Panico e matematica?
Ciao! Sto cercando di trovare una soluzione per mio figlio. Va alle elementari e non riesco proprio a capire perché vive malissimo il momento dei compiti e delle verifiche di matematica. Nelle altre materie non è così, ma per matematica non so perché le cose vanno sempre così: ci mettiamo là a fare le cose, lui sempre un po' di controvoglia (lo vedo che, a differenza delle altre materie, la matematica non gli va proprio giù. è abbastanza studioso e il resto delle materie le fa senza problemi). A casa però sembra tutto vada bene, riesce a fare tutto. Il problema è che invece a scuola non riesce a calmarsi e semplicemente si agita e nonostante abbia studiato alla fine non riesce a fare gli esercizi e i compiti se non c'è lì qualcuno a ricordargli che se si concentra sa come si fanno le cose. Il dottore mi ha detto che probabilmente soffre di ansia e mi ha suggerito di provare a risolvere con delle goccine contro l'ansia, questa qua: https://www.valdispert.it/prodotti/integratore-gocce-valeriana-melatonina-luppolo/
Ho intenzione di sicuro di usarle ma volevo sapere se secondo voi ci sono anche altri metodi per risolvere il problema: qualche modo per fargli capire che la matematica non è sua nemica, magari? Io non ho molto idee, anche perché a me per primo non è mai piaciuta molto..
Ho intenzione di sicuro di usarle ma volevo sapere se secondo voi ci sono anche altri metodi per risolvere il problema: qualche modo per fargli capire che la matematica non è sua nemica, magari? Io non ho molto idee, anche perché a me per primo non è mai piaciuta molto..
Risposte
Se è solo in Matematica, mi viene da dire che non è strano, e che del disagio di un bambino nei confronti di questa materia è naturale. È problematico, per esempio, il come un bambino si rappresenta nella propria mente i concetti. Il disagio in questo caso può essere declinato in questo modo: non capisco niente, quindi questo mi provoca timori o ansie.
A casa fate i compiti insieme? Hai mai provato a chiedergli di fare qualche esercizio da solo (e poi correggerli insieme)? Che succede?
A casa fate i compiti insieme? Hai mai provato a chiedergli di fare qualche esercizio da solo (e poi correggerli insieme)? Che succede?
E' molto comune eccome, la mia coinquilina sta proprio sviluppando una tesi in questo ambito.
Così su due piedi in italia mi viene in mente Daniela Lucangeli: https://www.erickson.it/it/autori/daniela-lucangeli che si occupa di queste cose -dell'unipd- (primo risultato che ho trovato su internet cercando il suo nome). penso anche lei abbia scritto qualcosa, sicuramente molte batterie di test per discalculia ad esempio.
Ad ogni modo è un argomento più che matematico, psicologico
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Così su due piedi in italia mi viene in mente Daniela Lucangeli: https://www.erickson.it/it/autori/daniela-lucangeli che si occupa di queste cose -dell'unipd- (primo risultato che ho trovato su internet cercando il suo nome). penso anche lei abbia scritto qualcosa, sicuramente molte batterie di test per discalculia ad esempio.
Ad ogni modo è un argomento più che matematico, psicologico

Sicuramente ci sono altri metodi.
Il medico avrà senz'altro ragione a dire che si tratta di ansia, ma andrebbe capito meglio perché suo figlio ha questa ansia specifica, visto che non la manifetsa in altri ambiti, ansia che è tra l'altro una cosa abbastanza comune rispetto alla matematica.
Da quello che Lei dice, sembra che il bambino a casa non abbia problemi perché sente qualcuno vicino, e forse invece in classe durante il compito si sente solo ad affrontare l'ansia.
Un primo passo, se non lo ha già fatto, sarebbe parlare con la maestra e vedere se si trova un modo in classe durante i compiti per attenuare l'ansia. Che so, cambiarlo di posto, metterlo più vicino o più lontano dalla cattedra, o con qualche compagno o altro, chi sa, dico per dire. Lo si può capire solo parlando col bambino e con la maestra.
Scusi se le dico cose generiche, non sono del campo, ma tanto per cominciare a avere qualche idea.
Ci vorrebbe forse qualche insegnante o educatore esperto della problematica che le potesse dare qualche indicazione.
Esiste anche una psicopedagogia della matematica.
Io le posso dire che conosco un libro, si chiama 'Matematica mio terrore', scritto da Anne Siety, che insegna Scienze dell'educazione a Parigi, ed è specializzata proprio in psicopedagogia della matematica.
E' possibile che ci sia in Italia qualcuno, qualche insegnante o educatore, qualche esperto di didattica della matematica per i più piccoli, che si occupi di cose simili.
Caso mai può cominciare a vedere su Internet cercando questa Anne Siety e pedagogia della matematica, se trova qualche idea su cosa fare.
Sicuramente esisteranno insegnanti e esperti di scienza dell'educazione per l'età di suo figlio che possono darle consigli.
Il medico avrà senz'altro ragione a dire che si tratta di ansia, ma andrebbe capito meglio perché suo figlio ha questa ansia specifica, visto che non la manifetsa in altri ambiti, ansia che è tra l'altro una cosa abbastanza comune rispetto alla matematica.
Da quello che Lei dice, sembra che il bambino a casa non abbia problemi perché sente qualcuno vicino, e forse invece in classe durante il compito si sente solo ad affrontare l'ansia.
Un primo passo, se non lo ha già fatto, sarebbe parlare con la maestra e vedere se si trova un modo in classe durante i compiti per attenuare l'ansia. Che so, cambiarlo di posto, metterlo più vicino o più lontano dalla cattedra, o con qualche compagno o altro, chi sa, dico per dire. Lo si può capire solo parlando col bambino e con la maestra.
Scusi se le dico cose generiche, non sono del campo, ma tanto per cominciare a avere qualche idea.
Ci vorrebbe forse qualche insegnante o educatore esperto della problematica che le potesse dare qualche indicazione.
Esiste anche una psicopedagogia della matematica.
Io le posso dire che conosco un libro, si chiama 'Matematica mio terrore', scritto da Anne Siety, che insegna Scienze dell'educazione a Parigi, ed è specializzata proprio in psicopedagogia della matematica.
E' possibile che ci sia in Italia qualcuno, qualche insegnante o educatore, qualche esperto di didattica della matematica per i più piccoli, che si occupi di cose simili.
Caso mai può cominciare a vedere su Internet cercando questa Anne Siety e pedagogia della matematica, se trova qualche idea su cosa fare.
Sicuramente esisteranno insegnanti e esperti di scienza dell'educazione per l'età di suo figlio che possono darle consigli.