Paura.
Buongiorno a tutti, rivolgo qui la mia domanda non sapendo precisamente in quale ambito collocarla.
Durante le superiori avevo una voglia matta di studiare fisica e la notte pensavo e ripensavo a vari scenari di me all'università.
Ci sono stati vari problemi ma l'anno scorso finalmennte ho avuto la possibilità di iscrivermi a questa bellissima facoltà.
Già dalla prima lezione di fisica generale 1 (si parlava di vettori) rimasi allibito, non ci capivo nulla.
Credevo fosse perchè vengo da un istituto tecnico industriale e sono diplomato come Perito Chimico.
La sessione di Febbraio è andata molto male pur studiando molto e frequentando tutte le lezioni, Analisi matematica un disastro e Meccanica ho quasi raggiunto il 18...
La sessione estiva peggio, contando che la mia voglia di studiare è sprofondata e ciò credo sia dovuto al fatto che le materie che ho davanti le trovo molto complesse e le nozioni di base da cui parto fanno ridere i polli (non sapevo neanche le proprietà delle potenze, radicali, logaritmi ecc.).
Fatto sta che ho firmato solo due esami, Chimica generale e Inglese, esami molto facili per me essendo un perito chimico.
Si avvicina settembre e devo dare 4 esami per me molto complessi e se penso che più vado avanti e più le materie si fanno difficili ho solo voglia di gettare la spugna e fare altro nella vita.
Ciò che mi impedisce di mollare tutto è la mia curiosità e voglia di capire il perchè delle cose ma inizio a pensare che avere voglia delle volte non basta.
Tutto questo discorso lo faccio per chiedervi una cosa: a qualcuno di voi è successo di trovare scogli che sembravano insormontabili e di essere riusciti in qualche modo a superarlo? A qualcuno è capitato di ripetersi "Basta, mollo tutto perchè non sono in grado"? Grazie in anticipo per le risposte.
P.S.: Se qualcuno ha consigli da dare sono ben lieto di leggerli, grazie.
Durante le superiori avevo una voglia matta di studiare fisica e la notte pensavo e ripensavo a vari scenari di me all'università.
Ci sono stati vari problemi ma l'anno scorso finalmennte ho avuto la possibilità di iscrivermi a questa bellissima facoltà.
Già dalla prima lezione di fisica generale 1 (si parlava di vettori) rimasi allibito, non ci capivo nulla.
Credevo fosse perchè vengo da un istituto tecnico industriale e sono diplomato come Perito Chimico.
La sessione di Febbraio è andata molto male pur studiando molto e frequentando tutte le lezioni, Analisi matematica un disastro e Meccanica ho quasi raggiunto il 18...
La sessione estiva peggio, contando che la mia voglia di studiare è sprofondata e ciò credo sia dovuto al fatto che le materie che ho davanti le trovo molto complesse e le nozioni di base da cui parto fanno ridere i polli (non sapevo neanche le proprietà delle potenze, radicali, logaritmi ecc.).
Fatto sta che ho firmato solo due esami, Chimica generale e Inglese, esami molto facili per me essendo un perito chimico.
Si avvicina settembre e devo dare 4 esami per me molto complessi e se penso che più vado avanti e più le materie si fanno difficili ho solo voglia di gettare la spugna e fare altro nella vita.
Ciò che mi impedisce di mollare tutto è la mia curiosità e voglia di capire il perchè delle cose ma inizio a pensare che avere voglia delle volte non basta.
Tutto questo discorso lo faccio per chiedervi una cosa: a qualcuno di voi è successo di trovare scogli che sembravano insormontabili e di essere riusciti in qualche modo a superarlo? A qualcuno è capitato di ripetersi "Basta, mollo tutto perchè non sono in grado"? Grazie in anticipo per le risposte.
P.S.: Se qualcuno ha consigli da dare sono ben lieto di leggerli, grazie.
Risposte
E' possibile. La mia esperienza è troppo limitata e antiquata per costituire una statistica rappresentativa. Quando ho studiato io il PNI era agli albori e veniva chiamato 'sperimentale', il tecnologico non esisteva, nel classico ci si fermava alla trigonometria mentre ora esistono corsi dove si studia analisi matematica.
Ma il problema specifico non era tanto l'efficacia preparatoria generale di liceo e tecnico, quanto il percorso all'origine di questa discussione, che continuo a trovare decisamente anomalo.
Ma il problema specifico non era tanto l'efficacia preparatoria generale di liceo e tecnico, quanto il percorso all'origine di questa discussione, che continuo a trovare decisamente anomalo.
Ad ingegneria non ho mai visto un ragazzo proveniente da un istituto tecnico che avesse basi migliori di uno venuto dallo scientifico. Io allo scientifico (PNI) ho fatto 5 ore di matematica a settimana dal 1° al 5° anno e 2 ore di fisica il 1° anno e poi 3 ore a settimana. Anche allo scientifico tecnologico si facevano 4 ore a settimana di matematica in tutto il triennio e di fisica in 3° e 5° (3 ore al 4°). In ogni caso anche i docenti universitari avvertono, almeno da me è capitato in vari corsi, i ragazzi provenienti dal tecnico che erano i più svantaggiati in quanto hanno toccato molti degli argomenti ma con un approccio diverso e che è quasi dannoso per gli studi universitari (lo disse il prof. di elettrotecnica e di fisica). Probabilmente perché il tecnico tende a non approfondire teoricamente troppo quello che mostra agli studenti (è una mia idea ma non posso averne certezze avendo fatto un liceo).
"Vikhr":
Certo, docente incapace, classe di bassissimo livello, troppe interruzioni... Le ragioni possono essere molteplici e non per forza dipendono dal singolo studente.
"Intermat":
Meno ore settimanali rispetto ad un liceo scientifico, soprattutto rispetto al vecchio PNI ma anche allo scientifico tecnologico.
Non sono convinto.
Il quadro orario dei trienni che ricordo (e che ho ritrovato in rete) prevede per matematica 4-3-3 al perito chimico e 3-3-3 allo scientifico. Ancora nei miei ricordi, nel CdL in fisica gli studenti provenienti dagli istituti tecnici avevano una preparazione almeno equivalente, talvolta superiore, a quelli del liceo scientifico (io provenivo dal classico, quindi non facevo testo).
Prendendo per buono l'intervento di Skewlolz, e solo lui può dare una risposta esauriente, mi interesserebbe capire a livello generale i motivi di un ritardo di preparazione quantificabile in almeno tre anni, a livello personale le considerazioni che possono aver portato a intraprendere un cdl come fisica pur con la consapevolezza di queste lacune.
Non nascondo che trovo profonde incongruenze nel suo racconto. Per esempio, un perito chimico, che vive di pH, che non conosce le proprietà dei logaritmi? E anche ammettendo un professore scarso, accumulare un simile ritardo di preparazione senza che uno straccio di DS si allarmi o una qualsiasi famiglia di studente non protesti? Senza che la commissione di maturità si accorga di qualcosa? Pur nei grandi limiti delle possibilità di intervento su situazioni scolastiche distorte e degradate, quello che viene descritto mi sembra eccessivo.
"Vikhr":
[quote="Cmax"]
Ma è possibile una simile circostanza?
A quanto mi risulta, il programma di matematica per perito chimico è più o meno quello del liceo scientifico.
Certo, docente incapace, classe di bassissimo livello, troppe interruzioni... Le ragioni possono essere molteplici e non per forza dipendono dal singolo studente.[/quote]
Meno ore settimanali rispetto ad un liceo scientifico, soprattutto rispetto al vecchio PNI ma anche allo scientifico tecnologico.
"Cmax":
Ma è possibile una simile circostanza?
A quanto mi risulta, il programma di matematica per perito chimico è più o meno quello del liceo scientifico.
Certo, docente incapace, classe di bassissimo livello, troppe interruzioni... Le ragioni possono essere molteplici e non per forza dipendono dal singolo studente.
"Vikhr":
Dan, sono d'accordo, certo, è un valido metodo se limitato alle formule più usate, ad esempio quelle di passaggio tra vari sistemi di riferimento. Ma terrei a ricordare che il fantomatico metodo di studio è qualcosa di assolutamente personale che si acquisisce con il tempo e che ci sono comunque periodi in cui è inutile studiare per forza, che tanto non si concluderà mai niente.
Infatti direi che questi periodi rientrino nella definizione "non essere abbastanza motivato". Negli altri periodi ad un maggiore studio corrisponde un migliore apprendimento ovviamente ad un certo punto, come si direbbe in economia industriale, il costo marginale supererà il ricavo marginale e quindi non converrà spendere ulteriore tempo per lo studio ma piuttosto sarà meglio fare altro. In determinati periodi, a causa di una condizioni psico-fisica non buona, potrebbe essere che tale punto è a valori troppo bassi e non ti permette di superare l'esame. Putroppo i momenti difficili capitano a tutti e ognuno li supera a modo suo con i suoi pro e i suoi contro.
"Skewlolz":
sono diplomato come Perito Chimico
"Skewlolz":
le nozioni di base da cui parto fanno ridere i polli (non sapevo neanche le proprietà delle potenze, radicali, logaritmi ecc.)
Ma è possibile una simile circostanza?
A quanto mi risulta, il programma di matematica per perito chimico è più o meno quello del liceo scientifico.
Dan, sono d'accordo, certo, è un valido metodo se limitato alle formule più usate, ad esempio quelle di passaggio tra vari sistemi di riferimento. Ma terrei a ricordare che il fantomatico metodo di studio è qualcosa di assolutamente personale (quello che funziona per uno, ad esempio ripetere, è una perdita di tempo per l'altro) che si acquisisce con il tempo e che ci sono comunque periodi in cui è inutile studiare per forza, che tanto non si concluderà mai niente.
Ripetere ad alta voce aiuta a memorizzare meglio e ad essere più sciolti all'orale
Non ripetere ad alta voce
A cosa gli serve ripetere ad alta voce le equazioni cardinali della dinamica...?
@Vikhr
Sono d'accordo, inoltre gli suggerirei di cercare delle falle nel suo metodo di studio, le possibilità sono:
- Non frequentare abbastanza
- Non ripassare le lezioni giorno per giorno o il fine settimana
- Non ripetere ad alta voce
- Non andare ai tutoraggi o non esercitarsi abbastanza
- Non chiarire le lagune con il processore
- Non essere abbastanza motivato
Sono d'accordo, inoltre gli suggerirei di cercare delle falle nel suo metodo di studio, le possibilità sono:
- Non frequentare abbastanza
- Non ripassare le lezioni giorno per giorno o il fine settimana
- Non ripetere ad alta voce
- Non andare ai tutoraggi o non esercitarsi abbastanza
- Non chiarire le lagune con il processore
- Non essere abbastanza motivato
Se ci tiene davvero in alternativa può cercare un lavoro e nel frattempo iscriversi con la formula del part time se la sua Università lo consente.
Se non miri a voti alti prova a darne due. Un consiglio se neanche il prossimo anno va bene lascia stare prima che sia troppo tardi, cambia facoltà o cerca lavoro, non regalare altri soldi all'Università, che tanto da quello che ho capito non forma geni ma secchioni.
Scegli un esame, quello che hai capito di più, e preparati solo per quello. Parti dal presupposto che quest'anno è perso, ovvero è improbabile che tu riesca a laurearti in meno di 4 anni. Durante la mia esperienza di studente di matematica, ho passato varie sessioni dell'università cercando di raggiungere obiettivi irraggiungibili e quasi sempre il risultato è stato peggio di quello che avrei raggiunto facendo le cose con calma (con pochissime eccezioni). Per esempio ho cercato di fare la triennale in 2 anni e ce ne ho messi 4. Che esami ti mancano? Penso che per questione di "prerequisiti" sia meglio fare prima i corsi di matematica e poi quelli di fisica. Ma dipende un po' da te. Hai da fare anche un corso di informatica?
Esatto.
Se vedi che il tuo ritmo è lento, in un CdL scientifico non c'è nulla di peggio che mettersi in testa di recuperare più di un esame insieme, soprattutto se si parla di corsi di basi scientifiche, rischi solo di essere bocciato di nuovo e farti venire un esaurimento nervoso. Mi associo anch'io al consiglio di dare solo l'esame di Matematica a Settembre, Meccanica per il momento accantonala.
Se vedi che il tuo ritmo è lento, in un CdL scientifico non c'è nulla di peggio che mettersi in testa di recuperare più di un esame insieme, soprattutto se si parla di corsi di basi scientifiche, rischi solo di essere bocciato di nuovo e farti venire un esaurimento nervoso. Mi associo anch'io al consiglio di dare solo l'esame di Matematica a Settembre, Meccanica per il momento accantonala.
A mio modesto parere non ha molto senso programmare 4 esami per settembre. Si tratta di studiare il carico di un semestre in un'estate. Per quanto uno possa essere stakanovista, mi sembra una cosa sconsigliabile. Soprattutto dato che, presumibilmente, si tratta di esami fondativi i cui argomenti bisognerebbe averli capiti per bene.
Secondo me il tuo problema è che non hai ingranato bene, e di conseguenza ti senti demotivato. Il problema del primo anno delle facoltà scientifiche è che spesso i prerequisiti si danno per scontati; essendo iscritto a matematica non sono sicuro di come vadano le cose a fisica, ma sto pensando per lo più al programma liceale di matematica (penso che la parte fisica si riprenda praticamente dal principio, e allora lì è questione di attenzione in classe e studio a casa lezione dopo lezione). Quindi non c'è alternativa: devi assicurarti di aver interiorizzato derivate, integrali e tutti gli annessi e connessi, dato il massiccio uso che ne farai durante tutti i tre anni. Io, fossi in te, nel tempo che mi separa dalla sessione mi concentrerei su analisi, e a ottobre valuterei se riseguire i corsi del primo anno. Forse rallenterai un poco, ma almeno farai le cose per bene, che è l'importante dato che nelle facoltà scientifiche la cultura si costruisce a strati e avere delle fondamenta solide è imprescindibile.
Poi, ovviamente, prendi tutto cum grano salis: la decisione finale spetta a te!
Secondo me il tuo problema è che non hai ingranato bene, e di conseguenza ti senti demotivato. Il problema del primo anno delle facoltà scientifiche è che spesso i prerequisiti si danno per scontati; essendo iscritto a matematica non sono sicuro di come vadano le cose a fisica, ma sto pensando per lo più al programma liceale di matematica (penso che la parte fisica si riprenda praticamente dal principio, e allora lì è questione di attenzione in classe e studio a casa lezione dopo lezione). Quindi non c'è alternativa: devi assicurarti di aver interiorizzato derivate, integrali e tutti gli annessi e connessi, dato il massiccio uso che ne farai durante tutti i tre anni. Io, fossi in te, nel tempo che mi separa dalla sessione mi concentrerei su analisi, e a ottobre valuterei se riseguire i corsi del primo anno. Forse rallenterai un poco, ma almeno farai le cose per bene, che è l'importante dato che nelle facoltà scientifiche la cultura si costruisce a strati e avere delle fondamenta solide è imprescindibile.
Poi, ovviamente, prendi tutto cum grano salis: la decisione finale spetta a te!