Riforma scolastica spagnola
Come da titolo, cosa ne pensate?
Ecco alcuni articoli dove ne parlano:
https://www.leggotenerife.com/46525/il- ... le-scuole/
https://comedonchisciotte.org/spagna-el ... struzione/
https://www.ilprimatonazionale.it/cultu ... bt-228765/
https://www.secoloditalia.it/2022/04/ri ... emminismo/
Ecco alcuni articoli dove ne parlano:
https://www.leggotenerife.com/46525/il- ... le-scuole/
https://comedonchisciotte.org/spagna-el ... struzione/
https://www.ilprimatonazionale.it/cultu ... bt-228765/
https://www.secoloditalia.it/2022/04/ri ... emminismo/
Risposte
"gabriella127":
Conclusione: mai studiato storia al liceo.
nemmeno io, ma ha indotto in me un sanissimo senso di ignoranza che mi ha spronato -con il senno della maturità- a colmare quelle lacune: mi sono preso libri validi e ho iniziato a studiare da due anni per conto mio.
Mi sembra invece, troppo spesso, la scuola stia iniziando a deteriorarsi cercando di andare talmente tanto verso la semplificazione e "l'userfriendly"[nota]ogni studente ha mille esigenze e il senso comune, che orami spopola, di voler aiutare tutti rende l'insegnamento talmente su misura che ti culla nel farti sentire beatamente in pace anche se non sai un tubo[/nota] che poi uno non ha nemmeno più quel senso di incompletezza e "sapere di non sapere". Ti sembra di saper tutto perché non ti stimola più. E secondo me questo è il primo passo verso il baratro dell'insegnamento, perché l'asticella deve essere un po' più in alto di quanto riesci ora a saltare per poterti allenare.
"hydro":
[quote="giuliofis"][quote="gabriella127"]una cronologia insopportabile e mnemonica di date, guerre, trattati e re, papi Pii qualcosa mai ben distinti gli uni dagli altri, Luigi vari non meglio identificati
Peraltro, rigorosamente limitati all'intervallo [-20k;1950] quando va bene. Cosa è successo dopo, fondamentale per comprendere l'Oggi, neanche sfiorato.[/quote]
Quoto in pieno, tra tutte le materie la storia è quella trattata in modo peggiore. Una quantità di tempo infinita a studiare ogni minimo dettaglio di ogni guerra punica o medievale per poi glissare su tutti gli eventi dal 1945 in poi. Una follia.[/quote]
Peraltro per lunghi anni non capivo chi fosse 'il delfino del Re', mi immaginavo una vasca da bagno con un delfino dentro

"utente__medio":
Da sottolineare inoltre che i sopra citati articoli non c'erano ancora nel momento in cui ho creato questo topic.
Il mio intento era di citare conferme "autoritarie" non di sminuire quanto hai detto o cose di questo tipo. Siamo in un'epoca dove non è raro trovare il blog di caio che annuncia una notizia sconvolgente (o la condivide sui social) e, poi, nel 90% dei casi si rivela una scemenza.
Cosa dire, comunque? Mi aspettavo che la guerra attuale desse un motivo di più per insegnare (meglio) e studiare la storia almeno sui banchi.
"giuliofis":
[quote="gabriella127"]una cronologia insopportabile e mnemonica di date, guerre, trattati e re, papi Pii qualcosa mai ben distinti gli uni dagli altri, Luigi vari non meglio identificati
Peraltro, rigorosamente limitati all'intervallo [-20k;1950] quando va bene. Cosa è successo dopo, fondamentale per comprendere l'Oggi, neanche sfiorato.[/quote]
Quoto in pieno, tra tutte le materie la storia è quella trattata in modo peggiore. Una quantità di tempo infinita a studiare ogni minimo dettaglio di ogni guerra punica o medievale per poi glissare su tutti gli eventi dal 1945 in poi. Una follia.
In terzo liceo mio (ultimo anno classico, intendo) per la verità mai arrivati neanche alla prima guerra mondiale.
"gabriella127":
una cronologia insopportabile e mnemonica di date, guerre, trattati e re, papi Pii qualcosa mai ben distinti gli uni dagli altri, Luigi vari non meglio identificati
Peraltro, rigorosamente limitati all'intervallo [-20k;1950] quando va bene. Cosa è successo dopo, fondamentale per comprendere l'Oggi, neanche sfiorato.
Non so di questa riforma spagnola, va approfondito in che consiste e come sarà insegnata la storia e la filosofia.
Certo, va trovata una via di mezzo tra ignorare quando è scoppiata la prima guerra mondiale, e il modo in cui la (non) insegnavano a me al liceo: una cronologia insopportabile e mnemonica di date, guerre, trattati e re, papi Pii qualcosa mai ben distinti gli uni dagli altri, Luigi vari non meglio identificati, per cui la mia impressione era quella di non capire mai che stava succedendo e perché. Conclusione: mai studiato storia al liceo.
Certo, va trovata una via di mezzo tra ignorare quando è scoppiata la prima guerra mondiale, e il modo in cui la (non) insegnavano a me al liceo: una cronologia insopportabile e mnemonica di date, guerre, trattati e re, papi Pii qualcosa mai ben distinti gli uni dagli altri, Luigi vari non meglio identificati, per cui la mia impressione era quella di non capire mai che stava succedendo e perché. Conclusione: mai studiato storia al liceo.
"utente__medio":
@giuliofis
Mi sembra un'analisi alquanto superficiale e faziosa... poi per carità ognuno si sceglie i propri guru di riferimento.
Non mi sembra né di aver scritto di essere d'accordo, né che pendo sulle labbra di questo "guru".
Certo è, però, che se opinioni contrarie alle tue le bolli come "superficiali e faziose" senza argomentare non credo ci sia nulla di cui discutere.
@giuliofis
Mi sembra un'analisi alquanto superficiale e faziosa... poi per carità ognuno si sceglie i propri guru di riferimento.
Ci sono nostri capi
https://www.skuola.net/scuola/spagna-st ... atici.html
L'unica testata nazionale a citare la notizia è il giornale
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/sp ... 24413.html[/quote]
Da sottolineare inoltre che i sopra citati articoli non c'erano ancora nel momento in cui ho creato questo topic.
Comunque, se proprio devo, farò questa operazione di copia e incolla riportando i principali punti riportati dall'articolo su ElMundo:
Che ne penso io? Male... penso che il livello di preparazione degli studenti sarà notevolmente abbassato e che si passerà dall'instillazione dello spirito critico ad una sorta di indottrinamento e di propaganda dell'ideologia globalista.
E ritengo che tutto ciò costituisca una brusca accelerazione ad una deriva in atto già da molto tempo.
Mi sembra un'analisi alquanto superficiale e faziosa... poi per carità ognuno si sceglie i propri guru di riferimento.
"Zero87":
[quote="gugo82"]Quattro articoli scritti coi piedi. Trovare fonti migliori no?
Ci sono nostri capi
https://www.skuola.net/scuola/spagna-st ... atici.html
L'unica testata nazionale a citare la notizia è il giornale
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/sp ... 24413.html[/quote]
Da sottolineare inoltre che i sopra citati articoli non c'erano ancora nel momento in cui ho creato questo topic.
Comunque, se proprio devo, farò questa operazione di copia e incolla riportando i principali punti riportati dall'articolo su ElMundo:
Martedì 29 marzo, il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato il progetto di decreto reale sull’ESO (istruzione secondaria obbligatoria), che dettaglia tutto ciò che gli studenti tra i 12 e i 16 anni devono imparare su base obbligatoria in tutta la Spagna.
Il testo propone un approccio di competenza "meno meccanico" in cui viene data priorità all'apprendimento applicato e alla vicinanza alla vita quotidiana dei giovani. Per la prima volta nella legislazione educativa, il Ministero dell'Istruzione non dettaglia i fatti storici e rinuncia a uno studio cronologico della Storia. Inoltre la Filosofia scompare completamente in questa fase obbligata. In cambio ce ne saranno altre più pratiche, come il lavoro mononografico, i servizi alla comunità, la formazione e l'orientamento personale e professionale, la digitalizzazione o l'economia e l'imprenditorialità.
Gli studenti studieranno anche Valori Civici ed Etici, la nuova Educazione Civica dove gli studenti impareranno a conoscere "memoria democratica", "ecofemminismo", "etica della cura" e "diritti LGBTIQ+", le bandiere politiche del governo di coalizione. Sono questioni che sono presenti anche in ciascuna delle materie, dove oltre alla conoscenza, vengono insegnati atteggiamenti e sono molto presenti le emozioni (ad esempio, il controverso significato socio-affettivo della Matematica).
Per la prima volta la Storia non viene insegnata cronologicamente e vengono soppressi i principali eventi storici. Momenti come la conquista dell'America o la rivoluzione francese non vengono menzionati e i contenuti sono raggruppati per blocchi tematici. Ad esempio: "disuguaglianza sociale e lotta per il potere", "emarginazione, segregazione, controllo e sottomissione nella storia dell'umanità", "famiglia, ceppo e casta", "il ruolo della religione nell'organizzazione sociale"...
Il Ministero dell'Istruzione sostiene che l'approccio cronologico è "molto accademico" e preferisce lasciare spazio di azione agli insegnanti, in modo che possano decidere cosa devono studiare gli studenti. Ma anche il Consiglio della scuola statale, i cui membri sono per lo più legati al Governo, ha avvertito che la materia è così "generica" che sarà impossibile fornire un’educazione storica comune in tutta la Spagna.
Gli insegnanti hanno anche denunciato la scomparsa dei contenuti di base nel nuovo curriculum. Soprattutto in Matematica (i logaritmi o il trattamento delle espressioni radicali, per esempio), Lingua e Letteratura Spagnola (buona parte della storia letteraria) o Economia (inflazione , deficit o piani pensionistici).
Questa riduzione di alcuni contenuti, che il Governo attribuisce al fatto che i precedenti curricula erano "troppo enciclopedici" e non davano il tempo di arrivare alla fine dell'agenda, contrasta con un eccesso di precisione in altre materie. Ad esempio, gli studenti dovranno imparare "l'evoluzione delle armi dagli opliti ai terci". Per la prima volta si studierà anche la cultura del popolo gitano.
Nello stesso decreto reale, che è governato dai principi di inclusione educativa e di attenzione alla diversità, si prevede che gli studenti potranno diplomarsi e passare all'anno successivo senza un limite al numero di insufficienze. Inoltre si impedisce espressamente alle Regioni autonome di fissare un tetto (nella precedente normativa era fissato a tre per passare l'anno e a due per diplomarsi).
Saranno le squadre di docenti che dovranno decidere insieme se lo studente ha raggiunto le competenze minime richieste. Sono soppressi anche gli esami di recupero e i voti numerici. La valutazione sarà “continua, formativa e inclusiva”, secondo il Ministero.
Il titolo del 4° ESO sarà lo stesso per tutti gli studenti anche se può essere raggiunto con diversi gradi di difficoltà. Per la prima volta potranno ottenerlo anche gli studenti con bisogni speciali, che hanno avuto adattamenti curricolari “significativi” e non hanno studiato il minimo richiesto per il resto degli studenti.
Con tutto questo il governo vuole ridurre la percentuale di studenti che non si diplomano (21%), anche se alcuni sindacati e associazioni avvertono che gli studenti saranno meno preparati per il Bachillerato (Maturità).
Che ne penso io? Male... penso che il livello di preparazione degli studenti sarà notevolmente abbassato e che si passerà dall'instillazione dello spirito critico ad una sorta di indottrinamento e di propaganda dell'ideologia globalista.
E ritengo che tutto ciò costituisca una brusca accelerazione ad una deriva in atto già da molto tempo.
"gugo82":
Quattro articoli scritti coi piedi. Trovare fonti migliori no?
Ci sono nostri capi
https://www.skuola.net/scuola/spagna-st ... atici.html
L'unica testata nazionale a citare la notizia è il giornale
https://www.ilgiornale.it/news/mondo/sp ... 24413.html
"Marco Crepaldi, su Instagram":
Negli ultimi giorni diverse testate hanno riportato (indignate) la notizia secondo cui in Spagna, dopo l'ultima riforma della #scuola, spariranno storia e filosofia in favore di "materie LGBTQ".
In realtà non è propriamente così. Innazitutto la riforma reintroduce l'obbligo dello studio della filosofia nei primi due anni di scuole superiori e questa è un'ottima notizia a mio parere, data l'importanza di tale materia soprattutto in quella fase della vita.
Per quanto riguarda storia, invece, la riforma prevede un insegnamento meno cronologico e nozionistico, al fine di disincentivare lo studio meramente mnemonico e favorire un approfondimento critico attraverso la discussione in aula. Anche in questo caso si tratta di un'ottima notizia, poiché lascia agli insegnanti maggiore flessibilità nella gestione di un programma sempre più voluminoso (per natura intrinseca della materia).
Infine, cosa significa "materie LGBTQ"? Se significa parlare di parità di genere, identità di genere, transessualità, omosessualità e di tutti i temi affini, penso ci sia solo da festeggiare. Si potrebbero davvero salvare molte vite. Il punto chiave è se questi temi saranno affrontati in modo scientifico, oppure se saranno alterati da componenti politiche e ideologiche (il fatto che una delle materie dovrebbe chiamarsi "ecofemminismo" mi lascia alquanto perplesso).
Oltre a ciò verranno inserite nel programma anche materie quali "educazione digitale", "imprenditorialità" ed "economia", fin dalle medie.
In generale penso sia importante dare ai ragazzi la possibilità di capire quali siano le loro predisposizioni personali e alimentarle. In questo senso la scuola dovrebbe offrire un ventaglio di materie quanto più ampio possibile e lasciare che siano gli studenti a cercare la propria strada, personalizzando il proprio percorso. Al contrario oggi si tende molto a standardizzare e a considerare alcune materie come oggettivamente superiori ad altre (per esempio quelle "scientifiche" rispetto alle "umanistiche").
Dunque, da quello che ho potuto capire, si tratta di una riforma coraggiosa e migliorativa, con dei dubbi però su come certe materie verranno interpretate.
Un altro fenomeno...
Comunque quegli articoli si rifanno al seguente articolo pubblicato su ElMundo (uno dei principali quotidiani spagnoli): https://www.elmundo.es/espana/2022/03/2 ... b457f.html
Io ho posto una domanda e per introdurre l'argomento ho preferito postare dei link piuttosto che optare per un inutile copia e incolla.
Tu e il tuo assistito invece vi siete limitati a criticare le fonti...
Comunque quegli articoli si rifanno al seguente articolo pubblicato su ElMundo (uno dei principali quotidiani spagnoli): https://www.elmundo.es/espana/2022/03/2 ... b457f.html
"gugo82":
P.S.: Ma perché, scusa, o utente__medio: tu di concreto cosa hai detto?
Io ho posto una domanda e per introdurre l'argomento ho preferito postare dei link piuttosto che optare per un inutile copia e incolla.
Tu e il tuo assistito invece vi siete limitati a criticare le fonti...
Quattro articoli scritti coi piedi. Trovare fonti migliori no?
P.S.: Ma perché, scusa, o utente__medio: tu di concreto cosa hai detto?
P.S.: Ma perché, scusa, o utente__medio: tu di concreto cosa hai detto?
Premesso che i link sono 4 e che volendo puoi anche trovartene tu un 5° diverso sull'argomento, mi chiedo che senso ha postare un commento del genere se non si ha nulla di concreto da dire!?
Penso che si viva decisamente più felici senza leggere donchisciotte.org.