Ultimo decreto legge per regolamentare gli scioperi
In realtà il titolo doveva essere: "Ultimo decreto legge per regolamentare gli scioperi dei trasporti" ma non c'entrava. Comunque invito tutti a leggere questo decreto (http://www.corriere.it/economia/09_febb ... aabc.shtml), in particolare il secondo punto:
Che ne pensate? non siete allibiti come me? io davvero non so ancora se ridere o piangere... a voi la parola
Per alcune categorie professionali le quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delle specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale, arriva lo sciopero virtuale. Lo sciopero virtuale prevede che un lavoratore dichiari l'astensione dal lavoro ma in realtà presti comunque la sua attività, perdendo però la retribuzione. Questa, insieme alla somma che deve erogare l'azienda, viene poi destinata a fini sociali. In questo modo non si danneggiano i cittadini e si fa comunque una pressione sull'azienda.
Che ne pensate? non siete allibiti come me? io davvero non so ancora se ridere o piangere... a voi la parola
Risposte
"Exxxes":No, semplicemente la risposta alla fiera dell'ipocrisia!!!
cos'e' , la fiera dell'ovvio??
cos'e' , la fiera dell'ovvio??
Non sarebbe meglio pensare a creare condizioni di lavoro più decenti?
In fondo, è proprio per questo che si sciopera...
In fondo, è proprio per questo che si sciopera...
Cheguevilla,cerco di fare un esempio per avvalorare una mia tesi.
lo stato di cose e le modalita' con cui gli scioperi vengono effettuati in italia,gioca solo ed esclusivamente a favore delle imprese e contro gli interessi degli stessi scioperanti.se uno sciopero crea disagi alquanto pesanti alla popolazione attiva,(semplici operai,pendolari,studenti,turisti),mettendola in enormi difficolta',(impossibilita' di recarsi sul posto di lavoro,blocco del traffico cittadino,impedimento negli spostamenti,difficolta' per il turista,etc...),l'effetto immediato e' il caos,le persone coinvolte nelle conseguenze dello sciopero e colpite duramente da tutta una serie di problemi derivanti da esso,montano solo rabbia contro chi sta lottando per i propri diritti,quindi le aziende oggetto dello sciopero non devono fare altro che aspettare: si finira' con l'azzannarsi tra cani...
non sarebbe meglio pensare seriamente ad una forma di sciopero che colpisca duramente e solamente gli interessi delle aziende oggetto della protesta?ad esempio gli operai dichiarano sciopero per una giusta causa,perdono un giorno di lavoro, di conseguenza meno soldi in busta paga,bene, per ogni giorno di lavoro perso da un operaio, l'azienda,(oltre al danno derivante dalla mancata produzione), deve versare nelle casse dello stato ,l'equivalente di cinque giornate di lavoro dello stesso operaio.si potrebbero ottenere due effetti: primo le aziende scenderebbero di sicuro piu' facilmente a miti consigli e ,non intaccando gli interessi del resto della popolazione,guadagnarne il consenso.
lo stato di cose e le modalita' con cui gli scioperi vengono effettuati in italia,gioca solo ed esclusivamente a favore delle imprese e contro gli interessi degli stessi scioperanti.se uno sciopero crea disagi alquanto pesanti alla popolazione attiva,(semplici operai,pendolari,studenti,turisti),mettendola in enormi difficolta',(impossibilita' di recarsi sul posto di lavoro,blocco del traffico cittadino,impedimento negli spostamenti,difficolta' per il turista,etc...),l'effetto immediato e' il caos,le persone coinvolte nelle conseguenze dello sciopero e colpite duramente da tutta una serie di problemi derivanti da esso,montano solo rabbia contro chi sta lottando per i propri diritti,quindi le aziende oggetto dello sciopero non devono fare altro che aspettare: si finira' con l'azzannarsi tra cani...
non sarebbe meglio pensare seriamente ad una forma di sciopero che colpisca duramente e solamente gli interessi delle aziende oggetto della protesta?ad esempio gli operai dichiarano sciopero per una giusta causa,perdono un giorno di lavoro, di conseguenza meno soldi in busta paga,bene, per ogni giorno di lavoro perso da un operaio, l'azienda,(oltre al danno derivante dalla mancata produzione), deve versare nelle casse dello stato ,l'equivalente di cinque giornate di lavoro dello stesso operaio.si potrebbero ottenere due effetti: primo le aziende scenderebbero di sicuro piu' facilmente a miti consigli e ,non intaccando gli interessi del resto della popolazione,guadagnarne il consenso.
appunto: BISOGNA METTERE MANO ALLA RIFORMA DELLO SCIOPERO.Allora forse non è chiaro che quello dei camionisti NON è sciopero.
Per quanto riguarda lo sciopero in sè, valgono le considerazioni fatte in precedenza, che riporto per comodità:
Per quanto riguarda la natura dello sciopero, è evidente che si debba creare disagio. La non erogazione del servizio non è responsabilità esclusiva dei lavoratori, ma dell'azienda.
Se i lavoratori scioperano, ci deve pur essere un motivo valido, altrimenti non rinuncerebbero ad una giornata di stipendio per manifestare.
La cittadinanza è disturbata dal fatto che il servizio non è erogato regolarmente? Non capisco perchè continuare a pretendere il servizio dallo stesso fornitore, dal momento in cui questo si è dimostrato inaffidabile.
Così come non capisco perchè gli italiani siano così contenti di aver "salvato" Alitalia, un salvataggio costato alle tasche degli italiani più di 3 miliardi di euri (più del costo dell'Oresundsbroen.
C'è un termine inglese che non so come tradurre in italiano (ogni traduzione sarebbe una forzatura) che è "reliability".
Si potrebbe tradurre con "affidabilità", ma non ci siamo ancora al 100%.
Ora, un'azienda che non è in grado di creare condizioni di lavoro accettabili, quindi non è in grado di gestire adeguatamente la propria forza lavoro, come fa ad essere "reliable"?
Forse la "lotta di classe", come si diceva un tempo, ora non c'è più. Ma forse, come ho scritto già in passato, ha solo cambiato nome, tuttavia di fatto sussiste ancora, per lo meno in Italia.
È altresì naturale che, in condizioni di scontro tra lavoratori ed imprenditori, un governo guidato da un (contemporaneamente) imprenditore privato non abbia la minima intenzione di difendere i lavoratori salariati.
Ci si stupisce di questo? Eppure non era una cosa difficile da immaginare...
cheguevilla:Se hai una memoria di ferro, allora non potrai aver dimenticato questo come invece sembra dai tuoi interventi.
"Vi ricordate i controllori di volo, ad esempio? Hanno fatto tanto di quel casino ai tempi della prima cessione di Alitalia ad Air France, abilmente sobillati da Berlusconi, " ?!? ma va la'...
Ma va la' cosa?
Hai già dimenticato tutto, come la maggior parte degli italiani?
io ho una memoria di ferro,non e' questo il punto.
Adesso non è stato più Berlusconi a non volere Air France e a dire che lui avrebbe salvato Alitalia?
A che pro? Sono migliorate le condizioni per i lavoratori? Perchè a marzo dell'anno scorso era giusto che scioperassero e a settembre no?
"nox89":
Non vorrei infilare il dito nella piaga ma vorrei far notare un piccolo particolare: scioperare è l'unico modo dei lavoratori per far valere i propri diritti ed ottenere miglioramenti contrattuali. Questo è innegabile perchè, almeno in italia, ogni volta che viene fatta una richiesta per migliorare le proprie condizioni, viene negata! Se ora si toglie a certe categorie il diritto a scioperare dovremo aspettarci che, prima o poi, imbracceranno veramente le armi per far sentire le proprie ragioni...Non so a voi, ma a me questa non pare affatto una bella prospettiva.
Attenzione però a non fare confusione: con questo decreto non si pregiudica il diritto di nessuna organizzazione a indire uno sciopero, ma si pone solamente un vincolo ( ogni proposta di sciopero dovrà avere l'avallo di almeno il 30% dei lavoratori appartenenti a quella confederazione o qualcosa del genere...), quindi è comprensibile l'ostilità verso un provvedimento di questo genere da parte di chi ha posizioni politiche avverse rispetto a quelle dell'attuale governo. Bisogna però anche dire che in passato si è abusato di questo strumento di protesta, organizzando mobilitazioni del tutto repentine e che puntavano sull'effetto annuncio, le quali creavano esclusivamente disagi del tutto gratuiti e fine a se stessi ad altri cittadini e che non hanno fatto fare un solo passo avanti sul terreno dei diritti.
Non vorrei infilare il dito nella piaga ma vorrei far notare un piccolo particolare: scioperare è l'unico modo dei lavoratori per far valere i propri diritti ed ottenere miglioramenti contrattuali. Questo è innegabile perchè, almeno in italia, ogni volta che viene fatta una richiesta per migliorare le proprie condizioni, viene negata! Se ora si toglie a certe categorie il diritto a scioperare dovremo aspettarci che, prima o poi, imbracceranno veramente le armi per far sentire le proprie ragioni...Non so a voi, ma a me questa non pare affatto una bella prospettiva.
"Cheguevilla":pero' ora spiegami una cosa:la differenza che passa tra "fermare l'erogazione di un servizio di trasporto"(arrecando un danno gia' di per se' non solo all'azienda ,ma anche a chi di quel servizio usufruisce), e "bloccare un'autostrada con i bus"(arrecando un danno enorme a tutta la collettivita',intesa come paese,paralizzando tutto!)...Il primo è uno sciopero, che ricade interamente con quanto ho detto sopra.
Il secondo è un atto di protesta non assimilabile allo sciopero, poichè non si limita alla non prestazione di lavoro, ma comporta un'azione supplementare.
Faccio notare come, in questo secondo caso, il decreto in discussione sarebbe completamente inutile, dal momento che quasi tutti i camionisti in Italia sono lavoratori autonomi.
appunto: BISOGNA METTERE MANO ALLA RIFORMA DELLO SCIOPERO.
la cttadinanza non e' 'disturbata',e' semplicemente esasperata da abusi e sopraffazioni di ogni genere,ivi compresi quelli dei camionisti.
cheguevilla:
"Vi ricordate i controllori di volo, ad esempio? Hanno fatto tanto di quel casino ai tempi della prima cessione di Alitalia ad Air France, abilmente sobillati da Berlusconi, " ?!? ma va la'...
Ma va la' cosa?
Hai già dimenticato tutto, come la maggior parte degli italiani?
io ho una memoria di ferro,non e' questo il punto.
la cosa che mi fa tenerezza e' che tra un po' qualcuno verra' a darmi una dritta per migliorare il sapore della salsa cocktail: aggiungerci un pizzichino di 'berlusconi'...
siete riusciti,a forza di nominarlo in tutte le occasioni, a far grande un ometto piccolo,piccolo...
"Vi ricordate i controllori di volo, ad esempio? Hanno fatto tanto di quel casino ai tempi della prima cessione di Alitalia ad Air France, abilmente sobillati da Berlusconi, " ?!? ma va la'...
Ma va la' cosa?
Hai già dimenticato tutto, come la maggior parte degli italiani?
io ho una memoria di ferro,non e' questo il punto.
la cosa che mi fa tenerezza e' che tra un po' qualcuno verra' a darmi una dritta per migliorare il sapore della salsa cocktail: aggiungerci un pizzichino di 'berlusconi'...
siete riusciti,a forza di nominarlo in tutte le occasioni, a far grande un ometto piccolo,piccolo...
pero' ora spiegami una cosa:la differenza che passa tra "fermare l'erogazione di un servizio di trasporto"(arrecando un danno gia' di per se' non solo all'azienda ,ma anche a chi di quel servizio usufruisce), e "bloccare un'autostrada con i bus"(arrecando un danno enorme a tutta la collettivita',intesa come paese,paralizzando tutto!)...Il primo è uno sciopero, che ricade interamente con quanto ho detto sopra.
Il secondo è un atto di protesta non assimilabile allo sciopero, poichè non si limita alla non prestazione di lavoro, ma comporta un'azione supplementare.
Faccio notare come, in questo secondo caso, il decreto in discussione sarebbe completamente inutile, dal momento che quasi tutti i camionisti in Italia sono lavoratori autonomi.
"P.S. all'estero si sciopera per molto meno..."No, volevo dire che all'estero si sciopera per motivi molto più piccoli.
all'estero si sciopera meno.
Esempi di scioperi all'estero?
In Francia per i CPE, non mi pare che ci siano andati sul sottile con la protesta.
Qui in Danimarca, gli autisti degli autobus hanno scioperato ininterrottamente per tre giorni perchè nel nuovo contratto volevano portare da tre a cinque ore la durata del turno prima della pausa.
Si sciopera meno? Si, forse si sciopera meno, ma magari è perchè ce n'è meno bisogno. E questo dovrebbe far riflettere.
"Vi ricordate i controllori di volo, ad esempio? Hanno fatto tanto di quel casino ai tempi della prima cessione di Alitalia ad Air France, abilmente sobillati da Berlusconi, " ?!? ma va la'...Ma va la' cosa?
Hai già dimenticato tutto, come la maggior parte degli italiani?
Per quanto riguarda la natura dello sciopero, è evidente che si debba creare disagio. La non erogazione del servizio non è responsabilità esclusiva dei lavoratori, ma dell'azienda.
Se i lavoratori scioperano, ci deve pur essere un motivo valido, altrimenti non rinuncerebbero ad una giornata di stipendio per manifestare.
La cittadinanza è disturbata dal fatto che il servizio non è erogato regolarmente? Non capisco perchè continuare a pretendere il servizio dallo stesso fornitore, dal momento in cui questo si è dimostrato inaffidabile.
Così come non capisco perchè gli italiani siano così contenti di aver "salvato" Alitalia, un salvataggio costato alle tasche degli italiani più di 3 miliardi di euri (più del costo dell'Oresundsbroen.
C'è un termine inglese che non so come tradurre in italiano (ogni traduzione sarebbe una forzatura) che è "reliability".
Si potrebbe tradurre con "affidabilità", ma non ci siamo ancora al 100%.
Ora, un'azienda che non è in grado di creare condizioni di lavoro accettabili, quindi non è in grado di gestire adeguatamente la propria forza lavoro, come fa ad essere "reliable"?
Forse la "lotta di classe", come si diceva un tempo, ora non c'è più. Ma forse, come ho scritto già in passato, ha solo cambiato nome, tuttavia di fatto sussiste ancora, per lo meno in Italia.
È altresì naturale che, in condizioni di scontro tra lavoratori ed imprenditori, un governo guidato da un (contemporaneamente) imprenditore privato non abbia la minima intenzione di difendere i lavoratori salariati.
Ci si stupisce di questo? Eppure non era una cosa difficile da immaginare...
Alvinlee88:
"Uno sciopero, se vuol essere utile a qualcosa, deve per definzione arrecare danno agli altri.
Se gli autisti del pulman hanno cattive condizioni lavorative, l'unico modo che hanno per tentare di ottenre cambiamenti
è fare pressioni sull'azienda,".. esatto.hai perfettamente ragione,questo e' lo scopo di uno sciopero,anche mia figlia ,quella piccina,lo capisce.
pero' ora spiegami una cosa:la differenza che passa tra "fermare l'erogazione di un servizio di trasporto"(arrecando un danno gia' di per se' non solo all'azienda ,ma anche a chi di quel servizio usufruisce), e "bloccare un'autostrada con i bus"(arrecando un danno enorme a tutta la collettivita',intesa come paese,paralizzando tutto!)...
"Uno sciopero, se vuol essere utile a qualcosa, deve per definzione arrecare danno agli altri.
Se gli autisti del pulman hanno cattive condizioni lavorative, l'unico modo che hanno per tentare di ottenre cambiamenti
è fare pressioni sull'azienda,".. esatto.hai perfettamente ragione,questo e' lo scopo di uno sciopero,anche mia figlia ,quella piccina,lo capisce.
pero' ora spiegami una cosa:la differenza che passa tra "fermare l'erogazione di un servizio di trasporto"(arrecando un danno gia' di per se' non solo all'azienda ,ma anche a chi di quel servizio usufruisce), e "bloccare un'autostrada con i bus"(arrecando un danno enorme a tutta la collettivita',intesa come paese,paralizzando tutto!)...
"exxes":
ad ogni buon conto se scioperare e' una liberta', e' anche vero che nel momento in cui lo si fa infrangendo la liberta' e/o arrecando danni ad altre persone ,non mi sembra una cosa sensata.
Creare disagio è nè più nè meno lo scopo dello sciopero.
Uno sciopero, se vuol essere utile a qualcosa, deve per definzione arrecare danno agli altri.
Se gli autisti del pulman hanno cattive condizioni lavorative, l'unico modo che hanno per tentare di ottenre cambiamenti
è fare pressioni sull'azienda, ovvero smettendo di erogare il servizio. I cittadini non possono più viaggiare, ma sanno che la colpa non è degli autisti, ma dell'azienda che li costringe a scioperare.
Questa è, a livello terra-terra, l'essenza dello sciopero. Mi sembra ridicolo parlare di "sciopero che non arreca danno".
Dissonance:
"Vi ricordate i controllori di volo, ad esempio? Hanno fatto tanto di quel casino ai tempi della prima cessione di Alitalia ad Air France, abilmente sobillati da Berlusconi, " ?!? ma va la'...
Anlem:
"Se non mi ricordo male il diritto di sciopero è riconosciuto dalla costituzione italiana. O almeno era così l'ultima volta che l'ho letta."
se non erro,la carta costituzionale annovera lo sciopero tra le 'liberta' dell'individuo e non tra i 'diritti'.
Cheguevilla:
"P.S. all'estero si sciopera per molto meno..."
all'estero si sciopera meno.
ad ogni buon conto se scioperare e' una liberta', e' anche vero che nel momento in cui lo si fa infrangendo la liberta' e/o arrecando danni ad altre persone ,non mi sembra una cosa sensata.
tra l'altro lo scorso anno ci sono stati oltre 1500 scioperi che sono costati alla collettivita' piu' di duemiliardi di euri,sembra un affare eccessivo.
effettivamente qualcosa va rivista...
"Vi ricordate i controllori di volo, ad esempio? Hanno fatto tanto di quel casino ai tempi della prima cessione di Alitalia ad Air France, abilmente sobillati da Berlusconi, " ?!? ma va la'...
Anlem:
"Se non mi ricordo male il diritto di sciopero è riconosciuto dalla costituzione italiana. O almeno era così l'ultima volta che l'ho letta."
se non erro,la carta costituzionale annovera lo sciopero tra le 'liberta' dell'individuo e non tra i 'diritti'.
Cheguevilla:
"P.S. all'estero si sciopera per molto meno..."
all'estero si sciopera meno.
ad ogni buon conto se scioperare e' una liberta', e' anche vero che nel momento in cui lo si fa infrangendo la liberta' e/o arrecando danni ad altre persone ,non mi sembra una cosa sensata.
tra l'altro lo scorso anno ci sono stati oltre 1500 scioperi che sono costati alla collettivita' piu' di duemiliardi di euri,sembra un affare eccessivo.
effettivamente qualcosa va rivista...
Non so bene giudicare se in passato si è abusato di più dello sciopero selvaggio o dei lavoratori.
Soprattutto, non capisco perchè si parli di fermare gli scioperi ma non di migliorare le condizioni di lavoro.
Insomma, curare il cancro con l'aspirina.
P.S. all'estero si sciopera per molto meno...
Soprattutto, non capisco perchè si parli di fermare gli scioperi ma non di migliorare le condizioni di lavoro.
Insomma, curare il cancro con l'aspirina.
P.S. all'estero si sciopera per molto meno...
Se non mi ricordo male il diritto di sciopero è riconosciuto dalla costituzione italiana. O almeno era così l'ultima volta che l'ho letta.

Io penso che questo decreto sia un grosso colpo, in termini di immagine, del governo (e non me ne rallegro affatto). Ho già sentito in giro i primi "era ora". Del resto, c'è da dire che specialmente nei trasporti, dello sciopero selvaggio si era pesantemente abusato. Vi ricordate i controllori di volo, ad esempio? Hanno fatto tanto di quel casino ai tempi della prima cessione di Alitalia ad Air France, abilmente sobillati da Berlusconi, che le scene di aeroporti nel caos erano diventate quotidiane. (Poi la situazione si è risolta lo stesso a loro danno, ma questa è un'altra storia).
Premetto che non conosco questa legge, però
se si fa una legge che seriamente regolamenti lo sciopero, io posso essere d'accordo.
1) Regolamenti non significa vieta.
2) La libertà di chi intende scioperare, non deve (il più possibile) intaccare la libertà altrui.
se si fa una legge che seriamente regolamenti lo sciopero, io posso essere d'accordo.
1) Regolamenti non significa vieta.
2) La libertà di chi intende scioperare, non deve (il più possibile) intaccare la libertà altrui.
è davvero surreale.
mi chiedo quale forma di pressione sia per l'azienda girare lo stipendio dei lavoratori ad una onlus.
ma ormai non mi stupisco più di niente.
avete sentito dei 400 mln buttati per un election day mancato?
non è stato difficile trovare nell'archivio del corriere frasi come questa:
«Anche qui servono i soldi. Per fare la Pedemontana, per collegare Malpensa, per i nostri territori. E invece c' è chi li spreca. Ma se continuano così, questa volta la secessione la facciamo davvero» - Umberto Bossi, 7 ottobre 2008.
quando proprio la Lega si è opposta fermamente ad accorpare referendum e elezioni europee!
mi chiedo quale forma di pressione sia per l'azienda girare lo stipendio dei lavoratori ad una onlus.
ma ormai non mi stupisco più di niente.
avete sentito dei 400 mln buttati per un election day mancato?
non è stato difficile trovare nell'archivio del corriere frasi come questa:
«Anche qui servono i soldi. Per fare la Pedemontana, per collegare Malpensa, per i nostri territori. E invece c' è chi li spreca. Ma se continuano così, questa volta la secessione la facciamo davvero» - Umberto Bossi, 7 ottobre 2008.
quando proprio la Lega si è opposta fermamente ad accorpare referendum e elezioni europee!