E' matematizzabile e misurabile la BELLEZZA?

mariodic
:roll: Sappiamo tutti che l'unico modo per, diciamo così, misurare compartivamente la bellezza di un'opera d'arte, di una persona, di un teorema matematico, di una città, ecc., e quella di un'indagine demoscopica associata ad una scala di valori (numerica o no) entro cui far covergere i pareri del gruppo di persone invitato ad esprimersi.
La mia domanda è questa: al di là di detto approccio, è possibile pensare che si possano individuare indizi seri che conducano ragionevolmente verso una caratterizzazione scientifica di questa qualità che, in modo del tutto generale, chiamiamo bellezza? ;-)
Personalmente coltivo la convinzione che questo concetto possa associarsi, se non proprio identificarsi come l'altra faccia di una stessa medaglia, al concetto di conoscenza; se ciò fosse allora il viaggio verso la matematizzazione della bellezza potrebbe rendersi verosimile, se non già iniziato inconsapevolmente.
Chi si sente di esprimere un parere? :)

Risposte
Ale861
x è un valore soggettivo...
Allora, alla fine, parti pur sempre da un ipotesi soggettiva, ma la matematica non ha la funzione di oggettivare, cioè di rendere uguale per tutti la realtà che ci circonda? Se parti da un ipotesi soggettiva, poi, arrivi a diversi risultati, sarebbe come dire che 2=2 o 2=3 etc..

Sono, invece, molto d'accordo con giuseppe87. In fin dei conti, la matematica è il nostro modo di approcciarci al mondo, quindi siamo noi uomini a dare, in un certo senso, bellezza a ciò che ci circonda. Il problema è che si parte sempre da un dato soggettivo, la realtà, che può essere sempre interpretata ma mai oggettivata. Posso accettare che in un determinato periodo storico la matematica sia riconosciuta come essenziale criterio di bellezza, ma non perchè la bellezza sia matematizzabile, piuttosto perchè gli uomini la ritengono tale in quel particolare contesto.

giacor86
certo che è matematizzabile la bellezza, molto semplicemente anche direi: prendete un bastone. alla base mettete la foto di una discarica a abusiva, fate una tacca e scriveteci 0. poi andate in cima al bastone, metteteci una mia foto, fate una tacca e scriveteci 100. dopodichè dividete lo spazio compreso fra la discarica e me e fate 100 tacche e scrivete 1, 2, bla bla. ecco ora abbiamo costruito un bellezzometro. per sapere dove riporre qualunque altra cosa basta fare così:

y=100*e^(-1/sqr(x))

dove x è un valore soggettivo che voi date alla bellezza della cosa che osservate. il numero che vi verrà fuori corrisponde al suo valore di bellezza matematizzata. semplice no?
p.s. la funzione non è a caso.

giuseppe87x
Secondo me in natura la bellezza di per sè non esiste, è qualcosa legata alla mente dell'uomo e alla sua facoltà di stabilire relazioni e associazioni tra le cose.
Ad es un cane è attratto da una cagna perchè nella sua mente, l'immagine dell'animale genera una serie di meccanismi che rendono la cagna "piacevole" all'occhio del cane. Ma ovviamente all'uomo la cagna non piace perchè nella sua mente essa non da luogo agli stessi meccanismi.
Per quanto riguarda poi la bellezza della natura anche questa penso sia legata alla mente all'uomo. Ad esempio un fiocco di neve in genere "piace" perchè la sua simmetria trova una corrispondenza con le idee matematiche che caratterizzano la mente dell'uomo.
Ovviamente è solo un mio modesto parere.

Ale861
Caro mariodic
Io ti ripeto che matematizzare, o meglio, oggettivare la conoscenza è una cosa un pò impossibile.
Ti ho già spiegato che ammettendo un criterio metematico come reale trascenderemmo da quelle che sono le nostre possibilità. Dimmi, nel caso di una matematizzazione della bellezza, cosa sarebbe il brutto, oppure cosa sarebbe ciò che non abbiamo matematizzato. Nulla? Ma il nulla esiste?

Le indaggini demoscopiche non le metto in dubbio, ma sono davvero uguali per tutti? La statistica vale realmente allo stesso modo per tutti gli individui? Ce lo conferma la matematica stessa che basta un elemento per buttare all'aria una teoria, allora se tra 10000 persone una dice di preferire qualcos'altro il nostro modello se ne va gambe all'aria.
Scusa se introduco questi concetti un pò filosofici nel discorso, ma se ci rifletti alla fine è matematica anche questa.
Proviamo a guardare la cosa in questo modo:

Enunciato: l'essere è il non essere non è

Ora dimostrami che la bellezza esiste e che può essere oggettivata senza mai introdurre il nulla nel discorso.

mariodic
"Ale86":
Allora, soggettivismo e oggettivismo, falsità e verità...
Parmenide, unico filosofo mai esisto secondo alcuni, disse una cosa semplicissima: l'essere è il non essere non è. Tutto ciò che percepiamo attraverso i sensi, quindi, è pura falsità perchè l'unica verità sta nell'essere; se pensiamo alla ovvia distinzione che si fa tra un gatto ed un cane possiamo dimostrarne subito l'infondatezza sulla base dell'enunciato fondamentale, il gatto NON E' il cane, quindi cane è gatto non sono diversi perchè la diversità porrebbbe l'esistenza del non essere.
Ora, tornando alla matematizzazione della bellezza, essa è assolutamente inutile in quanto verrebbe comunque a porsi un problema di scissione tra ciò che non è matematico e ciò che lo è. Ricordiamo l'infondatezza del criterio Baconiano e che quindi non sarà mai nota all'uomo l'intera conoscenza dell' universo. Ciò implica la necessaria scissione per cui andremmo incontro all'incoerente crezaione del nulla.
Qualcuno potrebbe dissentire, potrebbe dire che infondo il nulla è ammissibile come concetto, ma ammettere il nulla vorrebbe dire ammettere l'infondatezza della matematica che si basa invece su una realtà ritenuta vasta però pur sempre indagabile.
Ergo, matematizzare la bellezza è come porre una funzione la quale funziona ottimemente in un modello astratto, e quindi privo di distinzioni tra nulla e essere, ma che finisce con lo scontrarsi con la realtà delle cose

Caro Ale86,
Il tuo interessante intervento trascende i limiti da me ipotizzati nell'aprire la discussione sulla matematizzabilità di qualità ritenute imponderabili come, per esempio, la bellezza. Che la bellezza possa essere misurata e, quindi, in qualche modo matematizzata, è molto più di una mera ipotesi per il semplice fatto che la sua quantificazione (almeno comparativa) da sempre avviene per via demoscopica. Un teorema matematico "A" può essere più bello di un altro "B" per un insieme combinato di motivi: uno di questi potrebbe essere, per esempio, che la dimostrazione di "A" sia caratterizzata da un più elevato rapporto, rispetto a "B", tra il mumero minimo di passaggi logici necessari al suo svolgimento e il numero dei postulati chiamati direttamente o indirettamente in causa. In questo esempio il numero dei passaggi della dimostrazione misurerebbe la "distanza" logica tra i postulati iniziali e la conclusione finale, mentre il numero dei postulati è un parametro che, se è piccolo, indica la "semplicità" della struttura di partenza della costruzione.

Ale861
Allora, soggettivismo e oggettivismo, falsità e verità...
Parmenide, unico filosofo mai esisto secondo alcuni, disse una cosa semplicissima: l'essere è il non essere non è. Tutto ciò che percepiamo attraverso i sensi, quindi, è pura falsità perchè l'unica verità sta nell'essere; se pensiamo alla ovvia distinzione che si fa tra un gatto ed un cane possiamo dimostrarne subito l'infondatezza sulla base dell'enunciato fondamentale, il gatto NON E' il cane, quindi cane è gatto non sono diversi perchè la diversità porrebbbe l'esistenza del non essere.
Ora, tornando alla matematizzazione della bellezza, essa è assolutamente inutile in quanto verrebbe comunque a porsi un problema di scissione tra ciò che non è matematico e ciò che lo è. Ricordiamo l'infondatezza del criterio Baconiano e che quindi non sarà mai nota all'uomo l'intera conoscenza dell' universo. Ciò implica la necessaria scissione per cui andremmo incontro all'incoerente crezaione del nulla.
Qualcuno potrebbe dissentire, potrebbe dire che infondo il nulla è ammissibile come concetto, ma ammettere il nulla vorrebbe dire ammettere l'infondatezza della matematica che si basa invece su una realtà ritenuta vasta però pur sempre indagabile.
Ergo, matematizzare la bellezza è come porre una funzione la quale funziona ottimemente in un modello astratto, e quindi privo di distinzioni tra nulla e essere, ma che finisce con lo scontrarsi con la realtà delle cose

mariodic
"cavallipurosangue":
Appunto essendo io convinto che la bellezza sia una cosa puramente oggettiva, credo che essa risieda nell'armonia, quindi ti do ragione, anche nella simmetria.
Poi a uno può piacere anche qualcosa che non perforza è bello. Quindi io non sono d'accordo su: non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace..
:-D Qualcuno, che non sono io, potrebbe aver arricciato il naso nel leggere che la bellezza sarebbe oggettiva piuttosto che soggettiva, perchè molti sono ancora gli oggettivisti anche nel mondo scientifico: questi, infatti, non negano l'esistenza di fenomeni soggettivi e perciò tengono separate le due categorie; dicono dunque, giustamente dal loro punto di vista filosofico, che la bellezza è "dell'oggetto", cioè, è oggettiva. Io, che sono soggettivista, non distinguo le due categorie perchè tutto è soggettivo.

Quanto al tema principale di questa discussione sulla eventuale possiilità di una matematizzazione della "bellezza", ho gia detto di credere che questa possibilità esiste; lo desumo dal fatto che le valutazioni demoscopiche (l'unico tipo di misurazione comparativa di cui si dispone) riguardo alla bellezza o bruttezza di persone ed altro, il numero dei voti degli intervistati o dei partecipanti alla votazione si concentra intorno a pochi oggetti di valutazione e si rarefà sul resto. Beninteso questo avviene solo se le persone o gli oggetti sottoposti a valutazione non abbiano subito una preselezione (come avviene per miss Italia) e quindi la curva di dispersione si appiattisce; la chiave del problema è, allora, da cercare molto a monte. :!:

eafkuor1
vi sembrerò un mostro, ma a me i tramonti non fanno un grande effetto (sarà che devo ancora crescere :D )

Giusepperoma2
beauty is in the eyes of the beholder


versione americana...

stellacometa
Secondo me una cosa può essere a mio parere bella anche se non lo è...Anche se poi questa mia affermazione richiama alla mente un altro discorso che è ancor più importante!!! Forse la bellezza non esiste! Che dite? Chi hai mai detto che alcuni vip della tv sono davvero belli? La maggioranza? Secondo me, parlando di persone, la bellezza sta nell'essere, nel saper vivere nel giusto modo!!! Mai sentito parlare di bellezza interiore??Io posso trovare in qualcosa o qualcuno un particolare mozzafiato che magari a qualcun altro sfugge!!! Un bel tramonto, un bel fiore ecc ecc...piacciono a tutti però non a tutti...
Concusione...la bellezza secondo me esiste nella misura in cui noi vogliamo che essa possa esistere!!!

Giusepperoma2
"non e' bello cio' che e' bello..."

e' stato gia' citato.

SE una cosa ti piace (da vedere) e' bella?

Se la risposta e' "si" e' esattamente il significato della frase citata

Se la risposta e' "non necessariamente" allora e' un altro discorso... me lo spiegate? E' un discorso che non capisco....

stellacometa
Uao..che parole commoventi ciclico!!! :smt089

ciclico
Non sono granché d'accordo con la netta suddivisione fatta da eakfuor sulla bellezza.

Mentre la bellezza di un'equazione (da me o non da me elaborata, che descriva o non un fenomeno fisico) non è da tutti riconoscibile e apprezzabile in quanto tale, la bellezza di un fiore, di un tramonto, di un minerale, di una cometa che sfreccia nel cielo è manifesto a tutti...... :D :D :D :D

Ho l'impressione che persino il matematico impertinente per eccellenza, P. Odifreddi, se ha l'occasione di posare lo sguardo su un campo di girasoli che ondeggiano al vento, non penserà che sono belli solo perché i semi di ogni fiore sono disposti seguendo la spirale logaritmica!! :-D :-D :-D

La bellezza di un panorama, di un fiore, di un tramonto o altro, è qualcosa che non è riconducibile a formule matematiche, ma è un qualcosa di intrinseco in noi con varie e soggettive sfumature.....per ognuno di noi la propria ragazza, il proprio ragazzo, la propria moglie o marito sono bellissimi ma.....chi di noi ha sposato la Arcuri, Costantino, Sharon Stone o quant'altro riesca a superare la soggetività e divenire il "bello oggettivo"??? :lol: :lol: :lol:

mariodic
"stellacometa2003":
Sono d'accordo...però nonostante mi piaccia la Matematica sono più propensa al secondo punto!!! :wink:
:) Non credo che si possa parlare di bellezza razionale o irrazionale, così facendo e ammesso che qui volessimo trovare una soluzione al problema della matematizzazione della bellezza, non faremmo altro che allontanarci dalla strada della soluzione.
Quanto alla questione della soggettività o meno della bellezza, messa avanti dagli amici di di questa discussione, la mia posizione è quella del soggettivista che afferma la unicità dell'Osservatore :!: :oops: .
Ritengo, ad ogni modo, che la ricerca di una via che vada verso la matematizzazione di concetti come, appunto, la bellezza, ma anche dell'amore e di altri concetti analoghi, richieda almeno un primo passo fondamentale che è la ricerca di grandezze fisiche misurabili che possano essere considerate come diversa, diciamo così, "forma allotropica" dell'entità che non sappiamo misurare; per esempio, sono convinto che l'amore (nella sua accezione più generale) non sia altro che l'altra "forma allotropica" della "Conoscenza" che è una grandezza, quest'ultima, di cui, in qualche modo, anche se con difficoltà, conosciamo alcuni criteri di misurarazione che investono almeno alcuni suoi aspetti. Ci sarebbe un secondo passo, questo veramente cruciale, si tratterebbe di una riverifica filosofica dei processi di approccio all'osservazione scientifica che tenga pienamente conto della sostanzialità dell'Osservatore come struttura onnivalente nell'universo.

:D Ecco alcune domande tipo che credo opportuno porsi per iniziare affrontare il tema riguardante un particolare tipo di bellezza che mi sembra meno arduo da affrontare:

-Quando una equazione matematica, non da me elaborata, è bella?

-Quando una equazione matematica che descriva un fenomeno fisico non da me elaborata, è bella?

-Quando una equazione matematica, da me elaborata, è bella?

-Quando una equazione matematica che descriva un fenomeno fisico da me elaborata, è bella? :wink:

stellacometa
Sono d'accordo...però nonostante mi piaccia la Matematica sono più propensa al secondo punto!!! :wink:

eafkuor1
bellezza razionale: la matematica (simmetria, struttura, ordine, regolarità)

bellezza irrazionale: un fiore, un tramonto ecc..

(personalmente sono molto piu' sensibile al primo tipo..)

stellacometa
"eafkuor":
esistono due tipi di bellezza: quella razionale e quella irrazionale :smt091


Spiegati meglio....

eafkuor1
esistono due tipi di bellezza: quella razionale e quella irrazionale :smt091

cavallipurosangue
Si capisco che cosa dici, ma per me "bellezza" ha un significato diverso dal comune. Non significa appunto ciò che ritengo bello, ma ciò che è armonico ed equilibrato.
Ecco per me la bellezza è nell'equilibrio. Detto ciò non significa che qualcosa deve necessariamente piacere a tutti perchè è bello. Spesso ci piace qualcosa perchè siamo attratti dalla cosa o dalla persona, cosa che secondo me c'entra poco con la bellezza oggettiva. Ma è solo la mia opinione.

stellacometa
" non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.."

Io invece sono daccordissimo con questa esclamazione...non sempre tutto ciò che piace alla massa pice anche noi, non credete?

"In parole povere, chi ha il viso più simmetrico risulta anche più bello"

Non è sempre così...ormai si è influenzati da uno standard a cui se non ci si rispecchia si po stare frischi!! Ma se è così, allora, dove è andata a finire la bellezza della diversità!!!?????

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