Atto o Potenza
Tra le varie dicotomie esiste anche quella tra il concepimento di una idea (potenza) e la sua realizzazione (atto). Quale delle due secondo voi è la piu' importante?
Buona estate a tutti :D
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Risposte
Ciao Yuri l'osservazione personale l'ho scritta all'inizio e la ripeto qui: per me non ha senso specificare quale dei due è più importante perché coesistono e sono essenziali per spiegare il divenire, senza uno non può esistere l'altro è come dire "sono più importante le foglie o i rami"? Sono entrambi essenziali e ridotti a i minimi termini altrimenti esisterebbe solo uno o solo l'altro. La mia riflessione su atto e potenza citando Aristotele non era per ereditare concezioni passate, anzi, come noti mi distacco da Aristotele che concepisce l'atto più importante ;). Ci tenevo a spiegarti come sono stati definiti perché atto e potenza non si riferiscono alla semplice "idea e alla realizzazione" spero di esserci riuscito.
Per gli altri spunti di riflessione potresti aprire un altro topic è un piacere risponderti, ciao e buone vacanze anche a te !!! :blush
Per gli altri spunti di riflessione potresti aprire un altro topic è un piacere risponderti, ciao e buone vacanze anche a te !!! :blush
si volevo piu' una osservazione personale e contemporanea, va bene citare Aristotele, ma non mi hai fatto capire se sei d'accordo con lui.. ad esempio e' piu' importante aver scoperto che l'aria non e' un vuoto oppure la realizzazione di paracaduti, aerei e simili?
Da un mio punto di vista sono abbastanza divergenti e parzialmente comparabili ma con sbocchi comuni perche', riferendoci all'esempio citato, la scoperta che l'aria non e' un vuoto ha dato origine a molte contraddizioni e molte altre scoperte come ad esempio la differenza nella composizione dell'aria, l'esistenza di un gradiente di densita' e di pressione etc. , mentre con la realizzazione di aeroplani (sia a elica sia con turbomotore) e paracaduti abbiamo creato nuove prospettive, abbiamo dimostrato che un'idea puo' essere concretizzata realizzando dispositivi utili nella vita quotidiana.
Un altro esempio e' la scoperta della gravita' che nei secoli si e' sviluppata raggiungendo concetto di spazio-tempo e la scoperta di particelle dette gravitoni e dall'insegnamento della storia probabilmente riusciremo a plasmare lo spaziotempo controllando grandi quantita' di energia attraverso la manipolazione dei bosoni e gravitoni e quindi a questo punto e' stato piu' importante concepire che esiste una forza detta gravita' oppure un viaggio attraverso scorciatoie dello spaziotempo? Qui diciamo che a me balza un'idea che e' quella di inevitabilita': se un fenomeno e' costantemente presente ed e' percepibile allora inevitabilmente prima o poi verrebbe scoperto creando nuove idee ma proprio perche' dipendiamo dai sensi che sono limitati, la realizzazione di strumenti e dispositivi tecnologici che ci permette di ampliare l'orizzonte sensoriale ci soncenstono di individuare anche fenomeni che prima non erano percepibili!
Che ne pensi? qual'e' la tua prospettiva andando oltre alle riflessioni filosofiche ereditate dal passato? E se tra idea e la sua realizzazione pragmatica si potesse scegliere solo una? Preferiresti essere un essere infinitamente saggio che conosce tutto ma senza aver realizzato nulla oppure un essere che ha realizzato di tutta ma senza la comprensione della fenomenologia e idea alla base?
Se, come hai detto prima, sono entrambe fondamentali, e' piu' importante un'idea e la sua realizzazione ragionate oppure frutto di casualita'?
spero di aver dato spunto di riflessione e di ricevere altrettanto! :D
Da un mio punto di vista sono abbastanza divergenti e parzialmente comparabili ma con sbocchi comuni perche', riferendoci all'esempio citato, la scoperta che l'aria non e' un vuoto ha dato origine a molte contraddizioni e molte altre scoperte come ad esempio la differenza nella composizione dell'aria, l'esistenza di un gradiente di densita' e di pressione etc. , mentre con la realizzazione di aeroplani (sia a elica sia con turbomotore) e paracaduti abbiamo creato nuove prospettive, abbiamo dimostrato che un'idea puo' essere concretizzata realizzando dispositivi utili nella vita quotidiana.
Un altro esempio e' la scoperta della gravita' che nei secoli si e' sviluppata raggiungendo concetto di spazio-tempo e la scoperta di particelle dette gravitoni e dall'insegnamento della storia probabilmente riusciremo a plasmare lo spaziotempo controllando grandi quantita' di energia attraverso la manipolazione dei bosoni e gravitoni e quindi a questo punto e' stato piu' importante concepire che esiste una forza detta gravita' oppure un viaggio attraverso scorciatoie dello spaziotempo? Qui diciamo che a me balza un'idea che e' quella di inevitabilita': se un fenomeno e' costantemente presente ed e' percepibile allora inevitabilmente prima o poi verrebbe scoperto creando nuove idee ma proprio perche' dipendiamo dai sensi che sono limitati, la realizzazione di strumenti e dispositivi tecnologici che ci permette di ampliare l'orizzonte sensoriale ci soncenstono di individuare anche fenomeni che prima non erano percepibili!
Che ne pensi? qual'e' la tua prospettiva andando oltre alle riflessioni filosofiche ereditate dal passato? E se tra idea e la sua realizzazione pragmatica si potesse scegliere solo una? Preferiresti essere un essere infinitamente saggio che conosce tutto ma senza aver realizzato nulla oppure un essere che ha realizzato di tutta ma senza la comprensione della fenomenologia e idea alla base?
Se, come hai detto prima, sono entrambe fondamentali, e' piu' importante un'idea e la sua realizzazione ragionate oppure frutto di casualita'?
spero di aver dato spunto di riflessione e di ricevere altrettanto! :D
Ciao Yuri, secondo me non esiste qualcosa di più importante sono entrambi essenziali per giustificare il cambiamento della sostanza, tuttavia è possibile rispondere a questa domanda dal punto di vista aristotelico. Preciso che in realtà la potenza non è proprio l'idea e l'atto non è la sua realizzazione questo è più un concetto platonico tra idea dell'iperuranio e concretizzazione imperfetta nel mondo reale. Il significato di atto e potenza per come sono state definite è più sottile e profondo. Aristotele definiva come potenza la possibilità che ha un ente di poter cambiare forma (ricordiamo sempre che la sostanza per il noto filosofo è un sinolo di materia e forma). L'atto invece rappresenta la forma del cambiamento ed è quindi la realizzazione finale della potenza. Quindi si fa corrispondere alla potenza la materia e all'atto la forma che insieme realizzarono la sostanza. Tuttavia da un punto di vista ontologico e cronologico e gnoseologico l'atto è più importante della materia (e quindi della potenza) per Aristotele.
Spero di averti fatto incuriosire e di aver risposto alla tua domanda ciaooooo
Spero di averti fatto incuriosire e di aver risposto alla tua domanda ciaooooo