Protesta solitaria o di massa?
Volevo porre un quesito su un tema che ha ben poco a che fare con la matematica.
Sto facendo questa domanda a diverse persone e in diversi contesti, la posto anche su questo forum in quanto diretto ad un target "scientifico".
Mi perdonerete se si è già dibattuto su questo argomento, ma non avevo idea delle parole chiave da usare per cercare discussioni simili!
La cosa mi sembra interessante in quanto presenta due modelli opposti ma rispondenti alla stessa ideologia.
La domanda è:
In una situazione di protesta, è meglio pensare, citando gli Inti Illimani "El pueblo unido jamas serà vencido" o come il "Tank Man" di piazza Tienammen (da solo davanti ai carri armati)?
Può sembrare banale o stupida come richiesta, ma ho trovato persone che la pensano in modo diametralmente opposto presentando tutte argomenti convincienti.
A voi i commenti!
Sto facendo questa domanda a diverse persone e in diversi contesti, la posto anche su questo forum in quanto diretto ad un target "scientifico".
Mi perdonerete se si è già dibattuto su questo argomento, ma non avevo idea delle parole chiave da usare per cercare discussioni simili!

La cosa mi sembra interessante in quanto presenta due modelli opposti ma rispondenti alla stessa ideologia.
La domanda è:
In una situazione di protesta, è meglio pensare, citando gli Inti Illimani "El pueblo unido jamas serà vencido" o come il "Tank Man" di piazza Tienammen (da solo davanti ai carri armati)?
Può sembrare banale o stupida come richiesta, ma ho trovato persone che la pensano in modo diametralmente opposto presentando tutte argomenti convincienti.
A voi i commenti!

Risposte
gli omosessuali ad esempio, ai quali mancano ancora alcuni diritti fondamentali (poter registrarsi in comune come famiglia, dividere i beni, assistersi in caso di malattia), trovano difficilmente partecipazione nelle loro manifestazioni da parte del resto della popolazione, che non avverte i loro problemi come propri.Da quello che ho modo di vedere su facebook, molti dei miei amici eterosessuali sono stati al gay pride che si è svolto a Genova lo scorso fine settimana. Oserei dire che, da molti di questi, non mi sarei mai aspettato che partecipassero a questa manifestazione.
Per quanto mi riguarda, io andrò a fare il volontario al Copenhagen pride quest'anno.
In tutti i casi, l'unione fa la forza: è il principio primo della democrazia, che d'altra parte è anche la ragione del suo paradosso.
Per quanto riguarda la protesta del singolo, ci sono stati diversi casi quali Jan Palach nel 1969, o il caso di Smith e Carlos alle olimpiadi del 1968, ma in tutti i casi la protesta del singolo è stata la rappresentazione di un sentimento comune e condiviso da una parte considerevole della popolazione.
Quoto wedge in pieno. Se protesti da solo è facile metterti a tacere, anche se la protesta del singolo può (poteva?) aprire le menti di diverse persone.
Non ho nessun dubbio che l'unione fa la forza.
probabilmente la prima è più efficace, ma non è cosa facile.
soprattutto nel mondo occidentale, dove abbiamo "tutto", il popolo è sufficientemente lobotomizzato per credere che in realtà c'è ancora qualcosa per cui lottare. gli omosessuali ad esempio, ai quali mancano ancora alcuni diritti fondamentali (poter registrarsi in comune come famiglia, dividere i beni, assistersi in caso di malattia), trovano difficilmente partecipazione nelle loro manifestazioni da parte del resto della popolazione, che non avverte i loro problemi come propri.
soprattutto nel mondo occidentale, dove abbiamo "tutto", il popolo è sufficientemente lobotomizzato per credere che in realtà c'è ancora qualcosa per cui lottare. gli omosessuali ad esempio, ai quali mancano ancora alcuni diritti fondamentali (poter registrarsi in comune come famiglia, dividere i beni, assistersi in caso di malattia), trovano difficilmente partecipazione nelle loro manifestazioni da parte del resto della popolazione, che non avverte i loro problemi come propri.