Ragazzi, io c'ho provato...
(ma finora mi e’ andata buca).
Da qualche mese partecipo a questo Forum,
con l’intento di diffondere la conoscenza di
argomenti a mio avviso poco trattati nella
scuola italiana (di ogni ordine e grado).
Ho cominciato con le applicazioni della
Logica Booleana, per proseguire poi col
Calcolo Numerico ed il Calcolo Simbolico,
tutti basati sull’impiego del calcolatore.
Mi sono guadagnato le stellette di Junior Member
(il che contrasta con la mia eta’) nel tentativo di
coinvolgere gli studenti, soprattutto quelli di
Ingegneria, a considerare le possibili soluzioni
alternative oggi offerte dalla diffusione del personal,
rispetto a quelle tradizionali (e, a quanto vedo,
tuttora esclusivamente imperanti nella scuola).
Intendiamoci, sono ben coscente che questo non vi
aiuta negli esami di Analisi, ed io non sono un
contestatore della teoria matematica (anzi, ritengo
che se ne faccia troppo poca), ma vorrei osservare
che l’aspettativa professionale punta sempre piu’
ad un maggiore applicazione pratica.
Non credo infatti che troverete molti ‘datori di lavoro’
disposti a darvi uno stipendio per risolvere elegantemente
un integrale al giorno.
Per non farla troppo lunga, segnalo il mio recente articolo
http://nonnog.altervista.org/matcalc.htm
in cui sono citati alcuni degli argomenti trattati nel Forum.
Se qualcuno ci ripensa, io sono disponibile.
G.Schgör
Da qualche mese partecipo a questo Forum,
con l’intento di diffondere la conoscenza di
argomenti a mio avviso poco trattati nella
scuola italiana (di ogni ordine e grado).
Ho cominciato con le applicazioni della
Logica Booleana, per proseguire poi col
Calcolo Numerico ed il Calcolo Simbolico,
tutti basati sull’impiego del calcolatore.
Mi sono guadagnato le stellette di Junior Member
(il che contrasta con la mia eta’) nel tentativo di
coinvolgere gli studenti, soprattutto quelli di
Ingegneria, a considerare le possibili soluzioni
alternative oggi offerte dalla diffusione del personal,
rispetto a quelle tradizionali (e, a quanto vedo,
tuttora esclusivamente imperanti nella scuola).
Intendiamoci, sono ben coscente che questo non vi
aiuta negli esami di Analisi, ed io non sono un
contestatore della teoria matematica (anzi, ritengo
che se ne faccia troppo poca), ma vorrei osservare
che l’aspettativa professionale punta sempre piu’
ad un maggiore applicazione pratica.
Non credo infatti che troverete molti ‘datori di lavoro’
disposti a darvi uno stipendio per risolvere elegantemente
un integrale al giorno.
Per non farla troppo lunga, segnalo il mio recente articolo
http://nonnog.altervista.org/matcalc.htm
in cui sono citati alcuni degli argomenti trattati nel Forum.
Se qualcuno ci ripensa, io sono disponibile.
G.Schgör
Risposte
quote:
Originally posted by g.schgor
Risolvere integrali e' un'arte, proprio perche' non vi sono
regole valide in ogni caso.
Concordo, pienamente, è proprio un'arte! [:)]
Tutto il contrario delle meccaniche derivate,
per il calcolo delle quali bisogna usare
delle regole prestabilite.
giacor86, per me, che sono indeciso sulla facoltà
da prendere all'Università (Matematica o Ingegneria
dei Modelli e dei Sistemi), le dimostrazioni
matematiche del Teorema di Rolle, di De L'Hopital
& company sono fondamentali e per nulla inutili:
servono a farci capire che quelle non sono
grandi verità piovute dal cielo.
È proprio questo che apprezzo della Matematica:
il fatto che tutto debba essere rigorosamente dimostrato.
da prendere all'Università (Matematica o Ingegneria
dei Modelli e dei Sistemi), le dimostrazioni
matematiche del Teorema di Rolle, di De L'Hopital
& company sono fondamentali e per nulla inutili:
servono a farci capire che quelle non sono
grandi verità piovute dal cielo.
È proprio questo che apprezzo della Matematica:
il fatto che tutto debba essere rigorosamente dimostrato.
forse sarò poco informato sull'argomento. ma i miei amici dell'itis fanno un sacco di informatica. hanno 2 materie che sono informatica e sistemi che li prepara proprio in questo ambito. loro no perdono tempo con la dimostrazione del teorema di rolle o la dimostrazione della derivata di un quoziente. il tempo su questa roba (inutilissima, vero, ma anche molto affascinante secondo me) lo perdono quelli del liceo, che comunque sono obbligati a studiare all'università. e quando studieranno all'università faranno anche le cose informatiche ( meno che no scelgano di laurearsi in lettere o filosofia etc
) quindi continuo a sostenere che secondo me la scuola così com'è è ok [:D]
Poi forse ho limitate capacità di comprendonio e non capisco cosa tu sostenga. se fosse così mi scuso [:D]

Poi forse ho limitate capacità di comprendonio e non capisco cosa tu sostenga. se fosse così mi scuso [:D]
Dunque, vedo che e' molto difficile spiegarsi.
Io non ho mai detto (e non lo penso)che le materie
formative siano una perdita di tempo. Anzi.
Ma quando in molti insegnamenti prevale il 'particolare'
o il 'formale' non sono piu', a mio avviso, formativi.
Questo e' il punto: preferirei un maggior rigore
sull'essenziale, piuttosto che una montagna di dettagli.
Tornando al calcolatore, non c'e' dubbio che questo abbia
resi possibili metodi approssimati, inimmaginabili (dal
punto di vista applicativo) fino a trentanni fa.
Che la scuola li ignori tuttora, mi meraviglia.
Ecco, io cerco semplicemente di riempire questa lacuna
(che per l'attivita' di progettazione e ricerca industriale
e' invece essenziale).
A marco83 dico: hai letto l'articolo di cui ho fornito
l'indirizzo (basta semplicemente clickare su tale indirizzo).
Poi ne parliamo.
Per l'inserimento di immagini, occorre un server (il mio
e' AlterVista: http://home.altervista.org/site/ ) che immagazzini
i files delle immagini. E' gratuito.
Io non ho mai detto (e non lo penso)che le materie
formative siano una perdita di tempo. Anzi.
Ma quando in molti insegnamenti prevale il 'particolare'
o il 'formale' non sono piu', a mio avviso, formativi.
Questo e' il punto: preferirei un maggior rigore
sull'essenziale, piuttosto che una montagna di dettagli.
Tornando al calcolatore, non c'e' dubbio che questo abbia
resi possibili metodi approssimati, inimmaginabili (dal
punto di vista applicativo) fino a trentanni fa.
Che la scuola li ignori tuttora, mi meraviglia.
Ecco, io cerco semplicemente di riempire questa lacuna
(che per l'attivita' di progettazione e ricerca industriale
e' invece essenziale).
A marco83 dico: hai letto l'articolo di cui ho fornito
l'indirizzo (basta semplicemente clickare su tale indirizzo).
Poi ne parliamo.
Per l'inserimento di immagini, occorre un server (il mio
e' AlterVista: http://home.altervista.org/site/ ) che immagazzini
i files delle immagini. E' gratuito.
sinceramente non ho capito la tua risposta. a me piacerebbe laurearmi in ingegneria nucleare (ora sono in 5 scientifico) ma cosa centra questo? lo stesso esempio (inutilità di alcune cose che si studiano alle scuole superiori) lo si può fare per il latino, la filosofia, l'italiano etc.. a quale datore di lavoro interessa che io sappia tradurre una versione? rimango ocnvinto che gli studi approfonditi vadano lasciati all'università, per dare in modo alle scuole superiori di lasciare spazio ad altre cose (in fondo non esiste solo la matematica) in modo da poter effettuare una scelta più sicura.
ringrazio Giuseppe (gicif) per la soliderieta',
ma vorrei appunto dare un maggior aiuto a quelli
come lui interessati alle nuove possibilita'
offerte da un uso piu' intelligente del
calcolatore. Quindi aspetto domande specifiche.
A giacomo86 vorrei chiedere quale professione
'intende svolgere'.
Vedi, e' proprio questa la contraddizione.
Da una parte si chiede che sempre piu' laureati
entrino nel mondo produttivo (la laurea breve va in questo senso)
dall'altra ben pochi riescono a raggiungere le 'somme vette del sapere'
Risolvere integrali e' un'arte, proprio perche' non vi sono
regole valide in ogni caso. Ma a questo punto l'approfondimento
rischia di essere fine a se' stesso. E allora?
Ripeto: sono per uno studio ancora maggiore della matematica
per capirne concetti e significati sempre piu' complessi,
ma non deve limitarsi ad essere un puro esercizio intellettuale,
riservato a pochi eletti.
Questa concezione da antichi greci, ci sta portando fuori
dal mercato globale. Temo per il vostro futuro (non per il mio).
ma vorrei appunto dare un maggior aiuto a quelli
come lui interessati alle nuove possibilita'
offerte da un uso piu' intelligente del
calcolatore. Quindi aspetto domande specifiche.
A giacomo86 vorrei chiedere quale professione
'intende svolgere'.
Vedi, e' proprio questa la contraddizione.
Da una parte si chiede che sempre piu' laureati
entrino nel mondo produttivo (la laurea breve va in questo senso)
dall'altra ben pochi riescono a raggiungere le 'somme vette del sapere'
Risolvere integrali e' un'arte, proprio perche' non vi sono
regole valide in ogni caso. Ma a questo punto l'approfondimento
rischia di essere fine a se' stesso. E allora?
Ripeto: sono per uno studio ancora maggiore della matematica
per capirne concetti e significati sempre piu' complessi,
ma non deve limitarsi ad essere un puro esercizio intellettuale,
riservato a pochi eletti.
Questa concezione da antichi greci, ci sta portando fuori
dal mercato globale. Temo per il vostro futuro (non per il mio).
se uno ha voglia di studiare cose utili per il mondo del lavoro, sceglie dopo le medie di affrontare l'ipsia o l'itis, in cui, ti assicuro (soprattutto nel 2 caso) di informatica ce ne è moltissima. Questi studi ti preparano egregiamente per il mondo del lavoro. se uno decide (spontaneamente) di afforntare studi liceali, lo fa consapevole (spero) del fatto che è ben lontano da apprendere cose pratiche o che cmq allettino i datori di lavoro. è quindi praticamente obbligato a frequenare studi universitari che lo preparino il più possibile alla professione che intende svolgere. A mio parere la scuola è giusta così.
Caro Giovanni,
non credo sia un problema di ripensarci o meno.
Il tuo intento è lodevole e personalmente starei qui delle ore a parlare con te di questi temi per conoscerli ed approfondirli. Il fatto è che come giustamente dici tu, la necessità prevalente di uno studente alle prese con le discipline scientifiche è proprio quella di saper risolvere integrali, limiti, serie, ecc. Purtroppo la formazione è impostata in questo modo e non abbiamo molta scelta. E' anche vero che al datore di lavoro non interessa molto questo tipo di competenza, ma anche questa è una tipica caratteristica tutta italiana: il divario tra il mondo dello studio e della formazione e quello del lavoro è enorme...e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Mi pare di capire che molti frequentatori di questo forum hanno ancora diversi anni davanti prima di entrare nel mondo del lavoro così come alcuni altri ci sono già dentro. E' quindi naturale la prevalenza dei temi trattati e la richiesta di risoluzione ad hoc delle "solite cose".
Personalmente e, per quanto riguarda la matematica, non sono in grado di insegnare granchè a nessuno, per ora posso solo apprendere, un piccolo passo alla volta, le basi di questa importantissima disciplina. Ho scoperto da poco questo luogo di incontro e lo considero utilissimo. Per questo, veramente, non so come ringraziare le persone come te e tutti gli altri moderatori ed esperti del forum per il grandissimo contributo che date alla diffusione e alla conoscenza della materia.
Anche se i temi che proponi non sono facilmente gestibili con le mie conoscenze attuali, ne percepisco l'importanza e spero di poterli affrontare presto.
Un saluto
Giuseppe
non credo sia un problema di ripensarci o meno.
Il tuo intento è lodevole e personalmente starei qui delle ore a parlare con te di questi temi per conoscerli ed approfondirli. Il fatto è che come giustamente dici tu, la necessità prevalente di uno studente alle prese con le discipline scientifiche è proprio quella di saper risolvere integrali, limiti, serie, ecc. Purtroppo la formazione è impostata in questo modo e non abbiamo molta scelta. E' anche vero che al datore di lavoro non interessa molto questo tipo di competenza, ma anche questa è una tipica caratteristica tutta italiana: il divario tra il mondo dello studio e della formazione e quello del lavoro è enorme...e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Mi pare di capire che molti frequentatori di questo forum hanno ancora diversi anni davanti prima di entrare nel mondo del lavoro così come alcuni altri ci sono già dentro. E' quindi naturale la prevalenza dei temi trattati e la richiesta di risoluzione ad hoc delle "solite cose".
Personalmente e, per quanto riguarda la matematica, non sono in grado di insegnare granchè a nessuno, per ora posso solo apprendere, un piccolo passo alla volta, le basi di questa importantissima disciplina. Ho scoperto da poco questo luogo di incontro e lo considero utilissimo. Per questo, veramente, non so come ringraziare le persone come te e tutti gli altri moderatori ed esperti del forum per il grandissimo contributo che date alla diffusione e alla conoscenza della materia.
Anche se i temi che proponi non sono facilmente gestibili con le mie conoscenze attuali, ne percepisco l'importanza e spero di poterli affrontare presto.
Un saluto
Giuseppe