Scenari
"Sergio":
Che succederà? Comincio a pensare che dipenderà da Di Pietro. I suoi atteggiamenti "estremistici" (contro Berlusconi) da una parte gli procurano simpatie di tanti -- me lo dice Facebook in un orecchio -- dall'altra rendono difficile la coesistenza con altri che hanno ben altra maturità politica.
Mi sento piuttosto offeso da questa frase.
Prego, Sergio, puoi spiegarti meglio? Magari dall'alto della tua maturità politica.
Risposte
"mircoFN":
@ WiZaRd
scusa ma tu dove vivi? Non credi che siamo così?
Una rondine non fa primavera. Certo, ma due rondini possono farla e forse quattro gatti ancora di più. Non rassegnamoci: resitere, resitere, resitere!
"Steven":
Accidenti Wizard, un'esplosione di ottimismo!![]()
Seriamente dai, la storia ci mostra con esempi multipli e anche stra-noti che di fatto i popoli, e l'umanità in generale, sono usciti fuori da guai ben peggiori di Berlusconi e la combriccola che gli va dietro.
E che vi devo dire... speriamo di trovare il più presto possibile un clima politico migliorato... speriamo...
Mi permetto di adottare la visione di Alvinlee88 che cito, che condensa in maniera estremamente calzante la mia opinione in materia.
Il punto è proprio qua: si parla di condizioni necessarie.
Abbiate pazienza, la nostra è la nazione di Giuseppe Chiaravalloti, attuale vicepresidente del Garante della privacy ed ex presidende della regione Calabria (FI), che al telefono parlando del PM De Magistris dice
Lo dobbiamo ammazzare? No, gli facciamo le cause civili e le affidiamo alla camorra napoletana..
L'Idv fa del suo cavallo di battaglia la questione morale, diminuendo l'attenzione su aspetti più specifici della gestione dello stato.
Io sono perfettamente d'accordo con la visione di Alvinlee88 che vede in questo partito una forza di passaggio dall'Italia di Chiaravalloti e Cosentino ad un'Italia quantomeno normale.
Fatto questo passaggio, si può rientrare nei ranghi di una normale scena politico-sociale.
Per intenderci: se ho casa che sta per crollare, non penso a comprare gli elettrodomestici, per quanto fondamentali, ma prima chiamo il geometra per non ritrovarla sbriciolata. Risolto ciò, passiamo agli elettrodomestici.
Accidenti Wizard, un'esplosione di ottimismo!
Seriamente dai, la storia ci mostra con esempi multipli e anche stra-noti che di fatto i popoli, e l'umanità in generale, sono usciti fuori da guai ben peggiori di Berlusconi e la combriccola che gli va dietro.
"alvinlee88":
Ma questi tempi sono ancora lontani, e la mia ferma convinzione è che tutti quelli che credono nell’ indispensabilità di porre fine all’era di Berlusconi come condizione necessaria per iniziare a parlare di politica, a prescindere dalla maturità politica, debbano smetterla di fare gli snob, smetterla di anteporre la forma al contenuto e sostenere pienamente Di Pietro e chi con lui dimostra di voler intraprendere questa battaglia, sperando in tal modo di portare su questa pista anche chi sa “costruire uno schieramento ampio in grado di portare a un definitivo cambio di rotta”, dal momento che questo cambio di rotta non può prescindere da una ferma opposizione a Berlusconi.
Il punto è proprio qua: si parla di condizioni necessarie.
Abbiate pazienza, la nostra è la nazione di Giuseppe Chiaravalloti, attuale vicepresidente del Garante della privacy ed ex presidende della regione Calabria (FI), che al telefono parlando del PM De Magistris dice
Lo dobbiamo ammazzare? No, gli facciamo le cause civili e le affidiamo alla camorra napoletana..
L'Idv fa del suo cavallo di battaglia la questione morale, diminuendo l'attenzione su aspetti più specifici della gestione dello stato.
Io sono perfettamente d'accordo con la visione di Alvinlee88 che vede in questo partito una forza di passaggio dall'Italia di Chiaravalloti e Cosentino ad un'Italia quantomeno normale.
Fatto questo passaggio, si può rientrare nei ranghi di una normale scena politico-sociale.
Per intenderci: se ho casa che sta per crollare, non penso a comprare gli elettrodomestici, per quanto fondamentali, ma prima chiamo il geometra per non ritrovarla sbriciolata. Risolto ciò, passiamo agli elettrodomestici.

"Wizard":
Ma se questo è il popolo italiano, allora io dubito che quattro gatti possao cambiare la situazione.
Accidenti Wizard, un'esplosione di ottimismo!

Seriamente dai, la storia ci mostra con esempi multipli e anche stra-noti che di fatto i popoli, e l'umanità in generale, sono usciti fuori da guai ben peggiori di Berlusconi e la combriccola che gli va dietro.

"Faussone":
OT
D'accordo a proposito dei contenuti, al di là (in questo caso sì separato) dell'ortografia.
Sono antipatico lo so, scusa Mirco ma non resisto a queste cose, debolezza mia. Perdonami.
Cosa dire ... avercene di queste critiche!
Confesso però che speravo suscitare qualche contrasto un po' più profondo, se mi è concesso il commento.
Grazie comunque per aver segnalato i refusi.
Anch'io, quando ho tempo, cerco di stare attento alle questioni grammaticali e ortografiche, tuttavia rispetto al cartello che tu citi, notato al telegiornale, quello che mi colpisce è stato il contenuto più che la forma. Ci deve essere stato almeno un elettore che lo ha pensato, lo ha scritto e lo ha esposto .. e questo mi disturba e proccupa un po' più di un accento che non ci vuole.
@ WiZaRd
scusa ma tu dove vivi? Non credi che siamo così?
Una rondine non fa primavera. Certo, ma due rondini possono farla e forse quattro gatti ancora di più. Non rassegnamoci: resitere, resitere, resitere!
"mircoFN":
Mi sembra una pia illusione. Mooolti italiani lo hanno votato perché siamo: ignoranti, creduloni, non sappiamo fare due conti con l'oggettività, ci siamo fatti rincitrullire per un quarto di secolo dalle televisioni commerciali (non tanto da Fede ma dalla De Filippi e da Drive-in), viviamo nel miraggio di essere ricchi e potenti (perché altrimenti tanto successo per il superenalotto che è un gioco a rimessa certa?), accettiamo che vengano spacciate per scientifiche certe trasmissioni su maghi al di là e fantasmi, crediamo nei miracoli, non crediamo più nell'oggettività e quindi nella democrazia, ecc...
Abbiamo il governo che ci meritiamo e il premier che ci meritiamo. Cominciamo a rendercene conto e magari anche a pensare che è troppo comodo dire 'la politica mi fa schifo e non mi sporco'. Così facendo lasciamo mano libera a chi veramente si sporca e si unge.
Ma se questo è il popolo italiano, allora io dubito che quattro gatti possao cambiare la situazione.
OT
D'accordo a proposito dei contenuti, al di là (in questo caso sì separato) dell'ortografia.
Sono antipatico lo so, scusa Mirco ma non resisto a queste cose, debolezza mia. Perdonami.
A proposito (e ridai) avete notato quella scritta di solidarietà a Berlusconi con l'accento sulla "e":
"Berlusconi siamo con tè".... ORRORE
D'accordo a proposito dei contenuti, al di là (in questo caso sì separato) dell'ortografia.
Sono antipatico lo so, scusa Mirco ma non resisto a queste cose, debolezza mia. Perdonami.
A proposito (e ridai) avete notato quella scritta di solidarietà a Berlusconi con l'accento sulla "e":
"Berlusconi siamo con tè".... ORRORE

"WiZaRd":
....
Mi spiego meglio: se qualcuno si preoccupasse di opporre al miraggio berlusconiano un programma politico serio non credo che la stragrande maggioranza degli italiani voterebbe ancora Berlusconi alle prossime elezioni.
Mi sembra una pia illusione. Mooolti italiani lo hanno votato perché siamo: ignoranti, creduloni, non sappiamo fare due conti con l'oggettività, ci siamo fatti rincitrullire per un quarto di secolo dalle televisioni commerciali (non tanto da Fede ma dalla De Filippi e da Drive-in), viviamo nel miraggio di essere ricchi e potenti (perché altrimenti tanto successo per il superenalotto che è un gioco a rimessa certa?), accettiamo che vengano spacciate per scientifiche certe trasmissioni su maghi al di là e fantasmi, crediamo nei miracoli, non crediamo più nell'oggettività e quindi nella democrazia, ecc...
Abbiamo il governo che ci meritiamo e il premier che ci meritiamo. Cominciamo a rendercene conto e magari anche a pensare che è troppo comodo dire 'la politica mi fa schifo e non mi sporco'. Così facendo lasciamo mano libera a chi veramente si sporca e si unge.
Ma non vi viene un brivido pensando anche solo a certa gente della lega o dello spettacolo che siede in parlamento e ci rappresenta? Pensiamo al livello morale e intellettuale di certi ministri o portavoce.
Rosi Bindi ha fatto notare che non è il caso di dare agli altri colpe di sobillatori. Ovvero chi è causa del suo mal pianga se stesso. Ed è stata massacrata come se avesse sostenuto l'aggressore. Approposito di sobillatori, vi ricordate quando il remissivo Berlusca, sempre pronto ad accettare la critica, mimò una sventagliata di mitra contro la giornalista che faceva una lecita domanda all'amico Putin? A parte il gesto da caserma o da bar al quale il nostro ci ha abituato, per cui ci ridiamo anche sopra, mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i parenti della Politoskaia approposito dei sobillatori.
Vi ricordate quando sempre il Berlusca non ha accettato nemmeno l'esito delle urne denunciando brogli e pretendendo il riconteggio delle schede? Altro esempio di ricoscimento dell'avversario politico. E potrei continuare.....
Chi ha un po' di cervello è ora che lo tiri fuori perché finora abbiamo fatto schifo!
Vorrei esprimere solo un piccolo pensiero in merito alla questione Di Pietro sollevata da alvinlee88.
Voglio innanzitutto precisare che io non seguo la politica minimamente poiché ho una pessima opinione della politica e dei politici.
Tutte le volte che vedo Di Pietro ho però l'impressione di un "forcaiolo" che concentra tutta la sua "carica agonistica" contro la persona Berlusconi. L'amico alvinlee88 giustamente lamenta il fatto che il nostro attuale primo ministro è uno che ha in mano tre televisioni nazionali, che attraverso la propria famiglia gestisce alcune delle più importanti testate d'informazione in Italia, di una persona che conquista voti non con un programma politico di ampio respiro che metta in luce una reale capacità organizzativa ed una visione di insieme di ampio spettro ma attraverso la distribuzione agli italiani del sogno dell'uomo realizzato e del miraggio della grandezza ecomica, di un uomo che conquista cioè voti con un specie di culto della sua persona, attraverso l'esercizio di perverso fascino sull'italiano medio (perdonatemi ma non posso credere che Berlusconi abbia letteralemente comprato in contanti i voti delle ultime elezioni, credo che l'esborso sarebbe stato troppo grande, quindi la ragione che mi sono fatto è quella appena esposta e mi scuso se la visione di insieme che ne traspare non supera la mezz'ora), ma io mi domando se questo non dipenda proprio dal fatto che Di Pietro è un "forcaiolo".
Mi spiego meglio: se qualcuno si preoccupasse di opporre al miraggio berlusconiano un programma politico serio non credo che la stragrande maggioranza degli italiani voterebbe ancora Berlusconi alle prossime elezioni. Non è forse colpa dell'assenza di una vera politica, dello scissionismo di una sinistra anacronistica, della confusione anti-berlusconiana della sinitra moderata e del "forcaiolo" Di Pietro che gli italiani votano Berlusca? Non è sono più i demeriti dell'opposizione che i meriti della maggioranza? Se la risposta è sì, allora la vedo molto dura rimuovere il berlusconismo con Di Pietro e De Magistris.
Ovviamente non ho nessun intento polemico, non esprimo giudizi su nessuno e il mio è solo un tentivo di esporre una idea che conduce ad una domanda cui spero qualcuno sappia dare risposta.
Saluti.
Voglio innanzitutto precisare che io non seguo la politica minimamente poiché ho una pessima opinione della politica e dei politici.
Tutte le volte che vedo Di Pietro ho però l'impressione di un "forcaiolo" che concentra tutta la sua "carica agonistica" contro la persona Berlusconi. L'amico alvinlee88 giustamente lamenta il fatto che il nostro attuale primo ministro è uno che ha in mano tre televisioni nazionali, che attraverso la propria famiglia gestisce alcune delle più importanti testate d'informazione in Italia, di una persona che conquista voti non con un programma politico di ampio respiro che metta in luce una reale capacità organizzativa ed una visione di insieme di ampio spettro ma attraverso la distribuzione agli italiani del sogno dell'uomo realizzato e del miraggio della grandezza ecomica, di un uomo che conquista cioè voti con un specie di culto della sua persona, attraverso l'esercizio di perverso fascino sull'italiano medio (perdonatemi ma non posso credere che Berlusconi abbia letteralemente comprato in contanti i voti delle ultime elezioni, credo che l'esborso sarebbe stato troppo grande, quindi la ragione che mi sono fatto è quella appena esposta e mi scuso se la visione di insieme che ne traspare non supera la mezz'ora), ma io mi domando se questo non dipenda proprio dal fatto che Di Pietro è un "forcaiolo".
Mi spiego meglio: se qualcuno si preoccupasse di opporre al miraggio berlusconiano un programma politico serio non credo che la stragrande maggioranza degli italiani voterebbe ancora Berlusconi alle prossime elezioni. Non è forse colpa dell'assenza di una vera politica, dello scissionismo di una sinistra anacronistica, della confusione anti-berlusconiana della sinitra moderata e del "forcaiolo" Di Pietro che gli italiani votano Berlusca? Non è sono più i demeriti dell'opposizione che i meriti della maggioranza? Se la risposta è sì, allora la vedo molto dura rimuovere il berlusconismo con Di Pietro e De Magistris.
Ovviamente non ho nessun intento polemico, non esprimo giudizi su nessuno e il mio è solo un tentivo di esporre una idea che conduce ad una domanda cui spero qualcuno sappia dare risposta.
Saluti.
"Sergio":
Offeso? E perché mai?
Perché hai dato a intendere che chi sostiene di Pietro sia una persona la cui ideologia politica si esprime essenzialmente in una contrapposizione a Berlusconi, mentre chi ha “ben altra maturità politica” prende o dovrebbe prendere le distanze da quest’urlatore dalla politica di ristrettissimo respiro (questo se quando hai nominato gli “altri con ben altra maturità politica” ti riferivi agli elettori, come io ho capito inizialmente, e non ai politici. In caso contrario ho frainteso).
La situazione è a mio avviso (o almeno per quanto mi riguarda, da sostenitore di di Pietro) ben diversa.
La condizione in cui si trova l’Italia dell’era Berlusconi è vergognosa. Il senso di disgusto, di rabbia e di impotenza scaturito dalla presenza di Silvio Berlusconi alla guida del paese pervade e mortifica qualunque italiano sufficientemente informato e dotato di sufficiente coscienza civile. A ciò si aggiunge, anzi ne è anche causa, l’assenza dei fatti, o la loro mistificazione. Mi piacerebbe molto sapere ad esempio cosa si è fatto finora contro la crisi, a parte dire che non bisogna pensarci, mi piacerebbe che venissero fatti vedere dai TG quei video di youtube e venisse data voce a quelle persone che si lamentano dei molti rifiuti che ancora ci sono a Napoli, mi in**** come una bestia quando all’unisono si sentono solo elogi per l’intervento del governo in Abruzzo e quando nessuno parla ad esempio di questo http://www.dongiorgio.it/pagine.php?id=1865&nome=prima , non tollero che il parlamento sia rallentato dai problemi giudiziari di Berlusconi, non tollero che quest’ultimo si sia potuto permettere di dichiarare di essere entrato in politica per sfuggire alle condanne, non tollero la presenza di condannati in parlamento. Tutto questo, e molto altro che non scrivo per mancanza di tempo e per paura di causare noia, viene prima di qualunque discussione di carattere politico e di condivisione o meno di “obiettivi dall’ampio respiro”.
Di Pietro non rispecchia affatto il mio ideale politico, anzi convengo con te, Sergio, che il suo partito abbia a malapena un programma indipendente dalla presenza di Berlusconi. Non ho mai sentito di Pietro parlare di Politica, che io ricordi. Ma do a lui tutto il mio sostegno per la necessità di quello che sta facendo: opporsi alla persona di Berlusconi e al suo governo (badate bene, opporsi ad entrambe le cose). Nella sciagurata situazione in cui siamo priorità assoluta è ridare decenza alla politica italiana, e per fare questo bisogna eliminare Berlusconi (il che ovviamente non significa tirargli duomi nel viso, caso mai stessero controllando il forum come fanno con facebook…), senza compromessi. Di Pietro sembra che sia l’unico a essersi reso conto di questo, e sta portando avanti questa battaglia praticamente da solo, nel silenzio di un PD che, oltre a non presentare tratti distintivi salienti nel suo programma rispetto a quello del PDL, evita accuratamente di denunciare questa anomalia, salvo tiepidi guaiti.
Passata l’era Berlusconi, vedremo di riportare la discussione sul piano della politica, evitando come prima cosa il ripetersi di periodi come quello berlusconiano (partendo da una legge sul conflitto d’interessi), e poi giudicando cosa avranno da dire gli schieramenti, sperando prima o poi di poter votare qualcuno per il merito di quel che dice e non per impedire la vittoria di qualcun altro. Ma questi tempi sono ancora lontani, e la mia ferma convinzione è che tutti quelli che credono nell’ indispensabilità di porre fine all’era di Berlusconi come condizione necessaria per iniziare a parlare di politica, a prescindere dalla maturità politica, debbano smetterla di fare gli snob, smetterla di anteporre la forma al contenuto e sostenere pienamente Di Pietro e chi con lui dimostra di voler intraprendere questa battaglia, sperando in tal modo di portare su questa pista anche chi sa “costruire uno schieramento ampio in grado di portare a un definitivo cambio di rotta”, dal momento che questo cambio di rotta non può prescindere da una ferma opposizione a Berlusconi.
In conclusione, mi sono sentito offeso in quanto io sostengo di Pietro (vedi sopra), ma ciò non implica assolutamente che la mia ideologia politica si risolva nel programma dell’Idv, ne si può da questo dedurre da alcunché sulla mia maturità politica. Anzi, mal sopporto chi per motivi di vero o presunto maggior respiro politico prende le distanze da di Pietro: in questo momento fanno solo danno.
"Sergio":
[quote="Steven"]Quanto all'Idv, le persone attorno a me che seguono più lo scenario politico vedo che sono rivolte verso Di Pietro o verso appunto la Sinistra radicale. I secondi per ovvie questioni ideologiche, i primi perché, venendo a mancare queste questioni, vedono in Di Pietro o De Magistris gli unici che danno voce adeguatamente ad un sentimento di sofferenza civile.
Vero: è su questo che Di Pietro fonda il suo consenso, è per questo che "urla". Finché era il solo a urlare ci si poteva anche stare, ma ora che altri "urlano" in modo più maturo (mia opinione, of course), nel senso che più che urlare prefigurano un ampio schieramento alternativo, credo farebbe bene ad aggiustare i toni.
Sarebbe un bene per tutti quelli che non ne possono più di Berlusconi, ma il problema è: cosa sarebbe Di Pietro senza Berlusconi? Al momento nulla, quindi temo che continuerà a urlare. Potrebbe essere un problema.[/quote]
cosa sarebbe Di pietri senza berluscone? Lo stesso di oggi, il malaffare italico di cui il bassotto con cranio ad accentuata attrazione gravitazionale per oggetti contundenti è/era? solo una delle espressioni più riuscite, esiste tutt'ora ed è più forte che mai . l'unica cosa che mi fa vedere un barlume di speranza è quel mezzo milione di persone ha "votato" de magisteris dopo gli episodi da honduras accorsi a catanzaro (daltronde il nostro coraggioso aveva sfiorato l'ultima nostra eminenza grigia, che nominerò a mio rischio e pericolo

Sergio
La "sinistra radicale" è (a mio parere, of course) solo uno zombi. Anzi due: una componente "marxista" che non riesce ad adeguare la propria ideologia a tempi decisamente mutati
Il mio parere invece è che tutto è cambiato, ma allo stesso momento niente è cambiato ( come diceva qualcuno "bisogna che tutto cambi per far si che tutto resti come prima ", o qualcosa del genere).
L'ideologia dell'estrema sinistra non morirà mai, finchè ci saranno oppressi ed oppressori quest'ideologia sarà sempre viva, un pò stanca, ma sempre viva, e non c'è bisogno di tirare in mezzo Marx, Lenin, o chicchessia, perchè non c'è bisogno di leggere le idee di nessuno, è un'ideologia che nasce anche spontanea, il sentimento di giustizia, di uguaglianza, è una necessità fisiologica, anche per questo non morirà mai.
Sergio
Sono più ottimista, ma in due tempi.
1) Il "vecchio" (altro che nuovo che avanza!) prima o poi rioccuperà la scena.
2) Superato finalmente il Berlusconi sì / Berlusconi no, si potrà tornare a discutere di politica, non più delle grane giudiziare di Berlusconi. E allora, forse, si potrà intravedere un "nuovo" (ma occorrerà tanto lavoro...).
Ah, e questo ti fa essere più ottimista? Beato te! Ma, i vari Berlusconi, De Benedetti, Agnelli Ecc.. da quale scenario politico sono scaturiti? Forse dai comunisti? Ma si, dai comunisti, si sa che una società comunista produce capitalisti, speculatori, imbroglioni, truffatori ecc.., strano però che per Napoleone l'unica paura sono i comunisti.
Ma ne riparleremo fra un paio d'anni, quando anche in Italia le persone che cominciano a ragionare con la pancia saranno di più.
"Faussone":
@Falco5x
Io sono più pessimista di te: ci metterei la firma per lo scenario che descrivi (e sottolineo che non sono propriamente un moderato di centro-destra né ho nostalgie per la vecchia DC).
Sarà che tutto mi sembra meglio di Mr. B e del suo codazzo che prima ci togliamo di mezzo (in senso politico ovviamente) meno peggio sarà....
No, secondo me non sei pessimista abbastanza.
Ti faccio notare che almeno metà dei confluenti da me ipotizzati sarebbero gli stessi che oggi formano la corte del Nano: trasformisti, opportunisti, disposti a difendere l'indifendibile pur di conseguire un bieco tornaconto personale.
D'istinto dico che non li vorrei proprio, ma la ragione mi fa temere che non vi sia altra soluzione praticabile. E amaramente concludo che evidentemente l'Italia se li merita.
Carissimi, il mio disgusto in questo periodo sta raggiungendo vette stratosferiche.
Tuttavia vi faccio notare alcune perle:
1) Casini (nomen omen) ha detto che in caso di elezioni anticipate si deve fare argine contro la dittatura berlusconiana, accidenti che sensibilità democratica! Ma dove è stato Casini negli ultimi anni (escluso gli ultimi due)? Ci siamo forse svegliati di soprassalto? C'è voluto tutto questo tempo per rendersene conto? Non era forse a causa della lega, e non del capo, che Casini ha sbattuto la porta?
2) Rutelli (tal ciccobello) invece ha come principio caratterizzante il motto: basta con l'antiberlusconismo. Quello ha fatto perdere la sinistra. Uniamoci ma non contro Berlusconi, uniamoci per fare! Per fare cosa non è chiaro così diciamo: uniamoci per l'Italia, e chi non è d'accordo! La prima unione Rutelli la vuole fare con Casini, ma ha sentito le dichiarazioni di cui al punto 1?
3) Fini l'ho sempre chiamato 'messier De Lapalisse', vi ricordate quando anche lui, svegliandosi di soprassalto sul finire del secolo scorso, ha dichiarato che l'olocausto è stato una tragedia? Grandi riconoscimenti allo storico e allo statista, grande revisione nella destra storica. Non c'è di che, anche se nel mio piccolo un giudizio analogo dell'olocausto l'avevo maturato precedentemente. Peccato che non l'ho esplicitato, forse diventavo io la terza carica dello stato. Adesso Fini si accorge, anche lui dopo aver fondato col berlusca il PDL molto recentemente nonostante le 'comiche finali', che è a rischio la democrazia. Meglio tardi che mai...
Tutto questo è il 'nuovo che avanza', dobbiamo rassegnarci a 'morire democristiani'.
Ciao a tutti e scusatemi lo sfogo, ma non ce la facevo più!
Tuttavia vi faccio notare alcune perle:
1) Casini (nomen omen) ha detto che in caso di elezioni anticipate si deve fare argine contro la dittatura berlusconiana, accidenti che sensibilità democratica! Ma dove è stato Casini negli ultimi anni (escluso gli ultimi due)? Ci siamo forse svegliati di soprassalto? C'è voluto tutto questo tempo per rendersene conto? Non era forse a causa della lega, e non del capo, che Casini ha sbattuto la porta?
2) Rutelli (tal ciccobello) invece ha come principio caratterizzante il motto: basta con l'antiberlusconismo. Quello ha fatto perdere la sinistra. Uniamoci ma non contro Berlusconi, uniamoci per fare! Per fare cosa non è chiaro così diciamo: uniamoci per l'Italia, e chi non è d'accordo! La prima unione Rutelli la vuole fare con Casini, ma ha sentito le dichiarazioni di cui al punto 1?
3) Fini l'ho sempre chiamato 'messier De Lapalisse', vi ricordate quando anche lui, svegliandosi di soprassalto sul finire del secolo scorso, ha dichiarato che l'olocausto è stato una tragedia? Grandi riconoscimenti allo storico e allo statista, grande revisione nella destra storica. Non c'è di che, anche se nel mio piccolo un giudizio analogo dell'olocausto l'avevo maturato precedentemente. Peccato che non l'ho esplicitato, forse diventavo io la terza carica dello stato. Adesso Fini si accorge, anche lui dopo aver fondato col berlusca il PDL molto recentemente nonostante le 'comiche finali', che è a rischio la democrazia. Meglio tardi che mai...
Tutto questo è il 'nuovo che avanza', dobbiamo rassegnarci a 'morire democristiani'.
Ciao a tutti e scusatemi lo sfogo, ma non ce la facevo più!
@Falco5x
Io sono più pessimista di te: ci metterei la firma per lo scenario che descrivi (e sottolineo che non sono propriamente un moderato di centro-destra né ho nostalgie per la vecchia DC).
Sarà che tutto mi sembra meglio di Mr. B e del suo codazzo che prima ci togliamo di mezzo (in senso politico ovviamente) meno peggio sarà....
Io sono più pessimista di te: ci metterei la firma per lo scenario che descrivi (e sottolineo che non sono propriamente un moderato di centro-destra né ho nostalgie per la vecchia DC).
Sarà che tutto mi sembra meglio di Mr. B e del suo codazzo che prima ci togliamo di mezzo (in senso politico ovviamente) meno peggio sarà....
A proposito di scenari provo a dire cosa vedo io nella mia sfera di cristallo.
A mio modo di vedere il baricentro politico degli italiani è ben poco cambiato in 60 anni di repubblica.
Sarà il mio un pessimismo forse estremo, ma secondo me gli italiani medi sono per grandissima parte ancora intimamente democristiani.
Ciò significa che, ad esempio, diffidano della sinistra estrema alla quale difficilmente conferiranno di nuovo una possibilità. D'altra parte una coalizione di sinistra (dal PD in poi) pur avendo forse i numeri per sussistere non ha tuttavia l'attitudine alla coesione e quindi formerebbe nuovamente una coalizione fallimentare.
Tramontata l'era berlusconiana (finirà pure prima o poi...), secondo me spunterà all'orizzonte l'astro Fini (d'altra parte si è ben capito che il nostro uomo sta studiando da statista), il quale aggregherà attorno a un nuovo centro rispettoso delle istituzioni e garante di rinnovata moralità politica (vera o apparente) tutti i benpensanti che in italia, ripeto, fanno ancora maggioranza, drenandoli in gran parte dall'attuale PDL, in toto dai vari centristi e in buona parte dal PD e da Di Pietro, conferendo alle varie anime dignità di correnti (come nella vecchia DC) ma garantendo unità di azione, stando bene attento a salvaguardare la libertà di coscienza sulle questioni etiche e attentissimo a strizzare l'occhio al vaticano. Questa nuova balena bianca farà naturalmente proprie molte istanze federaliste, togliendo così forza anche alla Lega che rimarrà un partitello senza voce di pochi secessionisti e xenofobi.
A mio modo di vedere il baricentro politico degli italiani è ben poco cambiato in 60 anni di repubblica.
Sarà il mio un pessimismo forse estremo, ma secondo me gli italiani medi sono per grandissima parte ancora intimamente democristiani.
Ciò significa che, ad esempio, diffidano della sinistra estrema alla quale difficilmente conferiranno di nuovo una possibilità. D'altra parte una coalizione di sinistra (dal PD in poi) pur avendo forse i numeri per sussistere non ha tuttavia l'attitudine alla coesione e quindi formerebbe nuovamente una coalizione fallimentare.
Tramontata l'era berlusconiana (finirà pure prima o poi...), secondo me spunterà all'orizzonte l'astro Fini (d'altra parte si è ben capito che il nostro uomo sta studiando da statista), il quale aggregherà attorno a un nuovo centro rispettoso delle istituzioni e garante di rinnovata moralità politica (vera o apparente) tutti i benpensanti che in italia, ripeto, fanno ancora maggioranza, drenandoli in gran parte dall'attuale PDL, in toto dai vari centristi e in buona parte dal PD e da Di Pietro, conferendo alle varie anime dignità di correnti (come nella vecchia DC) ma garantendo unità di azione, stando bene attento a salvaguardare la libertà di coscienza sulle questioni etiche e attentissimo a strizzare l'occhio al vaticano. Questa nuova balena bianca farà naturalmente proprie molte istanze federaliste, togliendo così forza anche alla Lega che rimarrà un partitello senza voce di pochi secessionisti e xenofobi.
Ciao Sergio, mi permetto qualche domanda-osservazione.
Chi sono gli "altri" che indichi, precisamente?
Ho notato che hai tenuto fuori dai tuoi "scenari" la Sinistra radicale; è vero gli elettori di questa parte politica non sono rappresentati adesso in parlamento perché la scissione "Sinistra e libertà" e "Rifondazione", ha di fatto negato a entrambi l'accesso in parlamento, ma è verosimile supporre che in caso di ritrovata amicizia lo sbarramento sia superato sia al Senato che alla Camera.
E francamene ho dubbi sul fatto che questi possano partecipare con Fini e Casini ad un fronte ampio.
E' andata male con Mastella, tentare l'esperienza con ex del Msi mi parrebbe una bestemmia politica.
Quanto all'Idv, le persone attorno a me che seguono più lo scenario politico vedo che sono rivolte verso Di Pietro o verso appunto la Sinistra radicale. I secondi per ovvie questioni ideologiche, i primi perché, venendo a mancare queste questioni, vedono in Di Pietro o De Magistris gli unici che danno voce adeguatamente ad un sentimento di sofferenza civile.
Altri hanno un respiro più ampio, hanno obiettivi poco condivisibili (mia opinione), ma riescono a vedere nello scontro pro/contro Berlusconi solo una tappa e sembrano in grado di imparare dalla fallimentare esperienza delle "ammucchiate" di centrosinistra.
Chi sono gli "altri" che indichi, precisamente?
Ho notato che hai tenuto fuori dai tuoi "scenari" la Sinistra radicale; è vero gli elettori di questa parte politica non sono rappresentati adesso in parlamento perché la scissione "Sinistra e libertà" e "Rifondazione", ha di fatto negato a entrambi l'accesso in parlamento, ma è verosimile supporre che in caso di ritrovata amicizia lo sbarramento sia superato sia al Senato che alla Camera.
E francamene ho dubbi sul fatto che questi possano partecipare con Fini e Casini ad un fronte ampio.
E' andata male con Mastella, tentare l'esperienza con ex del Msi mi parrebbe una bestemmia politica.
Quanto all'Idv, le persone attorno a me che seguono più lo scenario politico vedo che sono rivolte verso Di Pietro o verso appunto la Sinistra radicale. I secondi per ovvie questioni ideologiche, i primi perché, venendo a mancare queste questioni, vedono in Di Pietro o De Magistris gli unici che danno voce adeguatamente ad un sentimento di sofferenza civile.