Signorina ragazze webcam
Leggo oggi questo articolo su la stampa online di un fenomeno che ormai diventa sempre più diffuso,voi come la vedete questa cosa,che idea ve ne fate?
Elenoire, studentessa, si esibisce su Internet per denaro. "Mi spoglio e faccio sesso col fidanzato: che male c’è?"
Un paio di manette in bianco e nero, scritte rosa shocking: «Ciao, questo è il mio sito personale, troverai contenuti di vario genere che mi riguardano e molte immagini che mi ritraggono e che sono adatte ad un pubblico over 18. Quindi solo se sei maggiorenne... entra». Entriamo - niente ce lo impedisce - e ci troviamo nel blog a luci rosse di «Elenoire20», nome d’arte di una bella ragazza di Milano che oggi ha 26 anni, è fresca di laurea in architettura, «webcam girl» dal 2005. «Mi piace esibirmi, è la mia perversione, le fantasie sessuali mi intrigano e non sento freni morali: vendo solo la mia immagine» spiega al telefono con voce candida e allegra.
Benvenuti nell’era del porno 2.0. Dove a dettare le regole non sono più i manager alla Riccardo Schicchi, ma gli utenti: da una parte i guardoni online, che secondo le stime più diffuse in Italia sono circa 250 mila, dall’altra le «signorine webcam» che si spogliano, si toccano, video-chattano o fanno sesso davanti a una videocamera collegata a Internet. Un fenomeno che coinvolge 75 mila studentesse universitarie italiane che usano in vario modo il proprio corpo per lavorare (ma soltanto il 3 per cento sono vere prostitute).
«L’industria del porno come l’abbiamo conosciuta non esiste più, le persone non si accontentano di guardare, vogliono partecipare» commenta Schicchi, che si è riciclato su Internet creando network di pornostar.
Federico Ferrazza, autore del libro-inchiesta «Personal Porno» spiega: «La Rete è facilmente accessibile e permette nella comodità e discrezione di casa propria, senza mai incontrare i clienti nella realtà, di guadagnarsi da vivere»: da pochi centesimi fino a diversi euro al minuto, con una media in 4 ore di 72 euro netti: lo stipendio di un normale part-time. Circa il 50 per cento dell’incasso lordo va allo staff del portale Internet che gestisce le transazioni e garantisce l’anonimato.
Elenoire20 ci tiene, al suo anonimato: i genitori - cattolici praticanti - sono all’oscuro delle sue attività online. Ma racconta che sul Web si collega d’amore e d’accordo con il fidanzato, studente lavoratore più giovane di lei: «Mi sono registrata tre anni fa, dopo che eravamo venuti a conoscenza del portale Riv (Ragazzeinvendita.com) attraverso una newsletter». Le iscritte a Riv si sono triplicate nel giro di due anni fino a oltre 4 mila. Ma si moltiplicano i siti che offrono condizioni migliori. Da allora Elenoire20 si è aperta il blog che le serve da vetrina e per fidelizzare la sua «community», mentre per guadagnare soldi è migrata su un sito che la paga meglio, Divascam.com: «Ragazzeinvendita.com ci dava solo il 35 per cento, qui invece incassiamo il 50 per cento netto». Con lei sono migrati i clienti più affezionati, una trentina in tutto: che amano chiacchierare online con linguaggio spinto, ma soprattutto guardarla svestirsi, toccarsi e fare sesso. Poco importa se è col suo ragazzo: basta che anche lui sia ben disposto a partecipare al porno-show.
«Non abbiamo la tivù, la sera quando siamo a casa ci colleghiamo col personal computer a Internet in video-chat, è molto più stimolante, vuoi mettere?» racconta cristallina Elenoire20. «Funziona così: c’è una chat pubblica di gruppo gratuita dove si familiarizza, poi il cliente può passare a quelle più personali e chiedere un incontro online in privato a pagamento». Per partecipare bisogna sapere l’inglese e spesso anche il francese, perchè i clienti possono venire da tutto il mondo.
«Di giorno studio, faccio la disegnatrice di urbanistica con l’AutoCad - racconta - ma mica sono bigotta». Prima, per mantenersi, ha passato in rassegna ogni genere di call center. «Ci tocca arrangiarci per campare e allora mi sono detta: perchè non trovare un’attività che mi diverte?».
La valuta delle universitarie che vendono l’immagine del proprio corpo sono le «rose», dove ogni rosa vale un euro: «Per vedermi fare uno strip portami cinque rose» cita un annuncio su Bakeca.it; «Per poche rose uso per 15 minuti il mio giocattolo preferito» è la promessa su Kijiji.it. Secondo una ricerca di Cambridge, la pornografia universitaria in Gran Bretagna è cresciuta del cinquanta per cento negli ultimi sei anni: «Quando penso a quello che guadagnerei ordinando gli scaffali - dichiara un’intervistata - quello che faccio non è poi così male». C’è chi con la webcam guadagna senza «sporcarsi», ma anche chi si prostituisce per davvero. Però non manca la deontologia e le regole sono trasparenti. Per esempio tutti i siti a luci rosse pubblicano avvertenze sulla necessità di essere maggiorenni e la presenza di immagini o testi espliciti e potenzialmente offensivi. Di solito c’è un invito a collaborare per il rispetto delle regole e a segnalare eventuali infrazioni. Mentre, per accertare l’età, le parti a pagamento richiedono la registrazione e i dati della carta di credito.
Helen (sexy-helen-cam.com), 24 anni, autrice del libro-confessione «Diario di una webcam girl» (Mursia editore), ha incontrato centinaia di uomini affamati di sesso che si sono piazzati davanti a una telecamerina con le manette ai polsi. Qualcuno ne ha anche perso le chiavi. Tra le scene più ilari - ma anche allarmanti - del suo racconto, quella del padre pizzicato sul più bello dai figli. Così, mentre lei in un mese guadagnava 1200 euro, dall’altra parte c’era chi - pagando tre euro al minuto - rimaneva letteralmente in mutande.
Elenoire, studentessa, si esibisce su Internet per denaro. "Mi spoglio e faccio sesso col fidanzato: che male c’è?"
Un paio di manette in bianco e nero, scritte rosa shocking: «Ciao, questo è il mio sito personale, troverai contenuti di vario genere che mi riguardano e molte immagini che mi ritraggono e che sono adatte ad un pubblico over 18. Quindi solo se sei maggiorenne... entra». Entriamo - niente ce lo impedisce - e ci troviamo nel blog a luci rosse di «Elenoire20», nome d’arte di una bella ragazza di Milano che oggi ha 26 anni, è fresca di laurea in architettura, «webcam girl» dal 2005. «Mi piace esibirmi, è la mia perversione, le fantasie sessuali mi intrigano e non sento freni morali: vendo solo la mia immagine» spiega al telefono con voce candida e allegra.
Benvenuti nell’era del porno 2.0. Dove a dettare le regole non sono più i manager alla Riccardo Schicchi, ma gli utenti: da una parte i guardoni online, che secondo le stime più diffuse in Italia sono circa 250 mila, dall’altra le «signorine webcam» che si spogliano, si toccano, video-chattano o fanno sesso davanti a una videocamera collegata a Internet. Un fenomeno che coinvolge 75 mila studentesse universitarie italiane che usano in vario modo il proprio corpo per lavorare (ma soltanto il 3 per cento sono vere prostitute).
«L’industria del porno come l’abbiamo conosciuta non esiste più, le persone non si accontentano di guardare, vogliono partecipare» commenta Schicchi, che si è riciclato su Internet creando network di pornostar.
Federico Ferrazza, autore del libro-inchiesta «Personal Porno» spiega: «La Rete è facilmente accessibile e permette nella comodità e discrezione di casa propria, senza mai incontrare i clienti nella realtà, di guadagnarsi da vivere»: da pochi centesimi fino a diversi euro al minuto, con una media in 4 ore di 72 euro netti: lo stipendio di un normale part-time. Circa il 50 per cento dell’incasso lordo va allo staff del portale Internet che gestisce le transazioni e garantisce l’anonimato.
Elenoire20 ci tiene, al suo anonimato: i genitori - cattolici praticanti - sono all’oscuro delle sue attività online. Ma racconta che sul Web si collega d’amore e d’accordo con il fidanzato, studente lavoratore più giovane di lei: «Mi sono registrata tre anni fa, dopo che eravamo venuti a conoscenza del portale Riv (Ragazzeinvendita.com) attraverso una newsletter». Le iscritte a Riv si sono triplicate nel giro di due anni fino a oltre 4 mila. Ma si moltiplicano i siti che offrono condizioni migliori. Da allora Elenoire20 si è aperta il blog che le serve da vetrina e per fidelizzare la sua «community», mentre per guadagnare soldi è migrata su un sito che la paga meglio, Divascam.com: «Ragazzeinvendita.com ci dava solo il 35 per cento, qui invece incassiamo il 50 per cento netto». Con lei sono migrati i clienti più affezionati, una trentina in tutto: che amano chiacchierare online con linguaggio spinto, ma soprattutto guardarla svestirsi, toccarsi e fare sesso. Poco importa se è col suo ragazzo: basta che anche lui sia ben disposto a partecipare al porno-show.
«Non abbiamo la tivù, la sera quando siamo a casa ci colleghiamo col personal computer a Internet in video-chat, è molto più stimolante, vuoi mettere?» racconta cristallina Elenoire20. «Funziona così: c’è una chat pubblica di gruppo gratuita dove si familiarizza, poi il cliente può passare a quelle più personali e chiedere un incontro online in privato a pagamento». Per partecipare bisogna sapere l’inglese e spesso anche il francese, perchè i clienti possono venire da tutto il mondo.
«Di giorno studio, faccio la disegnatrice di urbanistica con l’AutoCad - racconta - ma mica sono bigotta». Prima, per mantenersi, ha passato in rassegna ogni genere di call center. «Ci tocca arrangiarci per campare e allora mi sono detta: perchè non trovare un’attività che mi diverte?».
La valuta delle universitarie che vendono l’immagine del proprio corpo sono le «rose», dove ogni rosa vale un euro: «Per vedermi fare uno strip portami cinque rose» cita un annuncio su Bakeca.it; «Per poche rose uso per 15 minuti il mio giocattolo preferito» è la promessa su Kijiji.it. Secondo una ricerca di Cambridge, la pornografia universitaria in Gran Bretagna è cresciuta del cinquanta per cento negli ultimi sei anni: «Quando penso a quello che guadagnerei ordinando gli scaffali - dichiara un’intervistata - quello che faccio non è poi così male». C’è chi con la webcam guadagna senza «sporcarsi», ma anche chi si prostituisce per davvero. Però non manca la deontologia e le regole sono trasparenti. Per esempio tutti i siti a luci rosse pubblicano avvertenze sulla necessità di essere maggiorenni e la presenza di immagini o testi espliciti e potenzialmente offensivi. Di solito c’è un invito a collaborare per il rispetto delle regole e a segnalare eventuali infrazioni. Mentre, per accertare l’età, le parti a pagamento richiedono la registrazione e i dati della carta di credito.
Helen (sexy-helen-cam.com), 24 anni, autrice del libro-confessione «Diario di una webcam girl» (Mursia editore), ha incontrato centinaia di uomini affamati di sesso che si sono piazzati davanti a una telecamerina con le manette ai polsi. Qualcuno ne ha anche perso le chiavi. Tra le scene più ilari - ma anche allarmanti - del suo racconto, quella del padre pizzicato sul più bello dai figli. Così, mentre lei in un mese guadagnava 1200 euro, dall’altra parte c’era chi - pagando tre euro al minuto - rimaneva letteralmente in mutande.
Risposte
shawna;168423:
beltipo , ma dove hai letto che nn le piace ciò che fa?
Da nessuna parte, facevo un discorso generale..mica elenoire è l'unica webcam girl...
GRazie del benvenuto, rieccomi.
Per "logica del produci consuma prega" intendo una logica che ci porta a sottometterci al sistema, a lavorare in luoghi infernali come nei call center senza mai vedere un briciolo di futuro, con contratti massimo a tre mesi nel più felice dei casi e condizioni quotidiane di moderna schiavitù. La logica che ci spinge ad omologarci, ad acquistare quello che ci indicano i media senza riuscire più a chiederci se non potremmo vivere in modo migliore e con oggetti di consumo diversi da quelli che ci propongono. Ci si impegna a testa china in impieghi spesso alienanti e che ci fanno dimenticare ogni desiderio o diritto. Ci si circonda e ci si riempie di beni di consumo acquistati con patti usurai a rate che ci inchiodano ai nostri lavori alienanti e ci giustificano una vita di catene votata al materialismo, e guai se ci si permette di pensare che la propria vita sia una farsa, che siamo marionette e che i nostri fili li tirano quei signori che decidono del nostro futuro e che stanno al governo. Non voglio fare retorica, ma questa è la reltà che viviamo più o meno tutti. LA logica del "produci consuma prega" (i cccp dicevano Produci Consuma Crepa...io invece ne ho coniata un'altra;)
Stiamo vivendo, tutto l'occidente sta vivendo, in un periodo di transizione, di grandissima crisi economica in cui il problema proincipale è proprio che sempre meno persone riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro facendo quello per cui hanno studiato e per cui si sono specializzati.
Io sono freelance, e mi arrangio, come tutti.
Non DEVO fare la webcam girl per mantenermi. E' una libera scelta. Voglio farlo. Scelgo di esibirmi perchè mi piace moltissimo farlo. E in più è un contributo economico non indifferente che mi aiuta ad arrivare a fine mese.
Tutto qui.
E per la videointervista:)))...magari in video no, ma scritta molto volentieri:))
Ciao a tutti:)))
Elenoire20
Per "logica del produci consuma prega" intendo una logica che ci porta a sottometterci al sistema, a lavorare in luoghi infernali come nei call center senza mai vedere un briciolo di futuro, con contratti massimo a tre mesi nel più felice dei casi e condizioni quotidiane di moderna schiavitù. La logica che ci spinge ad omologarci, ad acquistare quello che ci indicano i media senza riuscire più a chiederci se non potremmo vivere in modo migliore e con oggetti di consumo diversi da quelli che ci propongono. Ci si impegna a testa china in impieghi spesso alienanti e che ci fanno dimenticare ogni desiderio o diritto. Ci si circonda e ci si riempie di beni di consumo acquistati con patti usurai a rate che ci inchiodano ai nostri lavori alienanti e ci giustificano una vita di catene votata al materialismo, e guai se ci si permette di pensare che la propria vita sia una farsa, che siamo marionette e che i nostri fili li tirano quei signori che decidono del nostro futuro e che stanno al governo. Non voglio fare retorica, ma questa è la reltà che viviamo più o meno tutti. LA logica del "produci consuma prega" (i cccp dicevano Produci Consuma Crepa...io invece ne ho coniata un'altra;)
Stiamo vivendo, tutto l'occidente sta vivendo, in un periodo di transizione, di grandissima crisi economica in cui il problema proincipale è proprio che sempre meno persone riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro facendo quello per cui hanno studiato e per cui si sono specializzati.
Io sono freelance, e mi arrangio, come tutti.
Non DEVO fare la webcam girl per mantenermi. E' una libera scelta. Voglio farlo. Scelgo di esibirmi perchè mi piace moltissimo farlo. E in più è un contributo economico non indifferente che mi aiuta ad arrivare a fine mese.
Tutto qui.
E per la videointervista:)))...magari in video no, ma scritta molto volentieri:))
Ciao a tutti:)))
Elenoire20
beltipo , ma dove hai letto che nn le piace ciò che fa?
Ciao Elenoire, benvenuta tra di noi, spero che avrai il piacere di rimanere il più a lungo possibile in questa grande famiglia...
Premesso che trovo vergognoso che qualcuno DEBBA fare la webcam girl se vuole pagarsi gli studi, anche qui sono per il liberalismo più assoluto.
Se come dici è anche un hobby e ti piace, ben venga...questo forum era un hobby e ora è il secondo forum in italia tra quelli universitari...
Quello che invece non condivido, e te lo dice uno che su determinate posizioni come ad esempio liberta sulla ricerca, eutanasia, matrimonio gay ecc è un integralista libertario (anche se si, voto a destra) è la politica del consuma produci prega.
Nel senso: tolti i bisogni essenziali, se la scelta è tra faccio la webcam girl (per bisogno, non per piacere) cosi ho piu soldi per le mie spese, o non faccio la webcam girl, non faccio le spese extra, ma posso pagarmi gli studi, mi pare che la seconda vinca. Non fosse altro che fai una cosa che non ti piace...non penso che tutte coloro che facciano le webcam girl ne siano felici...
Poi la colpa può essere del sistema, del precariato, di Berlusconi, o di Prodi che ha introdotto per primo il precariato, ma diventa una scelta essenziale di se, di come ci vediamo, della percezione che abbiamo noi stessi in rapporto agli altri.
Detto questo, rinnovo il mio benvenuto, e siccome questo è un quotidiano universitario, ti andrebbe una bella video intervista anonima? Dove ci dici senza freni quello che vuoi, da "mi piace quello che faccio, brutti bigotti" a "Berlusconi go home"...:D
Che ne dici?
Premesso che trovo vergognoso che qualcuno DEBBA fare la webcam girl se vuole pagarsi gli studi, anche qui sono per il liberalismo più assoluto.
Se come dici è anche un hobby e ti piace, ben venga...questo forum era un hobby e ora è il secondo forum in italia tra quelli universitari...
Quello che invece non condivido, e te lo dice uno che su determinate posizioni come ad esempio liberta sulla ricerca, eutanasia, matrimonio gay ecc è un integralista libertario (anche se si, voto a destra) è la politica del consuma produci prega.
Nel senso: tolti i bisogni essenziali, se la scelta è tra faccio la webcam girl (per bisogno, non per piacere) cosi ho piu soldi per le mie spese, o non faccio la webcam girl, non faccio le spese extra, ma posso pagarmi gli studi, mi pare che la seconda vinca. Non fosse altro che fai una cosa che non ti piace...non penso che tutte coloro che facciano le webcam girl ne siano felici...
Poi la colpa può essere del sistema, del precariato, di Berlusconi, o di Prodi che ha introdotto per primo il precariato, ma diventa una scelta essenziale di se, di come ci vediamo, della percezione che abbiamo noi stessi in rapporto agli altri.
Detto questo, rinnovo il mio benvenuto, e siccome questo è un quotidiano universitario, ti andrebbe una bella video intervista anonima? Dove ci dici senza freni quello che vuoi, da "mi piace quello che faccio, brutti bigotti" a "Berlusconi go home"...:D
Che ne dici?
Non so perchè, ma la mia attenzione di è concentrata principarlmente sulla parte finale del discorso di elenoire20...e precisamente la parte in stampatello...:D:D:D
(l'unica che condivido, tra l'altro)
(l'unica che condivido, tra l'altro)
Quasar;167848:
Il fatto che questo fenomeno sia in aumento testimonia che la società sta cambiando. Onestamente sono un poco preoccupata..non tanto per la facilità con cui una donna si vende al pubblico,ma per i motivi per cui molte ragazze intreprendono questa strada e cioè guadagnare soldi per pagarsi gli studi.
Secondo me siamo di fronte ad un crisi che sta sconfindando oltre i limiti e le censure della società stessa.
Mi spiego:
Al di là del fatto che una ragazza possa divertirsi nel provare queste nuove frotiere del sesso, ha soprattutto una necessità economica che la spinge a continuare.Una ragazza italiana media che desiderosa di proseguire gli studi cerca di racimolare soldi come può.Questo perchè?Perchè l'italiano medio non è ricco,perchè la cultura sta pian piano diventando un bene e un lusso per quei pochi privilegiati che possono pagarsi gli studi,perchè le istituzioni non aiutano chi è desideroso di apprendere e diffondere cultura.
Il fenomeno "ragazze web" cam diffonde la cultura del "datti da fare e inventati un lavoro se non vuoi morire di fame"..per poi diventare magari un lavoro a tempo pieno.
Non critico chi lo fa..neanche chi compra(uomini o donne che siano).La mia vuole essere solo una piccola analisi del fenomeno..senza la pretesa di essere assoluta..
Ciao a tutti, sono Elenoire20, colei che è stata intervistata nell'articolo che citate su questo topic;).
Quoto totalmente il commento qui sopra, perchè credo che l'argomento di discussione su cui più riflettere sia questo. Il fatto che io sia una webcam girl da più di tre anni, e che lo faccia non come primo lavoro, non toglie che questa mia attività sul web mi sia stata di grandissimo sostegno per terminare gli studi(mi sono laureata da poco e a pieni voti) e mantenermi dignitosamente sino ad oggi. Perchè, esattamente come la maggior parte dei comuni mortali, anche io sono una precaria. E come moltissimi di voi, anche a me, ahimè, non mi mantiene nessuno. Il problema del precariato in italia è enorme, drammatico. Se il mio primo lavoro freelance non mi da nessuna certezza, non mi paga i contribui perchè è in nero come il carbone(non per colpa mia!!!), e non mi fa nemmeno intravedere uno spiraglio di luce nostrana nonostante io abbia ogni competenza per esercitare e una buona dose di talento, e sia io parte di quella moltitudine di persone che ancora prima della laurea si sono prodigate in stages, facchinaggi e gavette non retribuite in studi associati, e per arrivare a fine mese anche il mio hobbie preferito (la webcam!!) diventa un mezzo indispensabile di sostentamento che mi aiuta a fare una spesa in più e pagare l'affitto senza finire in rosso, beh, ben venga e sia ringraziato il cielo che il mio sia un hobbie redditizio!
La webcam girl non è nient'altro che una "videomodella", che solitamente si esibisce in strip tease attraverso un pc su internet, nel più totale anonimato, e da casa propria. Niente a che vedere con la prostituzione. La cam girl vende la propria immagine. Che sia un immagine statica o dinamica, in diretta o registrata, più o meno hot, sempre d'immagine stiamo parlando. E in più: di un'immagine filtrata da una webcam. E tengo a sottolineare un'altra cosa: le persone che acquistano la mia immagine sono semplicemente persone che come me amano l'erotismo e hanno piacere nel guardare. Non trovo che ci sia nulla di male, o di sbagliato in questo. Il meccanico che acquista il calendario di una qualsiasi velina e se lo schiaffa in autofficina non è considerato un maniaco, o un pervertito, o un malato di mente. La velina che posa per il calendario non è considerata una prostituta. Vedete, e' una questione culturale. E putroppo in questo paese siamo tutti, nessuno escluso, permeati da una cultura protocattolica che ci insegue anche qui, sul web, dove tutti dovremmo poterci sentire liberi di confrontarci, scambiare idee, opinioni o condividere qualcosa di nostro. In libertà.
Che dire ancora...beh...Abbasso gli stereotipi, viva le persone che si emancipano e si slegano da questa logica tutta italiana del "produci consuma prega"W LE WEBCAM GIRLS ma soprattutto...e consentitemelo dopo tutto questo discorso sul precariato.... BERLUSCONI VATTENEEEEE! ;))
Ciao e grazie dello spazio che mi state dedicando.
Elenoire20
universitaria;167842:
Ma cos'è il bambù ....scusa l' ignoranza!
Bhè ....è anche il nome di un noto locale ...dove si esibiscono UOMINI BAMBU', ingresso solo x donne ...ma non vi dico dovè ;)
Un comico del vecchio "comedy lab" di mtv diceva : "wanna try my bamboo?"
XD
XD
Siete dei ragazzacci terribili....!!!!!!!!!!!!
io in mp l'ho sviata da questa definizione ortodossa di Bambù:porco::balle:
universitaria;167842:
Ma cos'è il bambù ....scusa l' ignoranza!
da wikipedia:D
Sono piante a portamento erbaceo, sempreverdi, molto vigorose. Possono essere alte da pochi centimetri fino a raggiungere notevoli dimensioni (anche 40 m di altezza e 30 cm di diametro).
Le radici sonorizomatose e la loro tipologia di sviluppo è molto variabile; infatti ritroviamo specie dove le radici si sviluppano considerevolmente in profondità e si allontanano molto dal loro punto di origine ed altre invece che hanno uno sviluppo molto contenuto. Il fusto è con internodi cavi e nodi cilindrici molto evidenti dai quali si sviluppano le foglie sottili e lanceolate.[...]
Le piante sottili o più giovani servono per bastoni, ombrelli, mobili, ecc.[...]La lunga vita dell'albero del bambù lo rende per i cinesi un simbolo di lunga vita, mentre in India è un simbolo di amicizia(nda, se così si può dire:p)[...]Diverse culture asiatiche, includendo quelle delle Isole Andamane, credono che l'umanità discenda da uno stelo di bambù.[...]Il bamboo delle Hawaii('ohe) è una materializzazione corporea (kinolau) del dio creatore polinesiano Kane.
spero adesso sia più "chiaro"!:p:D:porco::D
universitaria;167529:
X Neocon-ct: scusa la domanda indiscreta ma per caso hai a che fare co n gli U.S.A.? Bhè un pò anche io, sai?
....Si ....molto a che fare, TANTISSIMO :D !
Lo scopriremo noi sulla nostra pelle dato che siamo le "nuove generazioni" sulle quali i "grandi" fanno affidamento per aggiustare i casini che hanno fatto nel mondo..
Questi fenomeni, sempre secondo me, nascono anche da una ribellione quasi inconscia a delle responsabilità sociali troppo grandi per noi..il mondo sta andando allo sfascio..
Questi fenomeni, sempre secondo me, nascono anche da una ribellione quasi inconscia a delle responsabilità sociali troppo grandi per noi..il mondo sta andando allo sfascio..
Se una persona sia questa (donna o uomo) per mantenersi agli studi deve fra virgolette prostituirsi in modo virtuale,dove volgerà il domani?
Chissà dove si andrà a finire!
Il fatto che questo fenomeno sia in aumento testimonia che la società sta cambiando. Onestamente sono un poco preoccupata..non tanto per la facilità con cui una donna si vende al pubblico,ma per i motivi per cui molte ragazze intreprendono questa strada e cioè guadagnare soldi per pagarsi gli studi.
Secondo me siamo di fronte ad un crisi che sta sconfindando oltre i limiti e le censure della società stessa.
Mi spiego:
Al di là del fatto che una ragazza possa divertirsi nel provare queste nuove frotiere del sesso, ha soprattutto una necessità economica che la spinge a continuare.Una ragazza italiana media che desiderosa di proseguire gli studi cerca di racimolare soldi come può.Questo perchè?Perchè l'italiano medio non è ricco,perchè la cultura sta pian piano diventando un bene e un lusso per quei pochi privilegiati che possono pagarsi gli studi,perchè le istituzioni non aiutano chi è desideroso di apprendere e diffondere cultura.
Il fenomeno "ragazze web" cam diffonde la cultura del "datti da fare e inventati un lavoro se non vuoi morire di fame"..per poi diventare magari un lavoro a tempo pieno.
Non critico chi lo fa..neanche chi compra(uomini o donne che siano).La mia vuole essere solo una piccola analisi del fenomeno..senza la pretesa di essere assoluta..
Secondo me siamo di fronte ad un crisi che sta sconfindando oltre i limiti e le censure della società stessa.
Mi spiego:
Al di là del fatto che una ragazza possa divertirsi nel provare queste nuove frotiere del sesso, ha soprattutto una necessità economica che la spinge a continuare.Una ragazza italiana media che desiderosa di proseguire gli studi cerca di racimolare soldi come può.Questo perchè?Perchè l'italiano medio non è ricco,perchè la cultura sta pian piano diventando un bene e un lusso per quei pochi privilegiati che possono pagarsi gli studi,perchè le istituzioni non aiutano chi è desideroso di apprendere e diffondere cultura.
Il fenomeno "ragazze web" cam diffonde la cultura del "datti da fare e inventati un lavoro se non vuoi morire di fame"..per poi diventare magari un lavoro a tempo pieno.
Non critico chi lo fa..neanche chi compra(uomini o donne che siano).La mia vuole essere solo una piccola analisi del fenomeno..senza la pretesa di essere assoluta..
Ma cos'è il bambù ....scusa l' ignoranza!
io poco tempo fa ho visto un serivizio in cui si parlava d turismo sessuale femminile 8 buh dico così x intenderci) dove c'erano ste arrapate che parlavano d bambù grossi e robusti!se vai a santo domingo ad esempio sulla spiaggia c sn le capannine con i ragazzi e i loro bambù dentro, e le signore europee che depresse e annoiate si fanno un restyling!:D
shawna;167652:
io sn x il purtroppo!cmq nn credo che l'argomento sesso bisogna pubblicizzarlo tra le donne, cioè forse nn ho capito bene quello che vuoi dire
Volevo dire che visto che ogni qualvolta in tv passa un servizio sul sesso nella stragrande maggioranza dei casi si parla di uomini ( ad es. il turismo sessuale, lo stesso servizio sulle webgirl, spettacoli a luci rosse ecc.... ) come se fosse una cosa a loro uso e consumo esclusivo , dovrebbero fare allo stesso modo con le donne invece di considerare l' argomento come un tabù.
E' come se per gli uomini fosse normale andare alla ricerca di certe cose, mentre per le donne è meglio non parlarne, meglio che non si sappia che anche loro vanno alla ricerca delle stesse esperienze o simili.Se ci deve essere parità che ci sia allora a tutti gli effetti.
io sn x il purtroppo!cmq nn credo che l'argomento sesso bisogna pubblicizzarlo tra le donne, cioè forse nn ho capito bene quello che vuoi dire
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