Il "concordato" nella Costituzione è un mostro ali
(Titolo completo: Il "concordato" nella nostra Costituzione è un mostro alieno)
Ho letto, qui sul web, che al momento della votazione degli articoli della nostra "Magna Charta", durante la discussione dell'art. 7, vi fu un intervento memorabile di Piero Calamandrei a difesa della completa "laicità" della Costituzione; sembrava finalmente che l'Italia fosse dinnanzi ad un altro 20 settembre. Ma il "tradimento" di un esponente dei "Comunisti", Togliatti, assieme ad altri lacchè, che votarono a favore del riconoscimento del concordato proprio con quell'articolo 7 illudendosi di aver l'accesso al governo del nuovo stato, gettò l'Italia in un costoso pasticcio da cui, a distanza di 61 anni ancora non si vede l'uscita. E' indiscutibile che quei "pecoroni" che tradirono la battaglia popolare agirono contro gli interessi dello stesso popolo e contro l'indipendenza dello Stato. Di fatto, mentre è vera l'indipendenza della Chiesa nel "suo ordine", è sotto gli occhi di tutti che non lo è per l'Italia "nel suo ordine" dalla Chiesa.
Ho letto, qui sul web, che al momento della votazione degli articoli della nostra "Magna Charta", durante la discussione dell'art. 7, vi fu un intervento memorabile di Piero Calamandrei a difesa della completa "laicità" della Costituzione; sembrava finalmente che l'Italia fosse dinnanzi ad un altro 20 settembre. Ma il "tradimento" di un esponente dei "Comunisti", Togliatti, assieme ad altri lacchè, che votarono a favore del riconoscimento del concordato proprio con quell'articolo 7 illudendosi di aver l'accesso al governo del nuovo stato, gettò l'Italia in un costoso pasticcio da cui, a distanza di 61 anni ancora non si vede l'uscita. E' indiscutibile che quei "pecoroni" che tradirono la battaglia popolare agirono contro gli interessi dello stesso popolo e contro l'indipendenza dello Stato. Di fatto, mentre è vera l'indipendenza della Chiesa nel "suo ordine", è sotto gli occhi di tutti che non lo è per l'Italia "nel suo ordine" dalla Chiesa.
Risposte
Da un punto di vista più "realista" avanzo un'ipotesi. In Italia, per le ragioni storiche descritte da GPaolo, volenti o nolenti, si è fatta la scelta "deliberata" di subire i condizionamenti della Santa Sede, scelta che in altri Paesi non è stata fatta. Per questo il papa, ogniqualvolta si tratta di argomenti sensibili alla relione cattolica (vedi ultimamente l'intervento sulla pillola abortiva) non si limita ad intervenire per ricordare la sua posizione sul tema, ma fa la voce grossa perchè pensa, per le ragioni storiche citate, di averne tutto il diritto. Questo certamente dà fastidio se confrontato con quanto accade in altri Paesi in cui i consigli del Vaticano restano fuori dalla sfera giuridica, come dovrebbe essere in un Paese laico. Ma anche questo è realismo perchè consentire di praticare aborti senza fare tante storie, come avviene in molti Paesi europei, è di fatto qualcosa che favorisce la pace sociale e quella della chiesa cattolica è solo una interpretazione: nulla vieta ai cattolici di non praticare l'aborto lasciando liberi tutti gli altri. Morale: dove prevale questo "realismo", come ad esempio in Spagna, si ottiene una maggiore coesione sociale anche in presenza di forti squilibri quanto a benessere economico e crescente tasso di disoccupazione. A riprova di tutto ciò sta il fatto che Zapatero, sempre in una logica realista, non ha esitato a usare la mano pesante contro l'immigrazione dall'Africa. E questo favorisce la quiete sociale anche se va contro a principi laici come la libertà, la fraternità e l'uguaglianza. In definitiva la mia domanda è: meglio l'Italia o la Spagna? E questa è completamente sorda o perfettamente udente? Di sicuro l'Italia ci sente solo da un orecchio!
"nato_pigro":
Bisogna dare un peso agli argomenti. Si può essere a favore o contro l'insiegnamento della religione a scuola, ma dire che l'impostazione dogmatica impartita un'ora alla settimana condiziona l'apprendimento del metodo scientifico è esagerato. Non ho mai conosciuto nessuno avere crisi interiori o sentirsi confuso per seguire sia le ora di religione che le ore di scienze. Sarà che ho avuto insegnanti mentalmente moderni, ma ho sempre visto e vissuto l'ora di religione come un'ora di dibattito.
Che siano da cambiare lo status ambiguo della cattedra di religione sono d'accordo, imputargli anche sono una parte delle colpe dell'ignoranza scientifica degli italiani mi sembra esagerato.
Forse hai ragione, ho esagerato, ma ti assicuro che io invece conosco parecchia gente che "mescola" queste due cose con disinvoltura; persone davvero confuse, ma che non sono consapevoli di trovarsi in questa situazione (il che è peggio...)
Troppe volte, soprattutto in tv, diversi scienziati sono stati messi alle corde su argomenti che, giustamente, non prendono in seria considerazione; ad aggravare il tutto, c'è il giornalista (o il presentatore) di turno che, alla stessa trasmissione, invita il signor teologo/ufologo/sensitivo che invece è preparato (??) alla perfezione, e spaccia per scientifiche assurdità di ogni tipo, oppure pretende che siano vere tesi che, invece, sono dichiaratamente antiscientifiche.
Nel suo piccolo, il professore di religione, in quanto di parte e assolutamente non acritico, getta questi semi malsani (tranne quando si fanno davvero i dibattiti di cui parli tu, ai quali ammetto di aver partecipato con interesse).
Bisogna dare un peso agli argomenti. Si può essere a favore o contro l'insiegnamento della religione a scuola, ma dire che l'impostazione dogmatica impartita un'ora alla settimana condiziona l'apprendimento del metodo scientifico è esagerato. Non ho mai conosciuto nessuno avere crisi interiori o sentirsi confuso per seguire sia le ora di religione che le ore di scienze. Sarà che ho avuto insegnanti mentalmente moderni, ma ho sempre visto e vissuto l'ora di religione come un'ora di dibattito.
Che siano da cambiare lo status ambiguo della cattedra di religione sono d'accordo, imputargli anche sono una parte delle colpe dell'ignoranza scientifica degli italiani mi sembra esagerato.
Che siano da cambiare lo status ambiguo della cattedra di religione sono d'accordo, imputargli anche sono una parte delle colpe dell'ignoranza scientifica degli italiani mi sembra esagerato.
E' un fatto: l'Italia, rispetto agli altri paesi occidentali, è indietro nei diritti civili, nella laicità e nella ricerca scientifica (io parlerei anche di "cultura" scientifica).
Il concordato costringe l'Italia ad una sudditanza che altri paesi vedrebbero come inaccettabile.
L'insegnamento della religione cattolica (uno dei punti del concordato) confonde e devia, perchè fa si che nelle menti ancora immature degli studenti si mescolino ragionamento scientifico, cultura e rigore con dogmi arbitrari e fallaci (poi ci meravigliamo quando intervistano fisici ed astronomi sui cerchi nel grano...).
Oltre alle questioni etico/morali, c'è anche quella economica: l'otto per mille e le pesanti agevolazioni fiscali a favore della chiesa sono inaccettabili, perchè tali proventi potrebbero essere utilizzati per questioni di pubblica utilità (aumento dei salari dei dipendenti, ad esempio, che invece le tasse le pagano e non possono evadere neanche volendo).
Detto questo, tanto di cappello ai padri della nostra costituzione, fra le migliori al mondo.
Il concordato costringe l'Italia ad una sudditanza che altri paesi vedrebbero come inaccettabile.
L'insegnamento della religione cattolica (uno dei punti del concordato) confonde e devia, perchè fa si che nelle menti ancora immature degli studenti si mescolino ragionamento scientifico, cultura e rigore con dogmi arbitrari e fallaci (poi ci meravigliamo quando intervistano fisici ed astronomi sui cerchi nel grano...).
Oltre alle questioni etico/morali, c'è anche quella economica: l'otto per mille e le pesanti agevolazioni fiscali a favore della chiesa sono inaccettabili, perchè tali proventi potrebbero essere utilizzati per questioni di pubblica utilità (aumento dei salari dei dipendenti, ad esempio, che invece le tasse le pagano e non possono evadere neanche volendo).
Detto questo, tanto di cappello ai padri della nostra costituzione, fra le migliori al mondo.
"GIBI":
... perché dai corda? è irrecuperabile.
Ecco un altro "soccorritore del vincitore". Capisci, Fioravante, che cosa intendo quando parlo di "responsabilità personale"?
... perché dai corda? è irrecuperabile.
Non condivido neanche la tua replica, che confonde travi con pagliuzze.
Fioravante, ti stavo rispondendo a mio modo (te lo saresti meritato perché hai generalizzato facendo credere che io li abbia etichettati "tutti" con il titolo di palafrenieri, di uomini porta acqua, di zerbini, di uomini a 90 gradi, di "soccorritori del vincitore" alla Flaiano, quando invece è chiaro, perfino ad un minus habens, che mi riferivo solo a quei pochi - perché fu una questione di pochissimi voti - che si schierarono con il "traditore" e non sono io ad avergli dato questa superba quanto degna qualifica, sebbene la condivida pienamente), ma temo che susciterei le tue ire. Contrariamente a quanto preferisci pensare, anch'io apprezzo lo spirito sociale e solidale della nostra Costituzione che mi permette di vivere liberamente suddito del vaticano e abbastanza sereno, ma noi epigoni non possiamo non osservare che l'occasione di fare l'Italia davvero uno Stato civile ed illuminato l'abbiamo persa proprio per quelle poche persone che tu apprezzi perché nel mucchio hanno preso meriti di altri. Pur di vedere il poco di buono, sei disposto a sopportare il tanto di marcio. Spero che la tua visione della realtà non sia improntata ad una sufficienza del genere.
Lacché?
Che linguaggio d'altri tempi.
Ma, a parte questa annotazione, personalmente sono convinto che questi che tu chiami lacché abbiano fatto molto di più di te per costruire la repubblica e la costituzione.
E se anche hanno "sbagliato", come può capitare, io li apprezzo comunque. Più di tardi epigoni.
Che linguaggio d'altri tempi.
Ma, a parte questa annotazione, personalmente sono convinto che questi che tu chiami lacché abbiano fatto molto di più di te per costruire la repubblica e la costituzione.
E se anche hanno "sbagliato", come può capitare, io li apprezzo comunque. Più di tardi epigoni.