L'orgoglio italiano e Mussolini
Voi non pensate che noi italiani siamo davvero fortunati???...viviamo in uno dei territori più belli del mondo,in cui la cultura e la storia sono così diffusi che sarebbe difficile visitarli bene tutti. le nostre tradizioni culinarie o l'arte del vestire sono ad altissimi livelli.
Io penso che non sarei potuto nascere in una nazione migliore....anche se ha i suoi grossi difetti:criminalità organizzata,società pregna di raccomandazioni,di furberie ecc...Gli stranieri evidenziano questi aspetti negativi e fanno caricature su quelli positivi(spaghetti,pizza ecc) non sarà forse invidia???
comunque resta il fatto che,per quanto difficile,i difetti che attanagliano il nostro paese si possono gradualmente eliminare soprattutto con una campagna educatrice sulle nuove generazioni....
Mussolini secondo me è riuscito a rendere gli italiani orgogliosi della propria patria(le argomentazioni non gli mancavano). l'aspetto negativo è che poi ha usato quest'orgoglio per muovere guerra. Oggi io vedo che a noi italiani manca una figura che riesca a far emergere la nostra italianità. per dire la verità Berlusconi ci prova,ma debolmente e soprattutto mette in risalto l'Italia dal punto di vista politico(G8 erelazioni internazionali),proprio dal lato italiano,secondo me,più debole. Altre volte ha messo in luce le nostre potenzialità turistiche(musei e paesaggi) ma queste affermazioni si basavano sull'aspetto economico della nostra bellezza. io vorrei una figura che facesse proprio una campagna evidente a sostegno del nostro legittimo orgoglio di essere italiani.
a volte non riesco a sopportare il pessimismo che la sinistra ostenta come lucida visione realistica. bisognerebbe osservare lucidamente che quando una forza politica importante è così pessimista l'effetto sulla nazione non può essere che negativo. per i politici essere ufficialmente pessimisti è come piangere sul latte versato,non essere costruttivi. io penso che se il nostro sistema politico non permettesse "il non prendersi la responsabilità perchè nell'anno caio tizio era al governo e non io" tutti i politici lavorerebbero meglio e più costruttivamente.
Io penso che non sarei potuto nascere in una nazione migliore....anche se ha i suoi grossi difetti:criminalità organizzata,società pregna di raccomandazioni,di furberie ecc...Gli stranieri evidenziano questi aspetti negativi e fanno caricature su quelli positivi(spaghetti,pizza ecc) non sarà forse invidia???
comunque resta il fatto che,per quanto difficile,i difetti che attanagliano il nostro paese si possono gradualmente eliminare soprattutto con una campagna educatrice sulle nuove generazioni....
Mussolini secondo me è riuscito a rendere gli italiani orgogliosi della propria patria(le argomentazioni non gli mancavano). l'aspetto negativo è che poi ha usato quest'orgoglio per muovere guerra. Oggi io vedo che a noi italiani manca una figura che riesca a far emergere la nostra italianità. per dire la verità Berlusconi ci prova,ma debolmente e soprattutto mette in risalto l'Italia dal punto di vista politico(G8 erelazioni internazionali),proprio dal lato italiano,secondo me,più debole. Altre volte ha messo in luce le nostre potenzialità turistiche(musei e paesaggi) ma queste affermazioni si basavano sull'aspetto economico della nostra bellezza. io vorrei una figura che facesse proprio una campagna evidente a sostegno del nostro legittimo orgoglio di essere italiani.
a volte non riesco a sopportare il pessimismo che la sinistra ostenta come lucida visione realistica. bisognerebbe osservare lucidamente che quando una forza politica importante è così pessimista l'effetto sulla nazione non può essere che negativo. per i politici essere ufficialmente pessimisti è come piangere sul latte versato,non essere costruttivi. io penso che se il nostro sistema politico non permettesse "il non prendersi la responsabilità perchè nell'anno caio tizio era al governo e non io" tutti i politici lavorerebbero meglio e più costruttivamente.
Risposte
"giacor86":
Stephen rispondo qui anche a te. E' vero che la Germania ha più abitanti di noi e che è comunque più efficiente. Ma da questo io deduco solo che sono bravi i tedeschi, non che la popolosità non influenzi la facilità di governo. (ad ogni modo $1+1/3$ è ben diverso da $1 x 10$). E' ovvio che il fattore mentalità centra eccome, ma non ritengo assolutamente inopportuno citare il fattore numero.
Insomma, quindi essere in pochi non è una condizione necessaria per l'efficienza. E neanche, ovviamente, sufficiente.
Non ho le competenze per spingermi oltre sulla questione, ma questo fatto, più il controesempio tedesco, rendono un tantino esagerato liquidare la questione con
"giacor86":
Non stimo affatto il sistema danese (e in generali dei paesi del nord) per la sua perfezione. Troppo facile. Un paese dove la popolazione è meno di un decimo di quella italiana.
Non stimare "per niente", e "troppo facile", dai.
Io posso dire di aver avuto a che fare con gente dell'area anglo-scandinava 2 volte (svedesi e tedeschi).
In particolare qualche anno fa sono stato ospite dei giorni a casa di una famiglia tedesca (Amburgo) e ho avuto modo di partecipare ad alcune ore di lezione nel liceo del ragazzo ospitante.
E con chiunque abbia trattato, non ho mai avuto il minimo problema.
Per la mia esperienza, la maggior parte delle volte che ho sentito lamentele verso il sistema nord-europeo, a parlare erano esemplari (anche a me vicini) che non vorrei trovarmeli mai vicino all'estero: non mi piace scusarmi per la rozzaggine di altri.

Si sta un po' facendo confusione tra ESTETICA e PRASSI.
Nell'ESTETICA (paesaggi, cibo, arte, eccetera) probabilmente è vero che Italia e Francia sono i due Paesi con più risorse. Ad esempio: la Norvegia ha bellissimi paesaggi, ma città al 90% fatte di case a blocchi, le Fiandre hanno bellissime città ma un paesaggio che più piatto non si può, mentre in Italia e Francia le due cose si coniugano molto vicine.
Il problema è che la vita non è fatta di ESTETICA, ma di PRASSI.
E l'Italia è un Paese dove la PRASSI è che se un assessore comunale di Milano viene trovato con 5000E di tangenti in tv non lo si dice nemmeno, dove per fare una linea di metro ci vogliono 20 anni, dove un giovane viene pagato 1000E con contratti vergognosi, dove sempre un ragazzo non ha alcun aiuto per prendersi una casa in affitto, dove tutto viene fatto in "nero". Per questo sono contentissimo di andare in Germania o Olanda l'anno prossimo. Lì ho la speranza che sarò valorizzato per il mio impegno e quello che saprò fare, mentre qua ne avrei avuta molto molto poca.
Vi faccio un esempio, legato alla mia esperienza recente. Un istituto tedesco/olandese se ha N posti da coprire, può permettersi di invitare 2N candidati e rimborsarli completamente di tutto (volo, albergo, ogni spesa) per far presentare reciprocamente il proprio lavoro (ai candidati e ai supervisors). Questo è facile da spiegare, e legato alla maggior disponibilità di fondi. Ma sapete qual è la vera differenza, non di soldi ma culturale? Loro non sono obbligati a riempire tutti gli N posti, e molto molto spesso non lo fanno, se non trovano candidati adatti. Capite cosa intendo? Da noi invece, per un dottorato: vai in sede, fai un esame scritto di esercizi difficili ma scolastici, un colloquio, e poi vedi che sono stati presi al 90% i candidati interni. E sul trattamento finanziario, non parliamone. La differenza di stipendio è di ordine 2 o più, e quella di disponibilità e accesso ai fondi di ricerca di ordine 10.
PS e sapete cosa mi dice la gente qua quando dico che ho un posto all'estero? meta' delle persone, dopo i complimenti, aggiungono "chi ti ha dato il contatto?". perdonate il francesismo, ma e' questa l'ennesima prova di perche' bisogna dire "vaffanculo" a questo Paese.
Nell'ESTETICA (paesaggi, cibo, arte, eccetera) probabilmente è vero che Italia e Francia sono i due Paesi con più risorse. Ad esempio: la Norvegia ha bellissimi paesaggi, ma città al 90% fatte di case a blocchi, le Fiandre hanno bellissime città ma un paesaggio che più piatto non si può, mentre in Italia e Francia le due cose si coniugano molto vicine.
Il problema è che la vita non è fatta di ESTETICA, ma di PRASSI.
E l'Italia è un Paese dove la PRASSI è che se un assessore comunale di Milano viene trovato con 5000E di tangenti in tv non lo si dice nemmeno, dove per fare una linea di metro ci vogliono 20 anni, dove un giovane viene pagato 1000E con contratti vergognosi, dove sempre un ragazzo non ha alcun aiuto per prendersi una casa in affitto, dove tutto viene fatto in "nero". Per questo sono contentissimo di andare in Germania o Olanda l'anno prossimo. Lì ho la speranza che sarò valorizzato per il mio impegno e quello che saprò fare, mentre qua ne avrei avuta molto molto poca.
Vi faccio un esempio, legato alla mia esperienza recente. Un istituto tedesco/olandese se ha N posti da coprire, può permettersi di invitare 2N candidati e rimborsarli completamente di tutto (volo, albergo, ogni spesa) per far presentare reciprocamente il proprio lavoro (ai candidati e ai supervisors). Questo è facile da spiegare, e legato alla maggior disponibilità di fondi. Ma sapete qual è la vera differenza, non di soldi ma culturale? Loro non sono obbligati a riempire tutti gli N posti, e molto molto spesso non lo fanno, se non trovano candidati adatti. Capite cosa intendo? Da noi invece, per un dottorato: vai in sede, fai un esame scritto di esercizi difficili ma scolastici, un colloquio, e poi vedi che sono stati presi al 90% i candidati interni. E sul trattamento finanziario, non parliamone. La differenza di stipendio è di ordine 2 o più, e quella di disponibilità e accesso ai fondi di ricerca di ordine 10.
PS e sapete cosa mi dice la gente qua quando dico che ho un posto all'estero? meta' delle persone, dopo i complimenti, aggiungono "chi ti ha dato il contatto?". perdonate il francesismo, ma e' questa l'ennesima prova di perche' bisogna dire "vaffanculo" a questo Paese.
Sugli alberghi non saprei dire (non ho mai avuto la necessità), ma avendo viaggiato parecchio, direi che è così più o meno ovunque.
Recentemente ho viaggiato parecchio anche per lavoro; escludendo gli ostelli, in qualunque posto mi viene chiesta la carta di credito, da cui viene bloccato il costo dell'intero soggiorno più una certa percentuale di extra. Credo sia una prassi normale (e giustificata).
Sul ristorante non saprei cosa dire, se non che qualche caso sporadico di malfunzionamento è naturale anche in Danimarca.
Tuttavia, se le "lamentele" si riducono a questo, credo che sia un bilancio piuttosto positivo. Se sentiste le lamentele (assai più pesanti) dei colleghi che vengono in vacanza in Italia...
Ora sono più soddisfatto: era tanto tempo che non sentivo qualche idiozia senza senso e senza motivo di essere. Magari, non è una coincidenza che il tempo sia lo stesso passato dall'ultima volta in cui lessi un intervento di GIBI.
By the way, la Danimarca ha il doppio degli immigrati rispetto all'Italia. Forse non è un posto adatto "solo" a Cheguevilla...
GIBI, il posto più adatto per te probabilmente è la Norvegia: è là che vivono i TROLL!
Recentemente ho viaggiato parecchio anche per lavoro; escludendo gli ostelli, in qualunque posto mi viene chiesta la carta di credito, da cui viene bloccato il costo dell'intero soggiorno più una certa percentuale di extra. Credo sia una prassi normale (e giustificata).
Sul ristorante non saprei cosa dire, se non che qualche caso sporadico di malfunzionamento è naturale anche in Danimarca.
Tuttavia, se le "lamentele" si riducono a questo, credo che sia un bilancio piuttosto positivo. Se sentiste le lamentele (assai più pesanti) dei colleghi che vengono in vacanza in Italia...
Ora sono più soddisfatto: era tanto tempo che non sentivo qualche idiozia senza senso e senza motivo di essere. Magari, non è una coincidenza che il tempo sia lo stesso passato dall'ultima volta in cui lessi un intervento di GIBI.
By the way, la Danimarca ha il doppio degli immigrati rispetto all'Italia. Forse non è un posto adatto "solo" a Cheguevilla...
GIBI, il posto più adatto per te probabilmente è la Norvegia: è là che vivono i TROLL!
.... @melia perché ti lamenti, quello è un posto adatto solo per Cheguevilla, sono secoli che la gente civilizzata sa che "c'è del marcio in Danimarca".
Sono stata in vacanza in Danimarca 4 anni fa, per 2 settimane.
Per alcune cose devo dar ragione a giacor86, solo lì e in Portogallo ho dovuto pagare l'albergo appena arrivata. Inoltre sono allergica ai funghi, nonostante lo abbia comunicato al cameriere la mia allergia mi hanno portato un piatto in cui c'erano. Ho fatto osservare la cosa e mi hanno portato via il piatto, per fortuna li ho seguiti in cucina: stavano togliendo i funghi uno ad uno dal mio piatto per poi riportarmelo.
Per alcune cose devo dar ragione a giacor86, solo lì e in Portogallo ho dovuto pagare l'albergo appena arrivata. Inoltre sono allergica ai funghi, nonostante lo abbia comunicato al cameriere la mia allergia mi hanno portato un piatto in cui c'erano. Ho fatto osservare la cosa e mi hanno portato via il piatto, per fortuna li ho seguiti in cucina: stavano togliendo i funghi uno ad uno dal mio piatto per poi riportarmelo.
Vedi Giacor, tutte le tue “contestazioni” al modello danese si rifanno al fatto che nei paesi mediterranei ci sia un diverso concetto di “ospitalità”.
Si, può succedere che ogni tanto sia ospite di qualcuno o che ospiti qualcuno, ma l’autobus lo prendo tutti i giorni, se ho bisogno di qualcosa so di poterlo trovare in tempi ragionevoli e con certezza, se ho bisogno di fare una visita specialistica, prendo appuntamento in meno di cinque giorni senza dover ricorrere a nessuna amicizia né dover pagare una clinica privata.
Lo stesso vale per la sicurezza pubblica, per la burocrazia (praticamente tutto si può fare comodamente da casa via internet), per la quantità di aree verdi in città.
Per non parlare delle enormi differenze sul lavoro, ma questo è tutto un altro discorso, anche se ci si rifà al principio del rispetto delle regole.
Gli italiani sono più socievoli secondo te?
Secondo me invece è vero il contrario.
Mi capita spesso di uscire la sera, conoscere una persona qualunque in un locale qualunque, fare la serata conoscendo altra gente a caso e tornare a casa alle 5 del mattino.
E sai qual è la differenza?
I danesi sono esageratamente autoironici, per nulla patriottici e molto aperti verso gli stranieri (parola di “straniero”).
Ma non è solo con gli stranieri il punto. La differenza è che gli italiani pensano di essere il popolo perfetto (il famoso stupido orgoglio nazionalista); ad esempio, gli italiani sono gli unici che “sanno come ci si veste”. Se in Italia uno è vestito in modo diverso, è uno “strano” e la famosa cordialità di cui parli diventa tutta altra cosa.
Gli italiani hanno un enorme e spessissimo muro di apparenza e di forma a mascherare una sostanza di cui in fondo tutti un po’ si vergognano. E forse è proprio per questo che si cura tanto l’immagine.
Questa è una delle ragioni principali per cui apprezzo i danesi e odio sempre di più gli italiani. I danesi sono semplici, hanno poco da nascondere con formalismi inutili, e forse è per questo che le cose funzionano: si lavora per farle funzionare, non per farle belle.
Sono stato in Cambogia di recente: la popolazione è cordialissima e molto ospitale (molto più che in Italia e nel Mediterraneo), c’è caldo, ci sono le spiagge, c’è una cultura millenaria, una storia assai più travagliata di quella italiana, il cibo è ottimo, tuttavia… sono molti di più gli italiani che emigrano in Danimarca rispetto a quelli che emigrano in Cambogia.
I rapporti familiari sono un discorso strano. Non è che in Italia è un po’ esagerato che i ragazzi vivano con i genitori fino a 30 anni e magari anche quando vivono da soli la mamma gli prepari da mangiare e gli vada a lavare e stirare la roba?
Tu dici che il sistema funziona e tutto è facile perché la gente viene pagata 35 €/h per non fare niente.
Io dico che in queste condizioni il sistema sarebbe al collasso in pochi giorni.
Soprattutto, non riesco a vedere il nesso di causalità tra questo fatto che citi e la apparente semplicità nel far funzionare le cose.
Cito nuovamente la tua frase originale:
Suggerimento: non scommettere…
Si, può succedere che ogni tanto sia ospite di qualcuno o che ospiti qualcuno, ma l’autobus lo prendo tutti i giorni, se ho bisogno di qualcosa so di poterlo trovare in tempi ragionevoli e con certezza, se ho bisogno di fare una visita specialistica, prendo appuntamento in meno di cinque giorni senza dover ricorrere a nessuna amicizia né dover pagare una clinica privata.
Lo stesso vale per la sicurezza pubblica, per la burocrazia (praticamente tutto si può fare comodamente da casa via internet), per la quantità di aree verdi in città.
Per non parlare delle enormi differenze sul lavoro, ma questo è tutto un altro discorso, anche se ci si rifà al principio del rispetto delle regole.
Gli italiani sono più socievoli secondo te?
Secondo me invece è vero il contrario.
Mi capita spesso di uscire la sera, conoscere una persona qualunque in un locale qualunque, fare la serata conoscendo altra gente a caso e tornare a casa alle 5 del mattino.
E sai qual è la differenza?
Un altro difetto che mi è stato sottolineato dei Danesi, da più persone e di diversa nazionalità, è la loro estrema compassione e superiorità con cui trattano in generale gli stranieri, tronfi della loro società perfetta.Questo. Cioè, quanto hai scritto non è solo falso, ma è casomai vero il contrario.
I danesi sono esageratamente autoironici, per nulla patriottici e molto aperti verso gli stranieri (parola di “straniero”).
Ma non è solo con gli stranieri il punto. La differenza è che gli italiani pensano di essere il popolo perfetto (il famoso stupido orgoglio nazionalista); ad esempio, gli italiani sono gli unici che “sanno come ci si veste”. Se in Italia uno è vestito in modo diverso, è uno “strano” e la famosa cordialità di cui parli diventa tutta altra cosa.
Gli italiani hanno un enorme e spessissimo muro di apparenza e di forma a mascherare una sostanza di cui in fondo tutti un po’ si vergognano. E forse è proprio per questo che si cura tanto l’immagine.
Questa è una delle ragioni principali per cui apprezzo i danesi e odio sempre di più gli italiani. I danesi sono semplici, hanno poco da nascondere con formalismi inutili, e forse è per questo che le cose funzionano: si lavora per farle funzionare, non per farle belle.
Sono stato in Cambogia di recente: la popolazione è cordialissima e molto ospitale (molto più che in Italia e nel Mediterraneo), c’è caldo, ci sono le spiagge, c’è una cultura millenaria, una storia assai più travagliata di quella italiana, il cibo è ottimo, tuttavia… sono molti di più gli italiani che emigrano in Danimarca rispetto a quelli che emigrano in Cambogia.
I rapporti familiari sono un discorso strano. Non è che in Italia è un po’ esagerato che i ragazzi vivano con i genitori fino a 30 anni e magari anche quando vivono da soli la mamma gli prepari da mangiare e gli vada a lavare e stirare la roba?
Beh semplicemente è più facile gestire meno persone, tutto qui.Si va molto OT, ma che basi hai per dire questo? È un sentimento o c’è un ragionamento scientifico alle spalle? Ad Haiti ci sono solo otto milioni di abitanti, il sistema politico è di tipo occidentale, eppure…
Se la gente viene pagata 35 €/h per non fare nulla, il sistema dovrebbe non funzionare. Invece funziona molto meglio che altrove.
traduco la tua frase: "Se A allora B." "Non B". Quindi mi sembra che la tua conclusione implicita (almeno così dicono le regole) sia "non A". Eppure ti assicuro che non è una cazzata (a meno che il mio amico mi abbia mentito, ma non credo)No, la mia frase era un po’ più “profonda”.
Tu dici che il sistema funziona e tutto è facile perché la gente viene pagata 35 €/h per non fare niente.
Io dico che in queste condizioni il sistema sarebbe al collasso in pochi giorni.
Soprattutto, non riesco a vedere il nesso di causalità tra questo fatto che citi e la apparente semplicità nel far funzionare le cose.
Cito nuovamente la tua frase originale:
Un paese molto ricco, dove un mio amico veniva pagato l'equivalente di 35 €/h per non fare praticmente NULLA in aereoporto. Grazie, graziella e grazie al.... che tutto funziona bene.Ecco, sinceramente, non capisco il senso di questa tua affermazione.
Hai ragione, la storia Danese non la conosco. Ma sono pronto a scommettere 100 € sul fatto che è stata molto meno travagliata della nostra, con molte meno ripercussioni contemporanee (mi riferisco ad esempio alla nostra discrepanza nord-sud).Non capisco come possa, premettendo di non conoscere la storia danese, pretendere di scommettere ben 100 euri su di essa.
Suggerimento: non scommettere…
”jinx92”:Tutto bello, tutte cose accadute, vero. Ma ora dove sono? Nell’aria? Nell’acqua? Sull’autobus? Cosa dovrebbe rendermi orgoglioso di cosa? Il fatto di essere nato vicino ad un posto in cui centinaia di anni fa qualcuno ha dipinto qualcosa? Boh, sarò io, ma non trovo nessun motivo per essere orgoglioso.
Intendevo la storia e la cultura che nel territorio italico si è sviluppata nei secoli.
"Cheguevilla":
Giacor, trovo un po' di incoerenza (o quantomeno nonsenso) in alcune cose che scrivi.
Per quale motivo il senso di appartenenza all'Italia non è ridicolo? A cosa è dovuto? Semplicemente al fatto di essere nato in Italia?
Cioè di essere nato nel famoso paese ricco di storia e cultura, spiagge e paesaggi?
Troppo facile.
Non ho capito il motivo per cui proprio non ti piace la Danimarca. È troppo perfetto? Funziona tutto troppo bene? È un paese troppo ricco?
Ho dei seri dubbi sui tuoi criteri di valutazione, ma naturalmente sono tuoi.
Sinceramente i canoni che io giudico per vivere bene da qualche parte non sono solo quanto funzionano bene i servizi pubblici, anzi. La completa diversità di mentalità fra italiani e danesi non consiste solo in quello che dici tu (educazione alla legalità etc). Loro sono completamente diversi da noi anche circa il carattere. Ricordi Vesa? Il ragazzo Finlandese che ho portato in giro per Roma assieme a voi, che mi si è aggregato all'ultimo momento? Quando a Milano l'ho riportato in albergo dai suoi genitori, solo il padre è sceso a prenderlo nella hall, a dorso nudo. Si è fermato in cima a delle scale, mi ha fatto un cenno con la testa ed è risalito col figlio. Neanche un "thank you" di circostanza. Ti lascio solo immaginare come invece mi hanno trattato i genitori di un mio amico napoletano dopo che l'ho invitato a casa mia a cena che mia mamma aveva cucinato la casoela. Un altro mio amico ora è in Time in Svezia. A novembre è sceso con un ragazzo conosciuto lassù. La sera abbiamo organizzato un'uscita per farlo divertire un po' in Italia. Il giorno dopo ha detto al mio amico che è rimasto incredibilmente sorpreso delle attenzioni e dell'ospitalità che ha ricevuto. Ha detto che è stato per lui una cosa incredibile e che in Svezia non sarebbe mai successo niente di tutto ciò (parole di uno svedese). Tutte le storie divertenti che ho sentito dagli amici con esperienze nordiche hanno proprio a che fare con la freddezza e la "piattezza" caratteriale della popolazione locale. Una mia amica Austriaca è rimasta shokkata del clima allegro e goliardico con cui abbiamo cenato una sera a casa nostra, coi miei genitori, i miei vicini di casa, alcuni amici miei e lei. Lei mi ha detto che in Austria, fra figli e genitori c'è un rapporto molto molto più freddo. In famiglia, a tavola, si sta molto molto attenti che la conversazione (quando c'è) non superi un certo livello di decibel. Io ripeto, ammetto che le mie esperienze scandinave sono limitate. Però in paesi mediterranei come Grecia o Spagna non ho sentito la stessa diversità di mentalità che ho percepito direttamente con mano in paesi (credo) affini alla Danimarca come Svizzera ed Austria.
Mi spiace che tu consideri questi aspetti caratteriali molto più marginali rispetto ad altri. Io no, perchè alla fine mi ritengo una persona abbastanza socievole, ed una delle cose più importanti per me è, quando sto con la gente, essere a mio agio, ridere, divertirmi e scambiare calore umano. Non dico che i nordici non si divertano, o che fra di loro non stiano bene. Sto dicendo che IO li non mi sentirei al mio posto. Preferisco stare qui. Se tu ti sei adattato meglio li, ben per te. Però trovo un po' scorretto che critichi a priori i metri di giudizio degli altri ["... ho dei seri dubbi sui tuoi criteri di valutazione..."], solo perchè fra le prime voci non compaiono "efficienza del servizio pubblico", "ricchezza media pro capite" e "prodotto interno lordo".
"Cheguevilla":
Sul passato lineare e senza mai un problema, non so come tu faccia ad essserne così sicuro. Probabilmente è perchè nelle scuole italiane la storia dei paesi nordici non viene studiata, quindi non se ne sa niente e si presuppone che non sia successo niente.
Non è così.
Hai ragione, la storia Danese non la conosco. Ma sono pronto a scommettere 100 € sul fatto che è stata molto meno travagliata della nostra, con molte meno ripercussioni contemporanee (mi riferisco ad esempio alla nostra discrepanza nord-sud).
"Cheguevilla":
La popolazione è un decimo di quella italiana, è vero. E quindi?
Beh semplicemente è più facile gestire meno persone, tutto qui. Stephen rispondo qui anche a te. E' vero che la Germania ha più abitanti di noi e che è comunque più efficiente. Ma da questo io deduco solo che sono bravi i tedeschi, non che la popolosità non influenzi la facilità di governo. (ad ogni modo $1+1/3$ è ben diverso da $1 x 10$). E' ovvio che il fattore mentalità centra eccome, ma non ritengo assolutamente inopportuno citare il fattore numero.
"Cheguevilla":
Se la gente viene pagata 35 €/h per non fare nulla, il sistema dovrebbe non funzionare. Invece funziona molto meglio che altrove.
traduco la tua frase: "Se A allora B." "Non B". Quindi mi sembra che la tua conclusione implicita (almeno così dicono le regole) sia "non A". Eppure ti assicuro che non è una cazzata (a meno che il mio amico mi abbia mentito, ma non credo)
"Cheguevilla":
Non so nulla del tuo amico, ma sono molti gli italiani che non riescono a sopravvivere in Danimarca.
I motivi sono due: il primo è il clima, e qua i danesi possono fare poco.
Il secondo è l'attitudine al rispetto delle regole.
Se qua tutto funziona, è perchè tutti rispettano le regole. Gli italiani hanno una difficoltà incredibile in ciò.
In Italia c'è il detto "una mano lava l'altra e due mani lavano la faccia". Più in generale, c'è l'attitudine a trovare "scappatoie".
L'italiano pensa di essere il più furbo (è un free-rider cronico, per dirla scientificamente).
Qua in Danimarca no.
Per quanto possa sembrare una cosa da poco, ti posso garantire che è uno scontro culturale fortissimo.
E gli italiani, qui in Danimarca, sono visti come quelli che non rispettano le regole. D'altra parte sono anni che l'Italia non rispetta i trattati di Maastricht, per fare anche un esempio "macro".
Un terzo punto potrebbe essere la mancanza di "apparenza". I danesi non fanno nulla per "apparire".
Non spendono centinaia di euri per vestiti firmati, non si preoccupano di nascondere nulla. Più generalmente, non nascondono la polvere sotto al tappeto.
Gli italiani, al contrario, sono abituati a fare qualunque cosa pur di nasconderlo agli altri e dire che non lo farebbero mai.
Ma su questo non posso che darti ragione, ci mancherebbe! Non voglio fare il patriota fiero di tutto comunque.
Però vorrei farti notare una cosa. Un altro difetto che mi è stato sottolineato dei Danesi, da più persone e di diversa nazionalità, è la loro estrema compassione e superiorità con cui trattano in generale gli stranieri, tronfi della loro società perfetta... Per me questo è un difetto ben peggiore di alcuni dei difetti italiani che hai sottolineato tu.
"Cheguevilla":
Certo, è questione di carattere. Più vivo in Danimarca, più odio gli italiani.
Essì, è questione di carattere. Se mai mi capiterà di vivere in Danimarca, ti dirò se odierò o meno i danesi. Già fra un po' (se tutto va bene e se Dio me la manderà buona) vivrò 6 mesi in Svizzera, precisamente a Ginevra.. magari vivendo in quel meccanismo, perfetto per antonomasia, mi ricrederò su tutto quanto ho appena postato... vedremo.
l tuo amico, ma sono molti gli italiani che non riescono a sopravvivere in Danimarca.
I motivi sono due: il primo è il clima, e qua i danesi possono fare poco.
Il secondo è l'attitudine al rispetto delle regole.
Se qua tutto funziona, è perchè tutti rispettano le regole. Gli italiani hanno una difficoltà incredibile in ciò.
In Italia c'è il detto "una mano lava l'altra e due mani lavano la faccia". Più in generale, c'è l'attitudine a trovare "scappatoie".
L'italiano pensa di essere il più furbo (è un free-rider cronico, per dirla scientificamente).
Qua in Danimarca no.
Per quanto possa sembrare una cosa da poco, ti posso garantire che è uno scontro culturale fortissimo.
E gli italiani, qui in Danimarca, sono visti come quelli che non rispettano le regole. D'altra parte sono anni che l'Italia non rispetta i trattati di Maastricht, per fare anche un esempio "macro".
Un terzo punto potrebbe essere la mancanza di "apparenza". I danesi non fanno nulla per "apparire".
Non spendono centinaia di euri per vestiti firmati, non si preoccupano di nascondere nulla. Più generalmente, non nascondono la polvere sotto al tappeto.
Gli italiani, al contrario, sono abituati a fare qualunque cosa pur di nasconderlo agli altri e dire che non lo farebbero mai.
Certo, è questione di carattere. Più vivo in Danimarca, più odio gli italiani.
The 20 happiest nations in the World are:
1. Denmark
2. Switzerland
3. Austria
4. Iceland
5. The Bahamas
6. Finland
7. Sweden
8. Bhutan
9. Brunei
10. Canada
11. Ireland
12. Luxembourg
13. Costa Rica
14. Malta
15. The Netherlands
16. Antigua and Barbuda
17. Malaysia
18. New Zealand
19. Norway
20. The Seychelles
Se per Italia intendi gli italiani, puoi trovare qualche tonnellata di argomentazione contraria.
Se intendi qualcos'altro, specifica, perchè non mi è chiaro.
Sul discorso Berlusconi vs Magistratura, ti pongo un paio di domande.
Tutti i giudici sono contro Berlusconi?
Per quale motivo Berlusconi non ha risposto a molte delle domande che gli sono state poste?
Se è sicuro di essere innocente, perchè non affronta i processi? Nota: i giudici non possono fare altro che applicare le leggi, basandosi sui fatti riscontrabili attraverso prove concrete.
Se è convinto che i giudici abusino del proprio potere, perchè non fa ricorso alla Corte Europea?
Come fa a dire che il sistema giudiziario è marcio e poi vantarsi di non essere mai stato condannato?
Alla luce di diverse intercettazioni telefoniche disponibili pubblicamente, come si fa a pensare che Berlusconi sia innocente e siano invece i giudici ad avercela con lui?
Visto che stimi Travaglio, prova a leggere qualcuno dei suoi libri. Travaglio ha un pregio: riporta sempre la fonte da cui prende i dati, e generalmente si tratta di atti ufficiali depositati.
Cosa vuoi di più?[/quote]
Intendevo la storia e la cultura che nel territorio italico si è sviluppata nei secoli.
Penso e spero che i giudici contrari(che utilizzano il loro potere per scopi politici) a Berlusconi siano una minoranza
Per quale motivo Berlusconi non ha risposto a molte delle domande che gli sono state poste?
Non lo sò perchè...può essere che nei sondaggi parlare di queste cose lo danneggi,così non vuole mettere più carne al fuoco per i giornali...perchè forse qualcosa ha fatto e quindi non vuole rischiare di contraddirsi o alimentare tesi d'accusa.....o perchè anche se è un uomo pubblico non vuole rendere totalmente pubblica la sua vita privata...
Se è convinto che i giudici abusino del proprio potere, perchè non fa ricorso alla Corte Europea?
Forse perchè questa azione avrebbe risvolti negativi sulla sua immagine politica in Europa(senza contare che dovrebbe dire le motivazioni:LA NAZIONE DI CUI SONO PREMIER HA UN SISTEMA GIUDIZIARIO MARCIO)...se invece ha veramente commesso qualche reato gli conviene farsi giudicare qui in Italia cercando di corrompere i giudici oppure, nel caso venga giudicato colpevole,fare una campagna di deligittimazione del sistema giudiziario(ancora più aspramente). mentre non può deligittimare un organo europeo tanto facilmente.....
Alla luce di diverse intercettazioni telefoniche disponibili pubblicamente, come si fa a pensare che Berlusconi sia innocente e siano invece i giudici ad avercela con lui?
Non la penso così...ho solo detto che non si può a priori ritenere ciò che dice falso....nel caso fosse vero le leggi ad personam non sarebbero più tali..
Visto che stimi Travaglio, prova a leggere qualcuno dei suoi libri. Travaglio ha un pregio: riporta sempre la fonte da cui prende i dati, e generalmente si tratta di atti ufficiali depositati.
Cosa vuoi di più?[/quote]
Preferisco utilizzare il tempo per leggermi altri libri,perchè so benissimo che molti politici non sono completamente innocenti di fronte alla legge. ma purtroppo gli uomini di successo sono quasi tutti mascalzoni...e Berlusconi è un imprenditore eccezzionale,che nella maggior parte delle cose diventa il numero uno(calcio,politica,imprenditoria)...queste persone così hanno un certo fascino anche all'estero(in politica estera Berlusconi ha una certa influenza rapportata alla potenza che l'italia dovrebbe avere normalmente)...se mandassimo ad organizzare il g8 a Bersani non penso avrebbe lo stesso successo..
I motivi sono due: il primo è il clima, e qua i danesi possono fare poco.
Il secondo è l'attitudine al rispetto delle regole.
Se qua tutto funziona, è perchè tutti rispettano le regole. Gli italiani hanno una difficoltà incredibile in ciò.
In Italia c'è il detto "una mano lava l'altra e due mani lavano la faccia". Più in generale, c'è l'attitudine a trovare "scappatoie".
L'italiano pensa di essere il più furbo (è un free-rider cronico, per dirla scientificamente).
Qua in Danimarca no.
Per quanto possa sembrare una cosa da poco, ti posso garantire che è uno scontro culturale fortissimo.
E gli italiani, qui in Danimarca, sono visti come quelli che non rispettano le regole. D'altra parte sono anni che l'Italia non rispetta i trattati di Maastricht, per fare anche un esempio "macro".
Un terzo punto potrebbe essere la mancanza di "apparenza". I danesi non fanno nulla per "apparire".
Non spendono centinaia di euri per vestiti firmati, non si preoccupano di nascondere nulla. Più generalmente, non nascondono la polvere sotto al tappeto.
Gli italiani, al contrario, sono abituati a fare qualunque cosa pur di nasconderlo agli altri e dire che non lo farebbero mai.
Certo, è questione di carattere. Più vivo in Danimarca, più odio gli italiani.
Piccola provocazione. http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/re ... anguage=en . Confrontiamo i dati sui paesi mediterranei rispetto ai paesi nordici. Al netto di tutti i pregi e difetti, dove la gente è più felice?Facile.
The 20 happiest nations in the World are:
1. Denmark
2. Switzerland
3. Austria
4. Iceland
5. The Bahamas
6. Finland
7. Sweden
8. Bhutan
9. Brunei
10. Canada
11. Ireland
12. Luxembourg
13. Costa Rica
14. Malta
15. The Netherlands
16. Antigua and Barbuda
17. Malaysia
18. New Zealand
19. Norway
20. The Seychelles
l'italia è il paese con una maggiore cultura e storia...io non lo dico in modo pregiudizievole,ma perchè non ho trovato nessunaNon mi è chiaro chi sia il soggetto di questa affermazione.
argomentazione contraria.
Se per Italia intendi gli italiani, puoi trovare qualche tonnellata di argomentazione contraria.
Se intendi qualcos'altro, specifica, perchè non mi è chiaro.
Sul discorso Berlusconi vs Magistratura, ti pongo un paio di domande.
Tutti i giudici sono contro Berlusconi?
Per quale motivo Berlusconi non ha risposto a molte delle domande che gli sono state poste?
Se è sicuro di essere innocente, perchè non affronta i processi? Nota: i giudici non possono fare altro che applicare le leggi, basandosi sui fatti riscontrabili attraverso prove concrete.
Se è convinto che i giudici abusino del proprio potere, perchè non fa ricorso alla Corte Europea?
Come fa a dire che il sistema giudiziario è marcio e poi vantarsi di non essere mai stato condannato?
Alla luce di diverse intercettazioni telefoniche disponibili pubblicamente, come si fa a pensare che Berlusconi sia innocente e siano invece i giudici ad avercela con lui?
Visto che stimi Travaglio, prova a leggere qualcuno dei suoi libri. Travaglio ha un pregio: riporta sempre la fonte da cui prende i dati, e generalmente si tratta di atti ufficiali depositati.
Cosa vuoi di più?[/quote]
Intendevo la storia e la cultura che nel territorio italico si è sviluppata nei secoli.
Penso e spero che i giudici contrari(che utilizzano il loro potere per scopi politici) a Berlusconi siano una minoranza
Per quale motivo Berlusconi non ha risposto a molte delle domande che gli sono state poste?
Non lo sò perchè...può essere che nei sondaggi parlare di queste cose lo danneggi,così non vuole mettere più carne al fuoco per i giornali...perchè forse qualcosa ha fatto e quindi non vuole rischiare di contraddirsi o alimentare tesi d'accusa.....o perchè anche se è un uomo pubblico non vuole rendere totalmente pubblica la sua vita privata...
Se è convinto che i giudici abusino del proprio potere, perchè non fa ricorso alla Corte Europea?
Forse perchè questa azione avrebbe risvolti negativi sulla sua immagine politica in Europa(senza contare che dovrebbe dire le motivazioni:LA NAZIONE DI CUI SONO PREMIER HA UN SISTEMA GIUDIZIARIO MARCIO)...se invece ha veramente commesso qualche reato gli conviene farsi giudicare qui in Italia cercando di corrompere i giudici oppure, nel caso venga giudicato colpevole,fare una campagna di deligittimazione del sistema giudiziario(ancora più aspramente). mentre non può deligittimare un organo europeo tanto facilmente.....
Alla luce di diverse intercettazioni telefoniche disponibili pubblicamente, come si fa a pensare che Berlusconi sia innocente e siano invece i giudici ad avercela con lui?
Non la penso così...ho solo detto che non si può a priori ritenere ciò che dice falso....nel caso fosse vero le leggi ad personam non sarebbero più tali..
Visto che stimi Travaglio, prova a leggere qualcuno dei suoi libri. Travaglio ha un pregio: riporta sempre la fonte da cui prende i dati, e generalmente si tratta di atti ufficiali depositati.
Cosa vuoi di più?[/quote]
Preferisco utilizzare il tempo per leggermi altri libri,perchè so benissimo che molti politici non sono completamente innocenti di fronte alla legge. ma purtroppo gli uomini di successo sono quasi tutti mascalzoni...e Berlusconi è un imprenditore eccezzionale,che nella maggior parte delle cose diventa il numero uno(calcio,politica,imprenditoria)...queste persone così hanno un certo fascino anche all'estero(in politica estera Berlusconi ha una certa influenza rapportata alla potenza che l'italia dovrebbe avere normalmente)...se mandassimo ad organizzare il g8 a Bersani non penso avrebbe lo stesso successo..
Giacor, vorrei capire una cosa.
Questo fatto della popolazione l'ho sentito dire più di una volta, vorrei capire che conclusioni si pretende di trarne.
Io mi limito a osservare essenzialmente questi fatti.
1)La Germania conta più di 80 milioni di abitanti, l'Italia più un terzo insomma.
Eppure ci surclassano negli ambiti più svariati: diritti civili, trasparenza delle autorità, livelli di corruzione, misure ambientali, condizioni dell'informazione.
Insomma, non vado avanti perché sono cose trite, almeno sul forum.
Come si spiega?
E' chiaro che se c'è una mentalità solida dietro, come substrato culturale, il numero degli abitanti è un dato ampiamente secondario, e inopportuno tirarlo in mezzo.
2)Parlo per la mia regione, il Lazio, che da solo ha pochi più abitanti della Danimarca. Se lo si volesse scorporare dal resto d'Italia, devo dedurne che i miei corregionali abbiano una rinsavita e tutto inizia a procedere dritto, alla scandinava?
Se sì, ditemelo subito, che abbraccio l'indipendentismo...
La Sicilia, che conosco sicuramente meno, gode di ampia autonomia fiscale e sono pari pari 5 milioni.
Eppure se mi portassero a mia insaputa a Stoccolma, Palermo e Roma, capirei subito quando sto a Stoccolma. E non per il clima...
La mia filosofia non contepla "proud" di nulla, perché la fierezza di essere nato da qualsiasi parte mi pare da sempre una vaccata immane.
Mi tengo le critiche, se chi me le fa ha ragione, e acqua in bocca.
Io (sebbene su scala regionale) quando ero in Sicilia e facevo osservazioni negative, ammetto non sempre nei modi corretti, capitava (non sempre per fortuna) che sentivo ribattere che la granita come la fanno loro non la fa nessuno, il sole e il mare che hanno loro non ce l'ha nessuno, il calore dei siciliani, le bellissime donne mediterranee, e che certe cose succedono anche al nord e all'estero. In qualche caso (singolo) addirittura mi sono sentito dire "e allora torna a casa tua".
Questi sono tra i ricordi più sgradevoli, e prendo atto che non è un atteggiamento meridionale o regionalistico, ma nazionale, in generale verso chiunque muova critiche ed è di "fuori".
Questo è solo una sottospecie di tifo, mi dispiace. Può andare bene al massimo per la nazionale di calcio (o basket, secondo i gusti), ma quando si estende incondizionatamente verso la nazione in generale, mi trovo perfettamente d'accordo con Cheguevilla in questi punti
"giacor86":
Non stimo affatto il sistema danese (e in generali dei paesi del nord) per la sua perfezione. Troppo facile. Un paese dove la popolazione è meno di un decimo di quella italiana.
Questo fatto della popolazione l'ho sentito dire più di una volta, vorrei capire che conclusioni si pretende di trarne.
Io mi limito a osservare essenzialmente questi fatti.
1)La Germania conta più di 80 milioni di abitanti, l'Italia più un terzo insomma.
Eppure ci surclassano negli ambiti più svariati: diritti civili, trasparenza delle autorità, livelli di corruzione, misure ambientali, condizioni dell'informazione.
Insomma, non vado avanti perché sono cose trite, almeno sul forum.
Come si spiega?
E' chiaro che se c'è una mentalità solida dietro, come substrato culturale, il numero degli abitanti è un dato ampiamente secondario, e inopportuno tirarlo in mezzo.
2)Parlo per la mia regione, il Lazio, che da solo ha pochi più abitanti della Danimarca. Se lo si volesse scorporare dal resto d'Italia, devo dedurne che i miei corregionali abbiano una rinsavita e tutto inizia a procedere dritto, alla scandinava?
Se sì, ditemelo subito, che abbraccio l'indipendentismo...
La Sicilia, che conosco sicuramente meno, gode di ampia autonomia fiscale e sono pari pari 5 milioni.
Eppure se mi portassero a mia insaputa a Stoccolma, Palermo e Roma, capirei subito quando sto a Stoccolma. E non per il clima...
La mia filosofia non contepla "proud" di nulla, perché la fierezza di essere nato da qualsiasi parte mi pare da sempre una vaccata immane.
Mi tengo le critiche, se chi me le fa ha ragione, e acqua in bocca.
Io (sebbene su scala regionale) quando ero in Sicilia e facevo osservazioni negative, ammetto non sempre nei modi corretti, capitava (non sempre per fortuna) che sentivo ribattere che la granita come la fanno loro non la fa nessuno, il sole e il mare che hanno loro non ce l'ha nessuno, il calore dei siciliani, le bellissime donne mediterranee, e che certe cose succedono anche al nord e all'estero. In qualche caso (singolo) addirittura mi sono sentito dire "e allora torna a casa tua".
Questi sono tra i ricordi più sgradevoli, e prendo atto che non è un atteggiamento meridionale o regionalistico, ma nazionale, in generale verso chiunque muova critiche ed è di "fuori".
Questo è solo una sottospecie di tifo, mi dispiace. Può andare bene al massimo per la nazionale di calcio (o basket, secondo i gusti), ma quando si estende incondizionatamente verso la nazione in generale, mi trovo perfettamente d'accordo con Cheguevilla in questi punti
Io trovo che questo "orgoglio italiano" sia la rovina dell'Italia.
Questo ridicolo orgoglio nazionalista impedisce di fatto la crescita culturale e sociale del paese.
Giacor, trovo un po' di incoerenza (o quantomeno nonsenso) in alcune cose che scrivi.
Per quale motivo il senso di appartenenza all'Italia non è ridicolo? A cosa è dovuto? Semplicemente al fatto di essere nato in Italia?
Cioè di essere nato nel famoso paese ricco di storia e cultura, spiagge e paesaggi?
Troppo facile.
Non vedo un gran motivo di orgoglio nell'essere nato qua piuttosto che là.
Non ho capito il motivo per cui proprio non ti piace la Danimarca. È troppo perfetto? Funziona tutto troppo bene? È un paese troppo ricco?
Ho dei seri dubbi sui tuoi criteri di valutazione, ma naturalmente sono tuoi.
Sul passato lineare e senza mai un problema, non so come tu faccia ad essserne così sicuro. Probabilmente è perchè nelle scuole italiane la storia dei paesi nordici non viene studiata, quindi non se ne sa niente e si presuppone che non sia successo niente.
Non è così.
La popolazione è un decimo di quella italiana, è vero. E quindi?
Se la gente viene pagata 35 €/h per non fare nulla, il sistema dovrebbe non funzionare. Invece funziona molto meglio che altrove.
Non so nulla del tuo amico, ma sono molti gli italiani che non riescono a sopravvivere in Danimarca.
I motivi sono due: il primo è il clima, e qua i danesi possono fare poco.
Il secondo è l'attitudine al rispetto delle regole.
Se qua tutto funziona, è perchè tutti rispettano le regole. Gli italiani hanno una difficoltà incredibile in ciò.
In Italia c'è il detto "una mano lava l'altra e due mani lavano la faccia". Più in generale, c'è l'attitudine a trovare "scappatoie".
L'italiano pensa di essere il più furbo (è un free-rider cronico, per dirla scientificamente).
Qua in Danimarca no.
Per quanto possa sembrare una cosa da poco, ti posso garantire che è uno scontro culturale fortissimo.
E gli italiani, qui in Danimarca, sono visti come quelli che non rispettano le regole. D'altra parte sono anni che l'Italia non rispetta i trattati di Maastricht, per fare anche un esempio "macro".
Un terzo punto potrebbe essere la mancanza di "apparenza". I danesi non fanno nulla per "apparire".
Non spendono centinaia di euri per vestiti firmati, non si preoccupano di nascondere nulla. Più generalmente, non nascondono la polvere sotto al tappeto.
Gli italiani, al contrario, sono abituati a fare qualunque cosa pur di nasconderlo agli altri e dire che non lo farebbero mai.
Certo, è questione di carattere. Più vivo in Danimarca, più odio gli italiani.
The 20 happiest nations in the World are:
1. Denmark
2. Switzerland
3. Austria
4. Iceland
5. The Bahamas
6. Finland
7. Sweden
8. Bhutan
9. Brunei
10. Canada
11. Ireland
12. Luxembourg
13. Costa Rica
14. Malta
15. The Netherlands
16. Antigua and Barbuda
17. Malaysia
18. New Zealand
19. Norway
20. The Seychelles
Se per Italia intendi gli italiani, puoi trovare qualche tonnellata di argomentazione contraria.
Se intendi qualcos'altro, specifica, perchè non mi è chiaro.
Sul discorso Berlusconi vs Magistratura, ti pongo un paio di domande.
Tutti i giudici sono contro Berlusconi?
Per quale motivo Berlusconi non ha risposto a molte delle domande che gli sono state poste?
Se è sicuro di essere innocente, perchè non affronta i processi? Nota: i giudici non possono fare altro che applicare le leggi, basandosi sui fatti riscontrabili attraverso prove concrete.
Se è convinto che i giudici abusino del proprio potere, perchè non fa ricorso alla Corte Europea?
Come fa a dire che il sistema giudiziario è marcio e poi vantarsi di non essere mai stato condannato?
Alla luce di diverse intercettazioni telefoniche disponibili pubblicamente, come si fa a pensare che Berlusconi sia innocente e siano invece i giudici ad avercela con lui?
Visto che stimi Travaglio, prova a leggere qualcuno dei suoi libri. Travaglio ha un pregio: riporta sempre la fonte da cui prende i dati, e generalmente si tratta di atti ufficiali depositati.
Cosa vuoi di più?
Per quale motivo il senso di appartenenza all'Italia non è ridicolo? A cosa è dovuto? Semplicemente al fatto di essere nato in Italia?
Cioè di essere nato nel famoso paese ricco di storia e cultura, spiagge e paesaggi?
Troppo facile.
Non vedo un gran motivo di orgoglio nell'essere nato qua piuttosto che là.
Non ho capito il motivo per cui proprio non ti piace la Danimarca. È troppo perfetto? Funziona tutto troppo bene? È un paese troppo ricco?
Ho dei seri dubbi sui tuoi criteri di valutazione, ma naturalmente sono tuoi.
Sul passato lineare e senza mai un problema, non so come tu faccia ad essserne così sicuro. Probabilmente è perchè nelle scuole italiane la storia dei paesi nordici non viene studiata, quindi non se ne sa niente e si presuppone che non sia successo niente.
Non è così.
La popolazione è un decimo di quella italiana, è vero. E quindi?
Se la gente viene pagata 35 €/h per non fare nulla, il sistema dovrebbe non funzionare. Invece funziona molto meglio che altrove.
Non so nulla del tuo amico, ma sono molti gli italiani che non riescono a sopravvivere in Danimarca.
I motivi sono due: il primo è il clima, e qua i danesi possono fare poco.
Il secondo è l'attitudine al rispetto delle regole.
Se qua tutto funziona, è perchè tutti rispettano le regole. Gli italiani hanno una difficoltà incredibile in ciò.
In Italia c'è il detto "una mano lava l'altra e due mani lavano la faccia". Più in generale, c'è l'attitudine a trovare "scappatoie".
L'italiano pensa di essere il più furbo (è un free-rider cronico, per dirla scientificamente).
Qua in Danimarca no.
Per quanto possa sembrare una cosa da poco, ti posso garantire che è uno scontro culturale fortissimo.
E gli italiani, qui in Danimarca, sono visti come quelli che non rispettano le regole. D'altra parte sono anni che l'Italia non rispetta i trattati di Maastricht, per fare anche un esempio "macro".
Un terzo punto potrebbe essere la mancanza di "apparenza". I danesi non fanno nulla per "apparire".
Non spendono centinaia di euri per vestiti firmati, non si preoccupano di nascondere nulla. Più generalmente, non nascondono la polvere sotto al tappeto.
Gli italiani, al contrario, sono abituati a fare qualunque cosa pur di nasconderlo agli altri e dire che non lo farebbero mai.
Certo, è questione di carattere. Più vivo in Danimarca, più odio gli italiani.
Piccola provocazione. http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/re ... anguage=en . Confrontiamo i dati sui paesi mediterranei rispetto ai paesi nordici. Al netto di tutti i pregi e difetti, dove la gente è più felice?Facile.
The 20 happiest nations in the World are:
1. Denmark
2. Switzerland
3. Austria
4. Iceland
5. The Bahamas
6. Finland
7. Sweden
8. Bhutan
9. Brunei
10. Canada
11. Ireland
12. Luxembourg
13. Costa Rica
14. Malta
15. The Netherlands
16. Antigua and Barbuda
17. Malaysia
18. New Zealand
19. Norway
20. The Seychelles
l'italia è il paese con una maggiore cultura e storia...io non lo dico in modo pregiudizievole,ma perchè non ho trovato nessunaNon mi è chiaro chi sia il soggetto di questa affermazione.
argomentazione contraria.
Se per Italia intendi gli italiani, puoi trovare qualche tonnellata di argomentazione contraria.
Se intendi qualcos'altro, specifica, perchè non mi è chiaro.
Sul discorso Berlusconi vs Magistratura, ti pongo un paio di domande.
Tutti i giudici sono contro Berlusconi?
Per quale motivo Berlusconi non ha risposto a molte delle domande che gli sono state poste?
Se è sicuro di essere innocente, perchè non affronta i processi? Nota: i giudici non possono fare altro che applicare le leggi, basandosi sui fatti riscontrabili attraverso prove concrete.
Se è convinto che i giudici abusino del proprio potere, perchè non fa ricorso alla Corte Europea?
Come fa a dire che il sistema giudiziario è marcio e poi vantarsi di non essere mai stato condannato?
Alla luce di diverse intercettazioni telefoniche disponibili pubblicamente, come si fa a pensare che Berlusconi sia innocente e siano invece i giudici ad avercela con lui?
Visto che stimi Travaglio, prova a leggere qualcuno dei suoi libri. Travaglio ha un pregio: riporta sempre la fonte da cui prende i dati, e generalmente si tratta di atti ufficiali depositati.
Cosa vuoi di più?
Io provo sempre a non fermarmi sui pregiudizi...è proprio per questo che ascoltando Berlusconi che sostiene che i giudici sono politicizzati e che utilizzano il potere giudiziario solo per attaccarlo non mi fermo al pregiudizio "è naturale che per difendersi Berlusconi dica questo"...oppure "lo sanno tutti che Berlusconi è un delinquente". Io capisco che non posso sapere se ciò che dice è vero o falso. nel caso in cui sia falso le leggi che sta facendo sono ad personam,altrimenti sono una giusta garanzia contro lo strapotere giudiziario.
Perchè Travaglio non lo posso stimare in quanto uomo,ma solo in quanto giornalista?!...comunque io stimo Travaglio anche come giornalista(anche se non ne condivido la mentalità) perchè argomenta ogni cosa che dice. Il punto è che chi vuole dimostrare qualcosa evidenzia solo gli elementi favorevoli alla sua tesi,quindi nonostante argomenta molto bene le sue tesi spesso non la condivido. un esempio è lo scudo fiscale:ha conseguenze positive e negative;alcuni enfatizzano le prime,altri le seconde.
Tutto ciò che dico lo penso non perchè è una frase fatta,ma perchè ci ho ragionato sopra. Qualcuno mi ha accusato di aver detto molti pregiudizi senza argomentarne il perchè...non è forse questo conseguenza del principio "le frasi fatte sono derivanti dal pregiudizio"?...
Un esempio:l'italia è il paese con una maggiore cultura e storia...io non lo dico in modo pregiudizievole,ma perchè non ho trovato nessuna
argomentazione contraria. Comunque sono aperto a nuove idee,quindi chi mi ha acusato di pregiudizio mi dimostri che lo è in modo costruttivo....
Perchè Travaglio non lo posso stimare in quanto uomo,ma solo in quanto giornalista?!...comunque io stimo Travaglio anche come giornalista(anche se non ne condivido la mentalità) perchè argomenta ogni cosa che dice. Il punto è che chi vuole dimostrare qualcosa evidenzia solo gli elementi favorevoli alla sua tesi,quindi nonostante argomenta molto bene le sue tesi spesso non la condivido. un esempio è lo scudo fiscale:ha conseguenze positive e negative;alcuni enfatizzano le prime,altri le seconde.
Tutto ciò che dico lo penso non perchè è una frase fatta,ma perchè ci ho ragionato sopra. Qualcuno mi ha accusato di aver detto molti pregiudizi senza argomentarne il perchè...non è forse questo conseguenza del principio "le frasi fatte sono derivanti dal pregiudizio"?...
Un esempio:l'italia è il paese con una maggiore cultura e storia...io non lo dico in modo pregiudizievole,ma perchè non ho trovato nessuna
argomentazione contraria. Comunque sono aperto a nuove idee,quindi chi mi ha acusato di pregiudizio mi dimostri che lo è in modo costruttivo....
@Nato_pigro
sul fatto che siano così condivisibili non mi sembra (anche da quello che dicono altri utenti). Su come si avvicinino a ciò che disse jinx ripeto: a me piace l'Italia, voglio vivere qui e non voglio vivere altrove. Sul fatto che siano vaghe boh. fammi qualche domanda se vuoi lumi.
@Cheguevilla
Non concordo con nulla di quanto hai scritto, almeno sul tuo primo capoverso. Premetto che considero un atto di estrema coerenza il fatto che sei andato a vivere in Danimarca. Coerenza con idee però che non condivido affatto. Secondo me il senso di appartenenza all'Italia non è affatto ridicolo. Se proprio devo dirla tutta trovo più ridicolo essere "proud to be Danish". Danish in particolare, poichè se c'è un posto al mondo dove non andrei mai e poi mai a vivere è proprio la Danimarca. Non stimo affatto il sistema danese (e in generali dei paesi del nord) per la sua perfezione. Troppo facile. Un paese dove la popolazione è meno di un decimo di quella italiana. Un paese dal passato lineare, senza mai un problema. Un paese molto ricco, dove un mio amico veniva pagato l'equivalente di 35 €/h per non fare praticmente NULLA in aereoporto. Grazie, graziella e grazie al.... che tutto funziona bene. Io preferisco stare "dalla parte di Spessotto". Purtroppo della Danimarca posso parlare solo per testimonianze di altri, tua compresa, perchè aimè non ci sono mai stato. E farsi opinioni solo sui racconti altrui non è mai cosa buona e giusta, lo ammetto (anche se a fine amrzo dovrei in parte dimediare, visto che ho in programma un viaggio in Svezia). Però di gente che ha vissuto in Danimarca ne conosco un po' e tu sei l'unico (non scherzo) che ammira i Danesi. Io so benissimo quello che loro pensano di noi... ma loro sanno davvero quello che pensiamo noi di loro? Non credo proprio. Un mio amico doveva fare 2 anni li per un progetto di studio all'estero. Progetto Time, non erasmus. Nonostante sia un ragazzo espansivo e socievole non era in cerca di sballo e e feste erasmus, tutt'altro. Comunque dopo 6 mesi è scappato rinunciando al progetto. E' scappato proprio per via dei Danesi. Ora non mi va di raccontare l'infinità di cose assurde e ridicole su Danimarca e danesi che mi sono state raccontate da più persone. Dovrebbero raccontarvele loro che le hanno vissute in prima persona.
La pensiamo in modi diversi. Infatti io vivo qui e tu vivi li. Entrambi proud delle nostre scelte.
Piccola provocazione. http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/re ... anguage=en . Confrontiamo i dati sui paesi mediterranei rispetto ai paesi nordici. Al netto di tutti i pregi e difetti, dove la gente è più felice?
sul fatto che siano così condivisibili non mi sembra (anche da quello che dicono altri utenti). Su come si avvicinino a ciò che disse jinx ripeto: a me piace l'Italia, voglio vivere qui e non voglio vivere altrove. Sul fatto che siano vaghe boh. fammi qualche domanda se vuoi lumi.
@Cheguevilla
Non concordo con nulla di quanto hai scritto, almeno sul tuo primo capoverso. Premetto che considero un atto di estrema coerenza il fatto che sei andato a vivere in Danimarca. Coerenza con idee però che non condivido affatto. Secondo me il senso di appartenenza all'Italia non è affatto ridicolo. Se proprio devo dirla tutta trovo più ridicolo essere "proud to be Danish". Danish in particolare, poichè se c'è un posto al mondo dove non andrei mai e poi mai a vivere è proprio la Danimarca. Non stimo affatto il sistema danese (e in generali dei paesi del nord) per la sua perfezione. Troppo facile. Un paese dove la popolazione è meno di un decimo di quella italiana. Un paese dal passato lineare, senza mai un problema. Un paese molto ricco, dove un mio amico veniva pagato l'equivalente di 35 €/h per non fare praticmente NULLA in aereoporto. Grazie, graziella e grazie al.... che tutto funziona bene. Io preferisco stare "dalla parte di Spessotto". Purtroppo della Danimarca posso parlare solo per testimonianze di altri, tua compresa, perchè aimè non ci sono mai stato. E farsi opinioni solo sui racconti altrui non è mai cosa buona e giusta, lo ammetto (anche se a fine amrzo dovrei in parte dimediare, visto che ho in programma un viaggio in Svezia). Però di gente che ha vissuto in Danimarca ne conosco un po' e tu sei l'unico (non scherzo) che ammira i Danesi. Io so benissimo quello che loro pensano di noi... ma loro sanno davvero quello che pensiamo noi di loro? Non credo proprio. Un mio amico doveva fare 2 anni li per un progetto di studio all'estero. Progetto Time, non erasmus. Nonostante sia un ragazzo espansivo e socievole non era in cerca di sballo e e feste erasmus, tutt'altro. Comunque dopo 6 mesi è scappato rinunciando al progetto. E' scappato proprio per via dei Danesi. Ora non mi va di raccontare l'infinità di cose assurde e ridicole su Danimarca e danesi che mi sono state raccontate da più persone. Dovrebbero raccontarvele loro che le hanno vissute in prima persona.
La pensiamo in modi diversi. Infatti io vivo qui e tu vivi li. Entrambi proud delle nostre scelte.
Piccola provocazione. http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/re ... anguage=en . Confrontiamo i dati sui paesi mediterranei rispetto ai paesi nordici. Al netto di tutti i pregi e difetti, dove la gente è più felice?
Primati italiani:
Politici italiani; 190.635 "unti dal signore" più altre 300.000 persone fra dipendenti, collaboratori esterni e consulenti che devono alla politica il loro prestigio, il loro denaro, il posto di lavoro che occupano.
Pensioni per "eletti" http://truffeallostatoitaliano.files.wordpress.com/2007/03/lista_onorevoli1.pdf
Su questo di sicuro non ci batte nessuno!
Preso da qui, http://cronologia.leonardo.it/linklibri.htm
Politici italiani; 190.635 "unti dal signore" più altre 300.000 persone fra dipendenti, collaboratori esterni e consulenti che devono alla politica il loro prestigio, il loro denaro, il posto di lavoro che occupano.
Pensioni per "eletti" http://truffeallostatoitaliano.files.wordpress.com/2007/03/lista_onorevoli1.pdf
Su questo di sicuro non ci batte nessuno!
Preso da qui, http://cronologia.leonardo.it/linklibri.htm
@Rggb: sono convinto che tu sia in buona fede ma le tue frasi sibilline non sono di aiuto per fare chiarezza e fin'ora non mi hai dimostrato di meritare una decifrazione.
"Cheguevilla":
Per chi non lo sapesse, da un paio di anni vivo in Danimarca e mi sto apprestando a comprare casa qui.
"C'è del marcio nel regno di Danimarca!"


Io viaggio spesso per lavoro, e spesso mi rendo conto che molte cose in Italia lasciano piuttosto a desiderare rispetto altrove.
Io viaggi(avo) spesso, identica sensazione. E non sei il solo a rendertene conto. Fortunatamente, siamo in tanti anche qui (in Italia) e qualcosa si muoverà; mr. Bingo, come gli altri mortali, non è eterno.
Tuttavia, quando si muove qualche critica, l'italiano normalmente comincia a difendersi dicendo che la cucina italiana è la migliore del mondo, che il caffè dalle altre parti non lo sanno fare, il mare, le spiagge e così via.
Hai dimenticato la (presunta) potenza sessuale del maschio italico, "italians do it better"

Io continuo a starmene nella fredda Danimarca, dove l'immagine dell'Italia non è proprio quella che gli italiani pensano che sia.
Pure in altri paesi - soprattutto europei - purtroppo

Per chi non lo sapesse, da un paio di anni vivo in Danimarca e mi sto apprestando a comprare casa qui.
Da quando sono scappato dall'Italia, mi sono reso conto di tante cose, tra cui il ridicolo "senso di appartenenza" che in Italia è estremizzato rispetto a buona parte degli altri paesi.
Io trovo che questo "orgoglio italiano" sia la rovina dell'Italia.
Io viaggio spesso per lavoro, e spesso mi rendo conto che molte cose in Italia lasciano piuttosto a desiderare rispetto altrove.
Tuttavia, quando si muove qualche critica, l'italiano normalmente comincia a difendersi dicendo che la cucina italiana è la migliore del mondo, che il caffè dalle altre parti non lo sanno fare, il mare, le spiagge e così via.
Questo ridicolo orgoglio nazionalista impedisce di fatto la crescita culturale e sociale del paese.
Prima di tutto, dire che il problema dei rifiuti a Napoli sia tutto opera della sinistra è profondamente sbagliato.
Il problema dei rifiuti in Campania esiste da 20 anni, esisteva durante i passati governi Berlusconi ed esiste tuttora.
Berlusconi è attento non all'immagine dell'Italia, quanto all'immagine di sè. Ma si badi bene che solo di immagine si parla.
La divulgazione in quel caso non ebbe effetti positivi se non per l'immagine del governo, benchè questo abbia fatto poco per risolvere il problema.
Se parliamo di risultati, sulla base di quali dati dici una cosa simile?
Se parliamo di interventi, quali sarebbero gli interventi che il governo ha intrapreso per gestire la crisi?
Continuate pure a raccontarvi che in Italia si mangia meglio che in Francia, che viviamo in un luogo ricco di cultura (benchè la cultura dei suoi abitanti sia sempre più povera), che tutti si sanno vestire bene, che abbiamo le spiagge, il sole e i bei paesaggi.
Io continuo a starmene nella fredda Danimarca, dove l'immagine dell'Italia non è proprio quella che gli italiani pensano che sia.
Da quando sono scappato dall'Italia, mi sono reso conto di tante cose, tra cui il ridicolo "senso di appartenenza" che in Italia è estremizzato rispetto a buona parte degli altri paesi.
Io trovo che questo "orgoglio italiano" sia la rovina dell'Italia.
Io viaggio spesso per lavoro, e spesso mi rendo conto che molte cose in Italia lasciano piuttosto a desiderare rispetto altrove.
Tuttavia, quando si muove qualche critica, l'italiano normalmente comincia a difendersi dicendo che la cucina italiana è la migliore del mondo, che il caffè dalle altre parti non lo sanno fare, il mare, le spiagge e così via.
Questo ridicolo orgoglio nazionalista impedisce di fatto la crescita culturale e sociale del paese.
Berlusconi però è sempre attento all'immagine italiana nel mondo: quando ci fu l'emergenza spazzatura a Napoli criticò aspramente la divulgazione nel mondo di questo problema nonostante fosse tutta opera della sinistra. anche in questo caso ,però ,oltre agli effetti negativi(minor turismo),la divulgazioneNo.
ebbe effetti positivi(attenzione del governo sul problema).
Prima di tutto, dire che il problema dei rifiuti a Napoli sia tutto opera della sinistra è profondamente sbagliato.
Il problema dei rifiuti in Campania esiste da 20 anni, esisteva durante i passati governi Berlusconi ed esiste tuttora.
Berlusconi è attento non all'immagine dell'Italia, quanto all'immagine di sè. Ma si badi bene che solo di immagine si parla.
La divulgazione in quel caso non ebbe effetti positivi se non per l'immagine del governo, benchè questo abbia fatto poco per risolvere il problema.
La crisi economica non è stata gestita male dal governoQuesta è la prima volta che la sento.
Se parliamo di risultati, sulla base di quali dati dici una cosa simile?
Se parliamo di interventi, quali sarebbero gli interventi che il governo ha intrapreso per gestire la crisi?
inoltre se dire che una cosa è negativa porta una cosa negativa,allora dire la cosa negativa è negativo.Bene, quindi per non danneggiare l'immagine del paese, smettiamo di parlare dei problemi.
Continuate pure a raccontarvi che in Italia si mangia meglio che in Francia, che viviamo in un luogo ricco di cultura (benchè la cultura dei suoi abitanti sia sempre più povera), che tutti si sanno vestire bene, che abbiamo le spiagge, il sole e i bei paesaggi.
Io continuo a starmene nella fredda Danimarca, dove l'immagine dell'Italia non è proprio quella che gli italiani pensano che sia.
"nato_pigro":
Converrai con me che e' facile dire "sono cavolate" senza dire il perche'. Io disposissimo a riconoscerlo pero' dovresti un attimo argomentare pure tu.
Non sentivo la necessità di argomentare, poiché parlavo della necessaria distinzione che si deve fare - come premessa del proprio discorso - fra un'opinione ed un dato acquisito.
Perche' credo che il fascismo in gran bretagna non sarebbe mai nato?
Vedi, hai cambiato premessa. Questa E' un'opinione ("credo che..."), ben diversa da quella di prima. Va bene, è una finezza semantica, ho messa nel mazzo la tua argomentazione perché mi è balzata all'occhio, e se ci pensi bene è basata su luoghi comuni (o almeno questa è la mia opinione

Devo argomentare? Aye Sir! "Mai sentito parlare di Ms. Thatcher?"
Sei tu fin'ora che non hai iniziato alcun tipo di discussione basata "sui fatti".
Davvero? Mi sembrava che...
Ok, forse non mi interessava granché. Forse mi sembrava più importante far rimarcare il fatto che jinx92 parla per luoghi comuni, come usualmente mi capita di sentire (soprattutto dai seguaci di mr. Bean); e magari di indurlo a riflettere.
Ho perso tempo? Non credo: è tempo perso cercare di far riflettere una persona?
"giacor86":
Cosa intendi per universalità?
Questo intendo: "Io penso che non sarei potuto nascere in una nazione migliore"
"giacor86":
Per me il nazionalismo è una forma aggressiva di amor patrio. Io non sono aggressivo verso nessuno. Però penso di essere fortunato ad abitare dove abito e, mettendo sul piatto della bilancia pregi e difetti di Italia e di altri posti, per ora decido di rimanere qui. Non provo per l'Italia un attaccamento "romantico" come lo si può provare per una vecchia catapecchia. Proprio io qui ci sto bene e non voglio andare a vivere da altre parti. Mi piace moltissimo viaggiare ed appena posso (soldi ed unviersità permettendo) mi faccio i miei viaggetti qui e la. Alla fine però sono contento di tornare a casa.
Ok, ma allora o stai dicendo cose talmente condivisibili e vaghe da essere prive di valore o altrimenti in che modo la tua posizione si avvicina con quella di jinx?
"nato_pigro":
@gacor86: non capisco bene la tua posizione, tu dici "provo affetto per la mia patria, ma non sono nazionalista" ma dici anche "sono quasi d'accordo con il post di jinx" il quale dice "Io penso che non sarei potuto nascere in una nazione migliore". Io posso essere nato in una casa fatiscente e provare affetto per quel luogo, da qui a dire che è il posto migliore si passa dall'affetto personale a un nazionalismo con ambizioni di universalità...
Cosa intendi per universalità?
Per me il nazionalismo è una forma aggressiva di amor patrio. Io non sono aggressivo verso nessuno. Però penso di essere fortunato ad abitare dove abito e, mettendo sul piatto della bilancia pregi e difetti di Italia e di altri posti, per ora decido di rimanere qui. Non provo per l'Italia un attaccamento "romantico" come lo si può provare per una vecchia catapecchia. Proprio io qui ci sto bene e non voglio andare a vivere da altre parti. Mi piace moltissimo viaggiare ed appena posso (soldi ed unviersità permettendo) mi faccio i miei viaggetti qui e la. Alla fine però sono contento di tornare a casa.
"giacor86":
[quote="nato_pigro"]
Veramente non e' poi tanto OT dato che si parlava dell'attuale orgoglio italiano. Sebbene si abbia paura di nominare "mr. B." mi sembrava ovvio che si parlasse di lui...
Secondo me hai un po' esagerato con le critiche e con i salti alle conclusioni. Io in un certo senso sono quasi daccordo col post iniziale di jinx, e non sono un elettore di Berlusconi.
Da un punto di vista economico credo che abbia detto già molto Sergio e, nonostante di quelle cose io non capisca nulla, mi sento di concordare con lui.
Secondo me però esiste ancora (e non la trovo una cosa negativa) lo spirito di appartenenza ad una o all'altra nazione. Il fatto che esistano ancora le nazioni e che siano diverse l'una dall'altra, con abitudini, usi, costumi etc è una cosa più che positiva. Credo che sia normale che un cittadino sviluppi un senso di appartenenza alla propria. Perlomeno, io ce l'ho. E certo, l'Italia, come ogni nazione, ha i suoi difetti, molti molti difetti (mr B. in primis). Però sono contento di abitare qui. Paesaggi, cucina, vino... (non ammetterò MAI che la Francia ci batte in queste cose

Magari fra 300 anni, per effetto della globalizzazione, le nuove generazioni non sentiranno assolutamente più questo tipo di diversità, tutto il mondo sarà paese, e sarà tutto uguale ovunque. Ora come ora non è così e sinceramente non lo vedo un male.[/quote]
Io criticavo la scala di valori che emergevano dal primo intervento. Sembra che non si possa vivere senza amare ed esaltare necessariamente la propria patria. Questo non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in un campanilismo folcroristico. Facciamo la pizza buona e i vestiti belli, ok. ma finita lì. Che poi io non sappia nè cucinare nè vestirmi non ci importa più di tanto, è un motivo per sentirsi orgogliosi, perchè buttarlo via? Non mi da nessun fastidio che qualcuno lo provi, solo non fa per me.
@gacor86: non capisco bene la tua posizione, tu dici "provo affetto per la mia patria, ma non sono nazionalista" ma dici anche "sono quasi d'accordo con il post di jinx" il quale dice "Io penso che non sarei potuto nascere in una nazione migliore". Io posso essere nato in una casa fatiscente e provare affetto per quel luogo, da qui a dire che è il posto migliore sia passa dall'affetto personale a un nazionalismo con ambizioni di universalità...
@Sergio: che la cultura nazionalista sia figlia del protezionismo, ok. Però non vedo il nesso. Qui si parlava di nazionalismo culturale se non sbaglio, il tuo escursus storico come si conclude?