Cosa avreste fatto?

adamo-votailprof
Fumo

A ben pensarci, potrebbe non avere torto.
Ci riferiamo al caso (segnalatomi da Vittorio Messori) del detenuto americano Phillip Elmore, riconosciuto colpevole di un omicidio comesso nel 2002 e condannato a morte. L’uomo ha contestato la sentenza di condanna perché il giudice aveva vietato ai giurati, riunitisi per deliberare, di fumare, anche nelle pause.

Ora, secondo l’appellante, ciò avrebbe spinto i giurati in questione a decidere troppo in fretta e, dunque, poco serenamente. In effetti, tenere chiusa della gente in una stanza per ore ed ore, vietando ai fumatori di uscire per poter fumare è cosa che rasenta il sadismo. Se poi costoro devono anche prendere una decisione letteralmente capitale, c’è di che logorare il sistema nervoso. Al di là di ogni ragionevole dubbio.

A nostro avviso, data la gravità dell’oggetto, forse quel giudice poteva usare maggiore buonsenso. Già: possibile che l’odio patologico per il tabacco prevalga anche in casi da sedia elettrica? Pare proprio di sì. D’altra parte, l’America è il Paese delle possibilità.


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Risposte
momita-votailprof
Non si può paragonare la sigaretta ad un litigio. Il fumo crea dipendenza dunque se se ne fa a meno non si è in condizioni normali.

yoshi-votailprof
E se per caso uno dei giurati la mattina aveva litigato con la moglie ed era nervoso?!?annulliamo il processo!? ma dai.....

soloflavia-votailprof
Momita:
Secondo me invece ha pienamente ragione. Altro che escamotage... ha fatto bene ad appellarsi e credo che il giudice abbia fatto un gravissimo errore di valutazione. Una persona che fuma regolarmente e che viene costretta improvvisamente a fare a meno delle sigarette di certo non è in condizioni normali. Soprattutto psicologicamente.


grande momita!!!! :D
sono d'accordo con te!!!!! :wink:

momita-votailprof
Secondo me invece ha pienamente ragione. Altro che escamotage... ha fatto bene ad appellarsi e credo che il giudice abbia fatto un gravissimo errore di valutazione. Una persona che fuma regolarmente e che viene costretta improvvisamente a fare a meno delle sigarette di certo non è in condizioni normali. Soprattutto psicologicamente.

chiaretta-votailprof
però molto furbo il tizio...o meglio i suoi avvocati!! 8-) :wink:

malusblade-votailprof
bà, nn avendo tutte le info sul caso e nn approvando la pena di morte in nessun caso(scusate il gioco di parole), penso ke sia sl un escamotage x evitare la pena... :wink:

chiaretta-votailprof
bè in effetti sembrerebbe un'esagerazione appellarsi per una cosa del genere, ma in realtà non ha tutti i torti.
anche se vi è la tendenza a sottovalutare gli effetti delle sigarette ciò non toglie che provochino una vera e propria dipendenza, e quindi questa specie di astinenza è ovvio che provochi dei condizionamenti mentali e comportamentali anche minimi, ma che hanno un certo peso nel momento in cui influiscono su una decisione così grave. chi si trova a decidere cose del genere deve trovarsi nella condizione psicologica più serena possibile...un giudice dovrebbe saperle queste cose meglio di chiunque altro...questa è ignoranza!

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