Quanto guadagna?

Aristotele2
Salve a tutti!!Volevo porre una domanda a chi già si è laureato in ingegneria delle TLC o del settore dell'informazione(classe n°9)...
Quanto guadagna un neolaureato in ingegneria delle Telecomunicazioni alla prima esperienza??E dopo due tre anni aumenta un pò lo stipendio?
Per neolaureato intendo oltre la triennale anche la specialistica....anche perchè con la triennale credo che ci siano solo persone senza reddito(DISOCCUPATI!!!! :-D )!

Risposte
cozzataddeo
"spiritcrusher":
@Cozza Taddeo
secondo me è vero quello che dici sui programmi degli ultimi anni della quinquennale però è anche vero che le maglie si sono molto allargate..almeno questo è il mio parere. Pobabilmente è dovuto al fatto che essendoci allora meno cose da studiare venivano assimilate e approfondite meglio.Di conseguenza agli esami nessuno transigeva su alcuni argomenti..mentre rispetto a 30 anni prima negli ultimi anni si tendeva a lasciar correre di più.

Non lo so...non mi hai convinto :)...in effetti bisognerebbe aver fatto l'università anche 30 anni fa per vedere come funzionavano le cose...

Ciao e buon lavoro!

spiritcrusher
@Cozza Taddeo
secondo me è vero quello che dici sui programmi degli ultimi anni della quinquennale però è anche vero che le maglie si sono molto allargate..almeno questo è il mio parere. Pobabilmente è dovuto al fatto che essendoci allora meno cose da studiare venivano assimilate e approfondite meglio.Di conseguenza agli esami nessuno transigeva su alcuni argomenti..mentre rispetto a 30 anni prima negli ultimi anni si tendeva a lasciar correre di più.
E' comunque solo un parere che vale per quel che vale visto che la mia storia universitaria e lavorativa è molto simile alla tua. Non ho quindi nessuna pretesa di farti cambiare idea o di testimoniare dall'alto di una esperienza trentennale che non ho.

cozzataddeo
@Camillo

Tutto vero...non è che non ci pensi a dare una "svolta lavorativa" alla mia vita...solo che non è facile...e piú passa il tempo, piú la cosa si fa difficile...

In ogni caso grazie come sempre per i consigli!

:)

Camillo
Qualche commento a quanto scritto da Cozza Taddeo :

Quello che può andare bene a 30 anni (un lavoro che piace anche se non dà molte soddisfazioni economiche ) può non andare più bene a 40 anni quando si ha famiglia o la famiglia cresce e con essa aumentano le esigenze.

Non sto facendo un discorso da " carrierista", tutt'altro, sto solo invitando a riflettere sul proprio futuro lavorativo in modo che si possa trovare un giusto equilibrio (diverso da persona a persona) : un lavoro gradito o almeno accettabile e al tempo stesso che dia le risorse economiche di cui uno ha bisogno.

E' chiaro che all'inizio si è meno selettivi ; si tratta di entrare nel mondo del lavoro e di acquisire più conoscenze possibili in un certo campo.
Dopo, un po' di riflessione sul futuro non fa male, in modo da scegliere la strada più adatta a se' stessi.

kinder1
"wedge":
una testimonianza tangente al discorso:
un ricercatore della mia università (circa 28-30 anni) ci ha confidato sconsolato che ha scoperto che il caposquadra delle pulizie del Dipartimento guadagna più di lui. ...Italia, di dolor ostello!


Beh...questo è un esempio di una situazione grave, che solo in parte, secondo me, è connesso a quanto detto prima. Infatti, mentre il problema della retribuzione può essere ricondotto in teoria e, soprattutto, in pratica ad una mera questione di leggi di mercato (da qui il mio suggerimento a rimettersi periodicamente sul mercato), la questione della ricerca, soprattutto pubblica, dovrebbe essere inquadrata in una cornice strategica per un paese, e trattata di conseguenza. Così non è in Italia, ed "il modo ancor m'offende". Stiamo messi male, ed in prospettiva non si vede nulla di buono. Io ho fatto il ricercatore in ENEA per circa dieci anni, prima di rivolgermi all'azienda. Non posso dire di essere sicuro di aver fatto bene (giacché ho scoperto poi che la retorica che contrappone all'inefficienza del pubblico impiego l'orientamentio al risultato dell'impresa, è in buona parte una bufala), ma sicuramente ho guadagnato in termini di retribuzione.

wedge
una testimonianza tangente al discorso:
un ricercatore della mia università (circa 28-30 anni) ci ha confidato sconsolato che ha scoperto che il caposquadra delle pulizie del Dipartimento guadagna più di lui. ...Italia, di dolor ostello!

cozzataddeo
"spiritcrusher":
Per correttezza è giusto dire che però rispetto a 30 anni fa la preparazione di un ingegnere è molto inferiore.

Questo è senza dubbio vero per i neoingegneri della laurea triennale ma è falso per gli ingegneri del vecchio ordinamento. La vastità dei programmi di ingegneria col passare degli anni non si è ristretta ma si è andata via via allargando fino alla riforma del 3+2 dove le cose sono cambiate. Oltretutto nell'elettronica (il mio campo) in 30 anni c'è stato un tale progresso che di materiale in più da studiare se n'è aggiunto un bel po'...

cozzataddeo
@kinder & camillo
Quanto dite è inconfutabile, niente da dire. Spero che i neoingegneri che seguono questo forum facciano tesoro dei vostri consigli.
Per quel che mi riguarda la questione è un po' diversa. Io non ho fatto ingegneria per passione ma per necessità, dal momento che comunque con una laurea in ingegneria un lavoro discreto lo si trovava abbastanza presto (ai miei tempi...). La mia strategia era questa: laurearmi velocemente in ingegneria "tappandomi il naso", trovarmi un lavoro che mi rendesse indipendente e poi occuparmi nel tempo libero di quello che mi piace davvero e costruirmi una famiglia.
Così ho fatto, grazie anche ad un bel po' di fortuna... :D
Per questo la carriera è l'ultimo dei miei pensieri, non mi interessa per niente e preferisco di gran lunga timbrare il cartellino dopo le 8 ore canoniche e in 10 minuti essere a casa a far ripetizione di matematica ai ragazzi delle superiori e dell'Università o a stare con mia moglie e mio figlio che essere costretto a rimanere in azienda a completare il progetto per sperare di ottenere un avanzamento di grado (cosa che da noi ovviamente non esiste come pure non esistono i premi di produzione...).
Mi rendo conto che con queste premesse la mia condizione lavorativa me la sono voluta e infatti non mi lamento (più di tanto... :roll: ) il mio rammarico non è tanto per lo stipendio, quanto per il fatto dove lavoro non c'è nessun riconoscimento né di merito né di demerito e che l'impegno per automigliorarsi non solo non viene incoraggiato ma, se possibile, soffocato.
Comunque la mia condizione fa caso a sé, credo. Per gli altri, ripeto, i consigli di kinder e camillo sono ottimi. :wink:

Buon lavoro!

spiritcrusher
Sì è vero se pensi che si stava parlando di primo impiego.Poi se uno viene richiesto da un'altra azienda per fargli cambiare posto di lavoro sicuramente gli offrono di più.
Comunque per il primo lavoro sono più 1050 che 1300. è triste ma per la maggior parte dei casi è così. :roll:

Per correttezza è giusto dire che però rispetto a 30 anni fa la preparazione di un ingegnere è molto inferiore, mentre il numero dei laureati in ing è cresciuto in maniera esponenziale.
D'altra parte è anche giusto sottolineare che è strano che un magazziniere o un geometra guadagnino spesso di più anche se al primo impiego.

LILLO62
Scusatemi, ma veramente un ingegnere con 5 anni di università lavora per 1050 - 1300 euro netti al mese??
Mi pare che sia una vera miseria rispetto all'mpegno necessario per arrivare alla laurea e rispetto ad altre professioni......! Una vera vergogna! Mi ricordo che quando ero giovane l'ingegnere era visto come un professionista di sicuro successo sia in termini di carriera che di stipendio. D'altra parte quelli che conosco hanno certamente uno stipendio molto al di sopra delle medie da voi riportate. Com'è cambiato il mondo!

Giova411
Raga mi sapreste dire uno laureato (1 livello, triennale..) in Scienze e Tecnologie Informatiche (MM FF NN) che fine fa? Quanto guadagnerebbe?
Me lo chiedo spesso...
Sarò disoccupato?



Prima della specialistica volevo lavorare qualche annetto che non ho un REURI !

...148
Eppure, secondo le statistiche, gli ingegneri trovano lavoro in pochissimo tempo e sono la categoria con maggiori retribuzioni sia iniziali sia nel lungo periodo.
Gli ingegneri gestionali e dele tlc sono i più richiesti.
Concordo sul cambiare lavoro e non solo per motivi economici, ma anche per arricchire la propria esperienza professionale.
Però credo sia meglio farlo quando si è giovani e ad intervallo di qualche anno, altrimenti può essere visto come un sinonimo di inaffidabilità.

Camillo
Sottoscrivo parola per parola quanto dice Kinder.
Aggiungo solo che, se uno non ama cambiare società perchè si trova bene come colleghi , struttura, lavoro etc se ha desiderio( e necessità) di progressione nella retribuzione, allora non resti fossilizzato sempre nello stesso settore , ma si apra a nuovi compiti e nuove responsabilità, non disprezzando quelle gestionali -organizzative .

Altro suggerimento : se la società in cui lavorate ha varie attività diversificate, all'inizio può andare bene essere inseriti in quello che non è proprio il " core business ", ci sarà magari meno concorrenza con i colleghi e potrà servire per emergere più rapidamente; dopo però conviene uscire da quella nicchia e inserirsi nel core business vero della società se uno è in cerca di sviluppi di carriera.

kinder1
"Cozza Taddeo":
Io mi sono laureato in Ingegneria Elettronica (veccho ordinamento: 5 anni) nel marzo del 2001 e dall'aprile successivo lavoro in un'azienda che si occupa di automazione industriale. Allora (ma era qualche mese prima dell'11 settembre...) sono stato assunto a tempo indeterminato con un contratto metalmeccanici di 5 livello con 1 milione e ottocento mila...lire, che allora valevano ben di più di quello che adesso valgono 900 euro...

Non so come funzioni nelle aziende più grandi, però per gli ingegneri questo non è di certo un buon periodo...


Vado un po' OT, ma mi sembra utile dar seguito a quanto detto da Cozza Taddeo, e dire qualcosa che vale per lui e per tutti.

E' utile porsi la questione del trend della propria retribuzione nel tempo già dall'inizio dell'esperienza lavorativa, perché se si vogliono raggiungere certi obiettivi, ancorché ragionevoli e misurati, bisogna dotarsi di una strategia. I ragazzi che hanno fatto ingegneria per passione sono fortemente esposti al rischio di trascurare questo aspetto, per lo meno quando sono giovani e appagati dal lavoro tecnico, salvo poi capire "da grandi" che hanno fatto una cazzata, e che sono rimasti indietro rispetto a quelli che, invece, hanno fatto della carriera e della retribuzione il loro principale obiettivo strategico. La passione per l'ingegneria viene, col tempo ed i mutamenti dei bisogni personali (per esempio la famiglia), affiancata da altre forze che via via si impongono. E quando si cominciano a capire queste cose, se si è superata una certa età, recuperare il tempo perduto può rivelarsi impossibile.

Un consiglio per tutti: non vi fossilizzate sulla stessa azienda per troppo tempo, perché questa è la strategia che minimizza gli aumenti di stipendio che, invece, vengono negoziati molto meglio in occasione di cambi di lavoro. Altro warning per chi dice che rimanere a lungo in un'azienda favorisce la specializzazione: gli ingnegneri dall'alto grado di specializzazione e ben retribuiti lavorano in nicchie di mercato davvero esoteriche (formula uno etc.) da essere statisticamente irrilevanti; nell'azienda generica media l'ingegnere specilista è mal pagato e spesso frustrato, e continua a chiedersi se non avrebbe fatto meglio a fare la libera professione.

Sento fare certi discorsi da una ventina di anni.

cozzataddeo
Io mi sono laureato in Ingegneria Elettronica (veccho ordinamento: 5 anni) nel marzo del 2001 e dall'aprile successivo lavoro in un'azienda che si occupa di automazione industriale. Allora (ma era qualche mese prima dell'11 settembre...) sono stato assunto a tempo indeterminato con un contratto metalmeccanici di 5 livello con 1 milione e ottocento mila...lire, che allora valevano ben di più di quello che adesso valgono 900 euro.
Adesso prendo all'incirca 1400 euro al mese netti e non mi lamento perché sono a 10 minuti di macchina da casa, non ho obblighi di fare straordinari e l'ambiente è abbastanza amichevole ed informale.
Il problema è che, benché sia un'azienda con più di 60 dipendenti, la mentalità dei dirigenti (tutti e tre ingegneri) è quella tipica delle aziende del nord-est. La meritocrazia è una parola che non conoscono e gli aumenti di stipendio vengono attuati ogni 3-4 anni a sono del tutto indipendenti dal rendimento della persona e dal ruolo che ricopre (non si fanno distinzioni tra periti e ingegneri, ad esempio...). Le differenze di stipendio, quindi, dipendono solo dalla data di assunzione...
La formazione non si sa neppure cos'è: in 6 anni non ho partecipato a nessun corso utile, non solo, ma per il fatto che utilizzo dei permessi studio, previsti dal contratto nazionale, prima degli esami (mi sono iscritto alla laurea triennale in metematica per migliorare e approfondire le mie conoscenze in materia) mi hanno dato un aumento di stipendio dimezzato perché sostengono che io rappresento un costo per l'azienda...quando però qualcuno salta fuori con qualche problema che sia un minimo non banale lo mandano subito da me...

Non so come funzioni nelle aziende più grandi, però per gli ingegneri questo non è di certo un buon periodo...

In bocca al lupo!

spiritcrusher
Che io sappia se si viene assunti in una azienda metalmeccanica ( anche se si è ramo info e si fa il lavoro attinente alla proprio laurea) viene fatto spesso il contratto 4 livello metalmeccanico = 1050-1070 euro al mese.
Nelle aziende grandissime invece direi che si viene pagati un po di più( io so di 1150 o 1200) ma si deve lavorare senza orari.Cito un amico che è andato a vivere a un 150 km da casa..prende 1200 e gli hanno dato in comodato un monolocale.Quindi ottime condizioni. Il probelma è che la filosofia aziendale è: siccome il suo lavoro si svolge presso altre ditte ( diciamo che fornisce servizi) lui deve arrivare per primo e andarsene per ultimo perchè la sua ditta è A****** e chi lavora in A****** deve fare così.
Se invece sono previste trasferte al''estero ( del tipo valigia sempre pronta) si guadagna di più..anche 1500..però bisogna essere disposti a fare fuori anche 4- 5 mesi all'anno nei posti più disparati.
Se si riesce ad entrare in banca( non è facile) invece si prende sui 1300 da subito...ma inutile dirlo..il lavoro non è molto gratificante...di solito si programma in cobol o simili.
Purtroppo però la maggiorparte delle aziende assume a progetto in modo che ti possano lasciare a casa se vogliono. Di una decina di colloqui che ho sentito solo 3 assumevano subito e una era una multinazionale,l'altra aveva una vita media degli ingegneri di 6 mesi, mentre l'altra era una azienda di dimensioni normali e mi sono sembrati a posto.
Purtroppo ho anche visto aziende assumere un laureato che deve curare un progetto per cui sono previsti dei fondi.Quando l'azienda dimostra di avere assunto un ingegnere apposta, si prende una parte dei fondi e ti piazza davanti a un pc e dice..ok adesso lavora.Quest'ultima situazione è veramente triste e frustrante ed è stata vissuta da un paio di miei amici, tra l'altro molto preparati.Si sono trovati a dover progettare sistemi di controllo motori e nemmeno gli volevano comprare i software!! Quindi occhio a questi giochini.

Per quanto riguarda l'aumento di stipendio penso che più che dall'azienda dipenda dal dipendente...Per me se si dimostra di impegnarsi e si riesce a costruire qualcosa nel primo paio di anni l'azienda sarà restia a negare qualche euro in più..rischiando di perdere uno bravo. Anche se dipende anche dal contesto e dal tipo di lavoro...

Il discorso è diverso se l'azienda ti vuole e per farlo ti deve "strappare " da un dottorato o simili...allora qua possono anche darti subito 1400-1500. A un altro amico è successo questo.Purteoppo a causa della scarsità dello stipendio da dottorando( 800 euro), dal fatto che era senza borsa(ogni anno bisognava procurare i finanziamenti per il suo dottorato e dal fatto tristissimo che è stato costretto a pagare di tasca sua più di 500 euro di tassa di iscrizione al dottorato..quando l'azienda gli ha detto 1400 lui ha mollato anche se la ricerca era la sua passione.Non tirava avanti con affitto e vitto.

In Conclusione secondo me 1050 euro + tempo indeterminato+ lavoro che piace sono gia un grandissimo punto di partenza. Soprattutto ti consiglio caldamente di non considerare l'aspetto economico i primi anni; pensa solo a trovare un lavoro che ti piace e a tempo indeterminato!!!! Se ti piacerà lavorerai bene e i soldi in un modo o nell'altro arriveranno. C'è gente che a mio parere, per avere 1300 euro subito ha buttato alle ortiche anni di studi e un ottimo talento.

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