I non frequentanti...

jitter1
Sono un po' incavolata perché sto sprecando un mare di tempo inutile su un esame che sto preparando da non frequentante. La difficoltà però non è l'affrontare da sola la materia, ma il fatto che il programma presentato dal docente è estremamente sintetico, o espresso così: "Teorema"(quale? lo sa Dio, ce ne sono magari 5 "papabili" sull'argomento). Il programma poi non corrisponde sempre ai libri indicati in bibliografia, ma segue un percorso personalizzato dal docente (giustamente, ma come saperlo?). Quindi mi tocca studiare un sacco di pagine per apprendere quello che per i frequentanti corrisponde a poche paginette di quaderno. Perché? Per "indovinare" quello che può essere più importante e che con maggior probabilità è stato fatto in aula. Ok, giusto che al non frequentante possa essere richiesto uno sforzo maggiore (o magari che gli venga assegnato del materiale aggiuntivo) ma così è inutile ed eccessivo. A lezione bisognerebbe (potendo) andare per capire più nitidamente, per assorbire meglio, per confrontarsi, ma non certo per avere gli appunti!
Ora, io sono andata a parlare con la docente, che tra l'altro di persona è stata di una gentilezza squisita, mi sono fatta dare maggiori dettagli sul programma e qualche chiarimento, ma non è che posso rompere le scatole ogni volta a chiedere "e questo lo devo fare?", "e questo teorema l'ha dimostrato o solo enunciato?" e qui, e là. E i vecchi temi d'esame non ci sono, sarebbe utile averli, non è mica un peccato.
Fine della rivolta, vado a farmi una camomilla :drinkers:

EDIT: Mi sono dimenticata la domanda finale: siccome io ho appena cominciato, questo fatto che sul sito del docente non c'è niente e se non frequenti non sai cos'è stato fatto capita spesso, o sono stata sfortunata?

Risposte
jitter1
"gugo82":
@jitter: Corso di matematica o di materie "tecniche"?

Scusami, non avevo letto. Matematica, primo anno in modalità corsi singoli: lavoro, quindi voglio fare una "prova" e se va bene l'anno prossimo mi immatricolo.

p.s. Lo so che non è una modalità proficua, non diventerò un pozzo di scienza ma voglio seguire una cosa che mi piace. Insomma, faccio quello che posso e non ci riuscirò pazienza, sarà stato comunque bello :wink:

jitter1
"gugo82":
Devo dire la verità... Ci avevo pensato a strutturare il mio corso in questo modo.
Tuttavia ho desistito, perché la maggior parte degli studenti non reggerebbe il ritmo e non ha minimamente gli strumenti adeguati e necessari per cominciare a studiare l'Analisi "in proprio"

E' vero, non può mancare la parte didattica, di spiegazione diretta. Si può discutere su come ognuno di noi studenti usufruisca della lezioni, ma queste non possono mancare.
Però sarebbe veramente interessante avere questo tipo di stimolo e di discussione col prof. Forse lo si potrebbe fare in un "moodle", o in un'altra piattaforma di o spazio virtuale legato a un forum chiuso del corso, dove potrebbero essere forniti stimoli maggiori (a problemi più difficili, a approfondimenti) che potrebbero essere ripresi in aula, che ne so, durante un tutoraggio o simili.
Certo, questo comporterebbe un onere maggiore per il docente, che non credo avrebbe il tempo di gestire pure un moodle... però, non so, forse il tutor. C'è anche il rischio che venga messa su la "baracca" e che poi partecipano 2 studenti in croce. Comunque, avere uno strumento simile a disponisione secondo me sarebbe stupendo.
Vero, è più bello il confronto "di persona", ma questo può essere anche affiancato e completato con l'utilizzo di strumenti per l'eleaning.

gugo82
@jitter: Corso di matematica o di materie "tecniche"?


@Overflow94:
"Overflow94":
Personalmente trovo che l'unica utilità delle lezioni sia capire il programma che vuole il prof qualora non l'abbia adeguatamente specificato nella presentazione del corso e non abbia reso pubbliche delle dispense. Ciò accade spesso, secondo me perché il prof è in cattiva fede e vuole rendersi indispensabile.

Mammamiacomestai... Col dente avvelenato proprio.
Si vede che sei stato sfortunato, perché non hai mai instaurato un rapporto utile coi tuoi docenti. Mi spiace per te.

"Overflow94":
Non c'è nulla che il prof può dire che non potresti imparare su delle dispense o su un libro, anzi visto che una lezione di matematica non è una fiaba di papà castoro avresti modo di metabolizzarla molto meglio leggendo la lezione sulle dispense colmando di volta in volta le lacune con altri testi, google e i forum.

Questo è falso.
In aula c'è posto per tantissime cose che non trovano posto sui testi universitari, soprattutto di Matematica.

Ad esempio, mentre viene fatta una lezione, attraverso le parole del docente passa sempre una gran parte del ragionamento euristico che c'è dietro l'enunciato e la dimostrazione di un teorema, oppure dietro la costruzione di un esempio o di un controesempio.

"Overflow94":
Nell'università utopica che vorrei le lezioni sono completamente abolite, i prof mettono a disposizione le dispense online e gli studenti si impegnano ad andare in aula avendo già preparato la lezione per discuterla con il professore e i colleghi facendo esercizi, studiando casi particolari o ponendo domande qualora le dispense non chiariscano qualcosa (credo che Stanford sia già così).

Devo dire la verità... Ci avevo pensato a strutturare il mio corso in questo modo.
Tuttavia ho desistito, perché la maggior parte degli studenti non reggerebbe il ritmo e non ha minimamente gli strumenti adeguati e necessari per cominciare a studiare l'Analisi "in proprio".

Overflow94
Personalmente trovo che l'unica utilità delle lezioni sia capire il programma che vuole il prof qualora non l'abbia adeguatamente specificato nella presentazione del corso e non abbia reso pubbliche delle dispense. Ciò accade spesso, secondo me perché il prof è in cattiva fede e vuole rendersi indispensabile.

Non c'è nulla che il prof può dire che non potresti imparare su delle dispense o su un libro, anzi visto che una lezione di matematica non è una fiaba di papà castoro avresti modo di metabolizzarla molto meglio leggendo la lezione sulle dispense colmando di volta in volta le lacune con altri testi, google e i forum.

Nell'università utopica che vorrei le lezioni sono completamente abolite, i prof mettono a disposizione le dispense online e gli studenti si impegnano ad andare in aula avendo già preparato la lezione per discuterla con il professore e i colleghi facendo esercizi, studiando casi particolari o ponendo domande qualora le dispense non chiariscano qualcosa (credo che Stanford sia già così).

FE7
Penso che la capacità di saper saltare da un testo all'altro colmando i buchi sia una capacità che conviene esercitare, perché a un certo punto bisogna iniziare a farlo

jitter1
Personalmente trovo utili le lezioni per molti aspetti. Non per capire la successione dei passaggi astratti (quella la capisco meglio sul mio foglio di carta, a casa, concentrata, con calma), ma per avere una migliore visione d'insieme. Quando vado a lezione spesso dopo giorni mi ricordo quello è stato detto senza riguardare gli appunti; quando studio da sola invece devo riguardare diverse volte la stessa cosa per ricordarmela.
Non è vero, però, che uno che non frequenta non capisce un tubo di quello che studia, così come non è vero che chi frequenta ha capito tutto perché ha ascoltato la voce del prof. A volte mi capita di vedere qualcosa insieme ai frequentanti, che si fissano sul "ma il prof ha detto che..." e quando non se lo ricordano si bloccano. Quindi, io trovo le lezioni utili ma non mi piace quello storcere il naso a priori di alcuni prof davanti al fatto che uno non frequenta. Anche perché, comunque, il leggere un testo da soli è un esercizio e un allenamento che ha un valore.

"FE":
Alla fine se il non seguire ti porta a studiare più argomenti o a fare una dimostrazione in più secondo me è solo di guadagnato

Io mi sa che non ci sto guadagnando niente... Non riesco ad assimilare dimostrazioni in più, anzi non lo voglio fare perché lo trovo controproducente per me: rischio di dimenticare quelle che invece devo sapere. E poi secondo me il programma è studiato (da un pdv quantitativo) apposta per poter essere assorbito dallo studente. Certo, se una cosa in particolare mi piace magari la approfondisco, ma a fare troppo ci si perde (o almeno, io mi perdo).

P.S. In realtà il problema non è neanche tanto la dimostrazione in più. Il fatto è che per mettere insieme il programma fatto dal prof è necessario raccogliere i pezzi da vari libri. Ora, confrontare libri diversi di matematica per me non è facile perché uno parte da un'ipotesi e uno da un'altra, uno usa un simbolismo e uno un altro. Dovrei andare ad Adamo ed Eva per ogni testo, è un casino.

FE7
Ho il tuo stesso problema. Ma io non frequento per scelta. La verità è che le lezioni sono una perdita di tempo per tutti. Alla fine se il non seguire ti porta a studiare più argomenti o a fare una dimostrazione in più secondo me è solo di guadagnato. Coraggio

jitter1
"Meringolo":
Perchè non provi a chiedere a chi frequenta?
Io quando manco a lezione, i miei colleghi mi inviano le foto degli appunti

Sì, ho trovato disponibilità anch'io per i corsi che frequento parzialmente, ma in quel corso non conosco nessuno. Vabbè, pazienza, andrò un po' a spanne vedremo che succede...

Meringolo1
Perchè non provi a chiedere a chi frequenta?
Io quando manco a lezione, i miei colleghi mi inviano le foto degli appunti a volte senza che glieli chieda, poi ovviamente dipende il tipo di rapporto che si instaura, però penso che se chiedi a loro ti sapranno dire il modo in cui il docente va avanti con il corso.

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