Un'idea sui test

*marcellopedone
[size=150]I risultati dei test vengono strumentalizzati ?[/size]

Il seguente articolo mi ha fatto riflettere.

Un'idea sui test
di Vittorio Del moro
07-01-2006
http://www.didaweb.net/fuoriregistro/leggi.php?a=8467


Stimolata dalla risposta di Letizia Moratti all' articolo di Repubblica del giorno precedente m'è sorta in mente un'idea.
A parte il fatto che alla smentita della ministra fa da contrappunto sulla stessa pagina una lettera di una professoressa intitolata 900 alunni un solo bagno , che da sola dice di più di tanti discorsi e tante statistiche, appare davvero risibile che la Moratti si affanni così tanto a smentire le cifre dell'OCSE con altrettante cifre pro domo sua, quando ha dichiarato fin dall'inizio che la sua riforma serviva appunto per rimediare ai guasti evidenziati proprio dall'OCSE.
Una volta l'OCSE è credibile perché serve allo scopo, un'altra volta non è più credibile perché contraddice lo scopo!
A parte tutto questo, dicevo, la mia attenzione s'è appuntata su quelle percentuali; percentuali di diplomati, di laureati, di stipendi degli insegnanti, di alunni per insegnante, di investimenti sulla scuola... E poi ancora classifiche di merito degli alunni, discipline in cui si eccelle e in cui si declina...
Un mare di cifre... inutili.
Una per tutte? La ministra si fa bella coi risultati dei test INVALSI dello scorso aprile (rendicontati a novembre), ma dimentica (vuole dimenticare) la spada di Damocle che pende su quelle cifre : l'inattendibilità; non solo per il consistente numero di scuole che hanno dichiarato di non aver seguito la procedura, ma soprattutto di quelle che non l'hanno dichiarato ma hanno molto evidentemente aiutato gli alunni nella risoluzione dei test.
Ecco infatti il nocciolo di tutta la questione : i test.
Pare che tutta la politica scolastica internazionale sia basata su questi stramaledetti test, a cominciare dagli accordi di Lisbona; nessuno che si chieda se siano davvero attendibili e cosa in effetti misurino.
Da qui nasce la mia idea : [size=150]e se li falsificassimo tutti? [/size]
Ricordo la mia visita prima del servizio militare, quando mi sottoposero i primi quiz della mia vita; non so come fu, ma quando uscimmo dall'aula, scambiandoci le impressioni, ho scoperto che avevamo tutti quanti adottato la stessa tattica : sbagliarne il più possibile.
E' vero, la nostra era la generazione del ' 68, quella della contestazione giovanile e so già che me lo si imputerà anche in questa occasione, però ho letto che la tattica è stata utilizzata in qualche liceo anche in occasione degli ultimi test INVALSI.
Perché allora non farla diventare una pratica nazionale? Perché non lanciare una campagna per la falsificazione di ogni tipo di test proveniente da istituzioni che poi vogliono utilizzarne i risultati contro di noi?
La domanda infatti è sempre la stessa : le nazioni (le scuole) che risultano più indietro rispetto alle altre ricevono poi maggiori risorse per aumentare il proprio potenziale formativo? O non succede il contrario?
Alla base di queste rilevazioni non sta una giusta idea di uguaglianza e di solidarietà, un progetto di cooperazione per procedere insieme senza troppe sperequazioni; sta invece la riduzione a merce della conoscenza, la privatizzazione dei servizi, compresi quelli educativi, la concorrenza del mercato posta al centro di ogni rapporto.
Perché allora noi educatori, noi portatori di valori del tutto diversi, dovremmo assoggettarci a queste logiche e adeguarci a queste pratiche silenziosamente?
Perché dovremmo accettare di veicolare ai nostri alunni questi test, INVALSI o PISA che siano, considerandoli una specie di parentesi nella nostra quotidianità, un dente da togliersi prima di riprendere con le normali pratiche educative?
Perché addirittura trasformarci in strumenti attivi del mercato che vuole accorpare anche la scuola, allenando i nostri alunni a superare i test mettendoli al centro della nostra didattica?
In un mondo che sta sempre più globalizzando l'economia, la politica, la guerra, ma non i diritti, l'uguaglianza, le opportunità, in un mondo che vuole andare sempre più veloce, incurante di chi resta indietro (vedasi la nostra TAV locale), noi educatori dovremmo riscoprire i valori radicati nella persona che Alex Langer mise al centro della propria breve vita : più lento, più dolce, più profondo .
A questi valori si ispirano i tempi distesi rivendicati dalle maestre del tempo pieno, questi valori ricorrono nell'opposizione allo spezzatino orario offerto dalla Moratti ai genitori, questi valori si intravedono dietro la lotta contro la saturazione delle 18 ore e per una giusta idea di continuità.
Contro questi valori, si pone la personalizzazione morattiana, che mistifica il concetto di persona, traducendolo in individualismo di percorsi, di traguardi, di meriti e demeriti.
E allora rimettiamo in moto la nostra creatività educativa; mettiamo fra i nostri obiettivi didattici anche quello di individuare fra le tre, le quattro, le cinque risposte chiuse dei test (INVALSI, PISA, PIRLS) proprio quella più sbagliata e poi lasciamo ai ragazzi, agli studenti la scelta se mettervi su la loro crocetta (e partecipare quindi al concorso tra chi ne sbaglia di più), oppure fornire credibilità a quei test e segnare la risposta giusta.
Volete vedere che se questa campagna prende un poco piede anche in altri paesi, nessun organismo, nazionale o internazionale, verrà più a romperci con questi stramaledetti test?
Che poi, diciamocelo, non è forse nostro compito educare i nostri alunni al pensiero divergente? Non è forse segno di uguale (se non maggiore) intelligenza individuare la risposta più sbagliata tra cinque in cui una è giusta ma ben quattro sono errate?

Risposte
TomSawyer1
"carlo23":
[quote="keji"]dove tutti erano controllati in base al dna. non eri libero di fare niente di illegale perchè altrimenti venivi scoperto


Si parliamo proprio dello stesso film.[/quote]

Proprio quello con jude law. Bel film.

Le migliori verifiche sono sicuramente quelle che richiedono una certa predisposizione per la dimostrazione matematica.

keji1
le domande possono anche essere a risposta secca, o che devi argomentarla.
è provato che a volte, nei riconoscimenti dei delinquenti, i testimoni sono condizionati dalla presunzione che tra i presunti colpevoli vi sia il vero colpevole, quindi giudicano uno di loro come colpevole. quando magari non è presente. i test portano confusione

giacor86
ragazzi mi sento un attimo di dissentire. i test non sono così male come si pensa. certo non sono una sostituzione dei metodi valutativi tradizionali, per carità. però secondo me ci vogliono anche loro. sono una forma di valutazione alternativa da affiancare alle normali valutazioni. io in scienze al liceo svolgevo diverse tipologie di compito. a volte pure c'erano i test. e vi assicuro che non erano per nulla una stupidata.. aiutano a sviluppare l'attenzione e la comprensione del testo. perchè spesso le risposate sono tante tipo 5. di cui una non centra niente una così così e le altre 3 differiscono di poco.. e solo se uno sa capire bene una domanda e ha studiato può rispondere.. certo. con la filastrocca può andarti bene una domanda.. 2 domande... non puoi di certo sperare di fare giusto un compito di 50 domande tutto con una monetina. in altre parole, il test serve a sviluppare un certo tipo di abilità, le risposte discorsive un altro tipo.. sono tipologie di verifica che hanno obbiettivi diversi. secondo me nessuna delle 2 può sostituire l'altra e sono entrambe necessarie.

carlo232
"keji":
dove tutti erano controllati in base al dna. non eri libero di fare niente di illegale perchè altrimenti venivi scoperto


Si parliamo proprio dello stesso film.

keji1
dove tutti erano controllati in base al dna. non eri libero di fare niente di illegale perchè altrimenti venivi scoperto

carlo232
"keji":
gattaca è possibile


Si, mi sembra fosse proprio Gattaca.

keji1
gattaca è possibile

carlo232
"keji":
scherzavo...
non lo so il titolo del film


Era più che altro il concetto che importa, infatti tutta la vita i una persona era condizionata dal suo DNA.

Spero che non capiti che la vita di una persona sia condizionata da dei test delle ballle che ha fatto alle elementari!!

Credo siate in accordo con me...

Ciao! :D

keji1
scherzavo...
non lo so il titolo del film

carlo232
"keji":
Futurama?


Ma no, quello è un cartone, lo conosco ci sta Fry,Bender, Lela, Zoinberg...

Quello di cui perlavo era proprio un film, ma poco importa... :D

keji1
Futurama?

carlo232
"stellacometa2003":
Io sono d'accordo con ciò che ha scritto Carlo...Fare un test con domande di scelta multipla o solo vero falso è solo un modo per prendersi in giro...Ci sono diversi ragazzi che per fare questi test dicono a mente filastrocche tentando la fortuna, e magari le azzeccano pure, mentre quelli che sono davvero preparati ci rimangono fregati...

Quanto vale una bella interrogazione!!!


Il problema è che i test si stanno sempre più diffondendo, in paesi molto popolati come il giappone ho letto che hai bambini delle elementari vengono fatti fare dei test per vedere a quale facoltà università universitaria andrebbero indirizzati.
Ma vi sembra possibile?! è contro ogni principio atto a incoraggiare le facoltà di una persona, a vedere la pagella delle elementari di Einstein difficilmente uno avrebbe creduto che Einstein diventasse uno dei più grandi fisici della Storia. Questo perchè le persone cambiano e a volte migliorano, non si può pensare di misurare le capacità di un individuo prima ancora che abbia avuto il tempo di svilupparle...

Spero tanto che il futuro non finisca come un film che ho visto (non ricordo il titolo) dove le persone per venir assunte a un posto di lavoro non portavano un curriculum, gli veniva prelevato del DNA, veniva analizzato per capire se la persona era predisposta a quel lavoro.

keji1
Hai toccato un buon punto archimede, essendo la scuola un diritto e non un dovere, molti (il 75% direi) vanno a scuola solo per passare il tempo.

Sk_Anonymous
Da quello che leggo deduco che una Scuola e' buona quando:
a)Ha buoni ministri
b)Ha buoni insegnanti
c)Vengono eliminati i test
Tutto giustissimo ,ma mi urge una domanda :
E gli alunni come devono essere?
Come quelli egualitaristi del '68 o come quelli leggermente scafati di oggi?
Con qualche eccezione,si capisce.Quante eccezioni ? Direi una decina.
Dite che sono troppe? Avete ragione!!
Naturalmente qualcuno dira' che se gli attuali alunni sono scafati e' perche'
la Scuola di oggi e' scafata.Puo' darsi ma vi ricordo che gli insegnanti di oggi
provengono ,in buona misura, dal rinascimentale e glorioso '68,quello del "tutti eguali
per forza"
,per intenderci.
Archie
P.S.
Ovviamente sono esclusi dal discorso di cui sopra gli iscritti di questo forum.
Per essi faccio una ulteriore e collettiva eccezzione !
(ho scritto eccezione con 2 "zeta" per adeguarmi ai tempi:non vorrei passare per
un arretrato...)

stellacometa
Io sono d'accordo con ciò che ha scritto Carlo...Fare un test con domande di scelta multipla o solo vero falso è solo un modo per prendersi in giro...Ci sono diversi ragazzi che per fare questi test dicono a mente filastrocche tentando la fortuna, e magari le azzeccano pure, mentre quelli che sono davvero preparati ci rimangono fregati...

Quanto vale una bella interrogazione!!!

carlo232
"keji":
Credo che i test siano un modo per non far lavorare gli insegnanti. Buttano lì un po' di domande con le risposte e fatti il test. Non danno spazio all'interpretazione. La scuola dovrebbe insegnare a ragionare, non le risposte alle domande. Una volta imparato a ragionare le risposte me le trovo da solo


Sembrerebbe proprio di si...

Non so se vi è mai capitato, molte volte gli insegnanti consegnano i test, poi vanno alla cattedra e se gli leggono in silenzo, dopo dicono "Non chiedetemi perchè non ho idea di come si faccia...".

Di solito succede con i test di logica.

keji1
Come dissi nel discorso sul genio innato...

GIOVANNI IL CHIMICO
La verità è che nell'ottica di chi governa sia economicamente che politicamente gli idioti sono utili, e la scuola diventerà sempre più efficace nel produrre tale preziosa merce.
L'unica istituzione scolastica che mi ha dato un qualche tipo di formazione è stata la biblioteca, e il professotre di filososfia.

keji1
Credo che i test siano un modo per non far lavorare gli insegnanti. Buttano lì un po' di domande con le risposte e fatti il test. Non danno spazio all'interpretazione. La scuola dovrebbe insegnare a ragionare, non le risposte alle domande. Una volta imparato a ragionare le risposte me le trovo da solo

carlo232
Io sono sempre stato contrario ai test perchè

1)Devi scegliere tra 4 o 5 risposte o peggio Vero o Falso, quindi non mostrano quanto sai di un argomento, mostrano
quanto sai di una specifica domanda di un argomento, e anche se sai molto sei limitato a rispondere con una risposta già scritta.

2)Se una domanda è ambigua o male esposta, tipo "Qual è l'aspetto politico più importante tra i seguenti aspetti sociali della guerra...", non puoi chiedere spiegazioni all'insegnante.

3)Il risultato del test è estremamente relativo, capita spesso che chi scriva i test valuti i risultati in una scala da 0 a 100 dove 50 è la sufficienza, poi una volta fatti i test si rende conto che il punteggio più alto ottenuto è il 60 e che la maggioranza ha ottenuto 30, allora la scala viene spostatae 30 diventa la sufficienza e a volte capita anche i fenomeno contrario...

Ciao! :D

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