Dottorato sì o no? Chiedo aiuto a voi
Ciao a tutti, spero sia il thread corretto, in caso contrario mi scuso con i moderatori, sono all’ultimo anno della magistrale di ing. delle telecomunicazioni, sto valutando di fare un dottorato in campi elettromagnetici/antenne/radar. Sono interessato solo alla ricerca e non alla carriera accademica, quindi dopo il dottorato cercherei un lavoro nella ricerca appunto, ma unico vincolo è restare in Italia, è possibile oppure sarà una perdita di tempo? Qualcuno ha fatto un percorso simile? In generale il dottorato in Italia quanto è spendibile?
Il campo relativo a antenne, campi e radar com'è? Sia in termini di ricerca sia in termini di lavoro? Ho la sensazione che sia la nicchia della nicchia e non so se questo sia un bene o un male.
Qualsiasi feedback sarà utile, grazie
Il campo relativo a antenne, campi e radar com'è? Sia in termini di ricerca sia in termini di lavoro? Ho la sensazione che sia la nicchia della nicchia e non so se questo sia un bene o un male.
Qualsiasi feedback sarà utile, grazie
Risposte
"xXStephXx":
Non conosco il settore ma, da quel che ho visto io, se hai la certezza assoluta del lavoro che vuoi fare e hai la possibilità di accedere ad una posizione entry-level con la magistrale probabilmente tra 3 anni starai già ad un livello un po' più alto di quello a cui si può accedere direttamente con un dottorato.
Di contro però col dottorato puoi permetterti di avere le idee meno chiare. Cioè, puoi applicare in più settori diversi dicendo che ancora non ne sai moltissimo ma hai un dottorato, e magari riesci a farti abbuonare 2-3 anni di esperienza lavorativa su scala più larga.
Non so però quanto possa essere visto come esperienza lavorativa, il dottorato in università da quanto ho letto in giro è visto poco come lavoro vero e proprio e questo mi spaventa, cioè uscire dal dottorato e fare un lavoro che si può fare anche solo con la laurea magistrale.
Che tu sappia il dottorato permette una crescita maggiore lavorativamente parlando? Permette di accedere a certe posizioni in Italia oppure si è visti come troppo qualificati?
Non conosco il settore ma, da quel che ho visto io, se hai la certezza assoluta del lavoro che vuoi fare e hai la possibilità di accedere ad una posizione entry-level con la magistrale probabilmente tra 3 anni starai già ad un livello un po' più alto di quello a cui si può accedere direttamente con un dottorato.
Di contro però col dottorato puoi permetterti di avere le idee meno chiare. Cioè, puoi applicare in più settori diversi dicendo che ancora non ne sai moltissimo ma hai un dottorato, e magari riesci a farti abbuonare 2-3 anni di esperienza lavorativa su scala più larga.
Di contro però col dottorato puoi permetterti di avere le idee meno chiare. Cioè, puoi applicare in più settori diversi dicendo che ancora non ne sai moltissimo ma hai un dottorato, e magari riesci a farti abbuonare 2-3 anni di esperienza lavorativa su scala più larga.
Ti posso rispondere sulla prima domanda: no. Ad oggi esiste una sola posizione accademica permanente, ovvero quella del professore (declinata in due fasce, associato e ordinario, ma come ruolo è uno solo). Assegni e post doc sono posizioni temporanee che non puoi tenere troppo a lungo. In ogni caso le missioni principali di un professore universitario sono la ricerca e l'insegnamento, ed è la posizione lavorativa per eccellenza se uno vuol fare ricerca ai massimi livelli, oltre che avere un posto al CNR, in quel caso non hai obbligo di insegnamento.
Innanzitutto ti ringrazio per la risposta, a questo punto però mi sorge un'altra domanda, è possibile fare ricerca anche in ambito accademico senza essere professore? L'unica opzione sarebbe quella di "vivere", per così dire, di assegni di ricerca annuali o di tot anni?
Ho editato il posto iniziale, ma aggiungo anche qua, il dottorato in italia quanto può essere spendibile lavorativamente parlando? Ha senso? Ovviamente se qualcuno conosce questo ambito e mi porta una testimonianza sarebbe ottimo, ma è utile anche avere testimonianze di ambiti simili e/o diversi.
Ringrazio ancora per la risposta.
Ho editato il posto iniziale, ma aggiungo anche qua, il dottorato in italia quanto può essere spendibile lavorativamente parlando? Ha senso? Ovviamente se qualcuno conosce questo ambito e mi porta una testimonianza sarebbe ottimo, ma è utile anche avere testimonianze di ambiti simili e/o diversi.
Ringrazio ancora per la risposta.
Non conosco nello specifico quel settore però credo che fare ricerca senza essere in università (o CNR) sia molto difficile, almeno se la vuoi fare ad un alto livello scientifico. Ci sono realtà aziendali e/o industriali in cui puoi fare della ricerca ma mai come quella che faresti in ambito accademico.