Università (Studio e stanchezza)

Leonardo9P
Ciao a tutti ho iniziato da poco l'università e con piacere riesco a seguire in tranquillità la lezione è fare esercizi. Da due tre giorni a questa parte tutto ciò mi riesce difficile. Non per la difficoltà di argomenti ma perché la mia testa non mi segue. Come se fosse stanca..sono meno lucido con la testa tra le nuvole. Non so bene se ho reso. Questa cosa del rendere tanto è bene e avere giorno off mi succedeva già prima. Cosa ne pensate?!

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Risposte
LucreziaL1
E' normale, pure a me succedeva... prenditi qualche giorno di pausa e parlane con i tuoi colleghi di corso! in bocca al lupo! :D :lol:

Leonardo9P
"Vincent46":
[quote="LeonardoP9"]Sto risolvendo con l'agopuntura!

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Sono curioso. Funziona veramente? Che effetto ti fa?[/quote]
Funziona molto bene perché lavora sull'energia. In realtà l'informazione rimane e di questo sono convinto però quantomeno elimina gli effetti sgradevoli che si hanno. Ad esempio per l'ansia non si provano più le sensazioni di Asia ma il corpo al massimo ha timore che poi facendo una determinata cosa svanisce piano piano. In pratica mi ha fatto delle domande particolari e poi a seconda di cosa devi fare attraverso il corpo lui capisco dove deve usare gli aghi. L'effetto dipende, fa male ma non eccessivamente. Poi ti senti bene o in generale risolve il problema. Non so bene se tutte le tecniche siano uguali. Lui è andato in Cina ad impararle quindi magari ciò che ti dico vale per lui mentre altri fanno diversamente. Non saprei. Comunque funziona! Alcune volte ci vogliono più sedute altre meno.
Anche perché fosse per la medicina tradizionale (sicuramente importante ma non completa) non avrei potuto risolvere questo problema. Quindi se mai avessi problemi vai tranquillo
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Vincent46
"LeonardoP9":
Sto risolvendo con l'agopuntura!

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Sono curioso. Funziona veramente? Che effetto ti fa?

Leonardo9P
Sto risolvendo con l'agopuntura!

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Vikhr
"gio73":

Presente!
L'equivalente di 65 al liceo, massimo dei voti e nei tempi all'Uni.
C'è da dire che erano tanti anni fa.

Esatto, i tempi in cui la scuola era ancora scuola, e l'università era ancora università, pur fra tutte le critiche che si devono rivolgere al sistema scolastico italiano.

Intermat
"gio73":
[quote="Intermat"]
Io tutti i 110 e lode che conosco sono usciti dalle superiori con almeno una novantina (il che non vuol dire andare così così), nessun 110 e lode di mia conoscenza si è diplomato con 70/75/80. Ovviamente questo non vuol dire che chi esce con questi voti fallirà, assolutamente, semplicemente ti vorrei mostrare come "le statistiche" che tiri fuori sono quantomeno sconclusionate.

Presente!
L'equivalente di 65 al liceo, massimo dei voti e nei tempi all'Uni.
C'è da dire che erano tanti anni fa.[/quote]
Ma guarda che confermi quello che dicevo io ovvero che, nonostante io non conosca persone che si sono laureate con 110 e lode (nei tempi) e diplomate con voti bassi, non posso concludere che tutti i diplomati con 60/70/80 siano destinati a fallire.

gio73
"Intermat":

Io tutti i 110 e lode che conosco sono usciti dalle superiori con almeno una novantina (il che non vuol dire andare così così), nessun 110 e lode di mia conoscenza si è diplomato con 70/75/80. Ovviamente questo non vuol dire che chi esce con questi voti fallirà, assolutamente, semplicemente ti vorrei mostrare come "le statistiche" che tiri fuori sono quantomeno sconclusionate.

Presente!
L'equivalente di 65 al liceo, massimo dei voti e nei tempi all'Uni.
C'è da dire che erano tanti anni fa.

axpgn
@Intermat
Sicuramente è una cosa soggetiva ma in generale la gente ha un limite e quando lo raggiunge, diversamente da te, è meglio se stacca ... "un'overdose" non aiuta nessuno ... :wink:

Leonardo9P
Io tiro fuori il meglio nei momenti di difficoltà. Però se sono stanco devo riposare sennò faccio peggio

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Vikhr
Devo dire che io vivo in famiglia e svolgo un ruolo simile a quello di un factotum, mi occupo non di rado di riparazioni, manutenzioni, spesa e "consulenze" di vario genere per i miei famigliari. Questo nel mio caso potrebbe incidere e non poco, probabilmente se fossi stato un fuorisede e avessi ignorato pressoché completamente la mia famiglia il rendimento sarebbe stato maggiore, e la soglia sarebbe stata molto più alta. Quasi mai mi è capitato di dire a un mio famigliare "no, sto studiando".

Intermat
"Vikhr":
Io personalmente notavo che se insistevo e continuavo a studiare, da quel momento in poi (cioè non appena percepivo l'appannamento) era come se non avessi studiato niente, tutte le frasi e i grafici perdevano ogni senso, era come una specie di timer che scattava. Riposandomi e tornandoci sopra, tornava anche il senso. Adesso però ciò, forse complici materie meno teoriche, sembra non succedermi più.

Ma infatti è per questo che dicevo che è una cosa molto soggettiva. Io, invece, nei momenti di difficoltà e appannamento ho sempre trovato quel qualcosa da dare in più che comunque mi ha permesso di farcela. Dipende da persona a persona.

Vikhr
Io personalmente notavo che se insistevo e continuavo a studiare, da quel momento in poi (cioè non appena percepivo l'appannamento) era come se non avessi studiato niente, tutte le frasi e i grafici perdevano ogni senso, era come una specie di timer che scattava. Riposandomi e tornandoci sopra, tornava anche il senso. Adesso però ciò, forse complici materie meno teoriche, sembra non succedermi più.

Intermat
"Vikhr":
Ma ricorda sempre che, se in un certo momento ti senti mentalmente stanco o ti accorgi di non rendere in alcun modo, è inutile sforzarti di studiare, metti via i libri e fai altro e poi ci ritorni rilassato.

Anche questa è una cosa soggettiva Vikhr, ad esempio io quando mi sono sentito stanco e non vedevo i risultati ho aumentato l'impegno eliminando ogni altra cosa e, alla fine, l'ho superato. Dipende molto da quanto si percepisce che si possa dare ancora qualcosa e, questo, è molto soggettivo. Tu percepivi di non poter fare di più e decidevi di lasciare perdere e riposarti, altri possono percepire di potercela fare (nonostante l'appannamento) e aumentare ancora lo sforzo. Quindi anche tutto ciò è estremamente soggettivo.

Vikhr
"LeonardoP9":

mi passano dei giorni dove non mi riesce nulla, non capisco ciò che c'è scritto alla lavagna. Ovvero che se mi spiegassero cosa ci sia scritto sulla lavagna non lo capirei comunque. Poi magari dopo due giorni in cui non studio ovvero tornato dall'uni cucino faccio tuto e poi mi riposo questo mi passa e ritorno a fare ciò di cui vi parlavo all'inizio.

Questa a me sembra chiaramente stanchezza, l'ho provata anch'io. Ripeto la mia modesta opinione, fai quel che ti riesce, e poi nessun rimpianto se l'esame va male o ti laurei in ritardo, dovrai farti il callo perché nella vita va anche male, non solo bene.
"LeonardoP9":
cambiare il mio metodo di studio.

Tieni presente che il metodo di studio è esclusivamente personale. Evita di imitare gli altri, quello che per loro va benissimo può essere terribilmente sbagliato per te. Prova più strategie e vedi quella che funziona meglio per te (la mia l'ho trovata, è seguire attentamente a lezione, fare domande e prendere appunti, leggere, che siano appunti o libri, fare approfondimenti da più parti e poi, quando l'argomento inizia ad essere chiaro, esercizi, però resta il fatto che quando non s'ha da fare, non s'ha da fare, e allora mi dedico ai miei hobbies e poi riprovo più tardi). Ma ricorda sempre che, se in un certo momento ti senti mentalmente stanco o ti accorgi di non rendere in alcun modo, è inutile sforzarti di studiare, metti via i libri e fai altro e poi ci ritorni rilassato.

Leonardo9P
Grazie per le risposte. Ora cerco di spiegarmi meglio: vengo da una ragioneria e frequento il corso di laurea in fisica. Sono uscito con un voto non molto positivo (ma...) comunque nonostante ciò apprendo velocemente anche rispetto i miei colleghi di corso e non ho problemi a seguire o fare esercizi. Sarà che venendo da una ragioneria devo impegnarmi di più i primi momenti però mi passano dei giorni dove non mi riesce nulla, non capisco ciò che c'è scritto alla lavagna. Ovvero che se mi spiegassero cosa ci sia scritto sulla lavagna non lo capirei comunque. Poi magari dopo due giorni in cui non studio ovvero tornato dall'uni cucino faccio tuto e poi mi riposo questo mi passa e ritorno a fare ciò di cui vi parlavo all'inizio. Va detto anche che l'appartamento in cui mi trovo non mi aiuta affatto e con il senno di poi avrei preso un monolocale. Poi vero anche se io mi trovo indietro (per questo motivo) mi fascio un po la testa provando a fare tutto e subito. Ma la pazienza nel capire non è mai stata una mia qualità. Ho la fortuna di capire in fretta ma anche la sfortuna che se non capisco perché sono stanco magari o poco concentrato (succede spesso) mi irrequietisco perché so di poterlo fare e non mi viene per i motivi di cui sopra. Questo fatto del pre-uni se fosse vero allora potrei supporre che a me accada in tempi minori. O forse è solo il mio modo di apprendere su cui debbo poi basare e quindi cambiare il mio metodo di studio.

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Vikhr
Magari coloro che fanno compromessi e hanno come obiettivo esclusivamente il superare l'esame sono pochi e la media rimane alta a costo di un rilevante fuori corso, dato che specie per i concorsi pubblici il voto ha ancora rilevanza, magari con alcuni professori delle cosiddette materie scoglio la forchetta dei voti parte raramente da 18 se non dopo n tentativi. Poi, posso sbagliarmi, ma noto che in tanti tendono a rientrare in questa specie di grafico a "X" (non mi viene il termine specifico...) come andamento della carriera universitaria confrontato con l'andamento della carriera pre-universitaria...

Intermat
"Vikhr":
Potrebbe trattarsi della stanchezza pregressa del periodo pre-universitario, che secondo la mia esperienza (altissimo rendimento alle superiori, mediocre rendimento all'università) spiega il perché spesso chi va così così alle superiori poi all'università ha medie altissime e si laurea in corso, mentre chi va eccellente alle superiori, soprattutto se tale eccellenza è frutto di mera applicazione e non di talento, spesso e volentieri si laurea in ritardo oppure con medie basse.

Ma chi te le fornisce queste statistiche? Io tutti i 110 e lode che conosco sono usciti dalle superiori con almeno una novantina (il che non vuol dire andare così così), nessun 110 e lode di mia conoscenza si è diplomato con 70/75/80. Ovviamente questo non vuol dire che chi esce con questi voti fallirà, assolutamente, semplicemente ti vorrei mostrare come "le statistiche" che tiri fuori sono quantomeno sconclusionate.

Vikhr
Potrebbe trattarsi della stanchezza pregressa del periodo pre-universitario, che secondo la mia esperienza (altissimo rendimento alle superiori, mediocre rendimento all'università) spiega il perché spesso chi va così così alle superiori poi all'università ha medie altissime e si laurea in corso, mentre chi va eccellente alle superiori, soprattutto se tale eccellenza è frutto di mera applicazione e non di talento, spesso e volentieri si laurea in ritardo oppure con medie basse. Nel tal caso, fai come meglio ti riesce e amen, sforzarsi è controproducente. Cerca di studiare il meglio possibile e poi se ti rendi conto di andare più lentamente degli altri non è un dramma, le tue qualità saranno altre e forse meno scontate. Io al primo anno rendevo parecchio senza troppo sforzo, mentre col passare degli anni, pur impegnandomi di più, ho cominciato a perdere progressivamente colpi. Certo che però, se abbandonassi ora, all'inizio del secondo fuori corso di una triennale, ora che mi mancano 6 esami, sarei veramente un incosciente.

feddy
Credimi è normalissimo ! Ci può stare benissimo un giorno off... se tutti gli altri sono stati "on" ;)

Ad ogni modo, non è scritto da nessuna parte che tu debba capire tutto e subito. Spesso certi concetti vanno digeriti con calma, poiché il rischio è quello di credere di aver capito un argomento e poi magari aver frainteso quasi tutto.

jitter1
L'unica cosa strana... è che ti sembri strano! Succede a tutti, è semplicemente stanchezza.

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