L'oro nero...

mistake89
Sono di ritorno da un pubblico comizio cittadino nel quale si parlava del petrolio.
E' di pochi giorni la notizia della grave catastrofe ambientale che sta sconvolgendo l'America (e non solo, tra un po' arriverà anche qui in Europa!) che rimarrà senza colpevoli, come se poi potesse cambiare l'entità del disastro, e congiuntamente veniamo assaliti nella mia piccola comunità dalla notizia che voglio venire a perforare anche qui da noi, in Basilicata.
Giacimenti ci sono già, siamo la Lucania Saudita, deteniamo circa l'80% (sisi, proprio l'ottanta) della produzione nazionale di greggio, in un solo luogo, la Val d'Agri, ma ora voglio ampliare e trivella anche la zona dell'alto bradano.
Vogliono trivellare noi che abbiamo il Parco nazionale del Pollino, dove accanto alla natura ci sono oleodotti che trasportano petrolio desolfurizzato assieme a vari materiali tossici, voglio trivellare la Basilicata, perchè credono che sia terra di nessuno ("la Basilicata è come Dio, o ci credi o non ci credi!"), voglio trivellarci nonostante abbiamo alcuni tra i borghi più d'italia, nonostante abbiamo una vita rurale e viviamo di agricoltura e turismo, vogliono trivellarci perché credono che i verdoni possano permettere di fare di tutto e anzi, di più!

Io sono stato sempre favorevole al progresso, alla ricerca scientifica. Attualmente però, ricerca e tecnica viaggiano su scenari diversi, la ricerca avanza e supera barriere che prima erano ritenute invalicabili, mentre la tecnica e le applicazioni scientifiche son ferme, statiche...
Le energie rinnovabili ci sono, sono efficaci, eppur credo che morirò senza vedere una macchina ad idrogeno o ad energia elettrica circolare tra le strade del mio paesino (che quanto vorrei fosse chiuso per sempre al traffico...). Credo che morirò senza vedere impiantare una centrale a biomasse nella mia regione che possa rigettare l'idea delle royelties e delle false ricchezze (come fu all'epoca della sata!)...

Alle volte mi chiedo perchè la miopia o la non-curanza degli uomini (e non dei ricchi) non riesca a capire che parlare di ambiente vuol dire parlare di salute, vuol dire rendersi conto (dati alla mano) che mentre nel resto d'italia i tumori stanno scendendo nella nostra regione salgono...
Esisterà un momento in cui il progresso (quello vero, non quelli dei cellulari o dei pc) avrà la meglio sul denaro, quello verde?

"Vis consilii expers mole ruit sua"

(La forza senza intelligenza rovina sotto il suo stesso peso)
Odi, III, 4, 65 Quinto Orazio Flacco, un mio vecchi conterraneo...

Risposte
mistake89
Non sapevo ciò che dici alfabeto, credo però si riferisca sopratutto a quanto successo in America. Purtroppo da noi il problema è legato all'estrazione in sè.

alfabeto2
Se la tecnologia può operare per una estrazione senza pericolo? L'errore umano ci puo essere sempre però io trovo molto strano questo incidente. Normalmente sul fondo del mare nel punto di estrazione viene calato prima di iniziare il pozzo una piattaforma "BOP" che ha lo scopo di raccordare il tubo che esce dal fondo del mare ed arriva alla falda del petrolio con il tubo che collega il fondo del mare alla piattaforma. In questo BOP ci sono dei meccanismi che in caso di guasto nel tubo di risalita intervengono in modo automatico (hanno dei serbatoi di aria compressa a bordo, sono dispositivi ridondanti, sono sovradimensionati) con una sequenza di manovre per "pressare" il tubo e poi tagliare la parte superiore in modo da sigillare il tubo che collega il fondo marino con la vena di petrolio. Così opera l'ENI-SAIPEM.. per gli altri non so..

A.B.

Leonardo891
Possibile che l'attuale tecnologia non permetta di estrarre il petrolio senza inquinare?

mistake89
"giacor86":

Il punto è secondo me che semplificare il tutto con rosee visioni utopistico/ambientaliste è troppo facile. Il tutto convolge questioni economiche gigantesche (e non sto parlando degli interessi dei cattivoni proprietari della ENI) sulle quali non si pò sorvolare.


Hai ragione, ma alle persone comuni, quelle che poi con la trivella ci devono vivere non viene offerto un centesimo.
Abbiamo i prezzi della benzina come il resto d'Italia, eppure ci avevano promesso (nel lontano 1998) che avremmo avuto un trattamento diverso...

Questi sono specchietti per le allodole.

mistake89
Eh no caro giacor la cosa è molto meno utopistica di quanto possa sembrare.
Il piano energetico è una cosa fondamentale e la regione lo ha già varato prima che da noi ci piazzino una centrale nucleare o che ne facciano il ripostiglio d'italia.
Non siamo retrogradi o altro, semplicemente abbiamo coscienza di quello che abbiamo.

Vogliono estrarre il petrolio? Perfetto, e tutti gli agricoltori (sto parlando dell'occupazione principale di circa il 70% dei lucani, sono dati questi!) e tutti quelli che lavorano nelle cantine? E gli operatori turistici? Noi viviamo di questo.
Altro discorso concreto; noi siamo ricchissimi di acque minerali, abbiamo sorgenti pressoché ovunque ed abbiamo alcuni tra i maggiori produttori di acque minerali. Sai che petrolio ed agricoltura sono incompatibili al 100%? Non vi è nessuna possibilità, studi alla mano, di portare avanti l'uno e l'altro.
Mettiamo in campo anche che siamo uno dei territori italiani con il più alto rischio sismico.

Ma questo non interessa a nessuno o sono "grillate"?

Energie alternative non possono essere solo pale eoliche e pannelli fotovoltaici (per quanto sono certamente utili).
Parlando con una società che si occupa di questo settore posso dirti con certezza che mettere ora su larga scala questi impianti, avrà una grossa ripercussione tra 20-30-50 anni quando questi materiali andranno dismessi, senza considerare le ingenti modificazioni climatiche e l'impatto ambientale che determinano.
Ora, siccome sono necessari, è giusto che ci siano, ma esistono altre forme (tipo le biomasse) che permetterebbero una migliore gestione dell'energie.
Sbagli quando dici che le biomasse non possono essere un'alternativa valida. Basterebbero poche centrale (non ricordo esattamente il numero, ma davvero poche) per assicurare alla nostra regione una completa indipendenza energetica, semplicemente bruciando quello che abbiamo, rami di alberi o materiale organico agricolo. Ti pare poco?
A me pare un'ottima alternativa, perchè si tratta di materiale a costo zero, che si riproduce in continuazione (prendi gli alberi ad accrescimento rapido) e che permette di produrre energia in maniera più o meno pulita.

Tra l'altro la questione petrolio è complessa, per far capire la situazione riporto solo questo fatto: l'estrazione petrolifera è altamente tossica, per varie motivazioni, e per legge non può essere autorizzata nei pressi dei centri abitati... da noi vorrebbero perforare (e poi estrarre) vicino ospedali, asili, in mezzo a contrade (perchè il nostro territorio possiede numerose contrade dislocate). Sarà anche che abbiamo molto petrolio, e sarà pure che serve... ma a fronte di questo condizioni, non sarebbe meglio lasciarlo lì sotto?

Questi sono fatti, documentati scientificamente.

giacor86
Io non ho parlato di politica, per fortuna. Ho solo parlato di Beppe Grillo.

Del resto Mistake, scusa il cinismo, ma se avete voi il petrolio, da chi devono trivellare? qual è l'alternativa? Le macchine ad idrogeno, elettriche, o a canapa sono solo uno specchio per le allodole proprio in stile Beppe Grillo. Certo, ne esistono dei prototipi, anche funzionanti. Il problema è come gestirle su scala nazionale. l'idrogeno va prodotto, non lo si trova in natura. Sulla canapa non lo so. Sull'elettricità.. beh va da se che se dovesse soppiantare l'uso del petrolio, bisognerebbe come minimo raddoppiare la produzione (o l'acquisto) di energia elettrica nazionale. E allora al posto della trivella vi arriva una centrale nucleare.
Sul fatto che non si faccia nulla nelle energie alternative secondo me è una mezza bugia. Parlo per esperienza diretta circa studi e progetti di ricerca nella mia università, in particolar modo per ricerche sul fotovoltaico.
Il punto è secondo me che semplificare il tutto con rosee visioni utopistico/ambientaliste è troppo facile. Il tutto convolge questioni economiche gigantesche (e non sto parlando degli interessi dei cattivoni proprietari della ENI) sulle quali non si pò sorvolare.
Le centrali a biomasse non so bene cosa siano, ma dubito che possano coprire anche solo l'1% del fabbisogno energetico italiano. Mi sembra un'altra Grillata.

Il discorso è sempre lo stesso: tutti vogliono il cellulare ma nessuno vuole i ripetitori, tutti vogliono le strade senza immondizia ma nessuno vuole gli inceneritori, tutti vogliono l'elettricità ma nessuno vuole la centrale elettrica.

mistake89
Le mie considerazioni non erano per nulla politiche...
In questi anni si sono succeduti vari amministratori, centrodestra o centrosinistra, poca è la differenza. Non c'era colore (che non fosse il nero del petrolio e il verde dei soldoni) nel mio discorso.
... e per la cronaca è stato organizzato da ragazzi, apolitici, che hanno solo a cuore le sorti di un paesaggio, splendido!

giacor86
Chi era il capo del comizio? Beppe Grillo?

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