Un passo di Beda

Chevtchenko
Nel secondo libro della Historia ecclesiastica gentis Anglorum Beda il Venerabile riporta le parole che un dignitario della corte rivolge a Edvino, re di Northumbria:
Quando io penso, o re, al corso di questa nostra vita terrena, e vado paragonandola a tutti quei tempi di cui nulla sappiamo, mi viene in mente un'immagine: in una sera d'inverno tu siedi, o re, a cena; e intorno ti stanno capitani e ministri. Il fuoco è acceso, la stanza è calda; fuori battono turbini di neve. Ed ecco che entra volando rapidissimo un passero smarrito, e traversa la sala, ed esce di nuovo nella notte. Mentre è nella stanza non lo tocca il gelo invernale; ma già quell'attimo è trascorso, ed eccolo ancora travolto di tempesta in tempesta. Tale, o sire, mi sembra la vita dell'uomo.

Cosa ne pensate?

Risposte
oruam1
Da dove è entrato, il passero?

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