Intermezzo per piccoli mostri

radiohead-votailprof · 2007-04-30CEST16:12:14+02:00

"Intermezzo per piccoli mostri\r\n\r\n\r\n\r\n\u2026Il 33 giri \u00e8 sempre il migliore amico dell\u2019uomo, con quella puntina che salta e che stride \u00e8 musica ed \u00e8 armonia.. \r\nIl resto che c\u2019\u00e8 attorno \u00e8 solo il vuoto che t\u2019attraversa.. \r\n\r\n\u2026Pelle: \u00e8 la tua proprio quella che mi manca \r\nin certi momenti e in questo, momento \r\n\u00e8 la tua pelle ci\u00f2 che sento, nuotando nell'aria. \r\nOdori dell'amore nella mente dolente,tremante,ardente, \r\nil cuore domanda cos'\u00e8 che manca \r\nperch\u00e9 si sente male,molto male, \r\namando,amando amandoti ancora\u2026 \r\n\r\nHo bisogno di un limbo di quelli stile placenta, dove lo sfratto arriva dopo 9 mesi passati da Dio.. \r\nMesi in cui c\u2019\u00e8 chi beve per te, chi fa cacca per te, chi \u00e8 attento alla linea per te. C\u2019\u00e8 anche chi ascolta Mozart, credendo che ti aiuti a far venir su meglio. \r\nIo quando l\u2019ostetrica m\u2019ha afferrato, avr\u00f2 bestemmiato, come mia consuetudine.. \r\n\r\nIo non credo che i fantasmi scompaiano del tutto, anzi credo che restino per sempre, pronti a farsi vedere quando non ne hai voglia, o quando non hai tempo. \r\nIo non credo che si possa tornare indietro, ma che nemmeno l\u2019andare avanti per inerzia sia utile. \r\n\r\nL\u2019acido picchia duro nella testa, e alla parete sembrano proiettare film in 3D. \r\nI colori prendono forma e cantano, mentre i suoni, le voci diventano si colorano di rosso, di giallo, di verde, di viola, di sangue, di te, di me.. e di tutto quello che non dovrebbe essere.. \r\nE ti ricordi delle volte che hai camminato seguendo la strada del porto, meditando una morte spettacolare, aspettando la luna piena e la marea che portasse via anche te, o almeno una parte.. quella sporca.. \r\n\r\n\r\n\u2026E\u2019 certo un brivido, \r\naverti qui con me \r\nin volo libero \r\nsugli anni andati ormai.. \r\ne non \u00e8 facile dovresti credermi, \r\nsentirti qui con me, \r\nperch\u00e9 tu non ci sei\u2026. \r\n\r\n\r\nLa droga \u00e8 la noia, e tu l\u2019abbracci con tutto te stesso.. con il cuore, con la mente, con i muscoli, con lo sguardo. \r\nTi senti in grado quasi di spiccare il volo verso quel chiosco in Messico e con un solo battito di ciglia riesci a girare il mondo e a vedere dall\u2019alto la grande muraglia.. \r\nE\u2019 un trip divino, \u00e8 un trip, \u00e8 un trip di quelli da Trainspotting, di quelli che Eric ti farebbe un applauso.. e senti che la vita si consuma, e senti che sei un po\u2019 pi\u00f9 vivo..e sai di essere cattivo, cattivo, cattivo..e ti piaci \r\nOgni volta che dici che sar\u00e0 l\u2019ultima sai bene che sar\u00e0 l\u2019ultima prima della prossima.. \r\n\r\n\r\nMi piacerebbe sai, \r\nsentirti piangere, \r\nanche una lacrima, \r\nper pochi attimi, \r\nmi piacerebbe sai, \r\nsentirti piangere, \r\nanche una lacrima, \r\nper pochi attimi.. \r\n\r\n\r\nE ripensi a lei, al suo sguardo di pena, alla nebbia di una mattina di dicembre passata a Milano, giochi ad immaginare la vita, giochi ad immaginarti a 30, a 40 anni.. sperando di non arrivarci per non diventare come lui o come l\u2019altro o come te stesso.. \r\nGiochi a perdere, sperando nella combinazione esatta, sperando di trovare una parvenza di vita, sperando ogni volta di aver trovato quella giusta.. e convincendoti sempre pi\u00f9 che quello giusto non sei tu.. \r\n\r\n\r\nE allora aspetto. \r\nIn attesa di qualcosa che mi liberi di me stesso. \r\nIn attesa della \u201cvedova nera\u201d che mi apra per la prossima dose. \r\nIn attesa di serenit\u00e0."

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radiohead-votailprof

30 apr 2007, 16:12

Intermezzo per piccoli mostri

…Il 33 giri è sempre il migliore amico dell’uomo, con quella puntina che salta e che stride è musica ed è armonia..
Il resto che c’è attorno è solo il vuoto che t’attraversa..

…Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo, momento
è la tua pelle ciò che sento, nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente,tremante,ardente,
il cuore domanda cos'è che manca
perché si sente male,molto male,
amando,amando amandoti ancora…

Ho bisogno di un limbo di quelli stile placenta, dove lo sfratto arriva dopo 9 mesi passati da Dio..
Mesi in cui c’è chi beve per te, chi fa cacca per te, chi è attento alla linea per te. C’è anche chi ascolta Mozart, credendo che ti aiuti a far venir su meglio.
Io quando l’ostetrica m’ha afferrato, avrò bestemmiato, come mia consuetudine..

Io non credo che i fantasmi scompaiano del tutto, anzi credo che restino per sempre, pronti a farsi vedere quando non ne hai voglia, o quando non hai tempo.
Io non credo che si possa tornare indietro, ma che nemmeno l’andare avanti per inerzia sia utile.

L’acido picchia duro nella testa, e alla parete sembrano proiettare film in 3D.
I colori prendono forma e cantano, mentre i suoni, le voci diventano si colorano di rosso, di giallo, di verde, di viola, di sangue, di te, di me.. e di tutto quello che non dovrebbe essere..
E ti ricordi delle volte che hai camminato seguendo la strada del porto, meditando una morte spettacolare, aspettando la luna piena e la marea che portasse via anche te, o almeno una parte.. quella sporca..

…E’ certo un brivido,
averti qui con me
in volo libero
sugli anni andati ormai..
e non è facile dovresti credermi,
sentirti qui con me,
perché tu non ci sei….

La droga è la noia, e tu l’abbracci con tutto te stesso.. con il cuore, con la mente, con i muscoli, con lo sguardo.
Ti senti in grado quasi di spiccare il volo verso quel chiosco in Messico e con un solo battito di ciglia riesci a girare il mondo e a vedere dall’alto la grande muraglia..
E’ un trip divino, è un trip, è un trip di quelli da Trainspotting, di quelli che Eric ti farebbe un applauso.. e senti che la vita si consuma, e senti che sei un po’ più vivo..e sai di essere cattivo, cattivo, cattivo..e ti piaci
Ogni volta che dici che sarà l’ultima sai bene che sarà l’ultima prima della prossima..

Mi piacerebbe sai,
sentirti piangere,
anche una lacrima,
per pochi attimi,
mi piacerebbe sai,
sentirti piangere,
anche una lacrima,
per pochi attimi..

E ripensi a lei, al suo sguardo di pena, alla nebbia di una mattina di dicembre passata a Milano, giochi ad immaginare la vita, giochi ad immaginarti a 30, a 40 anni.. sperando di non arrivarci per non diventare come lui o come l’altro o come te stesso..
Giochi a perdere, sperando nella combinazione esatta, sperando di trovare una parvenza di vita, sperando ogni volta di aver trovato quella giusta.. e convincendoti sempre più che quello giusto non sei tu..

E allora aspetto.
In attesa di qualcosa che mi liberi di me stesso.
In attesa della “vedova nera” che mi apra per la prossima dose.
In attesa di serenità.