Un'altra batosta per la nostra università

Andrea2976
Riporto dall'Ansa:

TASSE ATENEI, FINO +100% A FUORI CORSO - Le tasse universitarie per gli studenti fuori corso possono aumentare fino al raddoppio, rispetto a quelle previste per gli studenti in corso. Lo prevede un emendamento al dl spending review, presentato dai relatori e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato. L'aumento fino al 100% è previsto per i redditi oltre 150.000 euro. I criteri per gli incrementi delle tasse per gli studenti non a posto con gli esami saranno stabiliti ogni anno con un decreto del ministro dell'Istruzione ma nel frattempo il dl spending review fissa i paletti. L'aumento massimo è per gli studenti di famiglie abbienti, mentre per redditi tra 90.000 e 150.000 euro può essere al massimo del 50% e sotto i 90.000 euro del 25%. Il decreto ministeriale in ogni caso dovrà tenere conto "della specifica condizione degli studenti lavoratori".

Grazie PROF.Monti, spero che valga anche per la Bocconi! A questo punto metterei questa regola anche per la scuola...ci son troppi studenti.
Magari PROF.Monti faccia una legge che dica che per fare il politico ci voglia almeno una laurea non comprata su internet!

Risposte
fu^2
"Quinzio":

Secondo me sarebbe ora di piantarla con i laureati in filosofia che finiscono nei call-center, o i dottori in lettere dietro al bancone dei salumi.


Non capisco... se veramente funziona così vuol dire che non c'è necessità di tutti questi laureati in filosofia o lettere. Però non te l'ha detto il dottore di andare all'Università. Se hai intrapreso studi di questo tipo, magari, gli hai fatti per interessi che vanno oltre al lavoro. Sul serio non riesco a capire... dal tuo messaggio (letto per intero) sembra dire che per risolvere il problema dei troppi laureati allora tanto vale segarli per il loro reddito, così quelle stesse persone che andrebbero a lavorare al bancone dei salumi con una laurea in lettere ci andrebbero, ma senza la laurea in lettere (in quanto loro, probabilmente, non sono la "classe agiata" di questo paese...). Tanto non c'è bisogno di cultura per lavorare (è vero, ma prima di imparare per lavorare, magari, uno vuole imparare per essere uomo...).

"Quinzio":

E l'unico modo possibile per scoraggiare le famiglie a perseguire l'indistruttibile mito del figlio dottore è quella di stangarle con le tasse.
Così torniamo ai vecchi tempi dove c'è un ingegnere ogni 100 periti e va avanti chi ha i soldi(*) e le capacità per farlo. Gli altri lavorano da 19 anni così iniziano a pagarsi il mutuo.

(*): è il mondo che funziona così, non è colpa mia.


scusami la franchezza, ma questa è una cazzata. Come ha anche abbozzato la risposta seven dopo il tuo intervento, ci potrebbero essere molti altri modi per risistemare la situazione. Nella tua visione delle cose quello che si dovrebbe creare è una classe di laureati selezionati tramite il loro reddito e non tramite la loro vera bravura o determinazione... Insomma perché in questo modo l'Università inizierebbe a sfornare gente di qualità?

"Vanzan":

E' ora di premiare la meritocrazia! Conosco gente della mia zona che a 27 anni sono ancora al secondo anno di architettura o al terzo di legge e dormono/oziano tutto il giorno..


scusa ma che fastidio ti danno? oziando tutto il giorno molto probabilmente sottoutilizzano tutti gli strumenti dell'università e dunque, probabilmente, non sono un peso economico. Loro si saranno fatti i loro calcoli e se possono/vogliono cazzeggiare saranno anche fatti loro :D o sbaglio?

fab_mar9093
Si potrebbe anche solamente richiedere un livello di preparazione più alto, fare una dura selezione con gli esami in itinere.
Passare dalla quantità alla qualità, senza prendere in giro nessuno.
Oggi molti corsi di laurea non fanno altro che prendere in giro gli ingenui studenti.
Sarebbe la cosa più equa, prescindendo dallo status economico...ma questo non interessa a chi ha i soldi e decide

Quinzio
"giuliofis":
Beh, direi che ben pochi provengano da famiglie con redditi superiori ai 90.000€...


Con molta cautela mi sento di sostenere la tua visione.
Addirittura 150.000+ Euro/anno sono soldi coi tempi che corrono. Mettici magari anche che uno è figlio unico, è giusto che paghi.
Secondo me sarebbe ora di piantarla con i laureati in filosofia che finiscono nei call-center, o i dottori in lettere dietro al bancone dei salumi.
E l'unico modo possibile per scoraggiare le famiglie a perseguire l'indistruttibile mito del figlio dottore è quella di stangarle con le tasse.
Così torniamo ai vecchi tempi dove c'è un ingegnere ogni 100 periti e va avanti chi ha i soldi(*) e le capacità per farlo. Gli altri lavorano da 19 anni così iniziano a pagarsi il mutuo.

(*): è il mondo che funziona così, non è colpa mia.

Vanzan
Se tenesse conto dei studenti lavoratori, e naturalmente escludesse coloro che sono fuori corso di un anno o due, secondo me sarebbe una buona idea.
E' ora di premiare la meritocrazia! Conosco gente della mia zona che a 27 anni sono ancora al secondo anno di architettura o al terzo di legge e dormono/oziano tutto il giorno..

Sk_Anonymous
"Andrea2976":
Comunque mi sembra tanto anche un 25% in più. Purtroppo a parte la questione puramente monetaria, questo modo di fare secondo me continua a screditare l'istruzione, l'università e la ricerca pubblica.

Magari un giorno ci ritroveremo con l'università gestita come il CEPU.

Sì, sono d'accordo che anche il 25% è tanto, ma per fortuna è un tetto MASSIMO. Soprattutto per alcuni corsi di Laurea: in essi i non fuoricorso sono davvero molto pochi...

Andrea2976
Comunque mi sembra tanto anche un 25% in più. Purtroppo a parte la questione puramente monetaria, questo modo di fare secondo me continua a screditare l'istruzione, l'università e la ricerca pubblica.

Magari un giorno ci ritroveremo con l'università gestita come il CEPU.

Sk_Anonymous
Beh, direi che ben pochi provengano da famiglie con redditi superiori ai 90.000€...

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