Liberta' di parola alla Sapienza

Marco831
Alla luce degli episodi avvenuti alla Sapienza durante l'ultimo anno, a partire dalla contestazione ed eventuale cancellazione dell'apertura dell'anno accademico da parte del Pontefice fino agli episodi degli ultimi giorni, scaturiti dall'annuncio di un convegno sulle foibe e culminati con le minacce al preside di Lettere, vorrei sentire la vostra opinione riguardo ai limiti della liberta' di parola.

Secondo voi dove sta la linea sottile che divide l'oscurantismo da una naturale selezione dei temi di dibattito?

Personalmente io prenderei esempio dalla Columbia University che lo scorso settembre ha invitato Mahmoud Ahmadinejad (presidente iraniano) e gli ha dato modo di illustrare le sue "ragioni". Cosi' facendo hanno ottenuto il doppio risultato di dimostrare di essere aperti al dialogo e nel contempo hanno mostrato gli evidenti limiti di Ahmadinejad mettendolo di fronte a domande che altrimenti non gli sarebbero mai state poste.

P.S.
Non e' mia abitudine aprire topic polemici, e vorrei che questo non fosse l'eccezione che conferma la regola. Pertanto mi piacerebbe tenere i toni pacati.

Risposte
codino75
"Cheguevilla":
Il Papa alla Sapienza.
Non vedo come il Papa possa tenere una lectio magistralis in una università italiana.
È una cosa fuori da ogni senso.
Gli studenti, ma soprattutto i professori, hanno fatto bene a protestare, perchè l'eventuale lezione sarebbe andata ben oltre al limite della decenza per un'istituzione italiana.
Sarei curioso di sapere come reagirebbe lo stato di Città del Vaticano se Odifreddi o Cheguevilla pretendessero di andare a tenere una Lectio Magistralis.
Soprattutto, non capisco perchè il Papa debba avere il diritto assoluto di fare ciò che vuole (per di più pagato dai cittadini italiani), mentre rappresentanti di altre religioni (o di associazioni razionaliste) non possano avere lo stesso spazio.

Le Foibe.
La questione delle Foibe è stata indagata a fondo dagli storici.
È facile strumentalizzare la cosa, perchè Tito era comunista (anche se la Jugoslavia era un paese non allineato).
Tuttavia, la questione delle Foibe si limita ad essere una storia legata all'autodeterminazione di un popolo che ha subito l'oppressione italiana per luinghi anni.
In quella strage sono stati uccisi fascisti e comunisti, indistintamente, con l'unica colpa di essere italiani.
Oggi, tutti ci indignamo di fronte a questo. Giustamente.
Ma nessuno si indigna per le stragi che gli italiani conducevano nei confronti degli slavi pochi mesi prima?
Queste cose mi sfuggono.
La storia delle foibe è stata un cavallo di battaglia della destra italiana, che poteva contestare il "comunismo" perchè aveva ucciso degli italiani.
E non vedo come Forza Nuova potesse tenere un discorso oggettivo sull'argomento.
Poichè l'università deve essere un luogo di formazione accademica, oggettiva e scientifica, non credo che un'intervento di Forza Nuova possa essere utile.
Mai.

Il papa non ha voluto essere criticato pubblicamente e ha rinunciato al diritto di parlare.
Scienza - Fede: 1-0
Palla al centro.


questo mi sembra il fascismo.

Cheguevilla
Il Papa alla Sapienza.
Non vedo come il Papa possa tenere una lectio magistralis in una università italiana.
È una cosa fuori da ogni senso.
Gli studenti, ma soprattutto i professori, hanno fatto bene a protestare, perchè l'eventuale lezione sarebbe andata ben oltre al limite della decenza per un'istituzione italiana.
Sarei curioso di sapere come reagirebbe lo stato di Città del Vaticano se Odifreddi o Cheguevilla pretendessero di andare a tenere una Lectio Magistralis.
Soprattutto, non capisco perchè il Papa debba avere il diritto assoluto di fare ciò che vuole (per di più pagato dai cittadini italiani), mentre rappresentanti di altre religioni (o di associazioni razionaliste) non possano avere lo stesso spazio.

Le Foibe.
La questione delle Foibe è stata indagata a fondo dagli storici.
È facile strumentalizzare la cosa, perchè Tito era comunista (anche se la Jugoslavia era un paese non allineato).
Tuttavia, la questione delle Foibe si limita ad essere una storia legata all'autodeterminazione di un popolo che ha subito l'oppressione italiana per luinghi anni.
In quella strage sono stati uccisi fascisti e comunisti, indistintamente, con l'unica colpa di essere italiani.
Oggi, tutti ci indignamo di fronte a questo. Giustamente.
Ma nessuno si indigna per le stragi che gli italiani conducevano nei confronti degli slavi pochi mesi prima?
Queste cose mi sfuggono.
La storia delle foibe è stata un cavallo di battaglia della destra italiana, che poteva contestare il "comunismo" perchè aveva ucciso degli italiani.
E non vedo come Forza Nuova potesse tenere un discorso oggettivo sull'argomento.
Poichè l'università deve essere un luogo di formazione accademica, oggettiva e scientifica, non credo che un'intervento di Forza Nuova possa essere utile.
Mai.

Il papa non ha voluto essere criticato pubblicamente e ha rinunciato al diritto di parlare.
Scienza - Fede: 1-0
Palla al centro.

Nikilist
Io dico sempre che come il papa aveva tutto il diritto di tenere il suo discorso se invitato così i docenti contrari alla sua visita avevano tutto il diritto di protestare per la sua venuta. Il papa non ha voluto essere criticato pubblicamente e ha rinunciato al diritto di parlare. E in qualche modo è diventata colpa dei docenti...

Fioravante Patrone1
"alvinlee88":
si voleva far inaugurare un'università italiana a un capo di stato estero, cosa tra l'altro non permessa dalla nostra costituzione (ndr non ho ancora trovato tale articolo: chi mi ha detto di questa cosa lo ritengo affidabile, ma non ho ancora avuto modo di controllare personalmente)

Vabbe' che l'Universita' e' una robba importante, ma la nostra Costituzione e' seria. Non scenderebbe mai a tale livello di dettaglio (eccezion fatta per certe modifiche costituzionali recenti).
Per dare un'idea, l'istituzione universita' e' menzionata solo in un comma di un articolo (art. 33), che dice:
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Che poi un tale "impedimento" non possa discendere dal complesso delle norme costituzionali, e' cosa meno ovvia, ma dubito che si possa rilevare un orientamento di tale natura. Se persino un Capo di Stato estero ha avuto diritto di parola nel nostro Parlamento...

wedge
sequestro forse non è il termine giusto, da come ho capito dei manifestanti di sinistra si sono accalcati di fronte alla porta della presidenza impedendo al preside e ai dipendenti di uscire (o cercando di entrare) finchè non è intervenuta la polizia.

alvinlee881
Sono d'accordo con Gugo nel marcare la differenza fra l'episodio del papa e quest'ultimo.
Del primo se ne è già parlato ampiamente, e la questione era totalmente diversa: si voleva far inaugurare un'università italiana a un capo di stato estero, cosa tra l'altro non permessa dalla nostra costituzione (ndr non ho ancora trovato tale articolo: chi mi ha detto di questa cosa lo ritengo affidabile, ma non ho ancora avuto modo di controllare personalmente), senza alcuna possiblità di porre domande o fare osservazioni (quindi il paraogne con la Columbia University è fuori luogo), inoltre con tutti i precedenti non indifferenti, ossia le ben note posizioni della Chiesa nei confronti di temi quale razionalismo e scienza e relativismo: una tal "visita" era, insomma, del tutto fuori luogo, e lesiva dell'immagine di un'università laica.
Del tutto diverso se fosse stata una conferenza qualunque: qui si trattava di un'inaugurazione, la cosa è ben diversa. C'è inoltre da far notare, come ha fatto gugo, che la forma con cui sono avvenute le proteste è stata ineccepebile, perfino dopo che i professori hanno subito un lungo e duraturo linciaggio mediatico con possibili ripercussioni sul piano della carriera (vedi caso Maiani e questa simpatica proposta http://gibilix.com/blog/index.php/2008/01/21/19/).
Detto questo, veniamo al secondo caso: non è un'inaugurazione, ma una conferenza su un tema troppo spesso e troppo vergognosamente oscurato dai vincitori storici di turno, quello delle foibe, di cui è doveroso parlare diffusamente e senza censure. Che però a parlarne sia un partito neo-fascista come Forza Nuova, non riesco a sopportarlo. Per questo credo siano scaturite le proteste, non certo per evitare di parlare di un tema su cui, fra l'altro, era già stata promossa con successo una conferenza, il 12 febbraio, da dei comitati di sinistra.
Ma Forza Nuova avrebbe semplicemente generalizzato la questione, puntando sui comunisti mangia bambini e infoibatori, ed è un cosa che non si può sopportare. E' un processo alle intenzioni, forse, ma di certo Forza Nuova non si fregia di un passato di onestà intellettuale.
Detto anche questo, ho sentito oggi al telegiornale di un"sequestro" del preside: conoscendo il modo di fare "informazione" di certi (praticamente tutti i) telegiornali, ho preso la notizia con moooolto beneficio d'inventario. In ogni caso, se fosse vero in qualche misura, la cosa mi disgusterebbe e farebbe tristezza: arrivare a tanto per far valere le proprie ragioni è proprio da mentecatti incapaci di argomentare in altro modo.
In ogni caso spero che questo convegno venga fatto, magari ad opera degli stessi collettivi di sinistra, giusto per far vedere che non era loro intenzione coprire certi avvenimenti storici, ma solo impedire che Forza Nuova entrasse in un'università.

Se invece questi collettivi di "sinistra" non vogliono proprio che si parli di questo tema, per me possiamo anche smettere di chiamarli di sinistra: oscurantisti può andare?

codino75
"wedge":
la storia del sequestro del preside di Lettere ad opera dei collettivi (o kollettivi) è tristissima e rimanda agli anni settanta che credo non siano periodi da non imitare (benchè gli estremisti giovanili li rimpiangano).



cosa e' sta storia del sequestro?

gugo82
Purtroppo sono studenti di Lettere... in una facoltà scientifica non sarebbe successo. :twisted:

Non mi pare comunque corretto accostare i due episodi "visita del papa" e "proteste odierne dei collettivi", in quanto nel primo caso tutto si è svolto in un clima di dialogo accademico (la protesta è partita dai docenti e si è manifestata in modi civili, anche se con toni aspri, finchè non è stata strumentalizzata politicamente e cavalcata dai collettivi) mentre conosciamo tutti il casino fatto in questi giorni dagli studenti.

Il problema è che ormai la forma sembra non avere più la sua importanza; sostanzialmente la protesta potrebbe essere anche giusta, però il modo di esprimerla non lo è affatto. Se qualche studente (il)letterato avesse il coraggio di studiare un po' di matematica (anche filosoficamente parlando, non c'è bisogno che si "sporchi le mani" con i conti) capirebbe che la forma è importante tanto quanto la sostanza.

Mi riservo ulteriori commenti per quando tornerò a casa stasera.

wedge
la storia del sequestro del preside di Lettere ad opera dei collettivi (o kollettivi) è tristissima e rimanda agli anni settanta che credo non siano periodi da non imitare (benchè gli estremisti giovanili li rimpiangano).

onestamente ritengo che un convegno sulle foibe sia sacrosanto e rispettabilissimo (visto che è un capitolo della nostra storia spesso taciuto), ma un convegno sulle foibe patrocinato da Forza Nuova è una cosa che non vorrei mai vedere in un luogo di cultura come un'università.

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