Preferenze

zimmerusky
Buongiorno a tutti, per una mia curiosità vorrei fare questa domanda a tutti gli utenti. Quali sono i vostri "problemi" preferiti da risolvere? Personalmente a me piacciono i problemi dimostrativi di livello provinciale e qualcuno nazionale (ammetto i miei limiti, quelli delle gare internazionali non sono fattibili per me :-D ), specialmente quelli di ragionamento dove non ci vogliono troppe nozioni per risolverli. Mentre quelli delle gare a squadre sono un po' troppo "tecnici" per i miei gusti, e spesso non riesco a farli per mancanza di formule che ne permetterebbero una risoluzione pressochè immediata. Voi invece cosa preferite? Gare matematiche, studi univeristari?

Risposte
zimmerusky
Quoto sicuramente la risposta di axpgn, l'importante è divertirsi, credo che per la maggior parte degli utenti di questo forum la risoluzione dei problemi sia un hobby, se non fosse divertente allora sarebbe un bel problema :D :D :D :D

Per rispondere a Quinzio, mi trovi d'accordo, solo che alcune volte nelle stesse gare capitano quei problemi, specialmente di combinatoria o teoria dei numeri, che possono essere risolti senza nessuna competenza specifica, oppure conoscenze talmente basse che si apprendono già alle scuole medie. Diverso è invece il concetto per l'algebra e la geometria, nelle gare più impegnative se non si ha una certa esperienza non si può neanche pensare di risolvere anche solo un problema.

Concludo ripetendo la frase iniziale, divertiamoci e teniamo la mente allenata ;) ;)

axpgn
L'importante è divertirsi :wink:

Cordialmente, Alex

Quinzio
Beh, in effetti il problema "ideale" da risolvere e' quello che non richiede delle conoscenze a priori, e pone chiunque allo stesso livello.
Per inciso, i problemi che vengono proposti nei cosiddetti "IQ tests" tendono ad essere problemi ideali, ma anche qui il dibattito e' aperto e anche secondo me non esiste nessun test che non richieda delle conoscenze pregresse (*).
I problemi delle gare di matematica sono poi lontanissimi da questo concetto. Richiedono una preparazione specifica e a conoscenza di teoremi e "trucchi" che sono spesso fine a se stessi. Chi vi si applica con successo spesso ha alle spalle anni di preparazione, anche parlando di ragazzi giovani.
Il giusto compromesso e' un libro con una buona sezione di esercizi, alcuni di livello medio o difficile, in modo che uno abbia a disposizione il materiale necessario per risolverli ma che siano "motivanti" e non banali.

(*): tanto per fare un esempio, anche solo il simbolo della "freccia" $\to$, come oggetto che "punta" o che indica movimento, direzione, non e' per nulla innato e scontato come puo' sembrare a chiunque sia cresciuto in una qualche societa' moderna. Ad esempio e' stato visto che, per alcune tribu' di esseri umani allo stato primitivo, il simbolo di "freccia" non viene capito e riconosciuto, e non e' un concetto "innato".

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