Il "concetto" di somma è innato?
mi è sorta una questione interiore questa sera che ero a cena con mio papà da dei suoi amici. Dopo cena stavo parlando giocando con una bambina che c'era che si sava divertndo a farmi vedere quanto era brava a fare le divisioni (frequenta la quarta elementare), dopo un pò le faccio una domanda simpatica: quanto fa due ossi più cinque ossi? e lei mi risponde tranquillamente 7 ossi, al che io ribatto: quanto fa invece due ossi più 5 limoni? al che lei non sapeva che rispondere...
mentre tornavo a casa ci stavo pensando un pò su: sommare con difficoltà cose diverse (in questo caso ossi e limoni) e capire che invece non dà problemi sommare cose uguali è qualcosa che già è presente in noi subito dopo che impariamo "a far di conto" (mia tesi), oppure non sapeva rispondere perchè è un tipo di esercizio che non ha imparato, o che nessuno le ha mai mostrato a scuola (tesi di mio papà)?
voi avete mai avuto esperienze simili?... è una cosa che mi incuriosisce su cui non avevo mai riflettuto...

mentre tornavo a casa ci stavo pensando un pò su: sommare con difficoltà cose diverse (in questo caso ossi e limoni) e capire che invece non dà problemi sommare cose uguali è qualcosa che già è presente in noi subito dopo che impariamo "a far di conto" (mia tesi), oppure non sapeva rispondere perchè è un tipo di esercizio che non ha imparato, o che nessuno le ha mai mostrato a scuola (tesi di mio papà)?
voi avete mai avuto esperienze simili?... è una cosa che mi incuriosisce su cui non avevo mai riflettuto...
Risposte
vabbe per la versione natalizia puoi fare anche solo due pacchetti, uno con i limoni e uno con gli ossi.^^

"quanto fa invece due ossi più 5 limoni? al che lei non sapeva che rispondere... "
Perché tu sai rispondere.
Perché tu sai rispondere.
"nato_pigro":
Una volta da bambino lessi un libro, un libretto per bambini, roba da niente. Parlava di un ragazzino che non è che andasse molto bene a scuola e dopo certe vicissitudini si trova a incontrare un eremita su una montagna il quale gli chiede: "quanto fa uno più uno?", dopo averci pensato un po' il bambino risponde: "due!", "sbagliato" risponde l'eremita "fa sei miliardi e rotti".
Allora uno più una...
questa risposta di oruam è interessante...
il saper che sono diversi e il saper come rimangono gli oggetti diverse non è la stessa cosa :S
il saper che sono diversi e il saper come rimangono gli oggetti diverse non è la stessa cosa :S

"fu^2":
mi è sorta una questione interiore questa sera che ero a cena con mio papà da dei suoi amici. Dopo cena stavo parlando giocando con una bambina che c'era che si sava divertndo a farmi vedere quanto era brava a fare le divisioni (frequenta la quarta elementare), dopo un pò le faccio una domanda simpatica: quanto fa due ossi più cinque ossi? e lei mi risponde tranquillamente 7 ossi, al che io ribatto: quanto fa invece due ossi più 5 limoni? al che lei non sapeva che rispondere...![]()
mentre tornavo a casa ci stavo pensando un pò su: sommare con difficoltà cose diverse (in questo caso ossi e limoni) e capire che invece non dà problemi sommare cose uguali è qualcosa che già è presente in noi subito dopo che impariamo "a far di conto" (mia tesi), oppure non sapeva rispondere perchè è un tipo di esercizio che non ha imparato, o che nessuno le ha mai mostrato a scuola (tesi di mio papà)?
voi avete mai avuto esperienze simili?... è una cosa che mi incuriosisce su cui non avevo mai riflettuto...
La somma è sicuramente presente in noi con l'apprendimento del 'far di conto', tuttavia un insegnamento incompleto dei concetti aiuta a restar senza parole. La ragazzina, infatti, conoscendo solo la regola dell'impossibilità di sommare cose diverse, non ha saputo dir altro: se le si fosse insegnato che per farlo occorre un comune denominatore linguistico avrebbe avuto le parole per risponderti 2 ossi e 5 limoni.
"fu^2":
voi avete mai avuto esperienze simili?... è una cosa che mi incuriosisce su cui non avevo mai riflettuto...
domanda interessante!
dalla prima elementare i bambini usano molto gli insiemi in matematica e mio figlio che fa la prima conosce questo concetto distinguendo bene la natura degli oggetti... al di là di questo credo che ogni bambino cresca con queste associazioni che il quotidiano ci mette difronte... non so...
"Lorin":
capito.
Vabbe mi fa piacere che la frase sia piaciuta e mi fa piacere parlare di queste con qualcuno che mostra interesse. Sono tematiche difficili da affrontare.
già difficili, ma è proprio questo che le rende interessanti, no?

capito.
Vabbe mi fa piacere che la frase sia piaciuta e mi fa piacere parlare di queste con qualcuno che mostra interesse. Sono tematiche difficili da affrontare.
Vabbe mi fa piacere che la frase sia piaciuta e mi fa piacere parlare di queste con qualcuno che mostra interesse. Sono tematiche difficili da affrontare.
"Lorin":
si ho capito cosa vuoi dire. In pratica essendo la terra una creazione di un essere perfetto quale Dio, deve essere qualcosa di perfetto, ed è giusto. Il mio dire nella frase "lo ha completato" è riferito a livello di sviluppo, inteso come sviluppo scientifico, tecnologico ecc....non come completezza nel senso che la terra creata inizialmente da Dio era qualcosa di imperfetto. Diciamo che la matematica lo ha arricchito...
in realtà intendevo dire che quando Dio ha creato la terra ha creato pure la matematica... che poi l'uomo ci abbia messo tanto a scoprirla... bè è solo dovuto ai suoi "limiti"...

p.s. la tua firma è una bella frase... ma riflettendoci mi è venuta fuori questa osservazione... anzi la definirei riflessione ad alta voce...

si ho capito cosa vuoi dire. In pratica essendo la terra una creazione di un essere perfetto quale Dio, deve essere qualcosa di perfetto, ed è giusto. Il mio dire nella frase "lo ha completato" è riferito a livello di sviluppo, inteso come sviluppo scientifico, tecnologico ecc....non come completezza nel senso che la terra creata inizialmente da Dio era qualcosa di imperfetto. Diciamo che la matematica lo ha arricchito...
"Lorin":
perchè....dire "l'uomo attraverso la mate lo ha completato" è intenso l'uomo attraverso (la scoperta) della mate lo ha completato.
era questo il senso
bè una cosa esiste... è completa a prescindere che la si scopra o no... giusto?
perchè....dire "l'uomo attraverso la mate lo ha completato" è intenso l'uomo attraverso (la scoperta) della mate lo ha completato.
era questo il senso
era questo il senso
"Lorin":
[quote="matemix"]ma allora è l'uomo che SCOPRE la matematica, o è l'uomo è la INVENTA?
credo che sia l'uomo a scoprire la matematica, in quanto essa è nata quando tutto è nato. In pratica, questa mia idea mi porta a pensare che quando è nata la vita è nata la matematica. Non la si può inventare ma solo scoprire.[/quote]
sono d'accodo con quello che hai scritto, ma la frase che hai come firma ti contraddice...

"matemix":
ma allora è l'uomo che SCOPRE la matematica, o è l'uomo è la INVENTA?
credo che sia l'uomo a scoprire la matematica, in quanto essa è nata quando tutto è nato. In pratica, questa mia idea mi porta a pensare che quando è nata la vita è nata la matematica. Non la si può inventare ma solo scoprire.
ma allora è l'uomo che SCOPRE la matematica, o è l'uomo che la INVENTA?
La regola aurea che si insegna ai bimbi delle elementari è: "Le mele e le pere non possono essere sommate". Insomma, ci deve essere una certa omogeneità tra gli oggetti che si addizionano.
Credo che la tua bambina non faccia eccezione; per questo non ti ha saputo rispondere.
Ad ogni modo, ora che mi ci fai pensare, ho fatto un crosso salto dalle elementari alla laurea: prima una mela più una mela erano due mele, adesso non so nemmeno se $1+1=2$ ha qualche significato "intrinseco" o è pura manipolazione di simboli.
Credo che la tua bambina non faccia eccezione; per questo non ti ha saputo rispondere.
Ad ogni modo, ora che mi ci fai pensare, ho fatto un crosso salto dalle elementari alla laurea: prima una mela più una mela erano due mele, adesso non so nemmeno se $1+1=2$ ha qualche significato "intrinseco" o è pura manipolazione di simboli.

"Thomas":
e grande fu^2 che ne stimola la creatività!
o che frantuma la sua sicurezza...

secondo me non ha risposto perchè non aveva mai sentito una domanda del genere. Per quanto mi riguarda, e credo anche per la maggiorparte delle persone, fare un'addizione o una moltiplicazione è sopratutto frutto dell'esperienza nel fare i calcoli... se faccio 5+7 so che fa 12, ma non lo so perchè pgni volta mi metto lì e li scrivo in colonna, lo so perchè mi ricordo che l'ho già fatto. L'operazione 335+823 probabilmente non ho mai avuto il piacere di farla, quindi per sapere il risultato devo mettermi lì con carta e penna oppure simulando a mente quello che farei se lo scrivessi. Dunque credo che la tua amica non ti abbia risposto perchè nessuno le ha mai spiegato come si fanno le addizioni tra oggetti diversi.
E in effetti sei stato crudele a porle una domanda che non può avere una risposta poichè sappiamo che l'addizione deve essere interna all'ambiente in cui definita.
Dire "quanto fa un osso più un limone" sembra sensata perchè poggia sull'ambiguità dell'espressione "quanto fa" che a volte presuppone come risposta un numero e basta, altre volte il numero accompagnato da un sostantivo. In questo caso ci voleva un sostantivo, ma quale? osso o limone? La risposta doveva essere tipo "due oggetti", e cioè la parola "oggetti" era quella che permetteva all'addizione di essere interna all'insieme in cui sono stati presi entrambi gli elementi di partenza. Certo se la bambina ti avesse risposto così credo che ti saresti schoccato!

Una volta da bambino lessi un libro, un libretto per bambini, roba da niente. Parlava di un ragazzino che non è che andasse molto bene a scuola e dopo certe vicissitudini si trova a incontrare un eremita su una montagna il quale gli chiede: "quanto fa uno più uno?", dopo averci pensato un po' il bambino risponde: "due!", "sbagliato" risponde l'eremita "fa sei miliardi e rotti".

beh..... a parte gli interessanti (senza ironia) discorsi neuroligici....... una ragazzina brillante!......
e grande fu^2 che ne stimola la creatività!
e grande fu^2 che ne stimola la creatività!
