La bellezza della Matematica
Voglio raccontarvi questa cosa...nn è proprio un racconto ma vabè.
Ho incontrato(a pisa) un ragazzo che studia matematica a pisa ed è studente ordinario della scuola normale al quale ho chiesto alcuni miei dubbi (non cose banalissime,che a lezione su 200 persone nessuno sapeva fare). Insomma i vari smanettamenti sulle funzioni, cose teoriche di biettività. Ho capito cosa vuol dire essere Matematici, almeno questo ragazzo mi ha mostrato questo: idee brillanti, apprendimento rapidissimo, risposte esaudienti. Insomma non mi ha dato l'impressione della solita prof di liceo che impara le cose a memoria o se le scrive sul foglietto tenuto prontamente in mano o ancora, che le sa per esperienza.
questo ragazzo mi ha dato l'impressione che per lui la matematica è ''naturale'', la capisce come la cosa piu' naturale che voi o io possiamo fare..chessò anche il problemino piu' contorto o spigoloso per lui è come fare 2+2.
Fatte queste premesse ci credo davvero ora quando alcuni dicono che la matematica non sono i semplici conti meccanici del liceo... ma se la si studia con una apertura mentale simile è un cosa meravigliosa.
Non credo che tutti gli studenti di matematica siano così brillanti, così come ad ingegneria dove ce ne può essere qualcuno + spigliato ma il resto ''se la studiano''. ma credo che chi è così bravo,sveglio sulla matematica se la goda appieno.
Ho capito insomma cosa vuol dire essere bravi in matematica. Cosa non sempre ovvia, come al liceo, dove qualsiasi capra mangiaconti(io compreso,forse) era considerato bravo...e a queste capre appena ci punti un problemino dove ci vuole una piccola intuizione teorica ti cadono. L'intuizione deve essere appunto ''intuizione'' e non una cosa già studiata e ritrita.
Spero di aver trasmesso il messaggio che intendevo.
ciao!
Ho incontrato(a pisa) un ragazzo che studia matematica a pisa ed è studente ordinario della scuola normale al quale ho chiesto alcuni miei dubbi (non cose banalissime,che a lezione su 200 persone nessuno sapeva fare). Insomma i vari smanettamenti sulle funzioni, cose teoriche di biettività. Ho capito cosa vuol dire essere Matematici, almeno questo ragazzo mi ha mostrato questo: idee brillanti, apprendimento rapidissimo, risposte esaudienti. Insomma non mi ha dato l'impressione della solita prof di liceo che impara le cose a memoria o se le scrive sul foglietto tenuto prontamente in mano o ancora, che le sa per esperienza.
questo ragazzo mi ha dato l'impressione che per lui la matematica è ''naturale'', la capisce come la cosa piu' naturale che voi o io possiamo fare..chessò anche il problemino piu' contorto o spigoloso per lui è come fare 2+2.
Fatte queste premesse ci credo davvero ora quando alcuni dicono che la matematica non sono i semplici conti meccanici del liceo... ma se la si studia con una apertura mentale simile è un cosa meravigliosa.
Non credo che tutti gli studenti di matematica siano così brillanti, così come ad ingegneria dove ce ne può essere qualcuno + spigliato ma il resto ''se la studiano''. ma credo che chi è così bravo,sveglio sulla matematica se la goda appieno.
Ho capito insomma cosa vuol dire essere bravi in matematica. Cosa non sempre ovvia, come al liceo, dove qualsiasi capra mangiaconti(io compreso,forse) era considerato bravo...e a queste capre appena ci punti un problemino dove ci vuole una piccola intuizione teorica ti cadono. L'intuizione deve essere appunto ''intuizione'' e non una cosa già studiata e ritrita.
Spero di aver trasmesso il messaggio che intendevo.
ciao!
Risposte
Uao...Infinito hai scritto delle bellissime parole!!
«la Fisica è il corpo dell’universo e la Matematica ne è l’anima».
Davvero bella questa frase
La matematica è bella per svariate ragioni, e sopra ne sono state espresse molte, però mentre un giudizio razionale può essere esaustivo un giudizio estetico implica una sintesi che non credo sia definibile in termini razionali (il discorso è contorto, lo so, ma se mi chiedete di spiegarlo meglio potrei anche ritirarlo, cioè non lo faccio).
Porto allora altri contributi, con altre motivazioni in proposito.
Io do la definizione: «la matematica è la scienza del perché»
e intendo che:
è una scienza (anche se non ho dato la definizione di “scienza”),
e che è l’unica scienza che di ogni affermazione dà una motivazione razionale (intrinseca).
Le altre scienze danno motivazioni “induttive” e che necessitano intrinsecamente di verifiche dirette in casi particolari, quindi motivazioni che di per sé non sono affatto esaurienti.
Ne segue che di fatto ogni scienza, se può, si appoggia alla matematica, e ne è “suddita”.
Ma la matematica è anche alla base di un certo modo di fare filosofia (la logica in particolare).
Infine la matematica è bramata anche dai matematici (ovvio).
Quindi on sono pochi quelli sono che sentono la “necessità” di conoscere la matematica. E le difficoltà che molti vi incontrano ne fanno aumentare il fascino.
Poi c’è anche quella che io chiamo a volte “metametematica” e a volte “Matematica”.
Però considero che non per tutti questa sia “matematica”, cioè accetto che alcuni si limitino a quella parte della Matematica che è “necessariamente condivisibile”. (Salvo poi scoprire con stupore che non tutti la condividono.)
La Matematica si occupa delle realtà “vere” (anche se per la filosofia attuale non ha troppo senso).
(Esempio di argomenti di “Matematica” non “matematica”: «i numeri (naturali) sono una scoperta o una invenzione? (cioè: esistono davvero, sono solo una convenzione, o che altro?)»)
Una volta, poi, ebbi chiaro un concetto che ora posso solo provare a ricordare, ma so che era vero, e che questo era davvero bello (venne fuori in un lungo post su “Base cinque”):
«la Fisica è il corpo dell’universo e la Matematica ne è l’anima».
Infine conoscere è amare: si può amare solo ciò che si conosce, e ciò che è, se si conosce bene, si trova necessariamente bello (nella mia visione della realtà il male è negazione del bene, non un valore effettivo, cioè non esiste di per sé se non come negazione di una realtà esistente e positiva).
E ci sono persone che, per natura o per “affinamento”, scoprono di poter comprendere la matematica in modo davvero profondo. O meglio: in assoluto ne capiscono davvero poco, ma in confronto a come si possono comprendere gli altri concetti, questi risultano capiti meglio qualitativamente, perché si trovano quasi “all’interno della nostra mente”, e ci illuminano anche su “come ragioniamo”, sulle nostre capacità e sui nostri limiti.
Porto allora altri contributi, con altre motivazioni in proposito.
Io do la definizione: «la matematica è la scienza del perché»
e intendo che:
è una scienza (anche se non ho dato la definizione di “scienza”),
e che è l’unica scienza che di ogni affermazione dà una motivazione razionale (intrinseca).
Le altre scienze danno motivazioni “induttive” e che necessitano intrinsecamente di verifiche dirette in casi particolari, quindi motivazioni che di per sé non sono affatto esaurienti.
Ne segue che di fatto ogni scienza, se può, si appoggia alla matematica, e ne è “suddita”.
Ma la matematica è anche alla base di un certo modo di fare filosofia (la logica in particolare).
Infine la matematica è bramata anche dai matematici (ovvio).
Quindi on sono pochi quelli sono che sentono la “necessità” di conoscere la matematica. E le difficoltà che molti vi incontrano ne fanno aumentare il fascino.
Poi c’è anche quella che io chiamo a volte “metametematica” e a volte “Matematica”.
Però considero che non per tutti questa sia “matematica”, cioè accetto che alcuni si limitino a quella parte della Matematica che è “necessariamente condivisibile”. (Salvo poi scoprire con stupore che non tutti la condividono.)
La Matematica si occupa delle realtà “vere” (anche se per la filosofia attuale non ha troppo senso).
(Esempio di argomenti di “Matematica” non “matematica”: «i numeri (naturali) sono una scoperta o una invenzione? (cioè: esistono davvero, sono solo una convenzione, o che altro?)»)
Una volta, poi, ebbi chiaro un concetto che ora posso solo provare a ricordare, ma so che era vero, e che questo era davvero bello (venne fuori in un lungo post su “Base cinque”):
«la Fisica è il corpo dell’universo e la Matematica ne è l’anima».
Infine conoscere è amare: si può amare solo ciò che si conosce, e ciò che è, se si conosce bene, si trova necessariamente bello (nella mia visione della realtà il male è negazione del bene, non un valore effettivo, cioè non esiste di per sé se non come negazione di una realtà esistente e positiva).
E ci sono persone che, per natura o per “affinamento”, scoprono di poter comprendere la matematica in modo davvero profondo. O meglio: in assoluto ne capiscono davvero poco, ma in confronto a come si possono comprendere gli altri concetti, questi risultano capiti meglio qualitativamente, perché si trovano quasi “all’interno della nostra mente”, e ci illuminano anche su “come ragioniamo”, sulle nostre capacità e sui nostri limiti.
"Come espressione della mente umana, la matematica riflette la volontà attiva, la ragione contemplativa e il desiderio di perfezione estetica. I suoi elementi fondamentali sono la logica e l'intuizione, l'analisi e la costruzione, la generalità e l'individualità. Tradizioni diverse potranno mettere in evidenza aspetti diversi, ma è soltando la realizzazione di queste forze antitetiche e la lotta per la loro sintesi che costituiscono la vita, l'utilità e il valore supremo della scienza matematica".
E' l'incipit di "Che cos'è la matematica?", un classico che consiglio a tutti di leggere. Io lo sto leggendo ed è veramente bello.
E' l'incipit di "Che cos'è la matematica?", un classico che consiglio a tutti di leggere. Io lo sto leggendo ed è veramente bello.
Hai ragione...però il fatto è che fino l'anno scorso per me era come una mateia come tutte le altre..solo da quest'anno qualcosa, non so cosa, mi ha fatto vedere la matematica sotto un'altro aspetto...insomma adesso la vedo come qualcosa di stupefacente e allo stesso tempo anche un po misterioso.Mi affascina anche perchè tutto ciò che afferma e dimostrabile nella realtà...non è qualcosa di astratto come puo sembrare all'apparenza.Sono felice di aver cambiato punto di vista!!
cia attira cosi' tanto perche'
1) e' vera (nel senso piu' profondo del termine)
2) e' perfetta (non importa che noi non lo siamo e che quindi non potremo mai comprenderla ne' conoscerla tutta)
3) Avvicina a Dio (personalmente concordo pienamente con Galileo che disse che la Matematica e' la lingua che Dio ha usato per "scrvere"l'universo
in piu', almeno per noi, e' divertente e stimolante! Ci sono e ci saranno sempre nuovi problemi da affrontare, soluzioni da scoprire, quesiti da proporre, sfide da lanciare (sfide al nostro intelletto, intendo)
ovvamente questi sono le mie personalissime risposte
ciao,
Giuseppe
1) e' vera (nel senso piu' profondo del termine)
2) e' perfetta (non importa che noi non lo siamo e che quindi non potremo mai comprenderla ne' conoscerla tutta)
3) Avvicina a Dio (personalmente concordo pienamente con Galileo che disse che la Matematica e' la lingua che Dio ha usato per "scrvere"l'universo
in piu', almeno per noi, e' divertente e stimolante! Ci sono e ci saranno sempre nuovi problemi da affrontare, soluzioni da scoprire, quesiti da proporre, sfide da lanciare (sfide al nostro intelletto, intendo)
ovvamente questi sono le mie personalissime risposte
ciao,
Giuseppe
Qual'è il mistero della matematica...voglio dire, perchè ci attira così tanto??Me lo chiedo perchè è strano che all'apparenza semplici numeri possano affascinarci così....
Vorrei essere una matematica per riuscire a provare cio che provate voi...Non ho mai visto la matematica sotto questo aspetto, è come essere circondati da non so cosa...qualcosa che la rende speciale!!! Vorrei riuscire a capire la Matematica veramente!!!
Grazie a tutti i membri del sito, siete riusciti a farmi vedere la matematica sotto un aspetto diverso!!! Sapete dove posso trovare frasi con delle belle parole in merito a matematica??
Grazie a tutti i membri del sito, siete riusciti a farmi vedere la matematica sotto un aspetto diverso!!! Sapete dove posso trovare frasi con delle belle parole in merito a matematica??

iO DEVO PREMETTERE CHE IN MATEMATICA CI CAPISCO...Sì, QUANDO VOGLIO. Devo ammettere che ho una grandissima ammirazione per i matematici come per i musicisti (suono pianoforte a livello molto avanzato) ma mi sembra che i primi abbiano qualcosa di più innaturale, sono superiori a tutti gli scienziati. Per questo mi piace la matematica anche se so che non riuscirò mai a capirci qualcosa.
Ciao,
matem.
........................Dal qual com'io un poco ebbi ritratto l'occhio per domandar lo duca mio, rividil più lucente e maggior fatto.
Dante, Paradiso v. 19-21
Ciao,
matem.
........................Dal qual com'io un poco ebbi ritratto l'occhio per domandar lo duca mio, rividil più lucente e maggior fatto.
Dante, Paradiso v. 19-21
A proposito di bellezza della matematica... "l'artista spoglia la bellezza, ma solo il matematico la vede nuda".
beh per un tipo simile la matematica diventa armonia! Molti ragazzi che dicono di amarla non hanno queste doti, anzi, molti PROFESSORI,magari anche universitari, non sono brillanti come la mente che ho incontrato oggi. Vi assicuro che parlando con individui così bravi il mondo dopo lo si vede da un'altra prospettiva,molto piu' ampia.
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devono essere belle; le idee, come i colori e le parole, devono legarsi armoniosamente.
La bellezza è il requisito fondamentale: al mondo non c'è un posto perenne
per la matematica brutta.>>
-G.H. Hardy-
BooTzenN
La bellezza è il requisito fondamentale: al mondo non c'è un posto perenne
per la matematica brutta.>>
-G.H. Hardy-
BooTzenN
Sapessi quanti ce ne sono in Normale di persone cosi'!
Platone
Platone
Sì, direi proprio che l'hai trasmesso il messaggio che intendevi!
dimenticavo: quanto cito 'questo ragazzo mi ha dato l'impressione che per lui la matematica è ''naturale'', la capisce come la cosa piu' naturale che voi o io possiamo fare..chessò anche il problemino piu' contorto o spigoloso per lui è come fare 2+2.'
non escludo che a leggere possano esserci menti altrettanto brillanti,anzi.
non escludo che a leggere possano esserci menti altrettanto brillanti,anzi.