Problema energetico in italia
Ieri sera a ballarò, parlando di energie rinnovabili, Casini ha preso nettamente le difese del nucleare dicendo a Pecoraro Scagno: "..il tuo eolico, il tuo solare non copre manco il 4 per cento.."; in poche parole ha detto la prima cifra che gli veniva in mente e subito dopo è stato applaudito da tutta la sala.
Vorrei fare la seguente riflessione con voi: stando ai fatti, l'italiano medio preferisce ascoltare e credere ai politici e al papa di turno, invece di dare ascolto a pareri qualificati di esperti, e "nel mondo politico è tornata di moda l'energia nucleare, che ha però costi, tempi e oneri di produzione cosi alti da non costituire una reale alternativa al petrolio. [..] Una società alimentata da solare. eolico e biomasse sarebbe una società che decentra i poteri. Produzione e consumo di energia tenderebbero a coincidere, non ci sarebbe bisogno di grandi reti di distribuzione e di una gestione centralizzata. Avremmo una società meno gerarchica, più democratica, libera dalla schiavitù della crescita per la crescita. [..] La scelta della sobrietà sarebbe un'urgenza sociale." (da "Il nuovo mutualismo" di Lorenzo Guadagnucci).
Vorrei fare la seguente riflessione con voi: stando ai fatti, l'italiano medio preferisce ascoltare e credere ai politici e al papa di turno, invece di dare ascolto a pareri qualificati di esperti, e "nel mondo politico è tornata di moda l'energia nucleare, che ha però costi, tempi e oneri di produzione cosi alti da non costituire una reale alternativa al petrolio. [..] Una società alimentata da solare. eolico e biomasse sarebbe una società che decentra i poteri. Produzione e consumo di energia tenderebbero a coincidere, non ci sarebbe bisogno di grandi reti di distribuzione e di una gestione centralizzata. Avremmo una società meno gerarchica, più democratica, libera dalla schiavitù della crescita per la crescita. [..] La scelta della sobrietà sarebbe un'urgenza sociale." (da "Il nuovo mutualismo" di Lorenzo Guadagnucci).
Risposte
Voglio fare i miei complimenti a Marco83 - ho gradito particolarmente la struttura del tuo post:
- ILLUSTI LE TECNOLOGIE
- ILLUSTI E COMMENTI LA SITUAZIONE ATTUALE
- FORNISCI SOLUZIONI
Ti voterei subito.
Marvin
- ILLUSTI LE TECNOLOGIE
- ILLUSTI E COMMENTI LA SITUAZIONE ATTUALE
- FORNISCI SOLUZIONI
Ti voterei subito.
Marvin
"Marco83":
Un incidente piu' serio di Chernobyl e' successo a Three Miles Island, ma grazie ad una mentalita' un po piu' umile, non ha prodotto conseguenza alcuna.
E pensare a tutto quello che ha ricamato Asimov su Tree Miles Island! Quando la fantasia..supera la realtà!
La gestione dei rifiuti del fotovoltaico e' analoga alla gestione dei rifiuti del settore elettronico, ma c'e' l'attenuante del fatto che la vita stimata di un pannello e' di 25 anni (probabilmente e' una stima conservativa), mentre la vita media di un computer e' 3 anni.
Una domanda. Non mi è chiaro quanto forte sia l'impatto del solare (fovoltaico) a livello di gestione dei rifiuti.
Qualcuno (magari Marco83
) sa qualcosa, o può indicare delle fonti attendibili?
Qualcuno (magari Marco83

Io cercherei di mettere un po d'ordine nella situazione:
- energia eolica: tecnologia matura, costo per kWh pari o minore del petrolio per ragionevoli velocita' del vento e grandezze della turbina (la potenza prodotta va con il cubo del diametro).
Maggiori limitazioni: necessita' di accumulare energia per superare i periodi di calma; impatto paesaggistico/sonoro.
- energia solare: sfruttabile sostanzialmente in 2 modi: fotovoltaico e solare termico. La prima soluzione e' quella con le maggiori promesse, ma serve ancora un consistente lavoro di sviluppo. Attualmente c'e' moltissima ricerca in atto (il 5% dei gli investimenti di venture capitalist negli USA riguarda l'energia solare, quindi parliamo di miliardi di dollari). La seconda soluzione e' abbastanza matura. Se ne hanno esempi nel sud della Spagna. Principalmente impiegata per impianti di riscaldamento/raffreddamento.
Maggiori limitazioni: il fotovoltaico e sui derivati stanno mostrando prestazioni notevoli, ma per ora il costo per kWh rimane nell'ordine delle 5/8 volte superiore a quello dell'elettricita' prodotta attualmente. Ci sono forti preoccupazioni riguardo la dipendenza dal silicio, che al giorno d'oggi e' una materia prima che scarseggia tanto quanto il petrolio (non prendetemi per pazzo, lo so che di silicio ce ne e' una marea, ma le raffinerie che trasformano il la silice in silicio sono sovraccariche di lavoro e il prezzo continua a salire). Il solare termico ha mostrato problemi di affidabilita' e costi superiori a quelli attuali di circa 2 volte. Gli investimenti scarseggiano perche' sembra che si sia raggiunto il fondo del barile. Entrambe le tecnologie legate al solare richiedono accumulazione ad un livello superiore all'eolico.
- biomasse: tecnologia matura, dal momento che non differisce troppo dai combustibili fossili. Ecosostenibile solo perche' le piante assorbono la CO2 che poi emettono. Se fossero impiegate in proporzioni significative si avrebbero problemi di scarseggiamento di terre coltivabili, crescita dei prezzi degli alimentari (vedi USa con il mais), deforestazione, etc.
- Nucleare (fissione): tecnologia estremamente matura. Offre la stessa flessibilita' dei combustibili fossili. Zero CO2 emessa direttamente e pochissima indirettamente. Costo per kWh tra i piu' bassi (compete solo con il carbone "sporco").
Maggiori limitazioni: timori da parte della popolazione, stoccaggio dei rifiuti.
Con questa premessa, possiamo analizzare un po di casi significativi. La Danimarca ha una larghissima fetta del suo fabbisogno energetico soddisfatta tramite l'eolico e la Gran Bretagna si avvia a seguire l'esempio (almeno questo e' quello che le voci della politica hanno dichiarato). La Spagna sta investendo moto su questa risorsa, ma non al livello dei paesi sopraccitati. In Italia ci sarebbe molto potenziale, dal momento che siamo pieni di valli ventose e colline esposte alle correnti. Problema paesaggistico: in Italia c'e' un'opposizione trasversale a tutto cio che "rovina il paesaggio". La soluzione adottata da paesi nordici (ossia piazzare le turbine in mare) in Italia creerebbe proteste enormi, dato che le nostre coste sono ricoperte di spiaggie dove i turisti non sarebbero molto felici di vedersi il paesaggio rovinato da delle pale eoliche (n.b. non condivido questo atteggiamento, ma e' un dato di fatto). Alla luce di questi fatti, sembra che l'eolico sia una soluzione adottabile laddove il territorio sia gia in una condizione fortemente industrializzata.
L'energia solare avrebbe un potenziale enorme specie nel sud Italia, ma data la situazione socio-politica del sud, dubito fortemente che vi sia alcuna spinta per il cambiamento. D'altra parte si preferisce vivere in mezzo alla spazzatura che utilizzare un'inceneritore... Inoltre un'applicazione sistematica richiede la cooperazione del mondo della ricerca, insieme ai maggiori distributori di energia elettrica (enel), il tutto orchestrato da una classe politica fortemente proattiva. Mi suona molto come un'utopia...
Le biomasse non mi sembrano scalabili per quanto esposto in precedenza.
Il nucleare soddisfa l'80% del fabbisogno energetico francese, il 20% di quello USA e in totale il 6.5% del fabbisogno energetico mondiale (15.7% di quello elettrico). Ha costi estremamente competitivi (la Francia ha prezzi dell'energia tra i piu' bassi in europa). Non e' mai risultato in un incidente serio dai tempi di Chernobyl, dove il problema maggiore e' stata l'arroganza degli ingegneri russi che erano cosi' sicuri delle loro capacita' che hanno ben pensato di non costruire le celle di contenimento in cemento armato attorno ai reattori. Un incidente piu' serio di Chernobyl e' successo a Three Miles Island, ma grazie ad una mentalita' un po piu' umile, non ha prodotto conseguenza alcuna.
Il problema dello stoccaggio dei rifiuti esiste, ma ad oggi esistono anche tecnologie che permettono il riciclaggio di tali scorie per produrre altra energia (processo PUREX) e che risultano nella diminuzione del livello di radioattivita' del prodotto finale.
A mio avviso l'approccio dovrebbe essere il seguente: immediato ritorno al nucleare e impiego dell'eolico ovunque sia possibile. Utilizzo dei profitti (tasse che lo stato incamera) energetici per lo sviluppo del solare e delle tecniche di fusione nucleare (ma in questo campo esiste gia un megaprogetto eurpoeo). In questo modo si otterrebbe il duplice vantaggio di garantire il fabbisogno energetico attuale preparando la strada per un futuro senza combustibili fossili.
- energia eolica: tecnologia matura, costo per kWh pari o minore del petrolio per ragionevoli velocita' del vento e grandezze della turbina (la potenza prodotta va con il cubo del diametro).
Maggiori limitazioni: necessita' di accumulare energia per superare i periodi di calma; impatto paesaggistico/sonoro.
- energia solare: sfruttabile sostanzialmente in 2 modi: fotovoltaico e solare termico. La prima soluzione e' quella con le maggiori promesse, ma serve ancora un consistente lavoro di sviluppo. Attualmente c'e' moltissima ricerca in atto (il 5% dei gli investimenti di venture capitalist negli USA riguarda l'energia solare, quindi parliamo di miliardi di dollari). La seconda soluzione e' abbastanza matura. Se ne hanno esempi nel sud della Spagna. Principalmente impiegata per impianti di riscaldamento/raffreddamento.
Maggiori limitazioni: il fotovoltaico e sui derivati stanno mostrando prestazioni notevoli, ma per ora il costo per kWh rimane nell'ordine delle 5/8 volte superiore a quello dell'elettricita' prodotta attualmente. Ci sono forti preoccupazioni riguardo la dipendenza dal silicio, che al giorno d'oggi e' una materia prima che scarseggia tanto quanto il petrolio (non prendetemi per pazzo, lo so che di silicio ce ne e' una marea, ma le raffinerie che trasformano il la silice in silicio sono sovraccariche di lavoro e il prezzo continua a salire). Il solare termico ha mostrato problemi di affidabilita' e costi superiori a quelli attuali di circa 2 volte. Gli investimenti scarseggiano perche' sembra che si sia raggiunto il fondo del barile. Entrambe le tecnologie legate al solare richiedono accumulazione ad un livello superiore all'eolico.
- biomasse: tecnologia matura, dal momento che non differisce troppo dai combustibili fossili. Ecosostenibile solo perche' le piante assorbono la CO2 che poi emettono. Se fossero impiegate in proporzioni significative si avrebbero problemi di scarseggiamento di terre coltivabili, crescita dei prezzi degli alimentari (vedi USa con il mais), deforestazione, etc.
- Nucleare (fissione): tecnologia estremamente matura. Offre la stessa flessibilita' dei combustibili fossili. Zero CO2 emessa direttamente e pochissima indirettamente. Costo per kWh tra i piu' bassi (compete solo con il carbone "sporco").
Maggiori limitazioni: timori da parte della popolazione, stoccaggio dei rifiuti.
Con questa premessa, possiamo analizzare un po di casi significativi. La Danimarca ha una larghissima fetta del suo fabbisogno energetico soddisfatta tramite l'eolico e la Gran Bretagna si avvia a seguire l'esempio (almeno questo e' quello che le voci della politica hanno dichiarato). La Spagna sta investendo moto su questa risorsa, ma non al livello dei paesi sopraccitati. In Italia ci sarebbe molto potenziale, dal momento che siamo pieni di valli ventose e colline esposte alle correnti. Problema paesaggistico: in Italia c'e' un'opposizione trasversale a tutto cio che "rovina il paesaggio". La soluzione adottata da paesi nordici (ossia piazzare le turbine in mare) in Italia creerebbe proteste enormi, dato che le nostre coste sono ricoperte di spiaggie dove i turisti non sarebbero molto felici di vedersi il paesaggio rovinato da delle pale eoliche (n.b. non condivido questo atteggiamento, ma e' un dato di fatto). Alla luce di questi fatti, sembra che l'eolico sia una soluzione adottabile laddove il territorio sia gia in una condizione fortemente industrializzata.
L'energia solare avrebbe un potenziale enorme specie nel sud Italia, ma data la situazione socio-politica del sud, dubito fortemente che vi sia alcuna spinta per il cambiamento. D'altra parte si preferisce vivere in mezzo alla spazzatura che utilizzare un'inceneritore... Inoltre un'applicazione sistematica richiede la cooperazione del mondo della ricerca, insieme ai maggiori distributori di energia elettrica (enel), il tutto orchestrato da una classe politica fortemente proattiva. Mi suona molto come un'utopia...
Le biomasse non mi sembrano scalabili per quanto esposto in precedenza.
Il nucleare soddisfa l'80% del fabbisogno energetico francese, il 20% di quello USA e in totale il 6.5% del fabbisogno energetico mondiale (15.7% di quello elettrico). Ha costi estremamente competitivi (la Francia ha prezzi dell'energia tra i piu' bassi in europa). Non e' mai risultato in un incidente serio dai tempi di Chernobyl, dove il problema maggiore e' stata l'arroganza degli ingegneri russi che erano cosi' sicuri delle loro capacita' che hanno ben pensato di non costruire le celle di contenimento in cemento armato attorno ai reattori. Un incidente piu' serio di Chernobyl e' successo a Three Miles Island, ma grazie ad una mentalita' un po piu' umile, non ha prodotto conseguenza alcuna.
Il problema dello stoccaggio dei rifiuti esiste, ma ad oggi esistono anche tecnologie che permettono il riciclaggio di tali scorie per produrre altra energia (processo PUREX) e che risultano nella diminuzione del livello di radioattivita' del prodotto finale.
A mio avviso l'approccio dovrebbe essere il seguente: immediato ritorno al nucleare e impiego dell'eolico ovunque sia possibile. Utilizzo dei profitti (tasse che lo stato incamera) energetici per lo sviluppo del solare e delle tecniche di fusione nucleare (ma in questo campo esiste gia un megaprogetto eurpoeo). In questo modo si otterrebbe il duplice vantaggio di garantire il fabbisogno energetico attuale preparando la strada per un futuro senza combustibili fossili.
In queste settimane ho sentito molto parlare del "miglior termovalorizzatore del mondo": è a Brescia, produce corrente elettrica per una buona fetta della città, produce acqua calda per il teleriscaldamento, ed inquina meno di una centrale di pari potenza a petrolio.
(ed in più fa fuori almeno parte dei nostri rifiuti)
Per quel che riguarda le fonti rinnovabili: qualche anno fa ho visto in Valle d'Aosta un lago artificiale sbarrato da una diga enorme (o almeno così mi è sembrata, ma non ho termini di paragone): una centrale idroelettrica inutilizzata, perché ci costa meno importare la corrente elettrica che la Francia produce col nucleare, piuttosto che produrcela da noi con una centrale già fatta.
Ed ambientalmente non è che fosse uno spettacolo: una bella valletta rovinata (e inutilmente).
Vogliamo installare l'eolico lungo tutte le coste?
Diciamolo ai comuni coinvolti e agli ambientalisti, che li riempiamo di mulini, non credo che ne saranno felicissimi.
Con tutto questo non dico il nucleare è la migliore delle soluzioni, solo a volte mi sembra che chi parla di energie rinnovabili lo faccia in modo un po' troppo semplicistico.
(ed in più fa fuori almeno parte dei nostri rifiuti)
Per quel che riguarda le fonti rinnovabili: qualche anno fa ho visto in Valle d'Aosta un lago artificiale sbarrato da una diga enorme (o almeno così mi è sembrata, ma non ho termini di paragone): una centrale idroelettrica inutilizzata, perché ci costa meno importare la corrente elettrica che la Francia produce col nucleare, piuttosto che produrcela da noi con una centrale già fatta.
Ed ambientalmente non è che fosse uno spettacolo: una bella valletta rovinata (e inutilmente).
Vogliamo installare l'eolico lungo tutte le coste?
Diciamolo ai comuni coinvolti e agli ambientalisti, che li riempiamo di mulini, non credo che ne saranno felicissimi.
Con tutto questo non dico il nucleare è la migliore delle soluzioni, solo a volte mi sembra che chi parla di energie rinnovabili lo faccia in modo un po' troppo semplicistico.
"remo":
l'energia eolica è un'energia che dipende fortemente dal territorio...
i paesi da te citati,sono paesi nettamente più ventosi rispetto all'Italia
c'è anche da mettere in conto la "trasportabilità" di tale energia.in Italia avrebbe un incidenza del 3% sul fabisogno,magari ottimizzando si può aumentare,ma di certo non è la soluzione al problema.
con ciò non voglio dire che non vadano sfruttate tali fonti,ma dato che ,con i mezzi odierni, il problema non può ancora essere risolto tramite fonti rinnovabili,si deve forzatamente scegliere il male minore,che in questo caso è rappresentato dal nucleare.
un momento, andiamo a ipotesi

nel nostro paese la maggior parte delle coste sono dilaniate dal vento (fonte sfruttabile)
si può sfruttare l'energia solare in buona parte della penisola; i problemi maggiori secondo me si potrebbero avere nell'area della pianura padana, nel caso in cui i pannelli fotovoltaici e solari non bastassero.
IL problema è e rimane la scarsa importanza che viene data alla ricerca...
l'energia eolica è un'energia che dipende fortemente dal territorio...
i paesi da te citati,sono paesi nettamente più ventosi rispetto all'Italia
c'è anche da mettere in conto la "trasportabilità" di tale energia.in Italia avrebbe un incidenza del 3% sul fabisogno,magari ottimizzando si può aumentare,ma di certo non è la soluzione al problema.
con ciò non voglio dire che non vadano sfruttate tali fonti,ma dato che ,con i mezzi odierni, il problema non può ancora essere risolto tramite fonti rinnovabili,si deve forzatamente scegliere il male minore,che in questo caso è rappresentato dal nucleare.
i paesi da te citati,sono paesi nettamente più ventosi rispetto all'Italia
c'è anche da mettere in conto la "trasportabilità" di tale energia.in Italia avrebbe un incidenza del 3% sul fabisogno,magari ottimizzando si può aumentare,ma di certo non è la soluzione al problema.
con ciò non voglio dire che non vadano sfruttate tali fonti,ma dato che ,con i mezzi odierni, il problema non può ancora essere risolto tramite fonti rinnovabili,si deve forzatamente scegliere il male minore,che in questo caso è rappresentato dal nucleare.
"remo":
qualche mese fa aprimmo un topic sull'argomento,e credimi non è così semplice...
in attesa dello sviluppo di fonti energetiche alternative e rinnovabili(troppo costose e poco efficienti per ora)l'unica via percorribile è il nucleare...
piu del 20 per cento del fabbisogno energetico della Danimarca deriva dall'energia eolica, ed è incontiuo aumento.
A seguire Spagna (9%)e Germania (7%). Inoltre la maggior parte dei paesi industrializzati europei sta investendo sulle fonti rinnovabili.
Le fonti eoliche sono poco costose mentre il nucleare comporterebbe un costo maggiore in termini di denaro, ambiente, manutenzione, e salute.
https://www.matematicamente.it/forum/ene ... 20289.html
ecco il link per chi interessa...secondo me ci sono molte informazioni utili per aprire "meglio" gli occhi e sfatare falsi miti!
take a look!
ecco il link per chi interessa...secondo me ci sono molte informazioni utili per aprire "meglio" gli occhi e sfatare falsi miti!
take a look!
Ho qualche serio dubbio sul fatto che l'eolico, il solare e le biomasse possano in qualche modo sostituire il petrolio o il nucleare (che rimane la fonte energetica col più basso costo, in termini monetari, a quanto ne so io....).
Sulla decentralizzazione della produzione energetica: io la vedo come un grave pericolo ecologico, esattamente come la decentralizzazione dei trasporti, dal trasporto pubblico a quello privato. Non fa che accrescere le inefficienze... se ogni casa avesse il suo generatore a biocarburante sarebbe un disastro, l'aria diventerebbe irrespirabile. Mentre il solare e l'eolico sono ottime soluzioni per la produzione decentralizzata, ma non possono sostituire totalmente le fonti tradizionali e poi, anche li, c'è anche un discorso di economie di scala, sia in termini di costi economici che di costi energetici per la produzione degli impianti.
Sulla decentralizzazione della produzione energetica: io la vedo come un grave pericolo ecologico, esattamente come la decentralizzazione dei trasporti, dal trasporto pubblico a quello privato. Non fa che accrescere le inefficienze... se ogni casa avesse il suo generatore a biocarburante sarebbe un disastro, l'aria diventerebbe irrespirabile. Mentre il solare e l'eolico sono ottime soluzioni per la produzione decentralizzata, ma non possono sostituire totalmente le fonti tradizionali e poi, anche li, c'è anche un discorso di economie di scala, sia in termini di costi economici che di costi energetici per la produzione degli impianti.
qualche mese fa aprimmo un topic sull'argomento,e credimi non è così semplice...
in attesa dello sviluppo di fonti energetiche alternative e rinnovabili(troppo costose e poco efficienti per ora)l'unica via percorribile è il nucleare...
in attesa dello sviluppo di fonti energetiche alternative e rinnovabili(troppo costose e poco efficienti per ora)l'unica via percorribile è il nucleare...