Inseriemnto nel lavoro
parlo anche di precariato,
finita la laurea 3+2 è facile entrare nel mondo del lavoro?
ora come ora in primis la domanda la porgerei in questi termini:
finita la laurea 3+2 è "facile" entrare nell'università?(da mega precario anche, visto che ormai è tutto così il lavoro)
con "facile" intendo dire fattibile, cioè se sei messo bene di votazione e preparazione...
mi è venuto questo dubbettino
finita la laurea 3+2 è facile entrare nel mondo del lavoro?
ora come ora in primis la domanda la porgerei in questi termini:
finita la laurea 3+2 è "facile" entrare nell'università?(da mega precario anche, visto che ormai è tutto così il lavoro)
con "facile" intendo dire fattibile, cioè se sei messo bene di votazione e preparazione...
mi è venuto questo dubbettino


Risposte
ok
ricapitolando:
finire 3+2 (teoricamente no, ma volendo si, fare un dottorato - Ph.D), vincere il conocrso pubblico e finalmente entri nel mondo della ricerca - università..
ho capito bene giusto
?
bene...
ricapitolando:
finire 3+2 (teoricamente no, ma volendo si, fare un dottorato - Ph.D), vincere il conocrso pubblico e finalmente entri nel mondo della ricerca - università..
ho capito bene giusto

bene...
sì, c'è bisogno di vincere un concorso pubblico (bandito però a livello nazionale, non locale)
e bisogna vincere un concorso anche per passare associato o ordinario
e bisogna vincere un concorso anche per passare associato o ordinario
"irenze":
[quote="fu^2"]ma durante il dottorato sei pagato?
sì, poco e male (circa 800€/mese da tassare)
per fare il concorso da ricercatore in teoria basta la laurea, di solito quelli che entrano senza aver finito il dottorato (casi rari!!!) lo cominciano e poi lo interrompono al 2° o 3° anno perché vincono il concorso nel frattempo[/quote]
vincono il concorso?
cioè per entrare nel mondo universitario c'è bisogno di fare un concorso pubblico?
o sono io che ho capito male...

"fu^2":
ma durante il dottorato sei pagato?
sì, poco e male (circa 800€/mese da tassare)
per fare il concorso da ricercatore in teoria basta la laurea, di solito quelli che entrano senza aver finito il dottorato (casi rari!!!) lo cominciano e poi lo interrompono al 2° o 3° anno perché vincono il concorso nel frattempo
ma durante il dottorato sei pagato?
@sandokan: in che senso non è del tutto esatto?
@sandokan: in che senso non è del tutto esatto?
"Cmax":
Se vuoi entrare nell'università, e ormai anche negli enti pubblici di ricerca, è praticamente obbligatorio il dottorato
Questo non e' del tutto esatto...
Se vuoi entrare nell'università, e ormai anche negli enti pubblici di ricerca, è praticamente obbligatorio il dottorato (altri 3 anni), per cui devi affrontare un altro concorso. Poichè è bandito a livello locale, puoi tentarlo in diversi atenei, e da quello che ho potuto vedere in genere si riesce ad ottenerne uno, anche se non sempre nell'ateneo in cui ti sei laureato. Alcuni miei amici, che non riuscirono a vincere il concorso in Italia (ma lo provarono solo nella loro università, e parliamo dei primi cicli, quando c'erano molti meno posti), andarono a frequentare il Ph.D. all'estero, distribuendosi tra USA, Francia e Svizzera, con prevalenza della prima. Alcuni di loro iniziarono il dottorato anche tre o quattro anni dopo essersi laureati (al solito, erano i primi cicli ed in Italia c'erano ancora dubbi sulla sua effettiva convenienza), ma se riesci ad organizzarti bene, puoi affrontare il concorso alla fine del quinto anno, senza periodi di attesa.
Fondamentale nel mondo accademico e della ricerca, il dottorato non gode però ancora di particolare considerazione nel mondo aziendale ed industriale italiano. A quanto sento, all'estero è diverso, ma su questo posso solo basarmi su racconti di seconda mano, poichè nessuno dei Ph.D. (anzi, d.r.) che conosco èandato a lavorare in un'azienda estera.
Fondamentale nel mondo accademico e della ricerca, il dottorato non gode però ancora di particolare considerazione nel mondo aziendale ed industriale italiano. A quanto sento, all'estero è diverso, ma su questo posso solo basarmi su racconti di seconda mano, poichè nessuno dei Ph.D. (anzi, d.r.) che conosco èandato a lavorare in un'azienda estera.