Su lettere di referenza e dintorni
Sto concludendo il primo anno di Magistrale in Matematica, e sto cominciando a pensare seriamente al mio futuro. Premetto che iniziai l'università con l'intento di proseguire con un Ph.D, e che al momento il mio obiettivo rimane quello; vorrei possibilmente andarmene dall'Italia. Alla fine di questa sessione estiva d'esami prevedo di avere più della metà dei crediti (d'esami) necessari, quindi pensavo di mettermi a studiare per la tesi già questa stessa estate, ma qui cominciano i "dubbi": so per esempio che in molte applications sono richieste lettere di referenza/raccomandazione redatte da professori che (suppongo) debbano avere un minimo di conoscenza del candidato/studente che vanno a presentare - dando un'occhiata ai vari bandi (scaduti) sembra che il numero di lettere richieste varii da uno a tre. Questo mi conduce al primo gruppo di domande: come si ottiene una lettera di referenza? Immagino che i relatori (di Triennale e Magistrale) siano i primi candidati papabili, ma sarebbe sfacciato a vostro avviso domandare per esempio ad un professore con il quale si è superato in maniera brillante un esame (magari sostenuto all'estero in Erasmus)?
Un amico (arrivista) che ha già un notevole curriculum accademico-lavorativo mi suggerisce poi di scegliere un relatore differente rispetto a quello della Triennale, sostanzialmente per motivi di contatti; il suo consiglio è ragionevole, perché così facendo il numero di professori che mi conoscono bene aumenterebbe, con tutti i benefici che questo comporterebbe. Tuttavia io sono particolarmente "legato" al relatore della Triennale, il quale si è già detto disposto a prendermi come tesista; fa parte di un "gruppo di ricerca" potente, e il suo ambito mi interessa. Come dovrei comportarmi, a parer vostro?
Ringrazio.
Un amico (arrivista) che ha già un notevole curriculum accademico-lavorativo mi suggerisce poi di scegliere un relatore differente rispetto a quello della Triennale, sostanzialmente per motivi di contatti; il suo consiglio è ragionevole, perché così facendo il numero di professori che mi conoscono bene aumenterebbe, con tutti i benefici che questo comporterebbe. Tuttavia io sono particolarmente "legato" al relatore della Triennale, il quale si è già detto disposto a prendermi come tesista; fa parte di un "gruppo di ricerca" potente, e il suo ambito mi interessa. Come dovrei comportarmi, a parer vostro?
Ringrazio.
Risposte
Potresti anche fare la tesi con più di un relatore oppure con un correlatore (eventualmente esterno). La mia tesi magistrale per esempio l'ho fatto con la professoressa Anna Maria Fino come relatore (Università di Torino) e con il professor Emilio Musso come correlatore (Politecnico di Torino). Tutto sommato non è neanche necessario che sia un relatore o correlatore: durante la tesi magistrale potresti facilmente finire per farti dare consigli e/o fare chiacchierate amichevoli con altri membri del gruppo di ricerca di cui fa parte il tuo professore (e che ovviamente dovrai ringraziare nella tesi). Quindi avrai modo di essere conociuto da altri professori.
Ti parlo per esperienza personale, ho ricevuto lettere e ne ho scritte sia non da relatori e non da relatore, hanno sempre fatto quello che dovevano fare. La cosa che importa davvero, che non mi stanco di ripetere, e' che chi te la scrive, che ovviamente deve conoscerti, sia una persona scientificamente attiva.
"Luca.Lussardi":
Non ha nessuna importanza che sia il relatore a raccomandarti, secondo me puoi pure tenere lo stesso relatore e chiedere la seconda lettere ad un altro prof che hai avuto.
Scusa se mi inserisco nuovamente, però un professore con cui ho fatto un esame più che scrivere che ho superato la prova brillantemente (suppongo di andare da un prof con cui ho preso un voto molto alto)che cosa può dire? Un relatore può parlare della capacità di lavorare da solo, di approfondire,della proprietà di linguaggio e altro. Ovviamente se non ci fossero alternative è logico che è l'unica soluzione però immagino che siano lettere di presentazione un po' mediocri. Cioè tu, di un tuo studente che hai visto solo all'orale e che magari ha preso un 30, cosa pensi di poter scrivere?
Non ha nessuna importanza che sia il relatore a raccomandarti, secondo me puoi pure tenere lo stesso relatore e chiedere la seconda lettere ad un altro prof che hai avuto.
"Luca.Lussardi":
[...] indipendentemente dal fatto che sia stato tuo relatore o no, ovviamente deve conoscerti e deve poterti valutare.
Il punto è un po' questo: un relatore conosce (più o meno) i suoi tesisti, ed in genere potrebbe garantire per loro. Io, però, vorrei lavorare ancora con lo stesso professore della triennale, e questo ridurrebbe ad uno il numero di professori che potrebbero compilare una lettera per me. Allora il punto è: devo per forza scegliere un altro professore (in modo tale da poter ragionevolmente contare su due raccomandazioni), oppure potrebbe essere logico rivolgersi anche a docenti con i quali ho sostenuto brillantemente un esame?
Non ho allora capito la questione se ho solo sfiorato la risposta: io avevo capito che la tua domanda fosse sulle lettere di referenza, a chi conviene chiederla. Se e' per un dottorato di ricerca ti conviene chiederla a chi e' scientificamente attivo e noto nella comunita' a cui appartieni (calcolo delle variazioni se fai quello), indipendentemente dal fatto che sia stato tuo relatore o no, ovviamente deve conoscerti e deve poterti valutare.
"Intermat":
[...] Tu hai mai dovuto fare progetti, magari in esami più informatici? Perché oggettivamente immagino che la lettera scritta da un professore che ti ha visto giusto a lezione e all'esame non possa che essere "mediocre", nel senso che a meno che tu non abbia brillato per le domande fatte e per l'esame sostenuto mi sembra difficile che un professore si possa ricordare per bene di te. [...]
Ho fatto un esame di Laboratorio Computazionale che comportava la risoluzione di una lunga serie di esercizi da consegnare settimanalmente + un progetto finale, ma in realtà non credo che il professore con cui l'ho fatto si ricordi qualcosa. Una cosa a cui pensavo è che da me ci sono 4 CFU dedicati ad un'attività seminariale da preparare, che si tradurrebbe nell'andare da un prof per farsi assegnare un argomento sul quale preparare una tesina da poi esporre ad un pubblico. Potrei giocarmi questa carta, forse. In fondo la tesi triennale vale 5+1 CFU.
"intermat":
[...] PS: Non ti pare di partire troppo presto per lo studio per la tesi? Non so come funziona da voi ma io sto cercando di fare una tesi sul machine learning e big data e sto iniziando praticamente dopo aver finito gli esami. Prima proprio non avrei avuto tempo!
In realtà no (alla triennale avevo iniziato a otto esami dalla fine, a fine luglio prevedo e spero me ne mancheranno "solo" cinque). Se opto per il relatore della triennale, sono sicuro che mi darà del lavoro settimanale da fare, in modo da poter centellinare e distribuire bene il tutto. Preferisco prendermi il tempo per meditare bene su quello che faccio. In ogni caso da me la tesi magistrale vale 36 CFU; in Norvegia dove ho studiato il primo semestre vale 60

Io ti posso dire che quando mi è servita una lettera di referenza sono andato dal docente della triennale e basta. In quel caso era sufficiente una lettera sola però. Nel tuo caso io seguirei il consiglio del tuo amico oppure parlerei chiaramente col precedente relatore. Se ci sei legato vorrà dire che è una persona che è in grado anche di capire i problemi e di venirti incontro. Sicuramente lui ti saprà dire se effettivamente è meglio avere diversi relatori o se è indifferente.
Anche io avevo pensato a come risolvere il problema dell'altra lettera aggiuntiva a quella dei due relatori (nel tuo caso uno). Effettivamente avevo pensato di andare da una professoressa che avevo "ammorbato" per diversi mesi portandole un progetto aggiuntivo a quello richiesto e che si ricordava benissimo di me per via delle scocciature che gli avevo dato. Insomma credo che effettivamente avrebbe potuto scrivere qualcosa su di me, gli altri oggettivamente no. Tu hai mai dovuto fare progetti, magari in esami più informatici? Perché oggettivamente immagino che la lettera scritta da un professore che ti ha visto giusto a lezione e all'esame non possa che essere "mediocre", nel senso che a meno che tu non abbia brillato per le domande fatte e per l'esame sostenuto mi sembra difficile che un professore si possa ricordare per bene di te.
PS: Non ti pare di partire troppo presto per lo studio per la tesi? Non so come funziona da voi ma io sto cercando di fare una tesi sul machine learning e big data e sto iniziando praticamente dopo aver finito gli esami. Prima proprio non avrei avuto tempo!
Anche io avevo pensato a come risolvere il problema dell'altra lettera aggiuntiva a quella dei due relatori (nel tuo caso uno). Effettivamente avevo pensato di andare da una professoressa che avevo "ammorbato" per diversi mesi portandole un progetto aggiuntivo a quello richiesto e che si ricordava benissimo di me per via delle scocciature che gli avevo dato. Insomma credo che effettivamente avrebbe potuto scrivere qualcosa su di me, gli altri oggettivamente no. Tu hai mai dovuto fare progetti, magari in esami più informatici? Perché oggettivamente immagino che la lettera scritta da un professore che ti ha visto giusto a lezione e all'esame non possa che essere "mediocre", nel senso che a meno che tu non abbia brillato per le domande fatte e per l'esame sostenuto mi sembra difficile che un professore si possa ricordare per bene di te.
PS: Non ti pare di partire troppo presto per lo studio per la tesi? Non so come funziona da voi ma io sto cercando di fare una tesi sul machine learning e big data e sto iniziando praticamente dopo aver finito gli esami. Prima proprio non avrei avuto tempo!
"Luca.Lussardi":
La cosa migliore perche' una lettera di referenza funzioni e' che la persona che te la scrive sia conosciuta a livello di ricerca; se scientificamente non lo conosce nessuno perche' e' poco attivo nella ricerca e' conveniente non chiedergliela. Puoi avere una prima valutazione proprio dalla sua pagina personale sul CVGMT che hai linkato.
Bene, grazie, ma questo sfiora solo le questioni che ho posto.
La cosa migliore perche' una lettera di referenza funzioni e' che la persona che te la scrive sia conosciuta a livello di ricerca; se scientificamente non lo conosce nessuno perche' e' poco attivo nella ricerca e' conveniente non chiedergliela. Puoi avere una prima valutazione proprio dalla sua pagina personale sul CVGMT che hai linkato.