Povero educatore alle prese con multiversi e buchi bianchi
Ciao a tutti,
io mi occupo di educazione e di ricerca in campo educativo.
Nel tentativo di sistematizzare un interpretazione di un paradigma di ricerca che ho usato e messo alla prova in una mia ricerca mi sono ritrovato a usare metafore e linee di ragionamento che avevo iniziato ad apprendere nei miei anni di frequentazione della facoltà di fisica.
Adesso come adesso mi ritrovo a pensare che potrebbe essermi utile capirci qualcosa in merito a due questioni piuttosto complesse di fisica, di qui la mia richiesta di aiuto.
gli interrogativi, che esporrò nel linguaggio primitivo di un non addetto ai lavori vertono intorno a due argomenti:
- multiverso:
1 esiste una teoria che associ la "contiguità" di due universi ad una "proporzionale" variazione delle leggi
fisiche che valgono all'interno di ciascun universo?
2 esiste una teoria che associ la "materia oscura" agli effetti gravitazionali di universi "paralleli" esistenti in
dimensioni "vicine" alle nostre? se non ricordo male nell'ambito della teoria delle stringhe una simile idea era
pensabile, al pari di un'interpretazione basata invece sulle "pieghe" della medesima p-brana tridimensionale
associata al nostro universo
-termodinamica e cosmologia:
1 "buchi bianchi": esiste almeno una teoria che prevede la loro possibile "apparizione" in "un" universo?
2 esiste almeno una teoria che contemplando il punto 1 vi associ però una sorta di "censura cosmologica" che
renda il buco bianco stesso "esterno" all'universo nel quale ha avuto "apparizione"? sto pensando,
rozzamente, a qualcosa del tipo "l'evoluzione di un universo successiva alla formazione di un buco bianco è
completamente indipendente da esso"
"Buchi bianchi" è un termine divulgativo che ho letto tra le pagine di saggi di Penrose, con esso lui identifica qualcosa che può approsimativamente essere considerato "l'opposto" di un buco nero
mi rendo conto che per gli addetti ai lavori queste domande possano sembrare del tipo "sulla base della stringa eterotica IIA è pensabile che Elvis sia ancora vivo?"
Tuttavia nondimeno mi servirebbe riuscire ad ottenere ragguagli in merito, consigli circa libri più o meno divulgativi che trattino di queste cose o qualsiasi tipo di riferimento utile.
Puntualizzo che quello che mi interessa non è se una simili teorie godano di favore da parte della comunità scientifica, quello che mi interessa è sapere se la comunità di ricerca ne ha mai elaborate , e quali, in modo da poterne studiare la struttura generale.
grazie a chiunque, tranne i fans di Elvis, abbia la pazienza di cercare di rispondermi.
Carlo
io mi occupo di educazione e di ricerca in campo educativo.
Nel tentativo di sistematizzare un interpretazione di un paradigma di ricerca che ho usato e messo alla prova in una mia ricerca mi sono ritrovato a usare metafore e linee di ragionamento che avevo iniziato ad apprendere nei miei anni di frequentazione della facoltà di fisica.
Adesso come adesso mi ritrovo a pensare che potrebbe essermi utile capirci qualcosa in merito a due questioni piuttosto complesse di fisica, di qui la mia richiesta di aiuto.
gli interrogativi, che esporrò nel linguaggio primitivo di un non addetto ai lavori vertono intorno a due argomenti:
- multiverso:
1 esiste una teoria che associ la "contiguità" di due universi ad una "proporzionale" variazione delle leggi
fisiche che valgono all'interno di ciascun universo?
2 esiste una teoria che associ la "materia oscura" agli effetti gravitazionali di universi "paralleli" esistenti in
dimensioni "vicine" alle nostre? se non ricordo male nell'ambito della teoria delle stringhe una simile idea era
pensabile, al pari di un'interpretazione basata invece sulle "pieghe" della medesima p-brana tridimensionale
associata al nostro universo
-termodinamica e cosmologia:
1 "buchi bianchi": esiste almeno una teoria che prevede la loro possibile "apparizione" in "un" universo?
2 esiste almeno una teoria che contemplando il punto 1 vi associ però una sorta di "censura cosmologica" che
renda il buco bianco stesso "esterno" all'universo nel quale ha avuto "apparizione"? sto pensando,
rozzamente, a qualcosa del tipo "l'evoluzione di un universo successiva alla formazione di un buco bianco è
completamente indipendente da esso"
"Buchi bianchi" è un termine divulgativo che ho letto tra le pagine di saggi di Penrose, con esso lui identifica qualcosa che può approsimativamente essere considerato "l'opposto" di un buco nero
mi rendo conto che per gli addetti ai lavori queste domande possano sembrare del tipo "sulla base della stringa eterotica IIA è pensabile che Elvis sia ancora vivo?"
Tuttavia nondimeno mi servirebbe riuscire ad ottenere ragguagli in merito, consigli circa libri più o meno divulgativi che trattino di queste cose o qualsiasi tipo di riferimento utile.
Puntualizzo che quello che mi interessa non è se una simili teorie godano di favore da parte della comunità scientifica, quello che mi interessa è sapere se la comunità di ricerca ne ha mai elaborate , e quali, in modo da poterne studiare la struttura generale.
grazie a chiunque, tranne i fans di Elvis, abbia la pazienza di cercare di rispondermi.
Carlo
Risposte
Non sono un esperto in materia e posso giusto leggere qualche libro/rivista divulgativa, ma se non ricordo male sembra che sia stata confermata l'osservazione di buchi neri (che rispondono all'attuale teoria che li descrive)....
Diffido in genere dei libri divulgativi che parlano di cose esotiche. Nel campo della cosmologia ad esempio ci sono degli effettivi problemi metodologici. Come si fa a confermare l'esistenza dei buchi neri?
"wiki":
Despite its invisible interior, the presence of a black hole can be inferred through its interaction with other matter and with light and other electromagnetic radiation. From stellar movement, the mass and location of an invisible companion object can be calculated. A half-dozen or so binary star systems have been discovered by Astronomers where one of the stars is invisible, yet must surely exist since it pulls with enough gravitational force on the other visible star to make it orbit around their common center of gravity. Therefore these invisible stars are thought to be good candidate black holes. Astronomers have identified numerous stellar black hole candidates in binary systems by studying the movement of their companion stars in this way.
"wiki":
Fino ad oggi sono state raccolte numerose osservazioni astrofisiche che possono essere interpretate (anche se non univocamente) come indicazioni dell'effettiva esistenza di buchi neri nell'universo. Il termine "buco nero" è dovuto al fisico John Archibald Wheeler (in precedenza si parlava di dark star o black star).
In che senso?
A me questi argomenti fanno una brutta impressione.
grazie delle indicazioni!
ciao
ciao
I libri (titolo,autore,editore) di cui ti dicevo sono:
Il collasso dell'universo; Asimov; Mondadori
Buchi neri e universi neonati; Hawking; BUR
Dal big bang ai buchi neri; Hawking; BUR
Spaziotempo; Sexl e Schmidt; Boringhieri
Teoria del big bang e buchi neri; Wald; Boringhieri
L'universo che fugge; Davis; Mondadori
Sull'orlo dell'infinito; Davis; Mondadori
L'universo in un guscio di noce; Hawking; Mondadori
Poi ci sarebbero tutti gli articoli di Le Scienze pubblicati sino al 2010, ma di cui non
ho il tempo di controllare (sono veramente troppi...).
Il collasso dell'universo; Asimov; Mondadori
Buchi neri e universi neonati; Hawking; BUR
Dal big bang ai buchi neri; Hawking; BUR
Spaziotempo; Sexl e Schmidt; Boringhieri
Teoria del big bang e buchi neri; Wald; Boringhieri
L'universo che fugge; Davis; Mondadori
Sull'orlo dell'infinito; Davis; Mondadori
L'universo in un guscio di noce; Hawking; Mondadori
Poi ci sarebbero tutti gli articoli di Le Scienze pubblicati sino al 2010, ma di cui non
ho il tempo di controllare (sono veramente troppi...).
Ho cercato di essere sintetico ma è piuttosto difficile...
in realtà la sintesi migliore era non sintetizzare affatto e limitarmi a chiedere lumi sulle cose postate nel primo messaggio... però così non mi aveva considerato nessuno quindi ho pensato che forse era più opportuno contestualizzare
il perchè mi interessavano...
in effetti così almeno una risposta proficua l'ho ottenuta...
ciao
in realtà la sintesi migliore era non sintetizzare affatto e limitarmi a chiedere lumi sulle cose postate nel primo messaggio... però così non mi aveva considerato nessuno quindi ho pensato che forse era più opportuno contestualizzare
il perchè mi interessavano...
in effetti così almeno una risposta proficua l'ho ottenuta...
ciao
"Hobbes":
In educazione, dai tempi di Goethe, invale l'utilizzo della formazione degli esseri viventi come metafora significativa per interpretare il dualismo formazione-autoformazione in educazione.
gli studi di H. Maturana sulla formazione e sviluppo degli esseri viventi come reti autopoietiche comporta che questi vengano considerati sistemi cognitivi chiusi rispetto all'informazione.
essendo sistemi chiusi rispetto all'informazione questa viene costruita negli esseri viventi attraverso "l'applicazione" di quelle che possiamo chiamare "idee". In effetti il termine "idea" inteso come elemento della vita psichica che costruisce le informazioni attraverso la loro oraganizzazione compare anche in alcune teorie dell'informazione, Roszak è un autore facile da citare in merito.
la mia "idea" è che una chiave interpretativa circa la possibilità di pensare all'effetiva evoluzione dell'impresa conoscitiva di un soggetto in un simile sfondo concettuale sia la fenomenologia dello spirito di Hegel declinata in modo eterodosso.
La principale eterodossia consiste nel interpretare lo "spirito" hegeliano nei termini di "unità omni comprendente", il che ci porta all'idea di "universo".
A questo punto mi sono dovuto chiedere, per essere coerente con la teoria di maturana, se e in che modo l'idea di "universo" potesse essere considerata un "idea" (cioè nel senso dato da Roszak un organizzatore dell'esperienza) utilizzabile per descrivere l'evoluzione di un, nei termini di maturana, sistema cognitivo autopoietico.
Da questo esame dell'idea di universo, che anche se attraverso un percorso molto lungo tutto sommato si riallaccia all'esempio di Goethe, che ha studiato la morfogenetica delle conchiglie e ne ha ricavato metafore per l'educazione dell'uomo, sono derivati gli interrogativi che ho postato precedentemente.
Scusa ma, che è sta roba? Voglio dire, quali caratteristiche dovrebbe avere il tuo interlocutore ideale? A giudicare da quello che hai scritto, certamente non il dono della sintesi.
Anni fa ho letto vari libri divulgativi sull'argomento buchi bianchi, multi-universi, teoria delle stringhe, ecc. ecc, ma in nessuno ovviamente veniva riportata l'eventuale teoria fisico/matematica collegata, che ritengo non sia proprio alla portata di tutti.
Ora non ricordo quali libri fossero, ma nel pomeriggio verifico e poi ti faccio sapere.
Ora non ricordo quali libri fossero, ma nel pomeriggio verifico e poi ti faccio sapere.
Uhm... un sacco di visite e nessuna risposta...
i casi sono due: o le domande sono troppo generiche e mal poste per poter ricevere una risposta adeguata oppure proiettano una tale "aura" di "ma allora Elvis può essere ancora vivo!" che nessuno si è dato la pena di rispondere, poichè ovviamente escludo che in questo forum si sia tutti fan di Elvis.
per cercare di ovviare alla seconda possibile causa di mancanza di risposte scrivo due cose sull'effetiva teoria dell'educazione che mi sta portando a ricercare risposte del tipo richiesto.
In educazione, dai tempi di Goethe, invale l'utilizzo della formazione degli esseri viventi come metafora significativa per interpretare il dualismo formazione-autoformazione in educazione.
gli studi di H. Maturana sulla formazione e sviluppo degli esseri viventi come reti autopoietiche comporta che questi vengano considerati sistemi cognitivi chiusi rispetto all'informazione.
essendo sistemi chiusi rispetto all'informazione questa viene costruita negli esseri viventi attraverso "l'applicazione" di quelle che possiamo chiamare "idee". In effetti il termine "idea" inteso come elemento della vita psichica che costruisce le informazioni attraverso la loro oraganizzazione compare anche in alcune teorie dell'informazione, Roszak è un autore facile da citare in merito.
la mia "idea" è che una chiave interpretativa circa la possibilità di pensare all'effetiva evoluzione dell'impresa conoscitiva di un soggetto in un simile sfondo concettuale sia la fenomenologia dello spirito di Hegel declinata in modo eterodosso.
La principale eterodossia consiste nel interpretare lo "spirito" hegeliano nei termini di "unità omni comprendente", il che ci porta all'idea di "universo".
A questo punto mi sono dovuto chiedere, per essere coerente con la teoria di maturana, se e in che modo l'idea di "universo" potesse essere considerata un "idea" (cioè nel senso dato da Roszak un organizzatore dell'esperienza) utilizzabile per descrivere l'evoluzione di un, nei termini di maturana, sistema cognitivo autopoietico.
Da questo esame dell'idea di universo, che anche se attraverso un percorso molto lungo tutto sommato si riallaccia all'esempio di Goethe, che ha studiato la morfogenetica delle conchiglie e ne ha ricavato metafore per l'educazione dell'uomo, sono derivati gli interrogativi che ho postato precedentemente.
Mi auguro che questa breve esposizione non abbia in realtà aumentato l'effetto "elvis" del mio post ma che possa in qualche modo persuadere qualcuno che, anche se peculiari le domande del post iniziale derivano da un percorso di riflessione strutturato.
Carlo
i casi sono due: o le domande sono troppo generiche e mal poste per poter ricevere una risposta adeguata oppure proiettano una tale "aura" di "ma allora Elvis può essere ancora vivo!" che nessuno si è dato la pena di rispondere, poichè ovviamente escludo che in questo forum si sia tutti fan di Elvis.
per cercare di ovviare alla seconda possibile causa di mancanza di risposte scrivo due cose sull'effetiva teoria dell'educazione che mi sta portando a ricercare risposte del tipo richiesto.
In educazione, dai tempi di Goethe, invale l'utilizzo della formazione degli esseri viventi come metafora significativa per interpretare il dualismo formazione-autoformazione in educazione.
gli studi di H. Maturana sulla formazione e sviluppo degli esseri viventi come reti autopoietiche comporta che questi vengano considerati sistemi cognitivi chiusi rispetto all'informazione.
essendo sistemi chiusi rispetto all'informazione questa viene costruita negli esseri viventi attraverso "l'applicazione" di quelle che possiamo chiamare "idee". In effetti il termine "idea" inteso come elemento della vita psichica che costruisce le informazioni attraverso la loro oraganizzazione compare anche in alcune teorie dell'informazione, Roszak è un autore facile da citare in merito.
la mia "idea" è che una chiave interpretativa circa la possibilità di pensare all'effetiva evoluzione dell'impresa conoscitiva di un soggetto in un simile sfondo concettuale sia la fenomenologia dello spirito di Hegel declinata in modo eterodosso.
La principale eterodossia consiste nel interpretare lo "spirito" hegeliano nei termini di "unità omni comprendente", il che ci porta all'idea di "universo".
A questo punto mi sono dovuto chiedere, per essere coerente con la teoria di maturana, se e in che modo l'idea di "universo" potesse essere considerata un "idea" (cioè nel senso dato da Roszak un organizzatore dell'esperienza) utilizzabile per descrivere l'evoluzione di un, nei termini di maturana, sistema cognitivo autopoietico.
Da questo esame dell'idea di universo, che anche se attraverso un percorso molto lungo tutto sommato si riallaccia all'esempio di Goethe, che ha studiato la morfogenetica delle conchiglie e ne ha ricavato metafore per l'educazione dell'uomo, sono derivati gli interrogativi che ho postato precedentemente.
Mi auguro che questa breve esposizione non abbia in realtà aumentato l'effetto "elvis" del mio post ma che possa in qualche modo persuadere qualcuno che, anche se peculiari le domande del post iniziale derivano da un percorso di riflessione strutturato.
Carlo