Numero aperto o chiuso nelle facoltà: non potrebbe essere una violazione del principio di eguaglianza?

vincenzodelys
Cosa ne pensate del numero chiuso in alcune facoltà come Medicina e al libero accesso in altre come Giurisprudenza? Ciò non potrebbe essere visto come violazione del principio di eguaglianza (art3cost) o il concatenato principio di "pari opportunità" da garantire a tutti i cittadini? in particolar modo tenendo presente che i quiz non sono del tutto mirati sulle materie oggetto di studio ma ricoprono anche ambiti estranei che spesso si rivelano decisivi ai fini delle graduatorie finali.

Risposte
vincenzodelys
te la pongo sotto questo punto di vista:
non si tratterebbe di diseguaglianza se o tutte le facoltà fossero a numero chiuso o tutte le facoltà fossero a numero aperto.

Studio giurisprudenza, sono in una facoltà (la federico II di Napoli) dove ogni anno ci sono all'incirca 15mila iscritti se non di più. Di questi soltanto meno di un decimo riuscirà a laurearsi entro i 5 anni...meno di un terzo conseguirà una laurea.
Si parla di una selezione naturale (e io sono CONTRO il numero aperto a giurisprudenza!!!ma sono contro x questioni di efficienza!)
A questo punto dovrebbero essere tutte le facoltà a numero chiuso con dei test, però, specifici per il percorso di studio che si intende intraprendere!
non è possibile che uno studente possa accedere a medicina se sa "il vincitore del gf del 2007" -.-'
Poi non so...sarò io che la penso nel modo sbagliato XD

Antonio-P
Ciao vincenzo! Questo argomento è molto trattato nel mio istituto e devo dire che purtroppo è un problema discusso da molti. Io per il momento non sono ne favorevole nè contrario.. anche se guardando questo concetto dal tuo punto di vista, si potrebbe adocchiare una piccola violazione. Naturalmente, il problema è il numero di iscritti, il fatto di mettere in gioco il tema "uguaglianza" non centra molto. Fammi sapere!

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