Okkidigatto,ti ribadisco che il popolo palestinese e' apertissimo al dialogo,e che solo una sua parte minoritaria e' guerrafondaia e daccordo con le azioni terroristiche.Non c'e' nulla da pretendere,e' gia' cosi';si deve solo permettere a questa parte maggioritaria di far sentire la sua voce,troppe volte repressa dalla paura per gli abusi dei guerrafondai.
Non credo che Sharon "giochi" a far la guerra;non sara' uno statista illuminato,ma non credo nemmeno sia tanto dissennato da far la guerra per gioco,avra' al max trovato un modo sbagliato di proteggere il suo popolo.E non lancia missili e bombe a casaccio sulle abitazioni dei civili,tutt'al piu' cerca di colpire chi organizza attacchi kamikaze contro i civili ebrei.
Infine,non sara' il luogo per il politically correct,ma nemmeno quello per citare dizionari...Siamo tutti consapevoli del significato letterale del termine "vergogna",io mi riferivo all'accezione morale (se non moralista) usato in questi post,che va ben al di la' della mera nozione citata dal vocabolario.
L'ultimo appunto lo faccio a okkidigatto,che invito a rivedere la sua utlima,pericolosa affermazione,quella sul "non si puo' pretendere che un popolo che ha vissuto nella poverta' ecc.. sia conciliante ed aperto al dialogo...".
maik se riporti a metà le mie frasi è chiaro che sembrano illogiche.
io ho detto che un popolo non può mostrarsi aperto al dialogo se la strada adottata da noi "mondo civile" è quella della violenza, dell'occupazione, della repressione.
ti faccio un esempio storico, non inventato che dimostra che ho ragione; sai quando le acque si stavano calmando in medio-oriente? quando c'era il magnifico Rabin, un uomo di stato molto intelligente che aveva capito di dover dialogare per risolvere la crisi, di dover rispettare l'identità dei palestinesi come popolo.. dall'altra parte c'era arafat che ha raccolto questa politica.
Oggi chi c'è? sharon . cosa fa? invia soldati, lancia missili, bombe (del resto è un ex generale vuole continuare a giocare alla guerra).. i palestinesi e arafat (che pure è un uomo che si era mostrato aperto al dialogo ecc. ecc.) adottano di conseguenza la via della violenza.
Tutto questo per dire che il dialogo, la tolleranza, ecc. deve venire prima da noi, e da quegli uomini di stato che se ne stanno belli comodi nelle loro case senza provare a immaginare cosa vuol dire essere palestinese o iraqeno e subire una guerra sui civili, una successiva occupazione, un governo provvisorio fantoccio.
L'ultima e qui chiudo:
vergogna dal grande dizionario garzanti: " sentimento di mortificazione derivante dalla consapevolezza che un'azione propria o di altri sono sconvenienti o ingiusti"
quindi se il nostro capo di stato appoggia una guerra che per me è ingiusta io mi verrgogno; se a un incontro a livello europeo insulta un rappresentante del governo tedesco, lo trovo sconveniente quindi mi vergogno; idem se ai congresso internazionali fa le corna davanti ai fotografi, è sconveniente per un capo di stato quindi mi vergogno; se un ministro voluto da questo governo si mette indecorosamente a saltellare davanti a palazzo chigi e canta 'chi non salta italiano è', sconveniente è la parola più blanda che mi viene da dire;
concludendo, io me ne vergogno e non faccio un torto a nessuno, non è questa la sede per fare i politically correct
io credo invece che il termine "vergognoso" sia quello che più si addice a quanto accaduto in Iraq.Una guerra scatenata per motivi prettamente economici e contrabbandata come guerra di liberazione grazie ad una capagna mediatica appropriata, vero esempio di disinformazione, per sfortuna smascherato. Purtroppo l'Italia paga ancora, a distanza di mezzo secolo il fatto di essere uscita perdente dalla seconda guerra mondiale, ciò non toglie, e mi rivolgo a Fid, che quel signore che ci governa è stato eletto democraticamente con il voto di milioni di nostri connazionali, ergo, ha tutto il diritto di fare le sue scelte anche di politica internazionale.Se gli Italiani hanno capito la lezione, cosa di cui dubito, hanno i mezzi per evitare che ciò si ripeta. Mi astengo volutamente, per evitare inutili polemiche, dall'esprimere giudizi sulla nostra opposizione, in fondo se c'è Berlusconi a governare il "merito" è anche loro. :lol:
P.S. credo che la convivenza forzata con il fratello del tuo amico,fervente cow boy, fotografi meglio di mille parole il senso e il significato di democrazia
P.S. credo che la convivenza forzata con il fratello del tuo amico,fervente cow boy, fotografi meglio di mille parole il senso e il significato di democrazia
visto roby aria serenissima!! :P ed io ke mi aspettavo qlk nick new entry ke mi tempestasse di insulti!! :?
ultime 2 precisazioni: io ho in me come molti (ma ovviamente nn so dire se a quei molti corrisponde l'opinione maggioritaria nel paese ma osservando i sondaggi di varie testate multicolori opterei per dire proprio di si) l'idea che aznar e berlusconi abbiano avuto nel contesto delle azioni bellike in medio oriente una posizione riprorevole,continuo a nutrire perplessità e disgusto quando sento che il mio presidente del consiglio è osannato da g.bush e quando qst ultimo conferma che l'italia è un valido alleato su cui contare e fedele all'alleanza col popolo statunitense( si fedelissimo ma quando bush gli ha kiesto "partecipi pure tu al conflitto?" dall'altra parte si è sentito dire: "hai tutta la mia solidarietà e tutto il mio appoggio alle tue azioni ma la guerra fattela da solo!"aznar ha agito diversamente come sappiamo tutti) è un escamotage dialettico dire che provando vergogna per le scelte di belusconi allora provo vergogna per kiunque approvi le sue scelte,no sono affatto intollerante ma permettimi di dire che sapere che l'italia è solidale e accondiscendente alla scelta dell'uso delle armi non come strumenti di difesa ma come offesa bella e buona certo non puo rendermi "moderatamente"turbato,gli stati uniti hanno aperto un conflitto su presupposti successsivamente dimostratisi falsi e sapevano benissimo essere falsi cosi' come lo sapeva il primo ministro t.blair.la stragrande maggioranza dei paesi della nato,dell'unione europea e dell'o.n.u. erano contro l'attacco,lo era anche l'opinione pubblica inglese e dopotutto cio' mi sembra giusto considerando che in ballo c'era la vita di miglia di persone innocenti. la reazione emotività di ognuno di noi può essere in qst casi diversa da individuo ad individuo la mi reazione di vergogna penso ke possa essere adeguatamente giustificabile ( non sono fra quelli che reputa giusto avocare le scelte dei propri governanti in ogni caso e circostanza per spirito di amor patrio,ki ha remato contro ai governi nazi-fascisti dei propri paesi nel 2°conflitto mondiale per x erano degl'utili e coraggiosi dissidenti al servizio della libertà e della democrazia,principi x me superiori al senso di appartenenza) .le frasi del papa e del presidente ciampi ovviamente io le ho interpretate come penso abbia fatto la maggioranza delle persone, come un desiderio ed un auspicio di seppellire l'ascia di guerra per porre fine ai conflitti, dopotutto sono state pronunciate dopo la dichiarazione di intenti da parte dell'amministrazione bush di fronteggiare il pericolo iran con tutte gli strumenti opportuni a loro disposizione fra cui la possibilità dell'apertura di un nuovo conflitto.
ultime 2 precisazioni: io ho in me come molti (ma ovviamente nn so dire se a quei molti corrisponde l'opinione maggioritaria nel paese ma osservando i sondaggi di varie testate multicolori opterei per dire proprio di si) l'idea che aznar e berlusconi abbiano avuto nel contesto delle azioni bellike in medio oriente una posizione riprorevole,continuo a nutrire perplessità e disgusto quando sento che il mio presidente del consiglio è osannato da g.bush e quando qst ultimo conferma che l'italia è un valido alleato su cui contare e fedele all'alleanza col popolo statunitense( si fedelissimo ma quando bush gli ha kiesto "partecipi pure tu al conflitto?" dall'altra parte si è sentito dire: "hai tutta la mia solidarietà e tutto il mio appoggio alle tue azioni ma la guerra fattela da solo!"aznar ha agito diversamente come sappiamo tutti) è un escamotage dialettico dire che provando vergogna per le scelte di belusconi allora provo vergogna per kiunque approvi le sue scelte,no sono affatto intollerante ma permettimi di dire che sapere che l'italia è solidale e accondiscendente alla scelta dell'uso delle armi non come strumenti di difesa ma come offesa bella e buona certo non puo rendermi "moderatamente"turbato,gli stati uniti hanno aperto un conflitto su presupposti successsivamente dimostratisi falsi e sapevano benissimo essere falsi cosi' come lo sapeva il primo ministro t.blair.la stragrande maggioranza dei paesi della nato,dell'unione europea e dell'o.n.u. erano contro l'attacco,lo era anche l'opinione pubblica inglese e dopotutto cio' mi sembra giusto considerando che in ballo c'era la vita di miglia di persone innocenti. la reazione emotività di ognuno di noi può essere in qst casi diversa da individuo ad individuo la mi reazione di vergogna penso ke possa essere adeguatamente giustificabile ( non sono fra quelli che reputa giusto avocare le scelte dei propri governanti in ogni caso e circostanza per spirito di amor patrio,ki ha remato contro ai governi nazi-fascisti dei propri paesi nel 2°conflitto mondiale per x erano degl'utili e coraggiosi dissidenti al servizio della libertà e della democrazia,principi x me superiori al senso di appartenenza) .le frasi del papa e del presidente ciampi ovviamente io le ho interpretate come penso abbia fatto la maggioranza delle persone, come un desiderio ed un auspicio di seppellire l'ascia di guerra per porre fine ai conflitti, dopotutto sono state pronunciate dopo la dichiarazione di intenti da parte dell'amministrazione bush di fronteggiare il pericolo iran con tutte gli strumenti opportuni a loro disposizione fra cui la possibilità dell'apertura di un nuovo conflitto.
Ti assicuro invece che quello che hai scritto nel primo post non e' del tutto nuovo...e' infatti opinione condivisa da altre persone,ed anche nei giornali,che tanto vituperi (in parte giustamente,ma e' un altro discorso appunto),e' stata riportata.
Non ho criticato la tua opinione ne' la tua interpretazione dei fatti,ma solo il termine "vergogna" che hai espresso,e che torno a ritenere eccessivo;una cosa e' la non-condivisione,il dissenso,un'altra e' la vergogna,perche' allora dovresti vergognarti anche di me,di beltipo e di quant'altri la pensino diversamente da te,e questo lo interpreto come un comportamento decisamente intollerante.
La fuga dai partiti e le scelte opportunistiche dei politici,di destra e di sinostra, non sono certo un fenomeno che e' nato ora,ci sono sempre state e sempre ci saranno,finche' esistera' il potere...ma non facciamo di tutta l'erba un fascio,altrimenti si scade nel qualunquismo,e non prendiamo degli esempi isolati per stabilire delle regole generali:sono sempre scelte personali,e spesso non dettate da moti ideologici...
Le frasi del pontefice e di ciampi le hai citate col chiaro intento di far credere che la politica italiana e non solo attualmente va all'opposto,cioe' verso uno scontro religioso contro l'Islam,cosa che io sinceramente non vedo.Anzi,mi e' sempre sembrato chiaro il tentativo di non criminalizzare i musulmani in quanto tali,ma solo chi interpreta il corano come un'esortazione alla guerra santa ed all'attacco delle altre religioni.
Sulla politica degli stati uniti ci sarebbe molto da dire,coi suoi aspetti negativi ma anche quelli positivi,non sempre tutto e' totalmente bianco o nero...ma e' un discorso anch'esso troppo lungo e che non e' il caso di affrontare ora.
L'ultimo appunto lo faccio a okkidigatto,che invito a rivedere la sua utlima,pericolosa affermazione,quella sul "non si puo' pretendere che un popolo che ha vissuto nella poverta' ecc.. sia conciliante ed aperto al dialogo...".Ebbene,ti assicuro che c'e' chi ha scelto la strada del dialogo nonostante le ingiustizie che possa aver subito,e giustificare chi ha scelto la strada opposta e' pericolosissimo...
Convengo con fid nel tranquillizzare roby...tutto ok! :wink:
Non ho criticato la tua opinione ne' la tua interpretazione dei fatti,ma solo il termine "vergogna" che hai espresso,e che torno a ritenere eccessivo;una cosa e' la non-condivisione,il dissenso,un'altra e' la vergogna,perche' allora dovresti vergognarti anche di me,di beltipo e di quant'altri la pensino diversamente da te,e questo lo interpreto come un comportamento decisamente intollerante.
La fuga dai partiti e le scelte opportunistiche dei politici,di destra e di sinostra, non sono certo un fenomeno che e' nato ora,ci sono sempre state e sempre ci saranno,finche' esistera' il potere...ma non facciamo di tutta l'erba un fascio,altrimenti si scade nel qualunquismo,e non prendiamo degli esempi isolati per stabilire delle regole generali:sono sempre scelte personali,e spesso non dettate da moti ideologici...
Le frasi del pontefice e di ciampi le hai citate col chiaro intento di far credere che la politica italiana e non solo attualmente va all'opposto,cioe' verso uno scontro religioso contro l'Islam,cosa che io sinceramente non vedo.Anzi,mi e' sempre sembrato chiaro il tentativo di non criminalizzare i musulmani in quanto tali,ma solo chi interpreta il corano come un'esortazione alla guerra santa ed all'attacco delle altre religioni.
Sulla politica degli stati uniti ci sarebbe molto da dire,coi suoi aspetti negativi ma anche quelli positivi,non sempre tutto e' totalmente bianco o nero...ma e' un discorso anch'esso troppo lungo e che non e' il caso di affrontare ora.
L'ultimo appunto lo faccio a okkidigatto,che invito a rivedere la sua utlima,pericolosa affermazione,quella sul "non si puo' pretendere che un popolo che ha vissuto nella poverta' ecc.. sia conciliante ed aperto al dialogo...".Ebbene,ti assicuro che c'e' chi ha scelto la strada del dialogo nonostante le ingiustizie che possa aver subito,e giustificare chi ha scelto la strada opposta e' pericolosissimo...
Convengo con fid nel tranquillizzare roby...tutto ok! :wink:
oggi ho avuto modo di discutere con roby della opportunità di poter dialogare su un tema che "riscalda" gl'animi ed insieme abbiamo convenuto che in qst comunità di amici sarebbè opportuno,visto i risultati ottenuti da altri forum,che si respiri un clima più sereno possibile all'insegna del rispetto, dell'educazione e del pacifico scambio di opinioni.
sin'ora non ho visto guai e non ne vedo all'orizzonte. stiamo tranquillamente opinando su fatti che vuoi o non vuoi ci rendono partecipi di tanti drammi vissuti lontani dalle nostre case.ognuno ha le sue opinioni magari potranno apparire"stilisticamente"poco piacevoli ma il fatto ke ognuno esponga le prooprie idee per me è indice di una "ricchezza culturale" di qst gruppo. :P
roby fin'ora tutto bene :wink:
speriamo anke dopo! :?
sin'ora non ho visto guai e non ne vedo all'orizzonte. stiamo tranquillamente opinando su fatti che vuoi o non vuoi ci rendono partecipi di tanti drammi vissuti lontani dalle nostre case.ognuno ha le sue opinioni magari potranno apparire"stilisticamente"poco piacevoli ma il fatto ke ognuno esponga le prooprie idee per me è indice di una "ricchezza culturale" di qst gruppo. :P
roby fin'ora tutto bene :wink:
speriamo anke dopo! :?
Se questa è disinformazione, come può qualificarsi quel fenomeno per cui un capo di stato bombarda un paese affermando che nasconde armi potentissime che poi non vengono trovate? ah no scusate non è disinformazione, non c'è nessuna informazione che viene negata anzi.. ce n'è qualcuna in più. E' un eccesso di informazione!!
L'art. che ha riportato fid sarà poco attendibile, sarà fazioso (può aversi una opinione che non sia di parte?) ma sicuramente è più di buon senso di taluni grandi statisti o talune scrittrici stagionate.
La tolleranza è la vera strada, ed è ora che la imparino tutti, perchè non si può pretendere che un popolo (e mi riferisco a tutto il mondo arabo.. palestinesi, iraqeni..) che ha vissuto nella povertà e nella violenza si dimostri conciliante ed aperto al dialogo con chi l'ha preso (in senso materiale) "a colpi" di civilità.
L'art. che ha riportato fid sarà poco attendibile, sarà fazioso (può aversi una opinione che non sia di parte?) ma sicuramente è più di buon senso di taluni grandi statisti o talune scrittrici stagionate.
La tolleranza è la vera strada, ed è ora che la imparino tutti, perchè non si può pretendere che un popolo (e mi riferisco a tutto il mondo arabo.. palestinesi, iraqeni..) che ha vissuto nella povertà e nella violenza si dimostri conciliante ed aperto al dialogo con chi l'ha preso (in senso materiale) "a colpi" di civilità.
ovvio ke sono opinioni personali,io le condivido,lupetto pure molti altri probabilmente, tu e molte altre persone no,ma la democrazia tanto decantata consiste proprio in qst no? libertà di esprimere cio' ke si pensa,dopotutto le opinioni puoi condividerle,averne dei distinguo oppure osteggiarle. molti potranno percepirla come corretta altri no dopotutto ognuno i fatti li interpreta nel modo ke ritiene più opportuno...giusto maik?
bah sinceramente ho i miei dubbi ke cio' ke è scritto nel primo post lo si senta o percepisca facilmente dai mezzi di comunicazione sopratutto da quelli ke abbiano una risonanza maggiore nel pubblico.è mio parere ke a differenza di molti altri paesi in italia nn esista un giornalismo alla ricerca della notizia,un giornalismo ke metti in difficoltà il politico anzikè metterlo a suo agio nelle comode poltrone di uno studio televisivo.ovviamente questa è un altra mia personale opinione cmq essendo off off-topic non mi dilungo affatto in cio'(ma se ne volessimo parlare in altro topic benvenga).
non condivido assolutamente il principio che un premier democraticamente eletto non possa essere criticato nelle sue scelte cosi' come nn condivido assolutamente il fatto ke come cittadino nn possa provare vergogna nei confronti di scelte da me non condivise...non siamo in dittatura ed è una facoltà di tutti noi esprimere il dissenso nei confronti di chi ti rappresenta anche provando vergogna dell'operato dei nostri governanti.
se il cittadino è o meno contento delle scelte,delle promesse e dell'operato del governo qst lo si vedrà a breve nel prossimio banco di prove con l'elezioni europee,io a mio modo di vedere vedo molto malcontento ed il fatto che oggi vi sia una fuga da certi partiti di esponenti di spikko secondo me ne è un indicatore molto attendibile di come la pensa l'elettore(vedi le vicende che oggi hanno riguardato il nostro rettore f.latteri e deputati e consiglieri di centrodestra nel catanese e non solo).
le frasi del papa e del presidente ciampi non possono che essere interpretate come un desiderio di pacificazione e di dialogo non vedo perchè io le abbia strumentalizzate e permettimi di dire ke rimango dell'opinione ke certe guerre per eliminare il pericolo delle armi di distruzioni di massa che non esistevano erano solo il pretesto funesto per ottenere altro,per fare i propri sporki interessi a costo di miglia di morti.lo vediamo tutti i giorni e anche sulla nostra pelle qual' è stato il risultato di certe scelte politico-militari.i kamikaze sono assassini ok e questo nessuno lo mette in dubbio,sono disperati fanatici in lotta per far valere le ragioni e le sofferenze dei loro popoli con azioni errate.ma cio' ke sta facendo lo stato di israele,cio che fanno gli stati uniti non ha nulla di criminale ti kiedo?ma ci rendiamo conto di quanta distruzione e terrore siano stati seminati nei popoli islamici dalle aggressioni degli stati uniti e dallo stato d'israele loro amico?la politica statunitense è la politica dell'uccidi prima di essere ucciso è la politica del prepotente ke se ne infischia del parlamento mondiale (o.n.u.) che se ne infischia degli alleati che sempre più delude per le scelte meskine perpretrate nell'interesse di essere e rimanere i migliori senza contribuire a migliorare il pianeta (trattati non ratificati:missili balistici,mine antiuomo,armi biologiche e tossiche protocolo di kyoto..etc etc)
bah sinceramente ho i miei dubbi ke cio' ke è scritto nel primo post lo si senta o percepisca facilmente dai mezzi di comunicazione sopratutto da quelli ke abbiano una risonanza maggiore nel pubblico.è mio parere ke a differenza di molti altri paesi in italia nn esista un giornalismo alla ricerca della notizia,un giornalismo ke metti in difficoltà il politico anzikè metterlo a suo agio nelle comode poltrone di uno studio televisivo.ovviamente questa è un altra mia personale opinione cmq essendo off off-topic non mi dilungo affatto in cio'(ma se ne volessimo parlare in altro topic benvenga).
non condivido assolutamente il principio che un premier democraticamente eletto non possa essere criticato nelle sue scelte cosi' come nn condivido assolutamente il fatto ke come cittadino nn possa provare vergogna nei confronti di scelte da me non condivise...non siamo in dittatura ed è una facoltà di tutti noi esprimere il dissenso nei confronti di chi ti rappresenta anche provando vergogna dell'operato dei nostri governanti.
se il cittadino è o meno contento delle scelte,delle promesse e dell'operato del governo qst lo si vedrà a breve nel prossimio banco di prove con l'elezioni europee,io a mio modo di vedere vedo molto malcontento ed il fatto che oggi vi sia una fuga da certi partiti di esponenti di spikko secondo me ne è un indicatore molto attendibile di come la pensa l'elettore(vedi le vicende che oggi hanno riguardato il nostro rettore f.latteri e deputati e consiglieri di centrodestra nel catanese e non solo).
le frasi del papa e del presidente ciampi non possono che essere interpretate come un desiderio di pacificazione e di dialogo non vedo perchè io le abbia strumentalizzate e permettimi di dire ke rimango dell'opinione ke certe guerre per eliminare il pericolo delle armi di distruzioni di massa che non esistevano erano solo il pretesto funesto per ottenere altro,per fare i propri sporki interessi a costo di miglia di morti.lo vediamo tutti i giorni e anche sulla nostra pelle qual' è stato il risultato di certe scelte politico-militari.i kamikaze sono assassini ok e questo nessuno lo mette in dubbio,sono disperati fanatici in lotta per far valere le ragioni e le sofferenze dei loro popoli con azioni errate.ma cio' ke sta facendo lo stato di israele,cio che fanno gli stati uniti non ha nulla di criminale ti kiedo?ma ci rendiamo conto di quanta distruzione e terrore siano stati seminati nei popoli islamici dalle aggressioni degli stati uniti e dallo stato d'israele loro amico?la politica statunitense è la politica dell'uccidi prima di essere ucciso è la politica del prepotente ke se ne infischia del parlamento mondiale (o.n.u.) che se ne infischia degli alleati che sempre più delude per le scelte meskine perpretrate nell'interesse di essere e rimanere i migliori senza contribuire a migliorare il pianeta (trattati non ratificati:missili balistici,mine antiuomo,armi biologiche e tossiche protocolo di kyoto..etc etc)
Non me ne volere,ma francamente anche a me sembra che tu abbia un po' esagerato,fid...
Passi il primo post,che comunque non dice granche' di nuovo,visto che sono cose gia' sentite,e che fanno parte di opinioni "personali".
Non ho particolarmente apprezzato invece il post in cui (involontariamente) offendevi la nostra coscienza di essere italiani,in quanto come hai giustamente detto,il nostro premier e' stato democraticamente eletto,e le scelte che fa di politica estera sono espressione di un popolo,del nostro popolo,che ti piaccia o no...Puoi non essere daccordo,ma parlare di vergogna mi sembra eccessivo.E non sarei cosi' sicuro che la maggior parte degli italiani non appoggi le scelte del premier.
Ho poi trovato sconveniente l'uso strumentale delle frasi del Papa e del presidente Ciampi,perche' non credo che nessuno cerchi lo scontro con l'Islam,le guerre di religione sono finite da un pezzo.Ora si lotta contro chi della religione fa solo un pretesto per seminare terrore e morte,scegliendo queste vie anziche' quelle del dialogo. Non giustifichiamoli,ne' comprendiamoli.Sono solo degli assassini.
Passi il primo post,che comunque non dice granche' di nuovo,visto che sono cose gia' sentite,e che fanno parte di opinioni "personali".
Non ho particolarmente apprezzato invece il post in cui (involontariamente) offendevi la nostra coscienza di essere italiani,in quanto come hai giustamente detto,il nostro premier e' stato democraticamente eletto,e le scelte che fa di politica estera sono espressione di un popolo,del nostro popolo,che ti piaccia o no...Puoi non essere daccordo,ma parlare di vergogna mi sembra eccessivo.E non sarei cosi' sicuro che la maggior parte degli italiani non appoggi le scelte del premier.
Ho poi trovato sconveniente l'uso strumentale delle frasi del Papa e del presidente Ciampi,perche' non credo che nessuno cerchi lo scontro con l'Islam,le guerre di religione sono finite da un pezzo.Ora si lotta contro chi della religione fa solo un pretesto per seminare terrore e morte,scegliendo queste vie anziche' quelle del dialogo. Non giustifichiamoli,ne' comprendiamoli.Sono solo degli assassini.