Insegnare il russo nella scuola dell'obbligo
Come certo saprete, in alcuni paesi dell'Europa dell'Est era obbligatorio nelle scuole lo studio della lingua russa. Ora io mi domando: forse introdurre anche da noi quest'obbligo sarebbe esagerato, ma perché non offrire agli studenti italiani l'opportunità di scegliere, sin dalle elementari, quale lingua studiare? Perché imporre l'inglese?
Risposte
"GIBI":Non ti preoccupare GIBI, fortunatamente non abbiamo necessità di fare benchmark con i tuoi standard; cerchiamo di imitare solo le best practices.
Bravo Sergio, vedo che ha preso alla lettera il motto cinese “….Se vuoi cento anni di prosperità istruisci degli uomini", ti auguro solo che i tuoi più accesi interlocutori non inizino la prosperità cognitiva tra …. un secolo.
Auguri.
@sergio. Il diritto romano è una forma strutturata e regolamentata per quello che riguarda la gestione giuridica.
Il codice di Hammurabi conteneva una serie di "reati" ed una relativa pena, ed in alcuni casi anche un indennizzo della parte lesa. Naturalmente non vi è traccia della struttura dell'apparato giuridico, ma credo che si possa già parlare di sistema di diritto. Comunque è principalmente una questione di definizioni.
Per quanto riguarda la navigazione oceanica, sono rimasto molto sorpreso da questo museo.
Anche se sono convinto che tutto ciò sia possibile solo grazie alla conoscenza che abbiamo oggi, è stato dimostrato che è possibile attraversare l'oceano a bordo di una zattera.
Bravo Sergio, vedo che ha preso alla lettera il motto cinese “….Se vuoi cento anni di prosperità istruisci degli uomini", ti auguro solo che i tuoi più accesi interlocutori non inizino la prosperità cognitiva tra …. un secolo.
Auguri.
Auguri.
"irenze":
[quote="Cozza Taddeo"]Ma la lingua attualmente piú parlata non è già il cinese?
Sì, ma non è la lingua ufficiale della scienza. Gli scienziati cinesi si devono piegare ad usare l'inglese se vogliono che i loro articoli vengano letti.[/quote]
Se è per questo neanche l'inglese si può definire la "lingua ufficiale della scienza" il fatto che l'inglese è la lingua parlata negli Stati Uniti che fino agli anni
novanta controllavano praticamente tutto il mercato mondiale ed oltre agli stati uniti parlano inglese anche la Gran Bretagna, l'Australia.
Inoltre è una lingua semplica da imparare e con cinque o sei anni di studio si parla già molto bene, mentre l'italiano (che è la nostra madrelingua) ancora
alle superiori viene studiato come il latino.
Dopo questi fatti si può capire che se la Cina avrà un ritmo di crescita tale si potrebbe insegnare nelle scuole sempre più frequentemente.
Stiamo a guardare...
"Sergio":
[quote="Cheguevilla"]nell'impero romano c'è stata una sostanziale interruzione dello sviluppo scientifico.
Una banale questione di divisione internazionale del lavoro intellettuale: i romani hanno inventato il diritto.[/quote]Vedi, si impara sempre qualcosa di nuovo.
Io ho sempre pensato che la prima formalizzazione giuridica fosse il codice di Hammurabi.
"Cheguevilla":
Si, per cultura intendevo in particolare il lato scientifico.
Tuttavia, sono andate perse anche tante conoscenze culturali artistiche.
Naturalmente.
E ne sono state anche inventate delle altre.
"Cheguevilla":
Se ti può interessare l'argomento, il classico libro di storia della matematica di Boyer è molto bello.
L'ho letto una decina di anni fa e condivido la tua opinione positiva. È dovuto anche alla lettura di quel libro il mio ricordo dell'importanza degli arabi nello sviluppo della matematica. È indubbio che dovrei comunque riprenderlo in mano perché di quella parte non mi ricordo quasi nulla...
"Sergio":
Chi distrusse la biblioteca di Alessandria? Gli arabi.... altro che rubare i testi per salvarli dal saccheggio dei romani!
E' anche vero che i primi a fare danni in loco furono i romani..
Sono stato un po' semplicistico.
Resta il fatto che la grande maggioranza dei testi (scientifici) del periodo greco è giunta a noi tradotta dall'arabo, mentre sono quasi inesistenti le traduzioni dal greco al latino. Anche le versioni in latino attualmente esistenti sono state tradotte dalle copie arabe.
E mentre i sovrani arabi creavano scuole per sviluppare il sapere matematico e scientifico, non solo attraverso le traduzioni dal greco, nell'impero romano c'è stata una sostanziale interruzione dello sviluppo scientifico.
Inoltre, se non fosse stato per gli arabi, tutti quei testi e quelle conoscenze probabilmente oggi sarebbero perduti, vista l'irrilevanza che avevano per i romani.
Resta il fatto che la grande maggioranza dei testi (scientifici) del periodo greco è giunta a noi tradotta dall'arabo, mentre sono quasi inesistenti le traduzioni dal greco al latino. Anche le versioni in latino attualmente esistenti sono state tradotte dalle copie arabe.
E mentre i sovrani arabi creavano scuole per sviluppare il sapere matematico e scientifico, non solo attraverso le traduzioni dal greco, nell'impero romano c'è stata una sostanziale interruzione dello sviluppo scientifico.
Inoltre, se non fosse stato per gli arabi, tutti quei testi e quelle conoscenze probabilmente oggi sarebbero perduti, vista l'irrilevanza che avevano per i romani.
Si, per cultura intendevo in particolare il lato scientifico.
Tuttavia, sono andate perse anche tante conoscenze culturali artistiche.
Se ti può interessare l'argomento, il classico libro di storia della matematica di Boyer è molto bello.
Si tratta di un bel mattoncino da un migliaio di pagine, ma lo trovi in edizione economica intorno ai 12 euri.
Dipende naturalmente dall'interesse personale, ma io l'ho trovato interessante; lo utilizzavamo come libro di testo per il corso di storia della matematica.
Su IBS ho trovato solo questo ma ne esiste una versione del 2004, generalmente si trova nelle librerie un po' più grosse senza problemi.
Tuttavia, sono andate perse anche tante conoscenze culturali artistiche.
Se ti può interessare l'argomento, il classico libro di storia della matematica di Boyer è molto bello.
Si tratta di un bel mattoncino da un migliaio di pagine, ma lo trovi in edizione economica intorno ai 12 euri.
Dipende naturalmente dall'interesse personale, ma io l'ho trovato interessante; lo utilizzavamo come libro di testo per il corso di storia della matematica.
Su IBS ho trovato solo questo ma ne esiste una versione del 2004, generalmente si trova nelle librerie un po' più grosse senza problemi.
"Cheguevilla":
No, intendevo proprio l'arabo.[...]
Sí, sapevo anch'io dell'importanza della cultura araba durante il medioevo però le mie conoscenze al riguardo non sono tanto approfondite da poter dare una valutazione sulla maggiore importanza di una o dell'altra lingua. Grazie per avermi messo la pulce nell'orecchio, si apre un'altra pista di ricerca personale...
"Cheguevilla":
La mia frase in grassetto non è per nulla ardua da sostenere. Basta leggere qualsiasi libro di storia della matematica.
Non ho capito.
La tua frase si riferiva a tutta la cultura che i greci avevao costruito, non solo a quella scientifica. Non mi risulta che i Romani abbiano fatto tabula rasa della cultura greca. Anzi gli influssi della cultura greca sono ben evidenti in numerosi scrittori fin dalle origini della letteratura di Roma. Per non parlare della filosofia.
Forse intendevi riferirti alla cultura scientifica o metematica?
Forse intendevi parlare del latino. Dai ricordi che ho dalle scuole superiori l'arabo era importante ma non come il latino, almeno in ambito scientifico.No, intendevo proprio l'arabo.
In epoca moderna senza dubbio il latino era fondamentale (Newton, Gauss, Leibniz, ecc. scrivevano le opere ufficiali in latino).
A parte questo, l'affermazione in grassetto mi sembra un po' perentoria e molto ardua da sostenere.
Per fortuna nostra, quando gli arabi invasero la Grecia, si premurarono di rubare i testi trovati per strada per portarli in Arabia e tradurli, salvandoli dai saccheggi dei romani che, al contrario, bruciavano e distruggevano ogni cosa.
Nei secoli bui, la conoscenza dell'arabo era fondamentale, poichè i testi scientifici (uno tra tutti, "Elementi" di Euclide) erano in lingua araba; alcuni originali arabi, altri tradotti dal greco. Per lunghissimo tempo, non fu trovata traccia dei libri in lingua greca, e le uniche fonti che si avevano erano le traduzioni arabe.
Per lunghi secoli, la matematica è stata studiata sviluppata esclusivamente nel mondo arabo; basti ricordare al-Kwarizmi, ma come lui sono moltissimi i matematici arabi che hanno contribuito allo sviluppo della matematica.
Leonardo da Pisa (detto Fibonacci) era figlio di un mercante che trafficava con il mondo arabo; suo padre, conoscendo la superiorità culturale del mondo arabo, lo fece studiare là; tornato in Italia portò i numeri arabi, oltre a diverse conoscenze matematiche e scientifiche allora ignote al mondo cristiano.
Da quel momento iniziò la rinascita di quel mondo: tutti i matematici che andavano all'estero per studiare finivano o in Arabia o nel sud della Spagna.
Nei secoli successivi, non ci fu un'egemonia linguistica. Sebbene alcuni scrivessero in latino, esistono molti trattati in lingua locale. Ad esempio, Cartesio e Pascal.
La mia frase in grassetto non è per nulla ardua da sostenere. Basta leggere qualsiasi libro di storia della matematica.
Ma la lingua attualmente piú parlata non è già il cinese?Certo, per ragioni numeriche.
Se è per questo, anche lo spagnolo è parlato da più persone rispetto all'inglese.
L'inglese è la lingua utilizzata dal mondo scientifico e da quello economico.
Oggi.
Domani chi lo sa...
"Cozza Taddeo":
Ma la lingua attualmente piú parlata non è già il cinese?
Sì, ma non è la lingua ufficiale della scienza. Gli scienziati cinesi si devono piegare ad usare l'inglese se vogliono che i loro articoli vengano letti.
"Cheguevilla":
Ma, i tempi cambiano.
Vero.
"Cheguevilla":
Un tempo, la lingua utilizzata dalla scienza era il greco, poichè tutti gli scritti importanti erano in greco.
Per tutto il medioevo, era necessaria la conoscenza dell'arabo, poichè l'impero romano ha spazzato via tutta la cultura che i greci avevano costruito.
Forse intendevi parlare del latino. Dai ricordi che ho dalle scuole superiori l'arabo era importante ma non come il latino, almeno in ambito scientifico.
In epoca moderna senza dubbio il latino era fondamentale (Newton, Gauss, Leibniz, ecc. scrivevano le opere ufficiali in latino).
A parte questo, l'affermazione in grassetto mi sembra un po' perentoria e molto ardua da sostenere.
"Cheguevilla":
Ora c'è l'inglese.
Domani chi lo sa.
Ma la lingua attualmente piú parlata non è già il cinese?
Molti dei frequentatori del forum sono troppo giovani per ricordarlo, ma ancora negli anni 70, quando si studiava una sola lingua e la si iniziava nelle scuole medie, esistevano sezioni in cui si insegnava il francese, ed erano considerate le classiche sezioni sfigate in cui nessuno voleva andare. Si diceva dipendesse dalla necessità di dare lavoro agli insegnanti di francese che altrimenti non si sapeva come utilizzare, d'altra parte c'era una grande sopravvalutazione delle opportunità offerte dalle carriere scientifiche (da cui la richiesta generale di studiare l'inglese), ma in ogni caso fu un grande progresso l'aver riconosciuto la preminenza dell'inglese come lingua di utilità professionale.
"bryce":Ma, i tempi cambiano.
Dopo l'inglese, come terza lingua ci vedevo bene il tedesco. L'avvento della Cina però mi porta a pensare che il cinese diventerà una lingua mondiale, ovviamente dopo l'inglese. A guardare bene, in alcuni prodotti comincia a comparire spesso anche il cinese nei libretti di istruzioni. Effettivamente c'é da preoccuparsi per il futuro. L'inglese comunque è talmente radicato che mai nessuno gli toglierà il titolo di lingua internazionale.
Un tempo, la lingua utilizzata dalla scienza era il greco, poichè tutti gli scritti importanti erano in greco.
Per tutto il medioevo, era necessaria la conoscenza dell'arabo, poichè l'impero romano ha spazzato via tutta la cultura che i greci avevano costruito.
Ora c'è l'inglese.
Domani chi lo sa.
Dopo l'inglese, come terza lingua ci vedevo bene il tedesco. L'avvento della Cina però mi porta a pensare che il cinese diventerà una lingua mondiale, ovviamente dopo l'inglese. A guardare bene, in alcuni prodotti comincia a comparire spesso anche il cinese nei libretti di istruzioni. Effettivamente c'é da preoccuparsi per il futuro. L'inglese comunque è talmente radicato che mai nessuno gli toglierà il titolo di lingua internazionale.
E perchè non il danese?
Manda una mail alla Gelmini, è facile che dal prossimo anno lo renda obbligatorio … alle elementari.
La difficoltà del russo non sta certo tutta nell'alfabeto, anzi! Basta guardare ad altre lingue slave che utilizzano l'alfabeto latino, come il ceco e il polacco, e che però secondo me sono ben più difficili - per un italiano - del russo.
penso che prima o poi anche il russo utilizzerà i caratteri latini, così sarà più semplice studiarlo. Mi dicono che mancherebbero dei suoni, però in russia già usano scrivere con caratteri latini
A.B.
A.B.
a che serve il russo?! O_O