E' importante sapere il nome delle cose?
Ciao a tutti, sono un neoiscritto (matricola) universitaria, purtroppo il mio percorso di studio della matematica è iniziato tardi e non con poche lotte in famiglia. Provengo da una famiglia di amanti delle culture umanistiche e sono un po' la "pecora nera", infatti vengo da un classico in cui davvero ho studiato a malapena cose base.
Per questo negli ultimi anni ho deciso di fare da me e ho iniziato a leggere cose di vario tipo partendo da testi liceali e poi giungendo ad alcuni universitari nell'ultimo anno. Ho fatto un po' l'errore di iniziare dalla fisica e solo negli ultimi 6 mesi ho appreso e letto analisi, però mi manca molto e penso migliorerò nelle lezioni.
Rimanendo nel senso del topic, il punto è che sento di non avere forse solide basi (ma molto base), faccio un piccolo esempio stupido: sicuramente so tutte le proprietà delle proporzioni, però fino a qualche giorno fa non ricordavo assolutamente che si chiamassero medi, estremi, proprietà del comporre scomporre... eppure le sapevo tutte.
Oppure classificare una equazione di secondo grado monomia, pura spuria eppure "quella cosa" si risolve così so dirlo.
Mi rendo conto sia una domanda da scemo, però mi chiedo se queste mancanze si faranno sentire, perché sono tutte cose che ho imparato a modo mio e sicuramente non verranno riprese all'università e mi fanno sentire con una marcia in meno. Ripeto, io ho ripreso tutto il programma di anni e anni da solo, però temo di essere meno di uno che sa tutte queste definizioni e nomi a menadito (come fate a ricordarli, sono davvero molti e una volta capiti si sanno utilizzare mai nomi si perdono) e quindi mi chiedo come fare a "recuperare" e nello stesso tempo stare al passo, anche perché per quando mi sforzi la pura e spuria me la dimentico sempre
, per dire.
Spero in un confronto con voi, mi piacerebbe parlarne.
Per questo negli ultimi anni ho deciso di fare da me e ho iniziato a leggere cose di vario tipo partendo da testi liceali e poi giungendo ad alcuni universitari nell'ultimo anno. Ho fatto un po' l'errore di iniziare dalla fisica e solo negli ultimi 6 mesi ho appreso e letto analisi, però mi manca molto e penso migliorerò nelle lezioni.
Rimanendo nel senso del topic, il punto è che sento di non avere forse solide basi (ma molto base), faccio un piccolo esempio stupido: sicuramente so tutte le proprietà delle proporzioni, però fino a qualche giorno fa non ricordavo assolutamente che si chiamassero medi, estremi, proprietà del comporre scomporre... eppure le sapevo tutte.
Oppure classificare una equazione di secondo grado monomia, pura spuria eppure "quella cosa" si risolve così so dirlo.
Mi rendo conto sia una domanda da scemo, però mi chiedo se queste mancanze si faranno sentire, perché sono tutte cose che ho imparato a modo mio e sicuramente non verranno riprese all'università e mi fanno sentire con una marcia in meno. Ripeto, io ho ripreso tutto il programma di anni e anni da solo, però temo di essere meno di uno che sa tutte queste definizioni e nomi a menadito (come fate a ricordarli, sono davvero molti e una volta capiti si sanno utilizzare mai nomi si perdono) e quindi mi chiedo come fare a "recuperare" e nello stesso tempo stare al passo, anche perché per quando mi sforzi la pura e spuria me la dimentico sempre

Spero in un confronto con voi, mi piacerebbe parlarne.
Risposte
"@melia":
Non le mie.
Chiaramente ghira non ha mai dovuto insegnare in classi con difficoltà, dove il dare un nome alle cose è il primo passo del procedimento risolutivo. Parlo di classi o studenti con vere difficoltà tipo studenti dei professionali o studenti con lieve ritardo e programmazione per obiettivi minimi, cioè ragazzi che hanno necessità di imparare un procedimento invece di capirlo e ricostruirselo da soli alla bisogna.
No, certo, ma la mia non voleva essere comunque una critica a chi sa quei nomi "base" o agli insegnanti che possono anche pretenderli dai propri alunni. Piuttosto era, al contrario, una critica a me stesso che non li so per come ho studiato o forse per come sono fatto e questa cosa mi strugge.
Grazie per la tua riflessione @melia

"@melia":
Chiaramente ghira non ha mai dovuto insegnare in classi con difficoltà
Mentre questo è vero, è anche vero, più semplicemente, che ghira non aveva mai visto medi, estremi, pure, spurie ecc. fino a .. boh, magari al massimo un paio di anni fa. (Avevo detto "pochi mesi" ma non saprei dire esattamente.)
"mattiuzzobis":
[quote="ghira"]
Per la cronaca ho una laurea e un master in matematica e fino a pochi mesi fa non avevo mai sentito parlare di medi, estremi, monomia, pura o spuria. E non avevo mai visto ":" usato per la divisione.
Grazie mille per la tua risposta

Non le mie.
Chiaramente ghira non ha mai dovuto insegnare in classi con difficoltà, dove il dare un nome alle cose è il primo passo del procedimento risolutivo. Parlo di classi o studenti con vere difficoltà tipo studenti dei professionali o studenti con lieve ritardo e programmazione per obiettivi minimi, cioè ragazzi che hanno necessità di imparare un procedimento invece di capirlo e ricostruirselo da soli alla bisogna.
"gio73":
https://youtu.be/lFIYKmos3-s
L opinione di Feynman
Molto bello

"ghira":
[quote="mattiuzzobis"]sicuramente so tutte le proprietà delle proporzioni, però fino a qualche giorno fa non ricordavo assolutamente che si chiamassero medi, estremi, proprietà del comporre scomporre... eppure le sapevo tutte.
Oppure classificare una equazione di secondo grado monomia, pura spuria eppure "quella cosa" si risolve così so dirlo.
Per la cronaca ho una laurea e un master in matematica e fino a pochi mesi fa non avevo mai sentito parlare di medi, estremi, monomia, pura o spuria. E non avevo mai visto ":" usato per la divisione.[/quote]
Grazie mille per la tua risposta

"marco2132k":
That which we call supporto di una funzione by any other name would smell as sweet.

Comunque, marco2132, hai ragione per quanto riguarda i teoremi, anche a me è capitato di non riconoscere i teoremi perché gli davano un nome diverso da quello che conoscevo.
Poi bisognerebbe vietare di chiamare tutte le cose 'di Cauchy', in Analisi si chiama tutto 'di Cauchy', finché Cauchy muore e ce ne liberiamo...
"marco2132k":
That which we call supporto di una funzione by any other name would smell as sweet.
Se ti capiscono

Con una rosa è più facile ...
"gabriella127":
Dalla Antologia del Pessimo Filosofo:
Nomina sunt consequentia rerum (Giustiniano).
Al contrario:
That which we call a rose by any other name would smell as sweet (Giulietta).
That which we call supporto di una funzione by any other name would smell as sweet.
Comunque è importante quello che hi scritto su! Se all'orale di, fai, analisi 1, dici a chi hai davanti una cosa tipo "eh sì questo vale per il teorema di Gauss", ma l*i ha in mente un teorema di Gauss diverso da quello che intendi tu e ti corregge, rischi di andare in panico.

Be' sì, hai ragione, mutatis mutandis è la citazione latina più amata dai liceali nostrani.

"gabriella127":
Dalla Antologia del Pessimo Filosofo:
Nomina sunt consequentia rerum (Giustiniano).
Al contrario:
That which we call a rose by any other name would smell as sweet (Giulietta).
Un parziale ot, spero sarò perdonato.
gabriella mi ha fatto venire in mente una vecchia battuta fatta qui tempo fa (i più "vecchi" se la ricorderanno) sul confronto anglosassoni vs latini.
Visto che in quanto riportato da gabriella sembrano vincere gli anglosassoni cerchiamo di pareggiare.
Ricordiamoci che la parola mutande deriva dal latino mutanda (gerundivo che si traduce con "cose da cambiarsi"), mentre il corrispettivo inglese è underwear o underpants (che si tradurrebbero letteralmente con "si indossa sotto" e con "sotto pantaloni").
Siamo più igenici noi latini no?

Quindi è vero che i nomi non cambiano le cose, ma un poco sì tutto sommato

Dalla Antologia del Pessimo Filosofo:
Nomina sunt consequentia rerum (Giustiniano).
Al contrario:
That which we call a rose by any other name would smell as sweet (Giulietta).
Nomina sunt consequentia rerum (Giustiniano).
Al contrario:
That which we call a rose by any other name would smell as sweet (Giulietta).

"ghira":
[quote="mattiuzzobis"]sicuramente so tutte le proprietà delle proporzioni, però fino a qualche giorno fa non ricordavo assolutamente che si chiamassero medi, estremi, proprietà del comporre scomporre... eppure le sapevo tutte.
Oppure classificare una equazione di secondo grado monomia, pura spuria eppure "quella cosa" si risolve così so dirlo.
Per la cronaca ho una laurea e un master in matematica e fino a pochi mesi fa non avevo mai sentito parlare di medi, estremi, monomia, pura o spuria. E non avevo mai visto ":" usato per la divisione.[/quote]
Si può leggere questo commento in due modi.
"mattiuzzobis":
sicuramente so tutte le proprietà delle proporzioni, però fino a qualche giorno fa non ricordavo assolutamente che si chiamassero medi, estremi, proprietà del comporre scomporre... eppure le sapevo tutte.
Oppure classificare una equazione di secondo grado monomia, pura spuria eppure "quella cosa" si risolve così so dirlo.
Per la cronaca ho una laurea e un master in matematica e fino a pochi mesi fa non avevo mai sentito parlare di medi, estremi, monomia, pura o spuria. E non avevo mai visto ":" usato per la divisione.
"mattiuzzobis":
se non ricordare il nome di quelle proprietà potesse essere normale o no
Mi pare normale, anzi direi sano


"alterbi":
Secondo me si è un po' usciti dal tracciato della richiesta inizale, che gabriella127 ha più centrato. Chiedeva se fosse possibile non ricordare cose base come "spuria" o della geometria liceale anche per un laureato e siamo arrivati alla topologia.
Comunque credo possa succedere, qualcosa si può sempre scordare dopotutto
Sì, in effetti il mio era riferito a cose elementari perché paradossalmente lecose più complesse mi rimangono. Era una domanda sul sentirmi un po' da meno non avendo avuto la base iniziale data dalla scuola. Il chiedersi se non ricordare il nome di quelle porprietà potesse essere normale o no: per quello dicevo marcia in meno
Poi vabbé, poco male, il discorso si è di molto ampliato rimanendo di più ampio respiro ed è molto interessante.

L'attenzione ai nomi in matematica non è diversa da quella di ogni altro settore. Per alcune cose è sufficiente saper usare gli strumenti, altre volte è invece utile sapere i nomi. Similmente ad altri settori, comunque, la padronanza dei nomi (ovvero la loro conoscenza insieme al saperli usare) serve anche per dimostrare ad altri la propria padronanza dell'argomento stesso e permette una comunicazione più rapida ed efficace (sempre che il termine stesso sia sufficientemente conosciuto e condiviso). Questo aspetto diventa fondamentale quando ci si trova a fare interrogazioni o colloqui di lavoro.
Ci sono ambiti in cui i nomi sono più importanti: pensa ad un chirurgo che sta operando e chiede un qualche strumento; non può certo girarsi e puntare lo strumento in questione.
Ci sono ambiti in cui i nomi sono più importanti: pensa ad un chirurgo che sta operando e chiede un qualche strumento; non può certo girarsi e puntare lo strumento in questione.
Sapere il nome delle cose è molto importante. Ci sono àmbiti tecnici dove è assolutamente necessario, pensate per esempio alla medicina: avete mai provato a leggere il referto di una Tac? Un medico lo capisce, io no, devo farmelo spiegare. E se parliamo di qualunque settore, ognuno ha parole della comune lingua (italiano per noi) ma la maggior parte dei termini è di tipo specialistico, che bisogna imparare, capire e riconoscere all’istante. Ma è qualcosa che si impara col tempo e con la pratica. Se dico a Faussone: passami il mezzo marinaro, mi aspetto che faccia una certa cosa.
Non si può non sapere i nomi fondamentali del proprio settore , chiaro.
Non si può non sapere i nomi fondamentali del proprio settore , chiaro.
Potrei aver esagerato, ma ho portato un esempio. matiuzzobis afferma di essere una neomatricola: pur lamentando carenze su cose di base dal liceo, fra un po' vivrà diverse esperienze all'università. In alcuni ambiti ci sono tanti nomi da ricordare, in altri casi è molto meglio sapere di cosa tratta quella determinata cosa. Ovvio che si può scordare qualche termine.
Rileggendo il post iniziale, io consiglierei (e questo parere può esssere cestinato) di prepararsi a vivere la nuova esperienza universitaria, visto che nessuno ti chiederà i nomi dei termini di una proporzione, la classificazione delle equazioni di secondo grado... Dopo tutto un liceo per matematica prevede l'acquisizione di tecniche di base di risoluzione, di «saper fare certe cose». Per l'università dal liceo ti porti come si risolvono equazioni e disequazioni di vario tipo e sistemi, e penso basti; per il resto parti davvero da zero, e non ha così senso mettersi ansia sull'avere qualche marcia in meno rispetto il collega che viene da un liceo scientifico.
Comunque l'esperienza che uno vive insegna tante cose, e uno capisce camminando come fare... E questo sarà tempo ben speso, non sprecato, perché starai pur sempre imparando.
Rileggendo il post iniziale, io consiglierei (e questo parere può esssere cestinato) di prepararsi a vivere la nuova esperienza universitaria, visto che nessuno ti chiederà i nomi dei termini di una proporzione, la classificazione delle equazioni di secondo grado... Dopo tutto un liceo per matematica prevede l'acquisizione di tecniche di base di risoluzione, di «saper fare certe cose». Per l'università dal liceo ti porti come si risolvono equazioni e disequazioni di vario tipo e sistemi, e penso basti; per il resto parti davvero da zero, e non ha così senso mettersi ansia sull'avere qualche marcia in meno rispetto il collega che viene da un liceo scientifico.
Comunque l'esperienza che uno vive insegna tante cose, e uno capisce camminando come fare... E questo sarà tempo ben speso, non sprecato, perché starai pur sempre imparando.
Secondo me si è un po' usciti dal tracciato della richiesta inizale, che gabriella127 ha più centrato. Chiedeva se fosse possibile non ricordare cose base come "spuria" o della geometria liceale anche per un laureato e siamo arrivati alla topologia.
Comunque credo possa succedere, qualcosa si può sempre scordare dopotutto
Comunque credo possa succedere, qualcosa si può sempre scordare dopotutto

Ricordiamo che è lo stesso Manetti di "Luana la bebisitter"