Limiti, normalità...idee

white angel1
ragazzi mi serve per la maturità...
io porto in italiano il rapporto tra normalità e follia....
ora, avevo pensato come prima cosa ai limiti e alla dimostrazione del terorema dell'unicità del limite; mi sono chiesta: se il limite di una funzione è unico (per ovvi motivi) il limite della normalità?

poi un amico mi ha consigliato la curva di gauss, poichè la normalità è variabile...

consigli?????????help me....oppure se avete altre idee comunicatemele..grazie mille
ciao! :o :wink: 8-) :D :-D

Risposte
Federiclet
Se ancora sei all'opera.
Un argomento a favore del difficle discrimine tra normalità e follia l'ottieni citanto per esempio alcuni tratti biografici di Boltzmann, Cantor, von Newman, Touring, lo stesso Goedel, o quello mediaticamente noto di Nash. Tutti rasenti o decisamente dentro la malattia psichiatrica in alcuni momenti e/o all'epilogo della loro esistenza. Goedel per esempio convintosi che volessero avvelenare si lasciò in pratica morire di fame! Boltzmann era soggetto a profonde crisi depressive esogene, per il scarso risconto che la sua opera riscuoteva al tempo negli ambienti accademici, e ab intra, nel sneso che molto faticò ad accettere lui stesso la propria teoria dovendo ammettere la natura quantica, discontinua del reale, contro il paradigma della scienza allora dominante. Cantor altrettanto frainteso e spesso beffeggiato, anche da menti di gran calibro come Poicare, anch'egli finì la sua vita fuori di senno. Se poi passi alla filosofia e alla letteratura dell'Ottocento in specie vedrai che là dove si affrontano le questioni fondamentali dell'esistenza i profeti e i vati pagano in viva carne la loro missione. Pensa a Hoelderling, a Kierkegaard (nell'ultimo periodo de IL Momento), poi Nietzsche, e venendo ai primi del Novecento, Bataille, Virginia Wolff, e così via.

ciao e buon lavoro

TheDuke
"white angel":
ragazzi mi serve per la maturità...
io porto in italiano il rapporto tra normalità e follia....
ora, avevo pensato come prima cosa ai limiti e alla dimostrazione del terorema dell'unicità del limite; mi sono chiesta: se il limite di una funzione è unico (per ovvi motivi) il limite della normalità?

poi un amico mi ha consigliato la curva di gauss, poichè la normalità è variabile...

consigli?????????help me....oppure se avete altre idee comunicatemele..grazie mille
ciao! :o :wink: 8-) :D :-D

Come dice evariste, in ambito psichiatrico, psicologico, neurologico, neuroscientifico, fantasupermegamentale, straarcicerebrospinale ( :-D ) e via dicendo, la distinzione tra "normalità" e "follia" è ASSOLUTAMENTE una questione brutalmente statistica, in primis. Secondariamente, c'è un aspetto più "sociale", se vuoi: diciamo che un matto innoquo viene considerato più o meno come un senza tetto...insomma, più un emarginato che un pazzo, molto volte. Un matto che, in qualche modo, crea o minaccia di creare un danno alla società...beh, allora quello sì che è davvero Matto! :shock: . Questa postilla psico-sociale, però, non credo ti possa tornare molto utile da un punto di vista matematico ( magari qualche applicazione con la TdG, però non so!).
Se ti interessa avere un punto di riferimento circa i metodi statistici di discernimento che si usano per scremare i "pazzi" dai "sani", puoi dare un'occhiata a qualunque sito che parli del DSM ( manuale statistico diagnostico ). Ti posto qualche link che magari può interessarti:

http://it.wikipedia.org/wiki/DSM-IV

http://www.disinformazione.it/dsm.htm

http://www.laleva.org/it/2006/04/il_bus ... atria.html

Mi rendo conto di averti riportato un paio di link molto di parte, ma d'altro canto credimi: questo strumento è VERAMENTE ciò che viene usato per fare diagnosi nel campo dei disturbi mentali...

gugo82
"white angel":
ragazzi mi serve per la maturità...
io porto in italiano il rapporto tra normalità e follia....
ora, avevo pensato come prima cosa ai limiti e alla dimostrazione del terorema dell'unicità del limite; mi sono chiesta: se il limite di una funzione è unico (per ovvi motivi) il limite della normalità?

poi un amico mi ha consigliato la curva di gauss, poichè la normalità è variabile...

consigli?????????help me....oppure se avete altre idee comunicatemele..grazie mille
ciao! :o :wink: 8-) :D :-D

Davvero tirata per i capelli.

Mai sentito parlare di Paul Erdös? Lui era uno un po'... eccentrico! :-D

evariste1
non so.. per prima cosa devi dare delle definizioni. potresti considerare la follia come un modo di reagire ad una determinata circostanza, che si discosta dai limiti del comportamento medio (quindi normale). con questa definizione la follia non è necessariamente negativa ma può comprendere comportamenti esatti (lì dove normalmente la maggior parte assumerebbe un comportamento normale ma sbagliato) e geniali. quindi scegli una circostanza, costruisci una distribuzione di probabilità facendo dei test su un campione, analizza i risultati e ipotizza delgli intervalli in cui il comportamento dei soggetti si allontana abbastanza da quello medio tanto da poter essere considerato "folle". in conclusione avresti che la reazione più o meno folle si osserva con probabilità minori. quantificheresti soltanto un fenomeno ma poi? che farne dei risultati? ovvero.. quali sarebbero le conclusioni della tua tesi? al massimo puoi dire quali comportamenti si rivelano essere unici e perciò folli

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.