Incoraggiamento
Avrei bisogno..... non so forse di un incoraggiamento o forse boh.....
insomma, riassumo un po' la mia situazione: lavoro a tempo pieno, per fortuna e l'anno scorso mi sono voluto iscrivere ad ing.informatica, dopo anni e anni di "frustazione" per non aver mai neanche cominciato un corso universitario.
La mia intenzione era di "provare", un tentativo, piuttosto che continuare a stare fermi. Le cose sono poi andate bene, anzi meglio di quello che avrei immaginato. La cosa più realistica che mi ero immaginato erano 2 esami passati su 4, forse 3 su 4 con tanta fortuna. Invece alla fine sono riuscito a dare tutti e 4 gli esami, addirittura in geometria e informatica ho avuto 30 e lode.
devo anche essere onesto e ad esempio informatica mi veniva quasi a gratis siccome avevo già esperienza di programmazione. anche geometria non partivo da zero: mi dicevo, "beh so già che un vettore è come una freccia...". Anche adesso ho più o meno la stessa idea di vettore, anche con 30 e lode. Meglio che non legga il prof che mi ha dato il voto, altrimenti me lo toglie.
Va beh, alla fine, dopo essermi auto-lodato dei miei voti cosa volevo dire ? Forse in fondo in fondo non ne ho più voglia, di continuare. Siccome faccio tutto a tempo parziale sarebbero altri 5 anni (incorciando le dita).
Il primo anno ero partito molto entusiasta, con questa nuova avventura, senza pretese di arrivare da nessuna parte, anzi mi dicevo, se ti bocciano pianti tutto e la finisci con queste voglie malsane di lavorare a studiare.
Invece adesso, tornare ad iscrivermi mi sembra quasi un atto dovuto, e anche passare gli esami ora mi sembra una specie di obbligo, non più una sfida da prendere con "filosofia". Ho dato anche un'occhiata al programma di chimica e ho scoperto che c'è un prof molto pignolo, che chiede una marea di studio a memoria, cosa che a me non piace. Già chimica non mi esalta di per se, se poi devo imparare la percentuale di ossigeno nell'aria con 4 decimali...
Queste ferie di Agosto sono poi state deleterie. Avevi pensato di sfruttare questo tempo, siccome non sono andato in vacanza, per cominciare a fare qualcosa con chimica, siccome di tempo da buttare proprio non ne ho. Invece non ho fatto davvero nulla, e mi viene il dubbio che non sia una cosa passeggera. Questo paesaggio lunare di metà agosto, con 30° all'ombra, la città semideserta, la voglia anche un po' di fare "nulla", onestamente, aprire il libro di chimica mi è sembrato un peso insopportabile. Da quando sono iniziate le ferie (dal 4 di agosto), mi sembra un po' di essere su un altro pianeta. Morale: sono stato a casa perchè volevo "fare qualcosa" (gia "fare qualcosa" suona male), poi non ho fatto nulla, quindi ho passato due settimane a fare non ho capito bene cosa. L'unica nota positiva di queste ferie è stata la riscoperta della mountain bike, che è stata pulita, lavata, lucidata, oliata, cambiata di gomme bucate, e ho fatto un po' di proverbiale "movimento". Alcuni muscoli delle gambe si era totalmente ibernati, è l'effetto di lavorare e poi studiare analisi.
Onestamente se penso che quest'anno passato, oltre a lavorare ho passato prima inglese, poi analisi, poi geometria, poi informatica, non riesco a capire bene come ho fatto.
Poi mi dico che non sarà chimica a decidere se devo continuare o no, e che se quest'anno è passato bene, allora il prossimo non sarà un disastro, forse sarò più scarico, ma si può tentare di nuovo la sorte ed iscrivermi. I mille e rotti euro che devo tirare fuori non mi spaventano, anzi, mi dico, sono soldi spesi bene.....
In giro non racconto neanche che sono iscritto a ingegneria perchè mi prendono per scemo. Già a lavorare lo sanno per forza, siccome mi prendo dei permessi ogni tanto per l'esame, (altrimenti non gliel'avrei detto) e già li è un mezzo diluvio di domande: e cosa studi, cosa fai, dove sei ? A Torino ? Perchè a Torino ? E hai passato l'esame ? E quanto hai preso ? E adesso qual è il prossimo ? E quando hai tempo per studiare ? (risp: anche al gabinetto) E quanti anni sono in tutto ? E quanto paghi di tasse ? E fai anche l'orale ? E ti fanno dei permessi ?
Ma la gente non si fa mai i fatti suoi ? Anche perchè non ce n'è uno che mi dica (parlo di ingegneri): se non capisci qualcosa chiedi. Macchè, tranne che poi mi chiedono quanto ho preso.
A volte mi sembra di essere uno di quelli che partono per fare il giro del mondo a piedi, e ritornano dopo 3 anni, magri, patiti, che non li riconosci neanche, e dove sei stato ? Ho fatto 3 anni di ingegneria, ecco dove sono stato.
Tanto poi lo so, che fra un po', mi collego al sito e faccio l'iscrizione. Mi sembra di nuovo una cosa assurda, forse ancora più dell'anno passato. Un po' come fare il bugee jumping. Uno si butta, l'elastico ha sempre retto, reggerà anche stavolta. Speriamo....
insomma, riassumo un po' la mia situazione: lavoro a tempo pieno, per fortuna e l'anno scorso mi sono voluto iscrivere ad ing.informatica, dopo anni e anni di "frustazione" per non aver mai neanche cominciato un corso universitario.
La mia intenzione era di "provare", un tentativo, piuttosto che continuare a stare fermi. Le cose sono poi andate bene, anzi meglio di quello che avrei immaginato. La cosa più realistica che mi ero immaginato erano 2 esami passati su 4, forse 3 su 4 con tanta fortuna. Invece alla fine sono riuscito a dare tutti e 4 gli esami, addirittura in geometria e informatica ho avuto 30 e lode.
devo anche essere onesto e ad esempio informatica mi veniva quasi a gratis siccome avevo già esperienza di programmazione. anche geometria non partivo da zero: mi dicevo, "beh so già che un vettore è come una freccia...". Anche adesso ho più o meno la stessa idea di vettore, anche con 30 e lode. Meglio che non legga il prof che mi ha dato il voto, altrimenti me lo toglie.
Va beh, alla fine, dopo essermi auto-lodato dei miei voti cosa volevo dire ? Forse in fondo in fondo non ne ho più voglia, di continuare. Siccome faccio tutto a tempo parziale sarebbero altri 5 anni (incorciando le dita).
Il primo anno ero partito molto entusiasta, con questa nuova avventura, senza pretese di arrivare da nessuna parte, anzi mi dicevo, se ti bocciano pianti tutto e la finisci con queste voglie malsane di lavorare a studiare.
Invece adesso, tornare ad iscrivermi mi sembra quasi un atto dovuto, e anche passare gli esami ora mi sembra una specie di obbligo, non più una sfida da prendere con "filosofia". Ho dato anche un'occhiata al programma di chimica e ho scoperto che c'è un prof molto pignolo, che chiede una marea di studio a memoria, cosa che a me non piace. Già chimica non mi esalta di per se, se poi devo imparare la percentuale di ossigeno nell'aria con 4 decimali...
Queste ferie di Agosto sono poi state deleterie. Avevi pensato di sfruttare questo tempo, siccome non sono andato in vacanza, per cominciare a fare qualcosa con chimica, siccome di tempo da buttare proprio non ne ho. Invece non ho fatto davvero nulla, e mi viene il dubbio che non sia una cosa passeggera. Questo paesaggio lunare di metà agosto, con 30° all'ombra, la città semideserta, la voglia anche un po' di fare "nulla", onestamente, aprire il libro di chimica mi è sembrato un peso insopportabile. Da quando sono iniziate le ferie (dal 4 di agosto), mi sembra un po' di essere su un altro pianeta. Morale: sono stato a casa perchè volevo "fare qualcosa" (gia "fare qualcosa" suona male), poi non ho fatto nulla, quindi ho passato due settimane a fare non ho capito bene cosa. L'unica nota positiva di queste ferie è stata la riscoperta della mountain bike, che è stata pulita, lavata, lucidata, oliata, cambiata di gomme bucate, e ho fatto un po' di proverbiale "movimento". Alcuni muscoli delle gambe si era totalmente ibernati, è l'effetto di lavorare e poi studiare analisi.
Onestamente se penso che quest'anno passato, oltre a lavorare ho passato prima inglese, poi analisi, poi geometria, poi informatica, non riesco a capire bene come ho fatto.
Poi mi dico che non sarà chimica a decidere se devo continuare o no, e che se quest'anno è passato bene, allora il prossimo non sarà un disastro, forse sarò più scarico, ma si può tentare di nuovo la sorte ed iscrivermi. I mille e rotti euro che devo tirare fuori non mi spaventano, anzi, mi dico, sono soldi spesi bene.....
In giro non racconto neanche che sono iscritto a ingegneria perchè mi prendono per scemo. Già a lavorare lo sanno per forza, siccome mi prendo dei permessi ogni tanto per l'esame, (altrimenti non gliel'avrei detto) e già li è un mezzo diluvio di domande: e cosa studi, cosa fai, dove sei ? A Torino ? Perchè a Torino ? E hai passato l'esame ? E quanto hai preso ? E adesso qual è il prossimo ? E quando hai tempo per studiare ? (risp: anche al gabinetto) E quanti anni sono in tutto ? E quanto paghi di tasse ? E fai anche l'orale ? E ti fanno dei permessi ?
Ma la gente non si fa mai i fatti suoi ? Anche perchè non ce n'è uno che mi dica (parlo di ingegneri): se non capisci qualcosa chiedi. Macchè, tranne che poi mi chiedono quanto ho preso.
A volte mi sembra di essere uno di quelli che partono per fare il giro del mondo a piedi, e ritornano dopo 3 anni, magri, patiti, che non li riconosci neanche, e dove sei stato ? Ho fatto 3 anni di ingegneria, ecco dove sono stato.
Tanto poi lo so, che fra un po', mi collego al sito e faccio l'iscrizione. Mi sembra di nuovo una cosa assurda, forse ancora più dell'anno passato. Un po' come fare il bugee jumping. Uno si butta, l'elastico ha sempre retto, reggerà anche stavolta. Speriamo....
Risposte
@rggb 
@quinzio come vedi non sei solo, anzi potremmo supportarci a vicenda proprio nei momenti del bisogno

@quinzio come vedi non sei solo, anzi potremmo supportarci a vicenda proprio nei momenti del bisogno

"Quinzio":
... l'anno scorso mi sono voluto iscrivere ad ing.informatica ...
Ecco l'errore fatale: ingegneria! Ti dovevi iscrivere a scienze, corso di Informatica.
"Quinzio":
... al programma di chimica e ho scoperto che c'è un prof molto pignolo.
Ad Informatica chimica non c'è - è facoltativa.
"Quinzio":
...poi informatica
Vedi? Tipico esame da "biennio comune"; scommetto: un po' di C (magari spiegato anche male

Ad Informatica si studiano materie ben più interessanti.
"Quinzio":
In giro non racconto neanche che sono iscritto a ingegneria perchè mi prendono per scemo.
Hanno ragione! Ma che ci iscrive ad ingegneria, dico io!



Ad Informatica ci si deve iscrivere.
[ Va bene, lo so... sono un po' fissato.

Però adesso torno serio. Capisco perfettamente le sensazioni che provi ché anche io lavoro a tempo pieno, ho una famiglia piena di casini (sic) ed ho già compiuto vent'anni... da un po'

Riassumo: altre persone del nostro "club", come dice maxsiviero, ti consigliano di proseguire; mi associo.
"maxsiviero":
La conoscenza e la soddisfazione che seguono allo sforzo sono qualcosa di molto gratificante e che chi non prova difficilmente può capire.
Quoto.
E poi dàì, la chimica non è così brutta come la si dipinge.

[ In spoiler, qualche commento e qualche strale. ]
"Quinzio":
Ho dato anche un'occhiata al programma di chimica e ho scoperto che c'è un prof molto pignolo, che chiede una marea di studio a memoria, cosa che a me non piace. Già chimica non mi esalta di per se, se poi devo imparare la percentuale di ossigeno nell'aria con 4 decimali...
A 20 anni come a 40, non si coniglia! L'esame non piace? Tocca studiarlo ugualmente. Iscriviti!
Per chimica posso sostenerti con conoscenze vecchie e molto sbiadite...
Benvenuto nel club...
Ho una situazione lievemente diversa dalla tua ma per molti versi simile: probabilmente abbiamo più o meno la stessa età (io batto a 40), lavoro a tempo pieno da 20 anni (fatti proprio quest'anno), sono iscritto ad una laurea triennale (Matematica) a tempo parziale, "tengo famiglia" (moglie + due figli di 2 e 5 anni rispettivamente), studio nei ritagli di tempo (che non esisterebbero in realtà ma da qualche parte devo farli saltare fuori). Diversamente rispetto a te io mi sono iscritto all'Università subito dopo il diploma in contemporanea con l'inizio del mio lavoro e nei primi 15-16 anni ho dato pochissimi esami ma ho continuato a pagare le tasse. Ci sono stati anni in cui non ho mai aperto un libro, ma mi ha sempre bruciato l'idea di lasciare perdere. Sono poi passato al 3+2 perché ormai il Vecchio Ordinamento si era estinto e diventava sempre più difficile trovare i Prof per dare gli esami. Poi, un po' più di 3 anni fa mi sono detto: "o finisci o la smetti" e mi sono messo seriamente dando una quindicina di esami da allora (anche se con risultati un po' inferiori ai tuoi). Adesso me ne mancano solo più due per finire e non escludo di provare a proseguire con la Magistrale (sempre che mia moglie non chieda il divorzio in questo caso
). Tutto questo per dirti di tenere duro, anche io mi sento un po' un pesce fuor d'acqua quando vado a dare gli esami in mezzo a tutti quei ragazzi giovani. Inoltre certe volte la fatica sembra titanica e mi scoraggio un po', però sono fermamente convinto che (per me) ne valga assolutamente la pena. La conoscenza e la soddisfazione che seguono allo sforzo sono qualcosa di molto gratificante e che chi non prova difficilmente può capire. Coraggio, la strada sembra lunga ma sarà piena di bei paesaggi che val la pena di vedere. Inoltre i tuoi interventi su questo forum (ed i risultati che hai ottenuto) testimoniano che sarebbe un vero peccato se smettessi. Se poi questo ti servirà sul lavoro (o nella vita) lo scoprirai solo alla fine.
Max
Ho una situazione lievemente diversa dalla tua ma per molti versi simile: probabilmente abbiamo più o meno la stessa età (io batto a 40), lavoro a tempo pieno da 20 anni (fatti proprio quest'anno), sono iscritto ad una laurea triennale (Matematica) a tempo parziale, "tengo famiglia" (moglie + due figli di 2 e 5 anni rispettivamente), studio nei ritagli di tempo (che non esisterebbero in realtà ma da qualche parte devo farli saltare fuori). Diversamente rispetto a te io mi sono iscritto all'Università subito dopo il diploma in contemporanea con l'inizio del mio lavoro e nei primi 15-16 anni ho dato pochissimi esami ma ho continuato a pagare le tasse. Ci sono stati anni in cui non ho mai aperto un libro, ma mi ha sempre bruciato l'idea di lasciare perdere. Sono poi passato al 3+2 perché ormai il Vecchio Ordinamento si era estinto e diventava sempre più difficile trovare i Prof per dare gli esami. Poi, un po' più di 3 anni fa mi sono detto: "o finisci o la smetti" e mi sono messo seriamente dando una quindicina di esami da allora (anche se con risultati un po' inferiori ai tuoi). Adesso me ne mancano solo più due per finire e non escludo di provare a proseguire con la Magistrale (sempre che mia moglie non chieda il divorzio in questo caso

Max
A parte la facoltà (io sono iscritto a Matematica), siamo nella stessa situazione: lavoro a tempo pieno, poi viene la famiglia e infine lo studio. Purtroppo scrivo infine perchè lo studio, per forza di cose, assorbe l'ultima parte della giornata, quella prima di andare a dormire in cui la mente il più delle volte vacilla
Poi la mattina mi alzo prima del previsto e cerco di sfruttare quella mezzora per studiare e/o fare esercizi, ma capirai il tempo non basta mai e vorrei avere giorni lunghi 48 ore invece di 24. Ma mi accontento, come mi accontento dell'unico esame dato sino ad ora (sto ancora combattendo con Algebra 1 e il docente un pò "chiuso"....) , per cui penso che gli esami che hai dato sino ad ora siano una bel risultato, tutto sommato 
Guarda, delle mattine mi sveglio senza neppure capire in che mondo sono, ma ho sempre voglia di aprire il libro per imparare qualcosa di nuovo; in ufficio quando non ho nulla da fare cerco di studiare; poi ci sono i weekend che si cerca di sfruttare al meglio. Per quanto mi riguarda mi pento di non essermi iscritto a Matematica anni fa, quando la mente era anche più fresca, mentre ora perde colpi, per cui non mi pento di niente e, come si suol dire, tornando indietro rifarei tutto. L'unica cosa che invece non farei e non ho fatto è quella di iscrivermi a Informatica, come sarebbe del resto stato più logico fare, dato che pure io sono del settore, però ti dico la verità, dopo 30 anni di computer, programmazione, data base, internet, hardware e software ne ho un pò le palle piene, e mettermi a studiare gli stessi argomenti (anche se in modo molto più approfondito) non lo avrei retto a lungo. Invece Matematica mi intriga alquanto e spero di studiarla a lungo, almeno sino a quando la mente regge e lo stipendio mi permetterà di pagare le tasse universitarie per tanti, tanti anni (vista la frequenza con cui riesco a passare gli esami
).
Per finire vorrei dirti che se è vero che stai facendo il giro del mondo in 3 anni, e che al termine tornerai magro e stanco, è anche vero che nel frattempo avrai imparato tante cose, fatto tante esperienze, che da sempre sono le cose che meglio qualificano una persona. Dai iscriviti, l'elastico è molto più robusto di quello che pensi


Guarda, delle mattine mi sveglio senza neppure capire in che mondo sono, ma ho sempre voglia di aprire il libro per imparare qualcosa di nuovo; in ufficio quando non ho nulla da fare cerco di studiare; poi ci sono i weekend che si cerca di sfruttare al meglio. Per quanto mi riguarda mi pento di non essermi iscritto a Matematica anni fa, quando la mente era anche più fresca, mentre ora perde colpi, per cui non mi pento di niente e, come si suol dire, tornando indietro rifarei tutto. L'unica cosa che invece non farei e non ho fatto è quella di iscrivermi a Informatica, come sarebbe del resto stato più logico fare, dato che pure io sono del settore, però ti dico la verità, dopo 30 anni di computer, programmazione, data base, internet, hardware e software ne ho un pò le palle piene, e mettermi a studiare gli stessi argomenti (anche se in modo molto più approfondito) non lo avrei retto a lungo. Invece Matematica mi intriga alquanto e spero di studiarla a lungo, almeno sino a quando la mente regge e lo stipendio mi permetterà di pagare le tasse universitarie per tanti, tanti anni (vista la frequenza con cui riesco a passare gli esami

Per finire vorrei dirti che se è vero che stai facendo il giro del mondo in 3 anni, e che al termine tornerai magro e stanco, è anche vero che nel frattempo avrai imparato tante cose, fatto tante esperienze, che da sempre sono le cose che meglio qualificano una persona. Dai iscriviti, l'elastico è molto più robusto di quello che pensi
