Morte di Maryam Mirzakhani
Come da titolo, è morta 10 giorni fa Maryam Mirzakhani, prima donna a ricevere la medaglia Fields (l'ha ricevuta nel 2014); aveva solo 40 anni.
Forse il messaggio era già stato postato ma non l'ho trovato. Io l'ho saputo lo stesso giorno ma non avevo avuto tempo di aprire la discussione qui.
Forse il messaggio era già stato postato ma non l'ho trovato. Io l'ho saputo lo stesso giorno ma non avevo avuto tempo di aprire la discussione qui.
Risposte
Ovviamente dovevo scrivere una gaffe
povera Maryam; e meno male che mi è stata sùbito simpatica.


Era iraniana, credo . Un orgoglio per tutta l'umanità .
Donna, [strike]irachena[/strike] iraniana, e pure geometra algebrica: un orgoglio per me, sia come uomo che come matematico!
Si deve studiare molto, ma se pensiamo che molti soldi vengono sprecati e non affidati ai settori di ricerca, capiamo perché...
Avevo letto questa notizia triste qualche giorno fa , sul blog di Le Scienze > Rudi Matematici :
http://rudimatematici-lescienze.blogaut ... po-presto/
e naturalmente ho fatto qualche ricerca su di lei, a cominciare proprio da quel blog , dove ci sono dei link a precedenti articoli.
Non si può fare altro che addolorarsi, accettando ciò che la vita riserva agli umani, a volte troppo imprevedibilmente.
Ma la storia di questa donna giovane e caparbia , che ha conquistato vette altissime con la sua volontà di ferro , mi aveva particolarmente colpito . Resterà il suo lavoro.
Nelle risposte date da alcuni lettori , è stato citato questo articolo :
http://www.repubblica.it/oncologia/news ... 161238057/
Io non capisco nulla delle "leggi del caso" , ammesso che il caso possa avere leggi, specie quando lo si invoca a proposito del cancro. Qualcuno sicuramente ci capisce di più.
Ma mi domando : non è forse la nostra (ancora, purtroppo) profonda ignoranza sul funzionamento del corpo umano, cioè sull'evoluzione di un complesso di miliardi di cellule, soprattutto in relazione all'ambiente in cui questo organismo si trova, a far dire troppo spesso agli scienziati che " il caso" ha una sua parte nello svolgimento della tragedia ? Intendiamoci, onore agli studiosi che dedicano la propria vita alla ricerca, specie in questo settore! Ma penso che si debba studiare ancora molto.
http://rudimatematici-lescienze.blogaut ... po-presto/
e naturalmente ho fatto qualche ricerca su di lei, a cominciare proprio da quel blog , dove ci sono dei link a precedenti articoli.
Non si può fare altro che addolorarsi, accettando ciò che la vita riserva agli umani, a volte troppo imprevedibilmente.
Ma la storia di questa donna giovane e caparbia , che ha conquistato vette altissime con la sua volontà di ferro , mi aveva particolarmente colpito . Resterà il suo lavoro.
Nelle risposte date da alcuni lettori , è stato citato questo articolo :
http://www.repubblica.it/oncologia/news ... 161238057/
Io non capisco nulla delle "leggi del caso" , ammesso che il caso possa avere leggi, specie quando lo si invoca a proposito del cancro. Qualcuno sicuramente ci capisce di più.
Ma mi domando : non è forse la nostra (ancora, purtroppo) profonda ignoranza sul funzionamento del corpo umano, cioè sull'evoluzione di un complesso di miliardi di cellule, soprattutto in relazione all'ambiente in cui questo organismo si trova, a far dire troppo spesso agli scienziati che " il caso" ha una sua parte nello svolgimento della tragedia ? Intendiamoci, onore agli studiosi che dedicano la propria vita alla ricerca, specie in questo settore! Ma penso che si debba studiare ancora molto.