I numeri primi usati in crittografia sono davvero primi???
Ciao a tutti. Leggendo un articolo scaricato tempo fà sui numeri primi, leggo questa cosa:
In questo documento si vuole dare un piccolo elenco di Primi Gemelli di varie dimensioni generati e verificati
tramite l’algoritmo di Rabin - Miller che, come è noto è un algoritmo probabilistico con cui si
può verificare con una probabilità alta a piacere se un numero è primo o composto e con l’ausilio
del quale si possono anche a generare numeri primi.
Ogni numero primo elencato e quindi ogni copia di primi gemelli mostrati è stati trovato
rispettando la seguente condizione:
la probabilità che il numero non sia primo è inferiore a 0.000000000000001, il che equivale a dire
anche che la probabilità che tale numero sia primo è superiore a 0.999999999999999.
Non si ha quindi la certezza che i numeri primi elencati siano effettivamente tali. In effetti per
verificare o generare numeri primi grandi composti anche da trecento e passa cifre sono utilizzati
( vedi ad esempio il campo della crittografia) metodi di tipo probabilistico con i quali la primalità
di un numero viene verificata con una probabilità così prossima al valore 1, e cioè alla certezza,
da considerare in pratica primo il numero trovato.
Cioè, funzionano davvero così le cose? Non si sà REALMENTE se i primi considerati per questo tipo di lavoro sono primi o meno? Si và a probabilità??
Per quanto sia forte la probabilità, in teoria dei numeri in particolar modo si dovrebbe sapere bene che non basta una valutazione di questo tipo. Mi sembra tutto troppo frivolo..
In questo documento si vuole dare un piccolo elenco di Primi Gemelli di varie dimensioni generati e verificati
tramite l’algoritmo di Rabin - Miller che, come è noto è un algoritmo probabilistico con cui si
può verificare con una probabilità alta a piacere se un numero è primo o composto e con l’ausilio
del quale si possono anche a generare numeri primi.
Ogni numero primo elencato e quindi ogni copia di primi gemelli mostrati è stati trovato
rispettando la seguente condizione:
la probabilità che il numero non sia primo è inferiore a 0.000000000000001, il che equivale a dire
anche che la probabilità che tale numero sia primo è superiore a 0.999999999999999.
Non si ha quindi la certezza che i numeri primi elencati siano effettivamente tali. In effetti per
verificare o generare numeri primi grandi composti anche da trecento e passa cifre sono utilizzati
( vedi ad esempio il campo della crittografia) metodi di tipo probabilistico con i quali la primalità
di un numero viene verificata con una probabilità così prossima al valore 1, e cioè alla certezza,
da considerare in pratica primo il numero trovato.
Cioè, funzionano davvero così le cose? Non si sà REALMENTE se i primi considerati per questo tipo di lavoro sono primi o meno? Si và a probabilità??

Per quanto sia forte la probabilità, in teoria dei numeri in particolar modo si dovrebbe sapere bene che non basta una valutazione di questo tipo. Mi sembra tutto troppo frivolo..

Risposte
Molte volte è così. Quando si trattano numeri grandissimi. anche con algoritmi efficienti servirebbe molto tempo per la verifica. Pertanto ci si basa su "probabili" numeri primi. Pensa a quanti PC funzionano insieme per la ricerca dei "primi mersenne". Si per quelli serve una certezza.. ma puoi vedere quante ore di calcolo servono.
A. B
A. B