Il nuovo decreto-legge - Libri di testo

mizar1
Il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104 introduce la possibilità di sostituire il libro di testo con materiali alternativi. Qualche commento?

Risposte
mizar1
"Zero87":

Con il risparmio - e di risparmio si parla, anche solo adottando i libri di matematica di matematicamente! - il tablet ci esce fuori e ci avanza pure.
Sarebbe meglio investire sulla creazione di questi libri, piuttosto che finanziare i tablet. Ovviamente my opinion.

I milioni spesi lo scorso anno ormai sono spesi. Ma i 700 mila euro di quest'anno, se le reti di scuole lombarde lo vogliono, possono permettere ai docenti di imparare come realizzare gli ebook in modo collaborativo. E, sempre che i libri siano rilasciati con licenza libera, possono essere di aiuto a progetti similari in tutta Italia. L'esempio di Matematicamente potrebbe far scuola. Altro lato della medaglia: quando i testi creati in modo collaborativo e con licenza libera si diffonderanno, anche Matematicamente verrà accolta più favorevolmente persino dagli insegnanti più tradizionalisti.

Zero87
"mizar":
Prevedere quale sarà il futuro, è cosa ben difficile. Le variabili sono troppe.

Giusto, sulla carta sono bravi tutti ma la realtà è ben diversa. :smt023

"mizar":
lo scorso anno ha distribuito gratuitamente agli alunni 25.000 tablet.

Ecco, qui sono contrario - nonostante la lodevole iniziativa - perché questi soldi li avrei aggiunti, ad es. alla sanità. Con il risparmio - e di risparmio si parla, anche solo adottando i libri di matematica di matematicamente! - il tablet ci esce fuori e ci avanza pure.
Sarebbe meglio investire sulla creazione di questi libri, piuttosto che finanziare i tablet. Ovviamente my opinion.

Staremo a vedere!

mizar1
"Zero87":

Per quanto riguarda Matematicamente, se altri seguissero l'esempio, unito agli ebook reader sarebbe praticamente la fine dell'editoria scolastica. Ma non credo che vengano fuori tante mosche bianche perché spesso - ai miei tempi era così (una decina di anni fa), almeno - sono scuole/professori ad imporre edizioni nuove dei libri di testo ogni anno.

Prevedere quale sarà il futuro, è cosa ben difficile. Le variabili sono troppe. Faccio solo un esempio: La regione Lombardia ha stanziato 700.000 euro (che, con questi chiari di luna sono un importo del tutto rispettabile) per la formazione professionale dei docenti delle scuole interessate al progetto generazione web ( lo scorso anno ha distribuito gratuitamente agli alunni 25.000 tablet). Al punto 5 vedi dei temi proposti http://www.istruzione.lombardia.gov.it/ ... 13all1.pdf c'è appunto la realizzazione degli ebook in modo cooperativo. Le somme stanziate vengono distribuite a reti di scuole di almeno 10 istituti e si riesce a capire a quale modello la regione sta pensando. Il bando resta aperto pochissimo tempo: aperto il 17 settembre, scade già il 30 settembre. Fra poco si vedrà come andrà a finire

Zero87
"mizar":
Quale standard si affermerà nella scuola, è difficile dirlo, magari qualcuno lancerà a basso prezzo degli ebook reader ad inchiostro elettronico che affaticano molto meno gli occhi. Sui contenuti, Matematicamente ha aperto una strada che è sperabile che sia seguita da molti, in tutte le materie.

Gli ebook a prezzo basso ci sono: detto tra noi 70 euro per un ebook di marca - anche se di sottomarca si trovano anche a 40... - non sono neanche tanti pensando che si risparmiano centinaia di euro sui libri nell'arco degli anni.

Per quanto riguarda Matematicamente, se altri seguissero l'esempio, unito agli ebook reader sarebbe praticamente la fine dell'editoria scolastica. Ma non credo che vengano fuori tante mosche bianche perché spesso - ai miei tempi era così (una decina di anni fa), almeno - sono scuole/professori ad imporre edizioni nuove dei libri di testo ogni anno.

mizar1
"Zero87":

C'è da dire però che qualche azienda dovrebbe odorare l'affare e creare dei tablet apposta, grandi e low-cost - anche perché devono SOLO leggere libri di testo - evitando di aggiungere qualsiasi cosa che vada oltre alla lettura di libri di testo e alla memorizzazione di documenti testuali. Niente giochini, niente disegni, SOLO lettura (pdf o simili), come fosse un grande ebook reader in pratica.
....
Tale soluzione costerebbe anche una cinquantina di euro a famiglia ad inizio anno scolastico ma poi - salvo rotture (per 2 anni c'è la garanzia) - più nulla almeno per un paio d'anni. Pensate al risparmio rispetto al comprare i libri in blocco.

Poi i libri di testo alternativi arriveranno: matematicamente lo sta facendo da anni ed in questi giorni è anche in prima pagina.

Quale standard si affermerà nella scuola, è difficile dirlo, magari qualcuno lancerà a basso prezzo degli ebook reader ad inchiostro elettronico che affaticano molto meno gli occhi. Sui contenuti, Matematicamente ha aperto una strada che è sperabile che sia seguita da molti, in tutte le materie.

Zero87
"Vikhr":
Voglio essere sincero: lo trovo inutile. Riempire di applicazioni e trabiccoli vari un tablet o un qualunque aggeggio destinato allo studio non cartaceo lo trovo positivo, dato che lo vedo personalmente come un test e anche un allenamento dell'abilità di concentrazione dello studente.

Per me no proprio perché se uno non ha più voglia di seguire sa già come distrarsi ed è meglio non invitarlo a nozze. :D
Anzi, almeno se il tablet è "spoglio" di cose di questo genere, lo studente per distrarsi allena la fantasia ed è comunque utile alla fin fine.
:smt039

Vikhr
"Zero87":

C'è da dire però che qualche azienda dovrebbe odorare l'affare e creare dei tablet apposta, grandi e low-cost - anche perché devono SOLO leggere libri di testo - evitando di aggiungere qualsiasi cosa che vada oltre alla lettura di libri di testo e alla memorizzazione di documenti testuali. Niente giochini, niente disegni, SOLO lettura (pdf o simili), come fosse un grande ebook reader in pratica.
Altrimenti distrazioni a iosa: è facile distrarsi per un universitario, figuriamoci per un ragazzo di medie/superiori.

Voglio essere sincero: lo trovo inutile. Riempire di applicazioni e trabiccoli vari un tablet o un qualunque aggeggio destinato allo studio non cartaceo lo trovo positivo, dato che lo vedo personalmente come un test e anche un allenamento dell'abilità di concentrazione dello studente. Per me, è facile che uno studente si distragga se è stanco e l'orologio lo vedo come un sistema per decidere quando è ora di smettere perché altrimenti lo studio diventerebbe improduttivo. Quello che conta è trovare qualche aspetto degno di interesse in tutte le materie, poi lo "studio" vero, quello che trasmette conoscenze che rimangono impresse nel carattere, viene da solo.

Zero87
"Quinzio":
Costano meno, certo. E poi c'è l'indiscusso vantaggio che con i libri digitali si può usare la funzione "cerca", indispensabile per consultare tabelle, formule, dati vari. Non si deve più sfogliare il libro come dei pazzi o cercare dentro a sterminati indici analitici per trovare il coefficiente termico del rame.
E ovviamente si copiano. Non so chi pagherebbe più un libro di scuola.

C'è da dire però che qualche azienda dovrebbe odorare l'affare e creare dei tablet apposta, grandi e low-cost - anche perché devono SOLO leggere libri di testo - evitando di aggiungere qualsiasi cosa che vada oltre alla lettura di libri di testo e alla memorizzazione di documenti testuali. Niente giochini, niente disegni, SOLO lettura (pdf o simili), come fosse un grande ebook reader in pratica.
Altrimenti distrazioni a iosa: è facile distrarsi per un universitario, figuriamoci per un ragazzo di medie/superiori.

Tale soluzione costerebbe anche una cinquantina di euro a famiglia ad inizio anno scolastico ma poi - salvo rotture (per 2 anni c'è la garanzia) - più nulla almeno per un paio d'anni. Pensate al risparmio rispetto al comprare i libri in blocco.

Poi i libri di testo alternativi arriveranno: matematicamente lo sta facendo da anni ed in questi giorni è anche in prima pagina. Qualche casa editrice magari fallirà ma il risparmio complessivo per le singole famiglie sarà molto gradito e con quei soldi potrebbe anche rigirare l'economia in qualche altro modo.
Forse se non si fa così potrebbe essere perché ci sono troppi interessi in ballo e a qualcuno fa comodo che ogni anno si ricomprino libri di testo. Ricordo di professori fissati che volevano sempre le edizioni nuove e rimproveravano anche duramente chi si faceva prestare da amici/parenti libri "identici" ma dell'edizione precedente...

"Quinzio":
Se non fosse per questi vantaggi, secondo me è 100 volte meglio un malloppo di carta che lo schermo di un tablet.
Su un libro di università ad esempio uno ci passa 100-200 ore. Dal punto di vista umano (stavo per dire psicologico) è meglio un oggetto fisico che sia "Il libro di Analisi". Perchè lo vedi, lo tocchi, lo sfogli, ci metti la matita sopra, ne senti il peso fisico, quando non ne puoi più lo chiudi.

Concordo, ma solo per l'università. Più che il punto di vista psicologico parlo proprio della praticità: quel libro arrivi a conoscerlo, ci convivi e devi averlo sempre a disposizione oltre che sottomano.

"Vikhr":
Se pesanti ma indossate bene (cinture ben regolate) non penso che siano poi tanto un problema, ma spesso c'è chi le porta male e la colonna vertebrale potrebbe risentirne. Io, essendo completamente autonomo (leggasi "asociale" e "secchione") mi portavo tutti i libri richiesti dalle materie del giorno a scuola durante la media e il liceo.

Alle medie e superiori portavo libri anche di altre materie proprio perché in intervalli/ore buche mi facevo i compiti per gli altri giorni.

PS
Facendo l'anteprima ho visto che ha risposto vict85 e che la pensiamo in una maniera simile per quanto riguarda il tablet. Anche perché tra l'altro non servirebbero nemmeno quelle "inutili" ore di informatica che si fanno alle medie nelle quali la cosa più difficile che fai è accendere il pc e scrivere 2 frasi in word (si fanno ancora?).

vict85
"Quinzio":
Se non fosse per questi vantaggi, secondo me è 100 volte meglio un malloppo di carta che lo schermo di un tablet.
Su un libro di università ad esempio uno ci passa 100-200 ore. Dal punto di vista umano (stavo per dire psicologico) è meglio un oggetto fisico che sia "Il libro di Analisi". Perchè lo vedi, lo tocchi, lo sfogli, ci metti la matita sopra, ne senti il peso fisico, quando non ne puoi più lo chiudi.


In realtà il maggior problema è ‘oculistico’ perché lo schermo dei tablet ti secca gli occhi molto di più. Quindi è anche molto più stancante. Dovresti tener conto delle pause per far riposare gli occhi per esempio. Sotto questo aspetto i lettori ebook basati su e-ink sono la soluzione ideale: meno peso e occhi meno affaticati. Oltre che sei sicuro che la batteria ti duri fino alla fine delle lezioni. Detto questo anche stare inarcuato su un libro per ore fa male a occhi e schiena se non fai pause. Ma questo vale anche per i formati digitali (per lo meno per gli occhi in quanto è una legato all'attenzione verso cose piccole per lungo tempo). Mentre per la schiena immagino che il tablet sia più comodo da essere impugnato in modo da tenerla più dritta.

Vikhr
C'è da dire che un altro vantaggio importante di una didattica non più cartacea ma completamente elettronica è la radicale diminuzione del peso delle cartelle e la risoluzione pressoché assoluta dei casi di dimenticanza del materiale (specie quando ci sono tanti libri di mezzo). Se pesanti ma indossate bene (cinture ben regolate) non penso che siano poi tanto un problema, ma spesso c'è chi le porta male e la colonna vertebrale potrebbe risentirne. Io, essendo completamente autonomo (leggasi "asociale" e "secchione") mi portavo tutti i libri richiesti dalle materie del giorno a scuola durante la media e il liceo.

Quinzio
I materiali alternativi cosa sarebbero ?
Siccome non mi sembra davvero il caso di tornare ad usare le tavolette d'argilla come facevano i Sumeri :), direi che ci si riferisce a libri digitalizzati da usare con PC, tablet, ecc.

Il mio commento: boh... :)
Costano meno, certo. E poi c'è l'indiscusso vantaggio che con i libri digitali si può usare la funzione "cerca", indispensabile per consultare tabelle, formule, dati vari. Non si deve più sfogliare il libro come dei pazzi o cercare dentro a sterminati indici analitici per trovare il coefficiente termico del rame.
E ovviamente si copiano. Non so chi pagherebbe più un libro di scuola.
I vantaggi finiscono più o meno qui.
Se non fosse per questi vantaggi, secondo me è 100 volte meglio un malloppo di carta che lo schermo di un tablet.
Su un libro di università ad esempio uno ci passa 100-200 ore. Dal punto di vista umano (stavo per dire psicologico) è meglio un oggetto fisico che sia "Il libro di Analisi". Perchè lo vedi, lo tocchi, lo sfogli, ci metti la matita sopra, ne senti il peso fisico, quando non ne puoi più lo chiudi.
Con i computer è diverso, il libro esiste e non esiste, ed è sempre circondato da altri aggeggi informatici che invadono lo schermo, altri programmi, le "notifiche", l'orologio (l'ultima cosa che serve quando si studia). Il numero di pagina non interessa più. Il libro non ha più una fine e un inizio. Si clicca un link e si aprono 1000 altre pagine...e ci si perde.

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