Media Inglese per campionato a 3 punti per vittoria
http://www.youtube.com/watch?v=vFtvfdJZpN0
Pubblico questo messaggio al fine di apportare una sostanziale modifica al computo della Media Inglese (conosciuta anche come Media Scudetto).
Modifica che porta ad assegnare 0 punti alla vittoria in casa, -2 punti al pareggio in casa, -3 punti alla sconfitta in casa, +1,5 punti alla vittoria fuori casa, -0,5 punti al pareggio fuori casa e -1,5 punti alla sconfitta fuori casa.
Modifica che si rende necessaria per le ragioni che mi accingo ad esporre.
L'assunto della Media Inglese è che, affinché una squadra possa vincere il campionato, la quota punti da conseguire debba essere pari al 75% dei punti messi in palio complessivamente e tale squadra debba perseguire l'obiettivo di raccogliere il 100% dei punti in casa ed il 50% dei punti fuori casa. (Ne consegue che, sotto tale logica, una squadra con ambizioni di primato che avesse ottenuto soltanto una parte dei punti messi in palio in casa dovrebbe colmare tale divario raccogliendone fuori casa).
Il sistema di punteggi della Media Inglese così come lo abbiamo conosciuto inizialmente (che assegna 0 punti alla vittoria in casa, -1 punto al pareggio in casa, -2 punti alla sconfitta in casa, 1 punto alla vittoria fuori casa, 0 punti al pareggio fuori casa e -1 punto alla sconfitta fuori casa) rispecchia gli assunti appena citati se applicato a campionati che assegnano 2 punti per la vittoria, 1 punto per il pareggio e 0 punti per la sconfitta.
A partire dalla stagione 1994-1995, nel campionato di Serie A italiano, si è passati ad assegnare 3 (anziché 2) punti per vittoria e la Media Inglese così calcolata non rispetta più gli assunti precedentemente citati. Continuando ad adottare tale sistema di punteggi, infatti, una squadra in Media Inglese raccoglierebbe una percentuale compresa tra il 66,6 periodico % dei punti (in situazione di massimo numero di pareggi) ed il 75% dei punti (in situazione di minimo numero di pareggi), quindi fino ad 8,3 periodico punti percentuali in meno.
Neppure il sistema di punteggi riportato ad oggi (9 Luglio 2011) su Wikipedia ed adottato da alcuni giornali e siti internet,e che mostro qui in tabella, rispetta quegli assunti. Una squadra in media inglese così calcolata raccoglierebbe sempre solo il 66,6 periodico % dei punti messi in palio, ossia sempre punti percentuali in meno, dimostrandosi, in tal modo, questo sistema di punteggi, ancor più distorto.
Gli assunti della Media Inglese, peraltro, trovano riscontro empirico risultando validi sia per i campionati che vanno da quello 1929-1930 (primo campionato a girone unico) a quello 1993-1994 (ultimo campionato in cui si sono assegnati 2 punti per vittoria) che per quelli dal 1994-1995 al 2010-2011 (ossia dal primo campionato in cui si è assegnato 3 punti per vittoria all'ultimo conclusosi): in tutti questi la media delle percentuali dei punti conseguiti dalle squadre campioni è prossima al 75% e le vittorie interne sono state in numero considerevolmente maggiore di quelle esterne.
Ribadisco quindi che affinchè la Media Inglese rispetti i più volte citati assunti e sia adeguata all'attuale modalità di punteggi (3 punti per la vittoria, 1 punto per il pareggio e 0 punti per la sconfitta) i punteggi da attribuire sono:
0 punti alla vittoria in casa, -2 punti al pareggio in casa, -3 punti alla sconfitta in casa, +1,5 punti alla vittoria fuori casa, -0,5 punti al pareggio fuori casa e -1,5 punti alla sconfitta fuori casa."
Pubblico questo messaggio al fine di apportare una sostanziale modifica al computo della Media Inglese (conosciuta anche come Media Scudetto).
Modifica che porta ad assegnare 0 punti alla vittoria in casa, -2 punti al pareggio in casa, -3 punti alla sconfitta in casa, +1,5 punti alla vittoria fuori casa, -0,5 punti al pareggio fuori casa e -1,5 punti alla sconfitta fuori casa.
Modifica che si rende necessaria per le ragioni che mi accingo ad esporre.
L'assunto della Media Inglese è che, affinché una squadra possa vincere il campionato, la quota punti da conseguire debba essere pari al 75% dei punti messi in palio complessivamente e tale squadra debba perseguire l'obiettivo di raccogliere il 100% dei punti in casa ed il 50% dei punti fuori casa. (Ne consegue che, sotto tale logica, una squadra con ambizioni di primato che avesse ottenuto soltanto una parte dei punti messi in palio in casa dovrebbe colmare tale divario raccogliendone fuori casa).
Il sistema di punteggi della Media Inglese così come lo abbiamo conosciuto inizialmente (che assegna 0 punti alla vittoria in casa, -1 punto al pareggio in casa, -2 punti alla sconfitta in casa, 1 punto alla vittoria fuori casa, 0 punti al pareggio fuori casa e -1 punto alla sconfitta fuori casa) rispecchia gli assunti appena citati se applicato a campionati che assegnano 2 punti per la vittoria, 1 punto per il pareggio e 0 punti per la sconfitta.
A partire dalla stagione 1994-1995, nel campionato di Serie A italiano, si è passati ad assegnare 3 (anziché 2) punti per vittoria e la Media Inglese così calcolata non rispetta più gli assunti precedentemente citati. Continuando ad adottare tale sistema di punteggi, infatti, una squadra in Media Inglese raccoglierebbe una percentuale compresa tra il 66,6 periodico % dei punti (in situazione di massimo numero di pareggi) ed il 75% dei punti (in situazione di minimo numero di pareggi), quindi fino ad 8,3 periodico punti percentuali in meno.
Neppure il sistema di punteggi riportato ad oggi (9 Luglio 2011) su Wikipedia ed adottato da alcuni giornali e siti internet,e che mostro qui in tabella, rispetta quegli assunti. Una squadra in media inglese così calcolata raccoglierebbe sempre solo il 66,6 periodico % dei punti messi in palio, ossia sempre punti percentuali in meno, dimostrandosi, in tal modo, questo sistema di punteggi, ancor più distorto.
Gli assunti della Media Inglese, peraltro, trovano riscontro empirico risultando validi sia per i campionati che vanno da quello 1929-1930 (primo campionato a girone unico) a quello 1993-1994 (ultimo campionato in cui si sono assegnati 2 punti per vittoria) che per quelli dal 1994-1995 al 2010-2011 (ossia dal primo campionato in cui si è assegnato 3 punti per vittoria all'ultimo conclusosi): in tutti questi la media delle percentuali dei punti conseguiti dalle squadre campioni è prossima al 75% e le vittorie interne sono state in numero considerevolmente maggiore di quelle esterne.
Ribadisco quindi che affinchè la Media Inglese rispetti i più volte citati assunti e sia adeguata all'attuale modalità di punteggi (3 punti per la vittoria, 1 punto per il pareggio e 0 punti per la sconfitta) i punteggi da attribuire sono:
0 punti alla vittoria in casa, -2 punti al pareggio in casa, -3 punti alla sconfitta in casa, +1,5 punti alla vittoria fuori casa, -0,5 punti al pareggio fuori casa e -1,5 punti alla sconfitta fuori casa."
Risposte
Siccome vict85 diceva che dal punto di vista teorico equivaleva a fare un compito delle superiori ho riportato che in effetti io stesso ero arrivato a tali conclusioni quando facevo le superiori. Nient'altro.
Il senso del mio post è semplicemente di portare a conoscenza la "questione media inglese" ad una comunità di matematici, giusto per confrontarmi sulla bontà della modifica da me apportata e trovare appoggio da chi la trova valida.
Una definizione di Media Inglese credo di averla fornita:
(che è quanto dico nel videomessaggio (http://www.youtube.com/watch?v=vFtvfdJZpN0) da 00:29 a 01:25).
La Media Inglese potremmo definirla un numero indice, determinato dal numero di partite vinte, pareggiate e perse, in casa e fuori casa e da appositi coefficienti, tale da rispettare i sopra citati assunti (derivanti dall'osservazione dei risultati ottenuti dalle squadre campioni in un gran numero di campionati).
Come riportato da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Media_inglese) "Di media inglese si cominciò a parlare verso la metà del 1930, quando, su iniziativa di un quotidiano sportivo e della Federazione inglese, nacque la necessità di stabilire la media ideale che avrebbe dovuto tenere una squadra di calcio per poter vincere il campionato."
Da allora la Media Inglese è stata adottata da pressochè tutti i quotidiani italiani. Questo almeno fino al 1994.
Come già riportato, a partire dalla stagione 1994-1995, nel campionato di Serie A italiano, si è passati ad assegnare 3 (anziché 2) punti per vittoria e la Media Inglese cadde in disuso (o, peggio ancora, continuò ad essere usata con una modifica errata).
Il punto è far sì che torni in uso con la giusta modifica.
Il senso del mio post è semplicemente di portare a conoscenza la "questione media inglese" ad una comunità di matematici, giusto per confrontarmi sulla bontà della modifica da me apportata e trovare appoggio da chi la trova valida.
Una definizione di Media Inglese credo di averla fornita:
"Fausto.DAnnunzio":
L'assunto della Media Inglese è che, affinché una squadra possa vincere il campionato, la quota punti da conseguire debba essere pari al 75% dei punti messi in palio complessivamente e tale squadra debba perseguire l'obiettivo di raccogliere il 100% dei punti in casa ed il 50% dei punti fuori casa. (Ne consegue che, sotto tale logica, una squadra con ambizioni di primato che avesse ottenuto soltanto una parte dei punti messi in palio in casa dovrebbe colmare tale divario raccogliendone fuori casa).
Il sistema di punteggi della Media Inglese così come lo abbiamo conosciuto inizialmente (che assegna 0 punti alla vittoria in casa, -1 punto al pareggio in casa, -2 punti alla sconfitta in casa, 1 punto alla vittoria fuori casa, 0 punti al pareggio fuori casa e -1 punto alla sconfitta fuori casa) rispecchia gli assunti appena citati se applicato a campionati che assegnano 2 punti per la vittoria, 1 punto per il pareggio e 0 punti per la sconfitta.
(che è quanto dico nel videomessaggio (http://www.youtube.com/watch?v=vFtvfdJZpN0) da 00:29 a 01:25).
La Media Inglese potremmo definirla un numero indice, determinato dal numero di partite vinte, pareggiate e perse, in casa e fuori casa e da appositi coefficienti, tale da rispettare i sopra citati assunti (derivanti dall'osservazione dei risultati ottenuti dalle squadre campioni in un gran numero di campionati).
Come riportato da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Media_inglese) "Di media inglese si cominciò a parlare verso la metà del 1930, quando, su iniziativa di un quotidiano sportivo e della Federazione inglese, nacque la necessità di stabilire la media ideale che avrebbe dovuto tenere una squadra di calcio per poter vincere il campionato."
Da allora la Media Inglese è stata adottata da pressochè tutti i quotidiani italiani. Questo almeno fino al 1994.
Come già riportato, a partire dalla stagione 1994-1995, nel campionato di Serie A italiano, si è passati ad assegnare 3 (anziché 2) punti per vittoria e la Media Inglese cadde in disuso (o, peggio ancora, continuò ad essere usata con una modifica errata).
Il punto è far sì che torni in uso con la giusta modifica.
"Fausto.DAnnunzio":
..per la cronaca arrivai a tali conclusioni quando facevo le superiori..
Un piccolo genio...
Ad ogni modo (@FP), non ho mai messo in discussione la sensatezza (matematica o anche pratica) di una modifica del genere, né di un indice di questo tipo.
Il problema è che, così com'è posta la questione, è "inutile" per un matematico.
Insomma, uno viene qui e dice "Ho trovato che bisogna fare una modifica così e così" dando per scontato che il computo della media inglese sia una conoscenza comune, quindi quasi senza far cenno alle FiveWs per chiarire i contorni del problema... Che senso ha un post del genere? Io ancora me lo chiedo, perchè, dopo tre pagine di discussione, ancora non vedo chiarita decentemente la questione (e sinceramente mi sto stufando della cosa).
Tanto per dire: si potrebbe cominciare a definire cos'è la media inglese, a che serve, come si applica, etc...
Siamo sempre lì, dopotutto: c'è chi non sa comunicare e non si sforza per colmare tale lacuna; e questo mi fa imbestialire.
..per la cronaca arrivai a tali conclusioni quando facevo le superiori..
"Fioravante Patrone":
A me pare un tema interessante.
Sarebbe da capire esattamente quale è la funzione della "media inglese": predittore del futuro vincitore dello scudetto? O altro?
Un aspetto significativo da approfondire è trovare quale sia il miglior predittore possibile dati vincoli di semplicità (es, volendo rimanere in un contesto vicino all'idea di media inglese: funzione additiva solo dei risultati V,N,P e solo del numero di tali risultati, distinguendo solo tra risultati in casa ed in trasferta).
Osservo che si tratta di uno tra i millemila "numeri indice" che sono usati nei contesti più vari per sintetizzare proprietà a volte molto sfaccettate (penso ovviamente all'indice dei prezzi al consumo, ma anche il PIL, l'indice di Gini, etc.). E che su questi "numeri indice" c'è, indovinate un po', una vastissima letteratura.
Ma infatti io stavo invitando ad uno studio teorico più avanzato del problema. La proposta risiede solo nel rendere la media inglese così com'è più compatibile con l'attuale assegnazione dei punti nel campionato e per quanto possa essere utile ritengo che dal punto di vista teorico equivale a fare un compito delle superiori.
A me pare un tema interessante.
Sarebbe da capire esattamente quale è la funzione della "media inglese": predittore del futuro vincitore dello scudetto? O altro?
Un aspetto significativo da approfondire è trovare quale sia il miglior predittore possibile dati vincoli di semplicità (es, volendo rimanere in un contesto vicino all'idea di media inglese: funzione additiva solo dei risultati V,N,P e solo del numero di tali risultati, distinguendo solo tra risultati in casa ed in trasferta).
Osservo che si tratta di uno tra i millemila "numeri indice" che sono usati nei contesti più vari per sintetizzare proprietà a volte molto sfaccettate (penso ovviamente all'indice dei prezzi al consumo, ma anche il PIL, l'indice di Gini, etc.). E che su questi "numeri indice" c'è, indovinate un po', una vastissima letteratura.
Sarebbe da capire esattamente quale è la funzione della "media inglese": predittore del futuro vincitore dello scudetto? O altro?
Un aspetto significativo da approfondire è trovare quale sia il miglior predittore possibile dati vincoli di semplicità (es, volendo rimanere in un contesto vicino all'idea di media inglese: funzione additiva solo dei risultati V,N,P e solo del numero di tali risultati, distinguendo solo tra risultati in casa ed in trasferta).
Osservo che si tratta di uno tra i millemila "numeri indice" che sono usati nei contesti più vari per sintetizzare proprietà a volte molto sfaccettate (penso ovviamente all'indice dei prezzi al consumo, ma anche il PIL, l'indice di Gini, etc.). E che su questi "numeri indice" c'è, indovinate un po', una vastissima letteratura.
Ma appunto.. ..deve essere un indicatore dominio di tutti, non solo di matematici..
Stai parlando con matematici... Sei sicuro di voler sapere la risposta?

Ma qui non stiamo mettendo in discussione la validità della media inglese. Non la si è messa in discussione per sessant'anni.. ..anzi.. ..c'è chi ancora la pubblica (con quella rovinosa modifica che sappiamo).
L'interesse in ambito calcistico per la media inglese è fuori da ogni discussione. E allora, giacchè l'interesse è evidente, bisognerebbe addottarne una corretta.
@ vict85
Si potrebbero costruire indicatori ben piu' precisi e raffinati della Media Inglese.. ..ma davvero conviene fare ciò anzichè riqualificare un indicatore già conosciuto ai piu' e di così facile calcolo?..
L'interesse in ambito calcistico per la media inglese è fuori da ogni discussione. E allora, giacchè l'interesse è evidente, bisognerebbe addottarne una corretta.
@ vict85
Si potrebbero costruire indicatori ben piu' precisi e raffinati della Media Inglese.. ..ma davvero conviene fare ciò anzichè riqualificare un indicatore già conosciuto ai piu' e di così facile calcolo?..
Io ripeto il concetto: è una questione di lana caprina.
Esistono metodi statistici ben definiti per determinarne il rapporto e se questo rapporto varia geograficamente o nel tempo. Non penso che questo sia stato fatto scientificamente e non sono sicuro che in media una squadra vinca un partita fuori casa ogni 2 vinte in casa. Se per esempio ne vincesse 2 ogni 3 allora sarebbe più probabile che vincesse il 75% delle partite vincendone il 90% in casa e il 60% fuori rispetto al 100% in casa e 50% fuori.
A me pare che sia stato fatto in maniera non troppo ragionata. Se il tuo scopo è solo quello di far si che chi vince il campionato sia quello con la media inglese più alta fa pure ma la sua utilità rimane discutibile.
A me pare che sia stato fatto in maniera non troppo ragionata. Se il tuo scopo è solo quello di far si che chi vince il campionato sia quello con la media inglese più alta fa pure ma la sua utilità rimane discutibile.
@gugo82
Ho scritto direttamente ad alcune società che forniscono le classifiche ai più diffusi quotidiani italiani (tra le quali a quella che ne fornisce a La Gazzetta dello Sport).
Ho posto l'argomento all'attenzione del forum per confrontarmi con persone dal bagaglio culturale in ambito matematico adeguato e per trovare tra queste chi condivide ed è interessato alla questione. Più in generale ho scritto in alcuni forum per avere un riscontro con "l'opinione pubblica".
@vict85
Che vincere fuori casa sia molto più probabile che farlo fuori casa non è una presunzione ma una evidenza empirica dimostrabile statisticamente.
La Media Inglese non intende stabilire un rapporto tra probabilità di vincere in casa e fuori casa ma unicamente sull'assunto che "affinché una squadra possa vincere il campionato, la quota punti da conseguire debba essere pari al 75% dei punti messi in palio complessivamente e tale squadra debba perseguire l'obiettivo di raccogliere il 100% dei punti in casa ed il 50% dei punti fuori casa. (Ne consegue che, sotto tale logica, una squadra con ambizioni di primato che avesse ottenuto soltanto una parte dei punti messi in palio in casa dovrebbe colmare tale divario raccogliendone fuori casa)."
E' una modellizzazione molto semplificata ma anche questa è una sua forza: la si può calcolare con semplici somme algebriche.
Il mio risultato non è particolarmente più significativo di quello che viene fatto ora?!?..
Ma se per come viene calcolata tutt'ora una squadra in media inglese, negli ultimi 15 campionati assegnati (non a tavolino), avrebbe ottenuto le seguenti posizioni in classifica!
1994-1995: 2
1995-1996: 3
1996-1997: 2
1997-1998: 3
1998-1999: 2
1999-2000: 4
2000-2001: 2
2001-2002: 4
2002-2003: 4
2003-2004: 3
2006-2007: 3
2007-2008: 3
2008-2009: 1
2009-2010: 2
2010-2011: 2
Cioè sarebbe stata campione una sola volta su 15 e per oltre il 50% dei casi non avrebbe ottenuto meglio di un terzo posto!!..
@WiZaRd
Per stazionaria non si intende costante. Si intende che la forma della distribuzione (o quantomeno la media perchè è questo che ci interessa) la si possa assumere stabile nel lungo periodo ("per grandi numeri", diciamo andando ad osservare il fenomeno per almeno una trentina di stagioni (in letteratura statistica è prassi abituale parlare di grandi numeri da 30 in poi..)).
La media inglese, come oggetto strettamente matematico, può essere come dici tu.. ..ma mi chiedo soltanto come mai essa era su tutti i giornali italiani ininterrottamente per una sessantina d'anni e ad un certo punto si è smesso di pubblicarla o la si è pubblicata con una modifica dagli esiti rovinosi! (In realtà se me lo chiedo so già la risposta..)
Ho scritto direttamente ad alcune società che forniscono le classifiche ai più diffusi quotidiani italiani (tra le quali a quella che ne fornisce a La Gazzetta dello Sport).
Ho posto l'argomento all'attenzione del forum per confrontarmi con persone dal bagaglio culturale in ambito matematico adeguato e per trovare tra queste chi condivide ed è interessato alla questione. Più in generale ho scritto in alcuni forum per avere un riscontro con "l'opinione pubblica".
@vict85
Che vincere fuori casa sia molto più probabile che farlo fuori casa non è una presunzione ma una evidenza empirica dimostrabile statisticamente.
La Media Inglese non intende stabilire un rapporto tra probabilità di vincere in casa e fuori casa ma unicamente sull'assunto che "affinché una squadra possa vincere il campionato, la quota punti da conseguire debba essere pari al 75% dei punti messi in palio complessivamente e tale squadra debba perseguire l'obiettivo di raccogliere il 100% dei punti in casa ed il 50% dei punti fuori casa. (Ne consegue che, sotto tale logica, una squadra con ambizioni di primato che avesse ottenuto soltanto una parte dei punti messi in palio in casa dovrebbe colmare tale divario raccogliendone fuori casa)."
E' una modellizzazione molto semplificata ma anche questa è una sua forza: la si può calcolare con semplici somme algebriche.
Il mio risultato non è particolarmente più significativo di quello che viene fatto ora?!?..
Ma se per come viene calcolata tutt'ora una squadra in media inglese, negli ultimi 15 campionati assegnati (non a tavolino), avrebbe ottenuto le seguenti posizioni in classifica!
1994-1995: 2
1995-1996: 3
1996-1997: 2
1997-1998: 3
1998-1999: 2
1999-2000: 4
2000-2001: 2
2001-2002: 4
2002-2003: 4
2003-2004: 3
2006-2007: 3
2007-2008: 3
2008-2009: 1
2009-2010: 2
2010-2011: 2
Cioè sarebbe stata campione una sola volta su 15 e per oltre il 50% dei casi non avrebbe ottenuto meglio di un terzo posto!!..
@WiZaRd
Per stazionaria non si intende costante. Si intende che la forma della distribuzione (o quantomeno la media perchè è questo che ci interessa) la si possa assumere stabile nel lungo periodo ("per grandi numeri", diciamo andando ad osservare il fenomeno per almeno una trentina di stagioni (in letteratura statistica è prassi abituale parlare di grandi numeri da 30 in poi..)).
La media inglese, come oggetto strettamente matematico, può essere come dici tu.. ..ma mi chiedo soltanto come mai essa era su tutti i giornali italiani ininterrottamente per una sessantina d'anni e ad un certo punto si è smesso di pubblicarla o la si è pubblicata con una modifica dagli esiti rovinosi! (In realtà se me lo chiedo so già la risposta..)
"Fausto.DAnnunzio":
... storicamente i ruolini di marcia delle squadre campioni hanno una distribuzione stazionaria nel tempo.
Ma stazionaria dove? Il penultimo campionato vinto dal Milan è stato vinto con il maggior numero di punti per i campionati italiani a 18 squadre e 3 punti per vittoria e da quell'anno con il picco di punti raggiunto dall'Inter nella doppia annata ultimo-Mancini/primo-Mourinho quella media stabilita dal Milan è diventata la nuova media per i campionati italiani a 20 squadre e 3 punti per vittoria salvo poi il fatto che il Milan quest'anno ha abbassato questa stessa ultima media con un rendimento notevolmente inferiore.
Ancora: il Paraguay quest'anno arriva in semifinale di Coppa America con tutti pareggi e 0 vittorie. Se pure dovesse fare 2 vittorie avremmo una nuova media che considerando la periodicità della Coppa America e il numero di squadre che vi partecipano sfaserebbe tutto il gioco delle medie.
Negli anni in cui la Champions la vinceva il Nottingham eravamo messi ancora peggio.
Il Milan di Capello vinse due campionati e una Champions con 58 risultati utili consecutivi, il Barcellona di Guardiola ha vinto 3 Liga e 2 Champions con delle strisce di risultati utili consecutivi inferiori.
Quindi di grazia: dove i ruolini di marcia dei vincitori sono stazionari?
Ripeto:
1) la media inglese è come oggetto strettamente matematico (e quindi statistico e modellistico) una questione di lana caprina
2) la media inglese è come oggetto di gioco d'azzardo (ovvero come strumento per l'elaborazione delle quote delle scommesse) una cosa inutile
3) i trofei si vincono con i punti che si fanno con le partite che sono giocate dalle squadre, quindi le medie vittoria sono determinate dalla qualità dei partecipanti a meno di Calciopoli
"gugo82":
Scusa, ma perchè non hai scritto direttamente alla Gazzetta dello Sport?
Infatti...
Tra l'altro tutta la media inglese si basa sulla presunzione che vincere fuori casi sia molto più probabile che farlo fuori casa (probabile ma il rapporto è fatto a mio avviso in maniera abbastanza empirica). A seconda di quando lo sia (statisticamente parlando) il metodo di computo andrebbe messo a posto. E per farlo si dovrebbe fare una analisi statistica almeno sui dati del campionato italiano, se non fatto tenendo conto delle variazioni nazionali e temporali di questo rapporto. Tutto sommato si dovrebbe estendere anche alle leghe minori per vedere se ci sono variazioni.
Penso che statisticamente parlando sia più interessante un'analisi di questo tipo che un semplice adattamento di calcoli su presupposti discutibili. Personalmente non penso che il tuo risultato sia particolarmente più significativo di quello che viene fatto ora.
P.S: se poi vuoi fare le cose per bene dovresti distinguere tra squadre con tifoseria distribuita su un'area geografica limitata e le squadre come la juventus, il milan, l'inter e altra grosse che hanno tifoserie distribuite più equamente nel territorio nazionale.
Penso che statisticamente parlando sia più interessante un'analisi di questo tipo che un semplice adattamento di calcoli su presupposti discutibili. Personalmente non penso che il tuo risultato sia particolarmente più significativo di quello che viene fatto ora.
P.S: se poi vuoi fare le cose per bene dovresti distinguere tra squadre con tifoseria distribuita su un'area geografica limitata e le squadre come la juventus, il milan, l'inter e altra grosse che hanno tifoserie distribuite più equamente nel territorio nazionale.
"Fausto.DAnnunzio":
In alcuni siti e giornali poi (anche di grandissima diffusione come il sito de La Gazzetta dello Sport ed il quotidiano TuttoSport!..) si pubblica un computo della Media Inglese che porta ad una distorsione ancor maggiore che se si fosse continuato a pubblicarla senza alcuna modifica.
Scusa, ma perchè non hai scritto direttamente alla Gazzetta dello Sport?
Insomma, noi matematici che dobbiamo farcene della tua modifica?
Questa domanda rimane inevasa dal mio primo intervento in questo thread, quindi gradirei risposta.
D'accordo che la classifica di un singolo campionato è determinata dal particolare rendimento nella data stagione delle varie squadre, ma l'ottica della Media Inglese è di tipo statistico ossia si rifà al fatto che storicamente i ruolini di marcia delle squadre campioni hanno una distribuzione stazionaria nel tempo.
E' più vicina a un qualcosa come 14 vittore, 3 pareggi e 3 sconfitte che non a 18 vittore, 1 pareggio ed 1 sconfitta. La probabilità che la squadra campione ottenga risultati di quest'ultimo tipo è paragonabile a quella di vincere il campionato con 10 vittore, 5 pareggi e 5 sconfitte.
Ha una validità statistica, con tutte le sue potenzialità e limiti quindi.. ..ma casualmente (tutt'altro, ovviamente) è caduta in disuso proprio dal 1994, anno in cui in Italia sono stati introdotti i 3 punti per vittoria. Chiaramente per il semplice motivo che non si è stati in grado di apportare questa semplice ma necessaria modifica.
In alcuni siti e giornali poi (anche di grandissima diffusione come il sito de La Gazzetta dello Sport ed il quotidiano TuttoSport!..) si pubblica un computo della Media Inglese che porta ad una distorsione ancor maggiore che se si fosse continuato a pubblicarla senza alcuna modifica.
La distorsione di tale computo è evidente andando a leggere tra le "curiosità" della pagina di Wikipedia dedicata all'argomento (http://it.wikipedia.org/wiki/Media_inglese) dove viene riportato che "Negli ultimi anni le squadre vincitrici del campionato di calcio di Serie A sono state caratterizzate da medie inglesi costantemente positive (il che deriva dall'abbondanza di punti conquistati in trasferta)." mentre ciò è dovuto semplicemente al fatto che tale computo fornisce una indicazione riferita ad una quota punti pari al 66,6 periodico % dei punti totali (quindi ad una quota di 76 punti per un campionato a 20 squadre come quello attuale) mentre la realtà dei fatti (confacente agli assunti effettivi della media inglese come ho illustrato nel videomessaggio) è che essa si colloca al 75% dei punti totali (quindi ad una quota di 85,5 punti per un campionato a 20 squadre).
E' più vicina a un qualcosa come 14 vittore, 3 pareggi e 3 sconfitte che non a 18 vittore, 1 pareggio ed 1 sconfitta. La probabilità che la squadra campione ottenga risultati di quest'ultimo tipo è paragonabile a quella di vincere il campionato con 10 vittore, 5 pareggi e 5 sconfitte.
Ha una validità statistica, con tutte le sue potenzialità e limiti quindi.. ..ma casualmente (tutt'altro, ovviamente) è caduta in disuso proprio dal 1994, anno in cui in Italia sono stati introdotti i 3 punti per vittoria. Chiaramente per il semplice motivo che non si è stati in grado di apportare questa semplice ma necessaria modifica.
In alcuni siti e giornali poi (anche di grandissima diffusione come il sito de La Gazzetta dello Sport ed il quotidiano TuttoSport!..) si pubblica un computo della Media Inglese che porta ad una distorsione ancor maggiore che se si fosse continuato a pubblicarla senza alcuna modifica.
La distorsione di tale computo è evidente andando a leggere tra le "curiosità" della pagina di Wikipedia dedicata all'argomento (http://it.wikipedia.org/wiki/Media_inglese) dove viene riportato che "Negli ultimi anni le squadre vincitrici del campionato di calcio di Serie A sono state caratterizzate da medie inglesi costantemente positive (il che deriva dall'abbondanza di punti conquistati in trasferta)." mentre ciò è dovuto semplicemente al fatto che tale computo fornisce una indicazione riferita ad una quota punti pari al 66,6 periodico % dei punti totali (quindi ad una quota di 76 punti per un campionato a 20 squadre come quello attuale) mentre la realtà dei fatti (confacente agli assunti effettivi della media inglese come ho illustrato nel videomessaggio) è che essa si colloca al 75% dei punti totali (quindi ad una quota di 85,5 punti per un campionato a 20 squadre).
Ma le due domande sono e restano senza senso perché se le due squadre sono squadre che giocano nella Liga LFP (la Seria A spagnola per i non addetti ai lavori) allora hanno risultati da 4° posto, perché il ritmo lo detta il Barcellona da 4 anni a questa parte che ogni 20 partite ne vince 18 ne pareggia 1 e ne perde 1.
Paragone ciclistico. Se un corridore viaggia sui Pirenei a 35 km/h allora sta andando forte ma se il battistrada è un Merx, un Pantani o un Armstrong allora arriva ultimo.
Non so se riesco a rendere l'idea. La questione della media inglese è una questione di lana caprina.
Paragone ciclistico. Se un corridore viaggia sui Pirenei a 35 km/h allora sta andando forte ma se il battistrada è un Merx, un Pantani o un Armstrong allora arriva ultimo.
Non so se riesco a rendere l'idea. La questione della media inglese è una questione di lana caprina.
Su questo potremmo discuterne.. ..ma intanto si può di certo rispondere al secondo quesito! Le due squadre hanno ottenuto risultati "da scudetto"?..
E rilancio con un altro esempio:
Esempio 2.
La Squadra A in casa ha vinto 6 partite su 6. Fuori casa ne ha pareggiate 4 su 4.
La Squadra B in casa ha pareggiato 4 volte su 4. Fuori casa ne ha vinte 6 su 6.
Quale delle due squadre ha ottenuto un ruolino di marcia migliore?
Le due squadre hanno ottenuto risultati "da scudetto"?
E rilancio con un altro esempio:
Esempio 2.
La Squadra A in casa ha vinto 6 partite su 6. Fuori casa ne ha pareggiate 4 su 4.
La Squadra B in casa ha pareggiato 4 volte su 4. Fuori casa ne ha vinte 6 su 6.
Quale delle due squadre ha ottenuto un ruolino di marcia migliore?
Le due squadre hanno ottenuto risultati "da scudetto"?
La prima squadra ha giocato di più. Non sono confrontabili.
facciamo un esempio e pongo due quesiti:
La Squadra A in casa ha vinto 5 partite, pareggiate una e persa una. Fuori casa ne ha vinte 2, pareggiate 2 e persa una.
La Squadra B in casa in ha vinto cinque partite su cinque. Fuori casa ne ha vinte 2, pareggiata una e perse 3.
Quale delle due squadre ha ottenuto un ruolino di marcia migliore?
Le due squadre hanno ottenuto risultati "da scudetto"?
La Squadra A in casa ha vinto 5 partite, pareggiate una e persa una. Fuori casa ne ha vinte 2, pareggiate 2 e persa una.
La Squadra B in casa in ha vinto cinque partite su cinque. Fuori casa ne ha vinte 2, pareggiata una e perse 3.
Quale delle due squadre ha ottenuto un ruolino di marcia migliore?
Le due squadre hanno ottenuto risultati "da scudetto"?