Energia Nucleare.
E chiaro ormai a tutti, che la rinuncia ad una fonte di energia così importante, comprometterebbe lo sviluppo economico di paesi che come il nostro sono poveri di giacimenti di idrocarburi, e quindi molto esposti alle fluttuazioni del prezzo del petrolio, l'unica strada praticabile per assicurarci un posto nel panorama economico mondiale è provvedere nell'immediato, dando subito via libera alla costruzione di centrali nucleari, sopratutto nelle zone più arretrate del paese, dove la disoccupazione è la crisi economica sta mordendo pesantemente, compromettendo il futuro delle nuove generazioni,ed è urgente creare sviluppo occupazionale, diversamente,continuando a dare ascolto ad incapaci ed incompetenti che agitano sempre lo spettro di disastri, incidenti, smaltimento delle scorie, ecc. ecc, ci ritroveremo in poco tempo in un paese senza alcuna prospettiva, precipitato nella povertà, con la cancellazione di una intera generazione.
Qualsiasi sviluppo economico, anche quello più green,ha bisogno di energia, é inutile alimentare false Illusioni, ed il nucleare risulta la scelta migliore anche in questa chiave, in quanto ad emissioni zero. La disgrazia del nostro paese è avere avuto movimenti ambientalisti come quello dei verdi che hanno ostacolato sin dagli albori una politica energetica seria, ed invece alimentato Illusioni, riguardo ad una energia verde, rinnovabile, la cui produzione olre ad essere largamente insufficiente, inefficiente, costosa, è anche paradossalmente molto inquinante.
Qualsiasi sviluppo economico, anche quello più green,ha bisogno di energia, é inutile alimentare false Illusioni, ed il nucleare risulta la scelta migliore anche in questa chiave, in quanto ad emissioni zero. La disgrazia del nostro paese è avere avuto movimenti ambientalisti come quello dei verdi che hanno ostacolato sin dagli albori una politica energetica seria, ed invece alimentato Illusioni, riguardo ad una energia verde, rinnovabile, la cui produzione olre ad essere largamente insufficiente, inefficiente, costosa, è anche paradossalmente molto inquinante.
Risposte
"axpgn":
Scusami ma io vedo una contraddizione in questa affermazione ovvero ritieni che sia meglio lasciar perdere il nucleare basato sulla fissione perché ci vorrebbe troppo tempo però pensi sia giusto aspettare una tecnologia che forse non esisterà mai ...![]()
La contraddizione non c'è, ci può esser un errore di valutazione dello stato delle cose da parte mia (possibilissimo), ma non contraddizione.
Io penso semplicemente che non ha senso investire nel nucleare tradizionale, perché ritengo che molto probabilmente quando le centrali saranno operative e produttive saremo prossimi alla disponibilità del nucleare da fusione, e non mi pare abbia senso fare sforzi per avere una tecnologia pressoché già superata (con tutti i problemi del nucleare a fissione) al momento in cui quelle centrali diventano operative.
Ovvio che se l'orizzonte di poter avere centrali a fusione nella seconda metà di questo secolo è del tutto irrealistico è la tua posizione quella corretta, non si discute.
Non vedo contraddizioni da nessuna delle due parti.
Quindi la bilancia va da una parte o dall'altra a secondo di quanto si crede che il "nuovo" nucleare arrivi.
"@melia":
La centrale in costruzione nel sud della Francia è frutto di una collaborazione sovraeuropea, parte dei componenti sono testati in Giappone, qualcosina anche negli USA, mi pare. Del Giappone sono sicura.
Bene. Tanto meglio!
"Faussone":
Ben vengano pertanto le collaborazioni su scala sovranazionale e magari europea!
La centrale in costruzione nel sud della Francia è frutto di una collaborazione sovraeuropea, parte dei componenti sono testati in Giappone, qualcosina anche negli USA, mi pare. Del Giappone sono sicura.
Scusami ma io vedo una contraddizione in questa affermazione ovvero ritieni che sia meglio lasciar perdere il nucleare basato sulla fissione perché ci vorrebbe troppo tempo però pensi sia giusto aspettare una tecnologia che forse non esisterà mai ...
E nel "frattime" ?
È lunga e alternative (concrete non "wishful thinking") non ne vedo ...
Peraltro, a mio parere e penso di non sbagliarmi granché, in vent'anni (cioè per il 2040) è più che fattibile costruire 3/4 centrali da un paio di reattori da 1600 Mw, per almeno 10 Gw complessivi che produrrebbero circa 60/70 Twh all'anno ovvero un quinto/un quarto del fabbisogno elettrico, sostituendo del tutto il carbone, il petrolio e un po' di gas. (vent'anni=dieci per la costruzione + dieci in perdite di tempo).
Non ho voluto infierire
Allora gli esperti si sbilanciavano tranquillamente (e io gli credevo anche se ero decisamente più grande di te
anzi adesso che mi ci fai pensare, in quel periodo ho visto personalmente tutto il ciclo di produzione di lamiere per le centrali nucleari ed in particolare le fasi di controllo e collaudo
), oggi non promettono niente, neppure tra un secolo
Cordialmente, Alex

E nel "frattime" ?
È lunga e alternative (concrete non "wishful thinking") non ne vedo ...
Peraltro, a mio parere e penso di non sbagliarmi granché, in vent'anni (cioè per il 2040) è più che fattibile costruire 3/4 centrali da un paio di reattori da 1600 Mw, per almeno 10 Gw complessivi che produrrebbero circa 60/70 Twh all'anno ovvero un quinto/un quarto del fabbisogno elettrico, sostituendo del tutto il carbone, il petrolio e un po' di gas. (vent'anni=dieci per la costruzione + dieci in perdite di tempo).
"Faussone":
Altro che "per adesso", al tempo si pensava già avremmo avuto centrali a fusione da tempo a quest'ora!
Non ho voluto infierire

Allora gli esperti si sbilanciavano tranquillamente (e io gli credevo anche se ero decisamente più grande di te




Cordialmente, Alex
"axpgn":[/quote]
[quote="Faussone"]
Beato te che ci speri ancora![]()
All'inizio degli anni '80 si prevedeva la messa in funzione della prima centrale a fusione (un prototipo ma realmente funzionante) per ... adesso... ora siamo più o meno allo stesso punto, diciamo qualche metro più avanti
![]()
Ai tempi ne ero affascinato poi però mi è passata
E' esattamente quello che che intendevo: ricordo di quando facevo la prima o seconda media, a metà anni 80, una "ricerca" che avevo fatto sull'energia nucleare, avevo concluso con un paragrafo (lo ricordo come fosse ora

Altro che "per adesso", al tempo si pensava già avremmo avuto centrali a fusione da tempo a quest'ora!
...ma ci si arriverà ne sono ragionevolmente sicuro, sebbene si sia sottostimato lo sforzo tecnologico all'epoca ormai si hanno tutti gli strumenti per arrivarci e se la maggior parte degli specialisti sostiene che per la seconda a metà di questo secolo si avrà a disposizione il nucleare pulito non vedo perché si debba dubitarne.
Grazie per i link, li leggerò.
Resto per ora dell'idea che certamente puntare al nucleare per noi ha senso, ma piuttosto che sul "tradizionale", di generazione più o meno nuova, abbia molto più senso guardare all'energia nucleare dell'ormai veramente prossimo futuro.
"Faussone":
... il treno su quello lo abbiamo perso e tutta la tradizione e il know-how che avevamo acquisito è stato colpevolmente dissipato.
Non proprio tutto ...
"Faussone":
... E' quella una delle vere energie del futuro molto probabilmente, quindi dovremmo prepararci. ...
Beato te che ci speri ancora

All'inizio degli anni '80 si prevedeva la messa in funzione della prima centrale a fusione (un prototipo ma realmente funzionante) per ... adesso


Ai tempi ne ero affascinato poi però mi è passata

Nell'attesa, vai di combustibili fossili (pure il carbone c'è ancora e d'altronde fu il sostituto del nucleare, non c'erano grandi alternative) e importazione di nucleare

Tutti gli stati che dicono che usciranno dal nucleare chissà perché poi ci ripensano e spostano in là la scadenza

Cordialmente, Alex
EDIT: a completamento dell'articolo che ho linkato, qui quello che lo precede e qui quello che lo segue.
Da quello che posso capire io, non avrebbe molto senso ricominciare adesso in Italia con centrali nucleari a fissione, il treno su quello lo abbiamo perso e tutta la tradizione e il know-how che avevamo acquisito è stato colpevolmente dissipato.
Ha senso invece investire in ricerca verso il nucleare a fusione che prima o poi, nonostante la stima di quando si riuscirà a "acchiappare" questa tecnologia si sposti come la linea dell'orizzonte, prima o poi arriverà. E' quella una delle vere energie del futuro molto probabilmente, quindi dovremmo prepararci.
Ben vengano pertanto le collaborazioni su scala sovranazionale e magari europea!
Ha senso invece investire in ricerca verso il nucleare a fusione che prima o poi, nonostante la stima di quando si riuscirà a "acchiappare" questa tecnologia si sposti come la linea dell'orizzonte, prima o poi arriverà. E' quella una delle vere energie del futuro molto probabilmente, quindi dovremmo prepararci.
Ben vengano pertanto le collaborazioni su scala sovranazionale e magari europea!
A Padova ci stanno lavorando da 30 anni, adesso sono riusciti ad costruire un modellino in scala della centrale che sarà installata in Francia e stanno facendo esperimenti su quello.
Quindi comprensibile anche a eventuali alieni sbarcati sulla terra...
E' quasi commovente questa attenzione a persone lontane nel tempo e nello spazio che potrebbero imbattersi nel deposito.
Interessante questa notizia sulla centrale a fusione, non sapevo proprio che fosse possibile.

E' quasi commovente questa attenzione a persone lontane nel tempo e nello spazio che potrebbero imbattersi nel deposito.
Interessante questa notizia sulla centrale a fusione, non sapevo proprio che fosse possibile.
Ciao, ho letto che entro il 2030 inizieranno i lavori per un prototipo di centrale a fusione nucleare (in Francia mi pare), la seconda metà di questo secolo andrà a energia di fusione nucleare, ed auto elettriche, che bello.
Per quanto riguarda le attuali centrali a fissione, ho visto un documentario su un sito di deposito di rifiuti nucleari nel nord Europa, dove i problemi sono addirittura come riuscire a segnalare un pericolo in modo che chiunque possa riconoscerlo indifferentemente dalla lingua parlata o dalla cultura di provenienza, dato che i tempi di smaltimento viaggiano sui 2000 anni

Per quanto riguarda le attuali centrali a fissione, ho visto un documentario su un sito di deposito di rifiuti nucleari nel nord Europa, dove i problemi sono addirittura come riuscire a segnalare un pericolo in modo che chiunque possa riconoscerlo indifferentemente dalla lingua parlata o dalla cultura di provenienza, dato che i tempi di smaltimento viaggiano sui 2000 anni

Ne diamo anche uno di miliardi alla Chiesa Cattolica, per dire...
"Sergio":
2) necessità di chiudere le centrali più vecchie, prospettiva di costi e tempi proibitivi per adeguare le altre e per costruirne di nuove (circa 300 miliardi di euro come stima iniziale; v. qui - per i tempi e per i costi finali v. Olkiluoto), ...
"Proibitivi" è un aggettivo tuo? Perché non lo sono affatto

Quando ho letto "300 miliardi di euro" sono rimasto molto sorpreso

Poi leggo l'articolo (in francese che non conosco


Cordialmente, Alex
Anche io sono favorevole, certamente non mi piacciono centrali a carbone o simili. Ma le cose vanno fatte con profondo giudizio. Le centrali di oggi non hanno nulla che vedere con quelle di una volta, come sistemi di protezione, di allarme, di smaltimento ... non è in contraddizione con quello che ho detto nel primo post, cioè che non credo a un nucleare del tutto pulito, ho sempre una riserva da qualche parte.
Però, ora, chi si permette di dire agli italiani: sapete che c’è di nuovo? Facciamo una bella centrale elettrica a energia nucleare!
Però, ora, chi si permette di dire agli italiani: sapete che c’è di nuovo? Facciamo una bella centrale elettrica a energia nucleare!



Giusto per precisare alcune cose su Fukushima, ... [ot]... aggiungo che i sistemi ausiliari per la produzione di energia elettrica (necessari per far funzionare le attività vitali della centrale come lo spegnimento del reattore in caso di mancanza della "normale" alimentazione) erano posti a più di cinque metri sopra il livello del mare, perché questa era stata la previsione di sostanziale "sufficienza" in caso di tsunami ma il terremoto provocò un'onda alta quindici metri che allago tutto; da notare che nella centrale non si "ruppe" niente in seguito al maremoto però si spense "tutto".
In pratica, il disastro avvenne per un "banale" mancato funzionamento dei generatori di emergenza (pur dimensionati e posizionati correttamente, per le conoscenze dell'epoca e perfettamente funzionanti).
La centrale di Fukushima è stata una delle prime costruite al mondo (mi pare del 1971) ed anche per questo una delle poche ad avere un sistema di raffreddamento del reattore (in caso di malfunzionante dei servizi) di tipo attivo/forzato mentre successivamente le centrali nucleari furono provviste di sistemi di raffreddamento di tipo passivo (in caso di malfunzionamento) ovvero l'acqua per raffreddare gira "comunque" (non saprei dirvi come ma penso che Shackle sia in grado di spiegarlo benissimo
- Shackle, per evitare equivoci, non ti sto prendendo in giro, sono sicuro che tu sappia come funziona e molto meglio di me
)[/ot]
Cordialmente, Alex
P.S.: mi pare si sia capito che io sono favorevole all'uso dell'energia nucleare per la produzione di energia elettrica.
A chi volesse obiettare "allora fattela a casa tua", rispondo che mi va benissimo, non ho nessun problema.
L'unica cosa che chiederei in cambio (facoltativamente ma ben accetta
) sarebbe quella però di togliermi dalle scatole i termovalorizzatori, le discariche, le industrie chimiche, ecc. e pure le centrali a carbone che mi circondano e che fanno molti più danni di una centrale nucleare
In pratica, il disastro avvenne per un "banale" mancato funzionamento dei generatori di emergenza (pur dimensionati e posizionati correttamente, per le conoscenze dell'epoca e perfettamente funzionanti).
La centrale di Fukushima è stata una delle prime costruite al mondo (mi pare del 1971) ed anche per questo una delle poche ad avere un sistema di raffreddamento del reattore (in caso di malfunzionante dei servizi) di tipo attivo/forzato mentre successivamente le centrali nucleari furono provviste di sistemi di raffreddamento di tipo passivo (in caso di malfunzionamento) ovvero l'acqua per raffreddare gira "comunque" (non saprei dirvi come ma penso che Shackle sia in grado di spiegarlo benissimo


Cordialmente, Alex
P.S.: mi pare si sia capito che io sono favorevole all'uso dell'energia nucleare per la produzione di energia elettrica.
A chi volesse obiettare "allora fattela a casa tua", rispondo che mi va benissimo, non ho nessun problema.
L'unica cosa che chiederei in cambio (facoltativamente ma ben accetta


Scusami Shackle ma non ce l'ho con te, ho solo preso spunto per chiarire un paio di punti (e per evidenziare di come funzioni "l'informazione" dei media e "la percezione" della gente
Si, d’accordo, l’ho fatta breve parlando di referendum che di fatto ha portato al NO al nucleare in Italia. La costruzione della centrale di Montalto di Castro , se ricordo bene, fu sospesa proprio a seguito del risultato del referendum. Poi, l’informazione funziona ( o malfunziona...) come sappiamo purtroppo, ormai, in tutti i campi della vita sociale.
Per me sicurezza è sinonimo di competenza, è ovvio che però non ci sarà mai certezza!
L'incidente di Chernobyl e stato accertato che fu dovuto oltre che ad incompetenza, a negligenza, ed al non rispetto di normative per quanto riguarda i protocolli di sicurezza internazionali, quindi il fattore umano è stato determinante, diversa è la questione di Fukushima dove a provocare il disastro è stato un evento sismico che dando origine ad un onda anomala che ha messo fuori uso i dispositivi di spegnimento e sicurezza.
Sicurezza non significa solo competenza, non ci siamo. Ho lavorato una vita nel campo della sicurezza industriale e delle analisi avarie, e ti assicuro che c’è dell’altro, molto altro. Ma non voglio addentrarmi in un argomento che è molto vasto, per carità. Ti dico solo che quando succede un disastro, di qualsiasi natura esso sia, e qualcuno va sotto processo e viene condannato, in genere la condanna si basa su tre comportamenti ritenuti non adeguati dalla legge italiana: negligenza, imprudenza, imperizia. .
E un grave disastro avviene quasi sempre per un insieme di grandi concause, non valutate forse di primo acchito, ma alcune forse prevedibili, o “da prevedere” in base a tanti fattori e circostanze, per esempio quelle ambientali. Questa è la lezione che ho imparato: grandi avarie avvengono per un insieme di grandi cause. L’analisi delle avarie si fa proprio per questo: cercare di arrivare a scoprire tutte le cause, nei limiti del possibile. Per esempio, ecco una avaria grave di cui mi sono occupato:
http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnA ... 195500.php
IMHO, chi decide di costruire una centrale nucleare come Fukushima, vicino al mare, pensi che non “debba” anche mettere in conto la possibilità, vista la grande sismicità della zona, che si verifichi un evento“ eccezzziunale veramente!“ (Abatantuono...!) che porti a un super-disastro?
Ma non spetta a noi disquisire su Fukushima, qui. Io non mi reputo l’altezza. Perciò torniamo al tuo argomento di discussione. Che cosa pensi si debba fare in Italia ?
Per me sicurezza è sinonimo di competenza, è ovvio che però non ci sarà mai certezza!
L'incidente di Chernobyl e stato accertato che fu dovuto oltre che ad incompetenza, a negligenza, ed al non rispetto di normative per quanto riguarda i protocolli di sicurezza internazionali, quindi il fattore umano è stato determinante, diversa è la questione di Fukushima dove a provocare il disastro è stato un evento sismico che dando origine ad un onda anomala che ha messo fuori uso i dispositivi di spegnimento e sicurezza.
D'altronde è risaputo che per spegnere un reattore nucleare ci vuole del tempo, non è come spegnere la pentola che bolle sul fornello a gas.
L'incidente di Chernobyl e stato accertato che fu dovuto oltre che ad incompetenza, a negligenza, ed al non rispetto di normative per quanto riguarda i protocolli di sicurezza internazionali, quindi il fattore umano è stato determinante, diversa è la questione di Fukushima dove a provocare il disastro è stato un evento sismico che dando origine ad un onda anomala che ha messo fuori uso i dispositivi di spegnimento e sicurezza.
D'altronde è risaputo che per spegnere un reattore nucleare ci vuole del tempo, non è come spegnere la pentola che bolle sul fornello a gas.
"Shackle":
Oggi ricorre il decimo anniversario del grave incidente alla centrale nucleare di Fukushima, cercate gli articoli relativi sul web.
Oggi ricorre il decimo anniversario di un terremoto che fece quasi ventimila morti, però dal giorno successivo tutti parlano solo della centrale nucleare e non dello tsunami ...

"Shackle":
Nel 1987 gli italiani dissero No al nucleare.
Gli Italiani non hanno mai detto "NO al nucleare" con i referendum ma solo abrogato alcun norme "banali" su localizzazioni e compensazioni per costruzione centrali (e impedire all'ENEL di costruire centrali all'Estero

Inoltre i referendum (che sono SOLO abrogativi, è bene ribadirlo) non impediscono alcunché sul futuro, anche in merito agli stessi argomenti, sono solo scelte politiche (ovviamente legittime e altrettanto ovviamente discutibili).
Scusami Shackle ma non ce l'ho con te, ho solo preso spunto per chiarire un paio di punti (e per evidenziare di come funzioni "l'informazione" dei media e "la percezione" della gente ...

Cordialmente, Alex
È ovvio che dagli errori c’è sempre da imparare. Ma se vado in una centrale come Chernobyl e mi metto a smanettare, gli “errori” che vengono fuori non sono accidentali, a mio modesto avviso.
Molti parlano di “sicurezza “, mai come in questi giorni di pandemia: riapriamo in sicurezza, quel vaccino è sicuro...
Ma non si accorgono che stanno in realtà confondendo sicurezza con “certezza “, la quale in realtà non esiste.
Mi sai dare una definizione di “sicurezza “, quella che per te è la migliore ?
Molti parlano di “sicurezza “, mai come in questi giorni di pandemia: riapriamo in sicurezza, quel vaccino è sicuro...
Ma non si accorgono che stanno in realtà confondendo sicurezza con “certezza “, la quale in realtà non esiste.
Mi sai dare una definizione di “sicurezza “, quella che per te è la migliore ?
Scusa ma ti contraddici, come hai detto nessuna attività umana è esente da rischi, se oggi si può viaggiare in aereo con una certa tranquillità è dovuto purtroppo allo studio degli incidenti e delle tragedie del passato, il progresso purtroppo ha sempre funzionato così, poi magari uno può illudersi diversamente, ma questa è la realtà.
il progresso funziona così, in modo cinico, si prova, se va male, si ha la possibilità di studiare il modo di rimediare agli errori
Non sono d’accordo sul fatto che il progresso funzioni cosí. Studiare il modo di rimediare agli errori...facendo prima dei morti? No amico, questo non è progresso.
c'è la questione dello smaltimento dei rifiuti
hai detto niente! Non sanno più dove metterli.
Mi sembra però che tu faccia un discorso troppo a carattere generale, per “sentito dire”.
Nel 1987 gli italiani dissero No al nucleare. Era passato appena un anno dal disastro di Chernobyl. Ma certo, non è che gli italiani fossero più intelligenti di americani e francesi; forse più sensibili alla seduzione di chi diceva : nucleare = cancro.
Qui c’è qualcosa sul nucleare in Italia.
Adesso che cosa vorresti? Un altro referendum per la reintroduzione della produzione di energia nucleare?