Il matematico ascetico
Risposte
"gugo82":
@ Mathcrazy: Nel resto del mio post ho ampiamente spiegato il mio punto di vista. Se ti fermi alla prima frase...
Nessuno "prezza" nulla: non sono aziende o governi ad assegnare la medaglia (anche se qualcuno finanzierà la cosa... Però non è questo il punto), ma la famiglia dei Matematici.
Quello della Fields non è un concorso cui bisogna iscriversi, non c'è competizione per il gusto di vincere; in quella sede sono vagliati tutti i contributi importanti, proprio per il fatto che fanno progredire la scienza.
Il premio in denaro associato alla medaglia serve solo per dare tutte le possibilità a chi "vince"* di continuare a lavorare, di organizzare scuole e formare studenti, di andare in giro a divulgare le sue idee, etc... Nessuno vuole comprare l'anima del vincitore con la vile pecunia.
Ergo, dove la vede Perelman la mercificazione? Queste sono scuse; il suo è puro e semplice snobbismo.
Per metterla in termini più familiari: tu, di tua spontanea volontà, mi fai un piacere, o mi dai un aiuto, o... Io, per ringraziarti, ti voglio offrire un caffè al bar; anzi, ti voglio pagare un mese di caffè al bar, perchè mi hai dato un grosso aiuto.
Tu non accetti? Giri le spalle e te ne vai?
A me hanno insegnato maniere diverse...
__________
* Il verbo è usato impropriamente giacché la Fields, come detto, non è una competizione.
Prima di tutto volevo dire che sono contento che qualcuno come me si sia posto delle domande leggento questa notizie. Seconda cosa vorrei dire che, a pensarci bene, sono d'accordo con gugo82 al quale aggiungo che se uno ama qualcosa ne vuole il bene e quindi se lui ama la matematica potrebbe semplicemente ricevere i soldi e girarli direttamente ad un istituto di ricerca senza troppo clamore inutile.
@ Mathcrazy: Nel resto del mio post ho ampiamente spiegato il mio punto di vista. Se ti fermi alla prima frase...
Nessuno "prezza" nulla: non sono aziende o governi ad assegnare la medaglia (anche se qualcuno finanzierà la cosa... Però non è questo il punto), ma la famiglia dei Matematici.
Quello della Fields non è un concorso cui bisogna iscriversi, non c'è competizione per il gusto di vincere; in quella sede sono vagliati tutti i contributi importanti, proprio per il fatto che fanno progredire la scienza.
Il premio in denaro associato alla medaglia serve solo per dare tutte le possibilità a chi "vince"* di continuare a lavorare, di organizzare scuole e formare studenti, di andare in giro a divulgare le sue idee, etc... Nessuno vuole comprare l'anima del vincitore con la vile pecunia.
Ergo, dove la vede Perelman la mercificazione? Queste sono scuse; il suo è puro e semplice snobbismo.
Per metterla in termini più familiari: tu, di tua spontanea volontà, mi fai un piacere, o mi dai un aiuto, o... Io, per ringraziarti, ti voglio offrire un caffè al bar; anzi, ti voglio pagare un mese di caffè al bar, perchè mi hai dato un grosso aiuto.
Tu non accetti? Giri le spalle e te ne vai?
A me hanno insegnato maniere diverse...
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* Il verbo è usato impropriamente giacché la Fields, come detto, non è una competizione.
Nessuno "prezza" nulla: non sono aziende o governi ad assegnare la medaglia (anche se qualcuno finanzierà la cosa... Però non è questo il punto), ma la famiglia dei Matematici.
Quello della Fields non è un concorso cui bisogna iscriversi, non c'è competizione per il gusto di vincere; in quella sede sono vagliati tutti i contributi importanti, proprio per il fatto che fanno progredire la scienza.
Il premio in denaro associato alla medaglia serve solo per dare tutte le possibilità a chi "vince"* di continuare a lavorare, di organizzare scuole e formare studenti, di andare in giro a divulgare le sue idee, etc... Nessuno vuole comprare l'anima del vincitore con la vile pecunia.
Ergo, dove la vede Perelman la mercificazione? Queste sono scuse; il suo è puro e semplice snobbismo.
Per metterla in termini più familiari: tu, di tua spontanea volontà, mi fai un piacere, o mi dai un aiuto, o... Io, per ringraziarti, ti voglio offrire un caffè al bar; anzi, ti voglio pagare un mese di caffè al bar, perchè mi hai dato un grosso aiuto.
Tu non accetti? Giri le spalle e te ne vai?
A me hanno insegnato maniere diverse...
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* Il verbo è usato impropriamente giacché la Fields, come detto, non è una competizione.
"gugo82":
Secondo me il "ragazzo" è semplicemente ineducato.
Non direi.
Lui rifiuta la "mercerizzazione" della matematica.
Che la dimostrazione di un teorema possa avere dei risvolti importanti è indiscutibile, ma non per questo bisogna "prezzare" i teoremi, come al mercato!
A quanto ne so Perelman rifiuta proprio il fatto che la matematica sia diventata quasi un gioco a premi! è una sua opinione, e vorrei vedere in quanti, per passione della matematica, rifiuterebbero un milione di dollari..è una sua idea e non ci trovo niente di ineducato.!
Tutto sommato non fa niente di male, anzi...
Secondo me il "ragazzo" è semplicemente ineducato.
Mi spiego: per come la vedo io, la medaglia Fields non è un premio assegnato dopo una competizione; è un ringraziamento assegnato da una comunità ad un individuo che ha contribuito alla crescita culturale/tecnica della stessa con un'opera del proprio ingegno e, nel contempo, è un invito a continuare a contribuire mantenendo alti standard.
Da questo punto di vista, il comportamento di Perelman è contro qualsiasi principio di buona educazione.
Mi spiego: per come la vedo io, la medaglia Fields non è un premio assegnato dopo una competizione; è un ringraziamento assegnato da una comunità ad un individuo che ha contribuito alla crescita culturale/tecnica della stessa con un'opera del proprio ingegno e, nel contempo, è un invito a continuare a contribuire mantenendo alti standard.
Da questo punto di vista, il comportamento di Perelman è contro qualsiasi principio di buona educazione.
Ho letto anch'io quest'articolo, ma non sono riuscita a ricavarne il motivo per cui Perelman ha rifiutato i premi (sinceramente non ho capito neanche il legame con Eta Beta
quindi forse dipende da me e dal fatto che l'ho letto a scuola dopo essermi sorbita tre ore di letteratura italiana).

"Sergio":
Cosa c'entra l'etica professionale con la filosofia della scienza?
C'è la sezione "Generale" per domande come la tua.
Forse non c'entra. Il mio ragionamento è forse semplicistico ma è:" Perelman ha rifiutato tutti i premi che gli sono stati dati per la risoluzione della famosa congettura. L'ha fatto per un suo modo (filosofia) di intendere la matematica e quindi la scienza? è una sorta di etica professionale/rapporto del matematico vs la sua materia? "
Probabilmente sto facendo solo voli pindarici e se così è ti chiedo se puoi spostare il mio post nella sezione Generale.
Grazie.