Musica (70343)
a che servono i 3 pedali sotto il pianoforte?
Risposte
Vorrei fare una rettifica a quanto detto da MIML: lei ha trovato un articolo che contiene la descrizione della pedaliera di un pianoforte verticale.
La pedaliera del pianoforte a coda ha una sostanziale differenza: il pedale di destra (Chiamato pedale di risonanza) ha la stessa funzione in ambedue le tipologie di pianoforti: quella di sollevare gli smorzatori (dei batuffoli in feltro che impediscono alle corde non sollecitate di vibrare), e perciò ottenere la risonanza degli armonici naturali delle note suonate. In pratica lascia vibrare tutte le corde che si suonano nell'arco di tempo in cui viene tenuto abbassato.
Il pedale di sinistra del pianoforte a coda (chiamato una corda) fa in modo che i martelletti di ogni tasto si spostino verso destra dimodoché, quando vengono messi in azione, percuotano soltanto una delle tre corde di ogni nota o parte della corda 8nel caso del registro grave), ottenendo un suono più attutito e smorzato. La differenza sta principalmente nel meccanismo: nel verticale, dove non c'è abbastanza spazio per il meccanismo che sposta i martelletti, si è preferito trovare un compromesso, e cioè diminuire la corsa del martelletto per ottenere un suono più attutito: i due principi mirano ad ottenere lo stesso effetto sonoro, però il meccanismo del verticale non permette una gestione e un suono ottimale come lo si può ottenere mediante un pianoforte a coda.
Il pedale centrale del pianoforte a coda (pedale Tonale) è stato introdotto da poco tempo (relativamente parlando) rispetto agli altri due ed è frutto dell'inventiva di Ferruccio Busoni. Il pedale tonale, in pratica, è un pedale di risonanza che agisce non su tutti i tasti, ma solo su quelli che sono abbassati quando è giù. Il vantaggio offerto da questo pedale consiste nel fatto di poter tenere a lungo una nota o accordo (frequentemente del registro grave) a lungo senza dover sempre tener premuto il relativo tasto (il che permette una maggior possibilità di esecuzione) e non crea l'effetto di risonanza di un pedale di risonanza 8scusate il gioco di parole). In poche parole, puoi suonare una nota nella zona più bassa del piano e, con quel pedale, suonarne dopo un'altra da tutt'altra parte senza aver l'effetto di "sporco" che a volte da il pedale di risonanza e senza dover tenere abbassato il tasto.
Alcune ditte di pianoforti a coda inseriscono anche un quarto pedale (mi pare che la Fazioli faccia questo tipo di pianoforti) che in pratica ha la stessa funzione dell'"una corda" ma con il meccanismo del verticale (maggior varietà timbrica).
Spero d'esserti stato d'aiuto.
Andrea.
La pedaliera del pianoforte a coda ha una sostanziale differenza: il pedale di destra (Chiamato pedale di risonanza) ha la stessa funzione in ambedue le tipologie di pianoforti: quella di sollevare gli smorzatori (dei batuffoli in feltro che impediscono alle corde non sollecitate di vibrare), e perciò ottenere la risonanza degli armonici naturali delle note suonate. In pratica lascia vibrare tutte le corde che si suonano nell'arco di tempo in cui viene tenuto abbassato.
Il pedale di sinistra del pianoforte a coda (chiamato una corda) fa in modo che i martelletti di ogni tasto si spostino verso destra dimodoché, quando vengono messi in azione, percuotano soltanto una delle tre corde di ogni nota o parte della corda 8nel caso del registro grave), ottenendo un suono più attutito e smorzato. La differenza sta principalmente nel meccanismo: nel verticale, dove non c'è abbastanza spazio per il meccanismo che sposta i martelletti, si è preferito trovare un compromesso, e cioè diminuire la corsa del martelletto per ottenere un suono più attutito: i due principi mirano ad ottenere lo stesso effetto sonoro, però il meccanismo del verticale non permette una gestione e un suono ottimale come lo si può ottenere mediante un pianoforte a coda.
Il pedale centrale del pianoforte a coda (pedale Tonale) è stato introdotto da poco tempo (relativamente parlando) rispetto agli altri due ed è frutto dell'inventiva di Ferruccio Busoni. Il pedale tonale, in pratica, è un pedale di risonanza che agisce non su tutti i tasti, ma solo su quelli che sono abbassati quando è giù. Il vantaggio offerto da questo pedale consiste nel fatto di poter tenere a lungo una nota o accordo (frequentemente del registro grave) a lungo senza dover sempre tener premuto il relativo tasto (il che permette una maggior possibilità di esecuzione) e non crea l'effetto di risonanza di un pedale di risonanza 8scusate il gioco di parole). In poche parole, puoi suonare una nota nella zona più bassa del piano e, con quel pedale, suonarne dopo un'altra da tutt'altra parte senza aver l'effetto di "sporco" che a volte da il pedale di risonanza e senza dover tenere abbassato il tasto.
Alcune ditte di pianoforti a coda inseriscono anche un quarto pedale (mi pare che la Fazioli faccia questo tipo di pianoforti) che in pratica ha la stessa funzione dell'"una corda" ma con il meccanismo del verticale (maggior varietà timbrica).
Spero d'esserti stato d'aiuto.
Andrea.
tutto quello che sono riuscita a trovare peri aiutarti è questo:
La pedaliera
Una parte importante dell'espressività del pianoforte è data dalla pedaliera.
Questa è in genere costituita da due o tre pedali. Il pedale destro viene usato, premendolo, ad azionare la leva "alzasmorzi": in questo modo tutti gli smorzi della meccanica si alzano dalle corde, che possono così continuare a vibrare liberamente. È usato per ottenere suoni un po' più "impastati" e gli effetti di "legato".
Il pedale sinistro è invece una specie di sordina che serve a produrre sonorità più attenuate, azionandolo, si spostano in avanti, quindi verso le corde, tutti i martelli, riducendo così la corsa che questi fanno prima di colpire le corde. In pratica viene ridotta la forza di battuta sulle corde. Alcuni pianoforti verticali hanno anche un pedale centrale che serve da vera e propria sordina. Il meccanismo consta di una striscia di feltro fissata ad una barra di legno o metallo che, abbassandosi, rasente alle corde e sulla "linea di battuta", si frappone fra corde e martelli. Il suono viene attenuato fortemente. Ovviamente si usa solo per non disturbare le persone vicine: il "tocco" che ne risulta è infatti notevolmente alterato.
La pedaliera
Una parte importante dell'espressività del pianoforte è data dalla pedaliera.
Questa è in genere costituita da due o tre pedali. Il pedale destro viene usato, premendolo, ad azionare la leva "alzasmorzi": in questo modo tutti gli smorzi della meccanica si alzano dalle corde, che possono così continuare a vibrare liberamente. È usato per ottenere suoni un po' più "impastati" e gli effetti di "legato".
Il pedale sinistro è invece una specie di sordina che serve a produrre sonorità più attenuate, azionandolo, si spostano in avanti, quindi verso le corde, tutti i martelli, riducendo così la corsa che questi fanno prima di colpire le corde. In pratica viene ridotta la forza di battuta sulle corde. Alcuni pianoforti verticali hanno anche un pedale centrale che serve da vera e propria sordina. Il meccanismo consta di una striscia di feltro fissata ad una barra di legno o metallo che, abbassandosi, rasente alle corde e sulla "linea di battuta", si frappone fra corde e martelli. Il suono viene attenuato fortemente. Ovviamente si usa solo per non disturbare le persone vicine: il "tocco" che ne risulta è infatti notevolmente alterato.