La fase 2

fid-votailprof
finito l'iter per la finanziaria a giorni si parlerà della c.d. Fase 2
Si elaboreranno un pacchetto di norme al fine incrementare le liberalizzazioni in Italia

Non conoscendosi ancora le linee guida vorrei proporvi una discussione dove,a prescindere di ciò che diranno i partiti, discutiamo fra di noi come e cosa bisogna liberalizzare in Italia

Risposte
francescoaegee-votailprof
Lupetto;77801:
hai ragione e siccome mi è passata la voglia di risponderti mi limito a riportare un ...pezzo di questa disinformazione

Citi l'Unità, che non è una novità sia un giornale di Partito, e di un partito che senza ombra di dubbio è diametralmente opposto a Cuffaro e al governo siciliano.
Non avevo letto ancora quest'articolo, ma non ha molto di nuovo rispetto a quanto scritto da testate ben più imparzali, quali il Corriere della Sera, in pieno clima pre-elettorale, sugli stessi argomenti.
Ma purtroppo l'esperienza del Financial Times col Palermo dimostra che anche i migliori scrivono c****te.

2 post fa dicevo: frutto della disinformazione delle varie testate giornalistiche, mica credevo che ti eri inventato tu tutto, sapevo benissimo che questa è l'idea che in Italia vogliono gettare sulla Sicilia.
Daltronde le testate nazionali sono le stesse che quando un'erasmus spagnola morse il naso ad un poliziotto e finì in questura pubblicarono: "Studentessa a Catania morde il naso ad un poliziotto". Come se una studentessa siciliana avesse morso il naso... Senza le affermazioni esplicite del FT, i giornali nostrani già riescono bene a compensare la faziosità dei giornali locali.
Potranno prendere in giro la gente ignorante del nord, (una volta una ragazza veneta mi disse.. "ma perchè anche da voi si vede italia1?")
Possono prendere in giro coloro che in Sicilia non ci sono mai stati, e non ci vivono, ma vi prego non fatevi prendere in giro anche voi che ci passate 350gg l'anno.

PS I numeri hanno un vantaggio enorme compensato da uno svantaggio altrettanto grande.
Ad ogni informazione corrisponde un numero ben preciso, dunque è associabile un'informazione che non ha colore ne bandiera ne partito, dunque imparziale e affidabile.
Sono dunque "degni di fede"...
Ma proprio la scientificità e la fede riposta nei numeri porta con se un grave problema.
Nella realtà quotidiana ogni cosa per essere riportata in numeri richiederebbe centinaia, migliaia, di tabulati. Dunque si fanno delle semplificazioni.
Riportare un dato, piuttosto che un altro, può, per errore o in mala fede, falsare la realtà completamente.
E i dati sulla Sanità siciliana, sono ben altri...
Andate a controllare qual'è il costo della sanità per ogni operazione in sicilia, andate a controllare con quali tariffari vengono pagati gli operatori in sicilia, andate a considerare quanto in % e in assoluto spende l'Italia per la sanità in sicilia.
Andate a considera quanto costa un italiano in un anno alla sanità siciliana, e quanto alla sanità lombarda, poi potremo trarre tutte le considerazioni del caso.
Peccato che nessuno degli articoli, ne quello del corriere (contattai personalmente il giornalista, per la mia indignazione, e mi rispose cercando di giustificarsi), ne quelli de la repubblica, o l'unità, riportino mai queste cifre.

anonymous-votailprof
Frutto della disinformazione fatta dalle varie testate giornalistiche.


hai ragione e siccome mi è passata la voglia di risponderti mi limito a riportare un ...pezzo di questa disinformazione

"Cominciamo con gli attuali primati della Regione siciliana. Per esempio, è quella, in tutta Italia, con il più alto numero di strutture sanitarie private - oltre 1800. Un letto su tre negli ospedali è privato. Ora non vi diremo quante strutture sanitarie siano private in Emilia o in Veneto, dove comunque non raggiungono il centinaio, vi diremo solo che la somma di tutte le venti regioni italiane è inferiore, di alcune centinaia, al dato siciliano. In altre parole, fra laboratori di analisi, centri di riabilitazione, strutture diagnostiche, e cliniche, il «privato» ha trovato una manna riuscendo ad incidere sull'intero bilancio annuale regionale per un miliardo di euro, quasi 2000 miliardi delle vecchie lire. L'altra faccia però di questo primato è dato dalla costante migrazione sanitaria, un esodo biblico di ammalati i quali, per nulla abbagliati da questo modello sanitario Sicilia, fanno la scelta di considerare l'aereo che li porta nelle città del nord come il miglior medico nel quale avere fiducia. A questa scarso credito verso una medicina che, soprattutto negli ultimi mesi, comincia ad avere all'attivo troppi decessi inspiegabili negli ospedali pubblici, si contrappone l'altissimo costo della sanità siciliana che produce ogni anno oltre un miliardo di euro di disavanzo. E nelle cliniche private?
Non muore nessuno, per la semplicissima ragione che l'assenza del pronto soccorso consente alla clinica di selezionarsi malati con pochissime probabilità di decesso. Così il cerchio si chiude con un pessimo servizio, pubblico e privato, malgrado l'esistenza di aree di qualità. Perché pessimo? Quel miliardo di euro di disavanzo fa della Sicilia la regione con il più alto indebitamento fra tutte le regioni italiane.
Emblematica la vicenda della clinica di Michele Aiello, considerato uno fra i principali prestanome di Bernardo Provenzano, che riceveva dalla Regione per le prestazioni erogate rimborsi dieci volte superiori a quelli che oggi, la medesima clinica - ormai sottoposta a sequestro giudiziario - riceve. Il tutto riuscendo benissimo a fare quadrare i suoi conti e garantendo il medesimo servizio.
Una vicenda, quella di Aiello, che è prova del fatto che non si tratta solo di un «modello» che produce sprechi, sia pure ingiustificati. Tanto è vero che tutte le grandi inchieste della magistratura su mafia, politica e affari, vanno a sbattere sempre contro le punte di un iceberg, a volte visibile, a volte sommerso, costituito dalla sanità. Mafia o non mafia che sia, questa gestione è destinata a tramontare poiché il controllo sui conti pubblici costituisce una delle attività che ormai tutte le regioni dovranno garantire. E qui emergono gli altri «primati» siciliani.
Imperterrito infatti il governo regionale dilapida ricchezze, dispensa favori, inventa mestieri inesistenti, straccia le leggi e i regolamenti e calpesta i concorsi. È una forsennata corsa contro il tempo. Una corsa in direzione antitetica a quella del governo nazionale che punta, invece, a ridurre le spese, abolire quelle inutili, secondo nuovi criteri di efficienza e risparmio del danaro pubblico. Perenne cupio dissolvi in Sicilia che ruota attorno alla figura centrale del suo presidente, Salvatore Cuffaro, da un lato imputato per mafia, dall'altro satrapo di una vastissima rete di clientes che si diffonde a vista d'occhio, all'indomani delle elezioni regionali che, pur avendogli negato il plebiscito che lui aveva apertamente sollecitato ai siciliani, gli hanno consentito però di restare alla guida di Palazzo d'Orleans.
Come si traduce questo quadro politico di riferimento in materia di sanità? Fra il 2005 e il 2006, quando cioè la Regione siciliana aveva già sottoscritto il patto di stabilità che prevedeva l'azzeramento nell'arco di tre anni dell'indebitamento, il debito si é raddoppiato. Cuffaro c'è oggi, ma c'era anche allora. Poiché con il nuovo governo Prodi i tempi per rientrare negli obiettivi del patto di stabilità stanno naturalmente giungendo a scadenza, Cuffaro ha superato se stesso.
Tratta con Roma su un piano di contenimento della spesa che prevede nuovi ticket, tagli dei posti letto negli ospedali pubblici, soppressione di alcuni reparti ospedalieri. Ma attenzione, non un capello sarà tolto alla sanità privata che anzi, proprio in questi giorni, ha ricevuto un nuovo cadeau di altri 400 posti letto che costeranno in un anno altri ottanta milioni di euro. Un provvedimento firmato da Cuffaro, non nella sua qualità di presidente, ma di assessore pro tempore alla sanità. Un decreto che risale a quei pochi giorni, all'indomani delle elezioni, in cui lui si era insediato ma non aveva nominato la giunta di governo.
Il trucco non è sfuggito all'opposizione di centro sinistra a Palazzo dei Normanni. E il giochetto di Cuffaro che vuole continuare a favorire i suoi amici in presenza di cifre catastrofiche sta suscitando un vespaio di polemiche.
Qualche giorno fa, Livia Turco, ministro della salute, ha ricevuto una dettagliata lettera di denuncia da Antonello Cracolici, capogruppo Ds all'assemblea regionale siciliana: viene evidenziato il meccanismo di quel decreto che, se formalmente si limita a completare la rete ospedaliera regionale, di fatto farà divenire un atto dovuto l'autorizzazione al convenzionamento che è già stato chiesto dalle cliniche private interessate, quelle di Palermo e di Agrigento.
Che farà il ministro alla sanità? Potrà promuovere un'ispezione presso la Regione siciliana per verificare se il nuovo regalo ai privati è compatibile con i parametri del patto di stabilità ed eventualmente dar vita a un conflitto con l'ente Regione. E potrà contestare e chiedere modifiche di questo finto piano di risparmi. Ma non potrà fare molto di più. Non esistono infatti altri strumenti, poiché in Sicilia la gestione della sanità è affidata alla competenza esclusiva della Regione.
Osserva Antonello Cracolici: «Cuffaro lavora ogni giorno per determinare una serie di fatti compiuti che renderanno quasi impossibile risanare il sistema sanitario in Sicilia. Lo fa spalleggiato anche da un numero di deputati della sua maggioranza che hanno direttamente interessi nella sanità privata. I nomi sono pubblici e noti. Esponenti di Forza Italia, come Giancarlo Confalone, con quote di cliniche private nel siracusano. Come Dore Misuraca, marito di Barbara Cittadini, presidente dell'Aiop (l'associazione delle cliniche private siciliane), nonché figlia dell'ex assessore alla sanità Ettore Cittadini. Come Alessandro Pagano, con una sorella titolare di una clinica privata nella provincia di Caltanissetta. Per non parlare poi di Giovanni Mercadante, ora in carcere per mafia e da qualche giorno sospeso dall'incarico di deputato, titolare di uno dei più affermati laboratori di diagnostica di Palermo. Quanto all'Udc, fra i nomi spicca quello di Nunzio Cappadona, azionista in diverse società che gestiscono cliniche e laboratori sanitari un po' dappertutto in Sicilia. Per immaginare che si possa risanare la sanità, quando gli interessi privati sono tanto forti nella vita parlamentare e nel governo, ci vuole davvero molto ottimismo».
Ora, senza volere essere maligni, ma ricordando la stragrande quantità di medici amici di Cuffaro che sono stati arrestati per mafia - medici, però, tutti rigorosamente dediti all'attività pubblica -, possiamo concludere con questo piccolo teorema: il cuffarismo sviluppa ed estende gli affari nella sanità privata e contemporaneamente rafforza il sistema clientelare nella sanità pubblica, sterminata prateria di clientes per incarichi di primariato e di direzione delle aziende sanitarie. Ma questa, per il momento, è un'altra storia.
E sempre a mò di esempio per chi ancora non avesse capito in che mani si trova la salute dei siciliani, vi regaliamo quest'ultimo primato: la Sicilia è la regione che «produce» più parti cesarei di qualsiasi regione italiana e forse in Europa. Sapete perché? Perché il parto cesareo viene rimborsato dal sistema sanitario cinque volte di più rispetto al parto naturale. In Sicilia la sanità è già affare lucroso al momento della nascita."

Fonte della ..disinformazione l'Unità del 27.9.06

francescoaegee-votailprof
Lupetto;77788:
D'accordo su tutto tranne che sulla sanità. Porto come es.la nostra regione dove vi è il più alto numero di strutture private, un posto letto su tre è privato e i risultati si vedono soprattutto in tema di bilancio e clientelismo


Frutto della disinformazione fatta dalle varie testate giornalistiche.
Alto numero di strutture private convenzionate, vero verissimo, ma qui si gioca con i numeri.
Al nord una struttura privata convenzionata non ha meno di 200 posti letto.
Qui la struttura privata convenzionata più GRANDE non arriva ai 200 posti letto.
Facile dunque vi siano PIU' strutture numericamente, ma solo xchè qua non esistono imprenditori o gruppi di imprenditori con 50 (o più) mln di euro da uscire x una struttura ospedaliera privata.
Bilancio... in tema di bilancio la sanità in Sicilia ha un costo nettamente inferiore rispetto al costo che ha al nord.
Un posto letto in un ospedale pubblico viene retribuito con un tariffario comune a tutti gli ospedali in sicilia, le strutture private convenzionate vengono retribuite con lo stesso tariffario ma DECURTATO del 12,5% (o forse era anche di più) DUNQUE COSTA MENO.
Clientelismo..
Quale clientelismo? Quello di una struttura su 1500 che veniva raccomandata da cuffaro per avere tariffe diverse dalla norma xchè offriva servizi invidiabili ad una struttura del nord, e che facendo parte di un probabile colluso con la mafia ha gettato discredito su tutta la categoria? O il clientelismo delle altre 1499 strutture convenzionate che sono TUTTE sotto stretto controllo da parte della regione, e che PER LO PIU (nn voglio nemmeno generalizzare in positivo) lavorano contribuendo a una miglior qualità della sanità in sicilia ad un costo più contenuto?.
Prima di credere agli inglesi che ci spiegano che se 3 squadre siciliane sono in serie A, e una è prima in classifica, vuol dire che il calcio italiano è alla frutta, andiamo a vedere come giocano a La Favorita.

anonymous-votailprof
FrancescoAEGEE;77164:
Bene Fid! Mi sembra un'ottima proposta!
Notai.... via, non esistono in Europa e non hanno una loro ragione d'essere.
Pubblicità da parte di avvocati, medici, e strutture sanitarie convenzionate e non.
Liberalizzazione della Rai dal parlamento, privatizzandola.
Liberalizzazione al numero di farmacie.
Licenze di vendita di vario tipo ottenibili previo esame (x tutti, incluso x i trasferimenti di proprietà, e MAI a numero chiuso).

Liberalizzazione dagli albi.

Liberalizzazione di Istruzione e Sanità.
Mi spiego meglio. Oggi ci sono 3 tipi di Istruzione, e 3 tipi di Sanità.
Istruzione:
Pubblica
Privata legalmente riconosciuta
Istituti parificati, leggasi diplomifici.
Non è difficile distinguere tra i 3 quali sono i diplomifici.
Gli ultimi andrebbero soppressi illegalità delle illegalità, gli altri equiparati, ovvero qualora il costo per studente in una scuola privata fosse coincidente o inferiore a quello di una scuola pubblica bisognerebbe dovrebbe andare interamente a carico dello stato, in nome della libertà di scelta.

Sanità:
Pubblica
Privata convenzionata
Privata

Alla privata convenzionata vengono applicati molti più controlli rispetto alle altre 2 tipologie... (e fin quì), hanno i tariffari più bassi, ma le licenze sono LIMITATE. Per altro bloccate e bloccabili da leggi regionali.

Mentre le convenzioni in un regime di libero mercato andrebbero liberalizzate, a scapito di chi ce le ha già, ma a beneficio di tutti. Solita solfa della concorrenza, più stimolo alla concorrenza, annullamento delle anomalie.

Se mi vengono altre idee continuo a scrivere...


D'accordo su tutto tranne che sulla sanità. Porto come es.la nostra regione dove vi è il più alto numero di strutture private, un posto letto su tre è privato e i risultati si vedono soprattutto in tema di bilancio e clientelismo

fid-votailprof
ok cambio la domanda: so che molti penseranno o risponderebbero "mi piacerebbe qualsiasi legge non fatta da questo governo" ma fate finta che destra e sinistra non esistessero,fate finta di essere voi il legislatore

Quali leggi vi piacerebbero per rilanciare l'economia,aprire il mercato ed in genrale migliorare il paese?

beltipo-votailprof
FrancescoAEGEE;77389:
Roberto... x una volta puoi seguire il ragionamento di fid?
La strada delle liberalizzazioni non ha bisogno di un cambio di direzione politica o di persone.
E' stata tentata come prima riforma del governo coinvolgendo nei fatti principalmente tassisti e farmacisti.
Fid ha capito che proseguirà...
Allora tiriamo fuori le idee su come sarebbe meglio proseguisse, pur sapendo che alla fin fine si farà poco e nulla... ma almeno così se fid mostrerà belle idee, condivisibili, e poi nessuna di queste viene applicata non avrà molta scelta che rinnegare il governo o se stesso... o sbaglio?


Guarda che ho seguito perfettamente: ma se mi9 parli di fase due devi fare i conti con la realtà..a meno che non si dica : che vi piacerebbe facesse il governo?

Ma la domanda è: cosa farà Prodi?

francescoaegee-votailprof
fid;77390:
Francesco dalle tue opinioni deduco che sei un vero liberale

Lo prendo come il miglior complimento mi abbiano mai fatto.

Sono d'accordo su molto ma non su tutto

Sulla sanità ho detto esattamente la stessa cosa..
dunque il nostro unico punto di dissenzo sembra essere la scuola... domani ti spiego xchè la privatizzerei.. e come.

fid-votailprof
FrancescoAEGEE;77389:
Roberto... x una volta puoi seguire il ragionamento di fid?
La strada delle liberalizzazioni non ha bisogno di un cambio di direzione politica o di persone.
E' stata tentata come prima riforma del governo coinvolgendo nei fatti principalmente tassisti e farmacisti.
Fid ha capito che proseguirà...
Allora tiriamo fuori le idee su come sarebbe meglio proseguisse, pur sapendo che alla fin fine si farà poco e nulla... ma almeno così se fid mostrerà belle idee, condivisibili, e poi nessuna di queste viene applicata non avrà molta scelta che rinnegare il governo o se stesso... o sbaglio?


sono d'accordo,qui i partiti sono al di fuori dei ragionamenti per cui si può essere meno vincolati e sicutere senza pregiudizi e senza dover essere necessariamente dei "soldati"

Ognuno può esprimere liberamente quali siano le personali aspirazioni.Io ho le mie,se il governo in futurò non le proporrà/attuerà si potrà tranquillamente riesumare questa discussione e discuterne

fid-votailprof
Francesco dalle tue opinioni deduco che sei un vero liberale,direi un iperliberale

Sono d'accordo su molto ma non su tutto

-privilegi e protezionismo:è inspiegabile che pochi privilegiati possano muoversi come un oligarchia,giusta la liberalizzazioni per le farmacie e per le professioni,sopratutto per quelle iperprivilegiate e protette(notai in primis),se si aumentano i notai di certo non diventereanno tutti poveri essenso che in media dichiarano quasi 900.000 euro all'anno

-pubblicità: le norme sulle limitazioni pubblicitarie sono anacronistiche

- ordini professionali: io sarei per abolirli o per ridurre fortemente funzioni e poteri,la loro presenza è inutile e spesso covo di privilegi e favoritismi

-scuola: una concorrenza in questo settore sarebbe controproducente,si ridurrebbe la qualità dell'insegnamento e si avrebbe un divario fra scuole costose di primo piano e scuole mediocri ma economiche

-Sanità: aprirla ai privati ma privatizzarla mai,la sanità pubblica deve rientrare nella funzione sociale e assistenziale dello stato,il diritto alla salute deve essere garantito per tutti.

A tutto questo bisogna aggiungere li processo di privatizzazioni e liberalizzazione iniziato nel 1996

francescoaegee-votailprof
beltipo;77386:
Stiamo parlando di niente ragazzi!! Persino Prodi ha detto non ci sono fasi 2: non c'è cambio di direzione politica ne di persone...di che parliamo di nulla?

Roberto... x una volta puoi seguire il ragionamento di fid?
La strada delle liberalizzazioni non ha bisogno di un cambio di direzione politica o di persone.
E' stata tentata come prima riforma del governo coinvolgendo nei fatti principalmente tassisti e farmacisti.
Fid ha capito che proseguirà...
Allora tiriamo fuori le idee su come sarebbe meglio proseguisse, pur sapendo che alla fin fine si farà poco e nulla... ma almeno così se fid mostrerà belle idee, condivisibili, e poi nessuna di queste viene applicata non avrà molta scelta che rinnegare il governo o se stesso... o sbaglio?

beltipo-votailprof
Stiamo parlando di niente ragazzi!! Persino Prodi ha detto non ci sono fasi 2: non c'è cambio di direzione politica ne di persone...di che parliamo di nulla?

francescoaegee-votailprof
ma rimaniamo IT che mi interessava... esprimete tutti un opinione così poi avete ragione di lamentarvi (se si percorre la strada opposta) o il dovere di lamentarvi (se malgrado sia il governo da voi voluto percorre la strada opposta)

fid-votailprof
beltipo;77221:
Fase due? Ma se non avete completato la fase uno? Siete andati sotto sugli sfratti, non si sa se questa finanziaria passerà, la Finocchiaro parla di andare alle elezioni, verdi/pdci/rc vogliono modifiche totali...

Parliamo della fase uno e se ce la farete...


può capitare di andare sotto,il centrodx è stato battuto una marea di volte con maggioranze enormi
la risposta alle tue perplessità (inesistenti) te l' ha data il voto di fiducia di oggi alla camera.Al senato la maggioranza chiaramente passerà (e se come oggi ci saranno le solite assenze nel centrodx ci sarà da pensare)

beltipo-votailprof
Fase due? Ma se non avete completato la fase uno? Siete andati sotto sugli sfratti, non si sa se questa finanziaria passerà, la Finocchiaro parla di andare alle elezioni, verdi/pdci/rc vogliono modifiche totali...

Parliamo della fase uno e se ce la farete...

francescoaegee-votailprof
Ah ecco rispolvererei quel progetto della P2, ripreso nel programma della Rosa nel Pugno, di abolire il valore legale dei titoli di studio.

Tanto farsi mettere le mani addosso da un chirurgo che ha passato tutti gli esami grazie alla politica piuttosto da un infermiere qualificato dall'esperienza...
Beh sto estremizzando ovviamente.
Ma abolirne il valore legale non vuol dire chiudere le università, vuol dire solo demotivare quanti vanno in cerca di un foglio di carta, (tra i 60.000 studenti sono tanti, me incluso), e motivare quelli che hanno veramente voglia di apprendere. Chissà magari fosse così continuerei a studiare quanto studio da solo e all'università ci andrei... ma in altre facoltà :D

francescoaegee-votailprof
Bene Fid! Mi sembra un'ottima proposta!
Notai.... via, non esistono in Europa e non hanno una loro ragione d'essere.
Pubblicità da parte di avvocati, medici, e strutture sanitarie convenzionate e non.
Liberalizzazione della Rai dal parlamento, privatizzandola.
Liberalizzazione al numero di farmacie.
Licenze di vendita di vario tipo ottenibili previo esame (x tutti, incluso x i trasferimenti di proprietà, e MAI a numero chiuso).

Liberalizzazione dagli albi.

Liberalizzazione di Istruzione e Sanità.
Mi spiego meglio. Oggi ci sono 3 tipi di Istruzione, e 3 tipi di Sanità.
Istruzione:
Pubblica
Privata legalmente riconosciuta
Istituti parificati, leggasi diplomifici.
Non è difficile distinguere tra i 3 quali sono i diplomifici.
Gli ultimi andrebbero soppressi illegalità delle illegalità, gli altri equiparati, ovvero qualora il costo per studente in una scuola privata fosse coincidente o inferiore a quello di una scuola pubblica bisognerebbe dovrebbe andare interamente a carico dello stato, in nome della libertà di scelta.

Sanità:
Pubblica
Privata convenzionata
Privata

Alla privata convenzionata vengono applicati molti più controlli rispetto alle altre 2 tipologie... (e fin quì), hanno i tariffari più bassi, ma le licenze sono LIMITATE. Per altro bloccate e bloccabili da leggi regionali.

Mentre le convenzioni in un regime di libero mercato andrebbero liberalizzate, a scapito di chi ce le ha già, ma a beneficio di tutti. Solita solfa della concorrenza, più stimolo alla concorrenza, annullamento delle anomalie.

Se mi vengono altre idee continuo a scrivere...

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