Studiare per semplice interesse personale non si fa?
Questa è una domanda che mi frulla nella testa da un pò, io ho la mia risposta che ritengo ovvia, ma a quanto pare vivo in una bolla e non è una risposta che almeno tra conoscenti e web-nauti viene scontata. A me interessa studiare ciò che mi piace e quando ho problemi nello studio chiedo come affrontarli e le domande che mi fanno sono tutte inerenti alla scuola/università, all'età e al lavoro che vorrei fare, salvo poi dirli che io non frequento istituti di istruzione, già lavoro ed ho un età in cui non sono vecchio ma non sono nemmeno giovanissimo.
Anche mio nonno quando parlavo con lui e li dicevo sto studiando X mi diceva la scuola va bene fino a una certa età, non ammetteva lo studio personale. Forse lo studio è visto come un lavoro/dovere e non come un piacere dalle persone.
Voi come la pensate? Vi risulta quello che sto dicendo?
Anche mio nonno quando parlavo con lui e li dicevo sto studiando X mi diceva la scuola va bene fino a una certa età, non ammetteva lo studio personale. Forse lo studio è visto come un lavoro/dovere e non come un piacere dalle persone.
Voi come la pensate? Vi risulta quello che sto dicendo?
Risposte
Io studio musica per conto mio, vado pure a lezione pagando un maestro. Il piacere di scoprire e studiare è indipendente dall'età!

"C0SIM0":
ma a quanto pare vivo in una bolla e non è una risposta che almeno tra conoscenti e web-nauti viene scontata.
"C0SIM0":
Ho capito, però questa cosa mi fa sentire strano, tipo se compro un libro mi sento dire: “ancora libri?” Detto da gente che comunque i soldi se li va a spendere comunque per cose che li piacciono. Oppure magari essere visto come strano dagli studenti se provo ad andare a studiare in biblioteca dato che non sono più “un fanciullo”
Le persone a cui ti riferisci sono quelle che fanno ricerca? Quelli del forum che comunque vivono con la matematica? Secondo me loro sono dei casi a parte perché sono visti come dei punti di riferimento per i giovani studenti (e non come dei falliti che vanno in biblioteca a leggere per conto proprio) e sono visti a ragione come dei cervelli dagli altri e che quindi possono permettersi di farlo. Sbaglio?
Guarda, Cosimo, cambia bolla, oppure, come ti consiglia matos, non li stare a sentire e 'guarda e passa'.
C'è tantissima gente, ne conosco tanta, che la pensa come te e fa come te, a prescindere dalla materia, dalla matematica alla letteratura, alla filosofia, all'arte, alla musica, al cinema, o qualunque altra cosa.
Non siamo tutti uguali, chi è meno interessato allo studio e alla lettura non è certo di serie B né più stupido, conosco gente di prim'odine che non sono degli intellettuali, sto benissimo in loro compagnia e non credo che vedano affatto con diffidenza o critica chi ama leggere e studiare.
Però è vero che c'è una parte della società che usa come unico metro di misura il denaro (e il successo, in genere anch'esso inteso 'quanti soldi fai'), e considera il resto inutile (ci può anche essere una parte di complesso di inferiorità, da cui si difendono criticando chi studia e ne sa di più, cioè, forse qualcuno rosica...

Quanto agli studenti in biblioteca, per la mia esperienza (molto tempo passato da grandicella in una biblioteca di matematica), a parte il fatto che vedervi una persona più grande non è raro, sì, si può avere la percezione che ti guardino 'strano', ma poi non è vero, è che non ti conoscono, se ti conoscono anzi spesso hanno amicizia e rispetto.
Ti potrei fare la storia di alcune persone più in là con gi anni che ho conosciuto in biblioteca a matematica, alcune di alto livello (ne ricordo con commozione ancora una con cui avevo fatto amicizia, che purtroppo ora non c'è più), e con vicende di vita che solo accidentalente le avevano portato a non avere carriera e posizione sociale come professori o altro.
(Il mio giardiniere scrive libri e insegna storia del cinema a contratto all'università, ha insegnato anche alla Cornell..., è un caso raro, vero, ma per dire che non tutto si fa per denaro, e non sei affatto 'strano').
Le persone a cui ti riferisci sono quelle che fanno ricerca? Quelli del forum che comunque vivono con la matematica? Secondo me loro sono dei casi a parte perché sono visti come dei punti di riferimento per i giovani studenti (e non come dei falliti che vanno in biblioteca a leggere per conto proprio)Sì. E questo è sicuramente vero, sarai visto come strano. Ma per quanto mi riguarda c'è solo una risposta per la parte sottolineata: "non ragioniam di lor, ma guarda e passa".
Se a te piace, che te frega?

Ho capito, però questa cosa mi fa sentire strano, tipo se compro un libro mi sento dire: “ancora libri?” Detto da gente che comunque i soldi se li va a spendere comunque per cose che li piacciono. Oppure magari essere visto come strano dagli studenti se provo ad andare a studiare in biblioteca dato che non sono più “un fanciullo” 
Le persone a cui ti riferisci sono quelle che fanno ricerca? Quelli del forum che comunque vivono con la matematica? Secondo me loro sono dei casi a parte perché sono visti come dei punti di riferimento per i giovani studenti (e non come dei falliti che vanno in biblioteca a leggere per conto proprio) e sono visti a ragione come dei cervelli dagli altri e che quindi possono permettersi di farlo. Sbaglio?

Le persone a cui ti riferisci sono quelle che fanno ricerca? Quelli del forum che comunque vivono con la matematica? Secondo me loro sono dei casi a parte perché sono visti come dei punti di riferimento per i giovani studenti (e non come dei falliti che vanno in biblioteca a leggere per conto proprio) e sono visti a ragione come dei cervelli dagli altri e che quindi possono permettersi di farlo. Sbaglio?
Credo intendesse dire che quasi ogni matematico (o meglio ogni Matematico) ti risponderebbe che non smetti mai di studiare. Questo è vero, perché ogni matematico in gamba che conosco è in perenne studio, nel senso che la forma metis che ha è quella di approcciare sempre nuovi problemi: e questo cosa è se non studio?
Io non sono un matematico, però come a te mi piace studiare, e mi scontro sempre con gente che non capisce la mia passione e mi chiede chi te lo fa fare? Ma perché alla tua età studi?
nella società la vita è divisa in due punti cardinali: 1) studi (per poi) 2) lavorare; in questi termini lo studio è una preparazione al lavoro.
Il problema è che non è che qualcuno me lo fa fare (come probabilmente nella loro vita da studenti sono stati obbligati da qualcuno a farlo) a me piace, e quindi mi ritaglio il tempo per poterlo fare.
Io non sono un matematico, però come a te mi piace studiare, e mi scontro sempre con gente che non capisce la mia passione e mi chiede chi te lo fa fare? Ma perché alla tua età studi?
nella società la vita è divisa in due punti cardinali: 1) studi (per poi) 2) lavorare; in questi termini lo studio è una preparazione al lavoro.
Il problema è che non è che qualcuno me lo fa fare (come probabilmente nella loro vita da studenti sono stati obbligati da qualcuno a farlo) a me piace, e quindi mi ritaglio il tempo per poterlo fare.
non ho capito


Siamo, per lo più matematici, quindi la risposta qui è quella che non danno gli altri...
