Dottorandi sempre più morti di fame...
Come al solito ho delle nuove bellissime notizie!
http://www.coordinamentouniversitario.i ... &Itemid=61
http://www.coordinamentouniversitario.i ... &Itemid=61
Risposte
Ciao,
dato che la discussione ha una certa presa continuo dicendo che son d'accordo con Gugo.
Il mito rivoluzionario ultimamente ha veramente rotto, è troppo semplice gridare alla sommossa popolare, purtroppo c'è gente che per protestare sia è data fuoco...forse vale mille volte di più di qualche schiamazzo.
Ammessa anche l'ipotesi "rivoluzionaria" questo significherebbe che lo stato cessa di esistere insieme ai nostri diritti indi per cui: se io sono più forte di te mi prendo la tua casa, tua moglie e i tuoi figli e nessuno può dire nulla...
Tornando al discorso del fanc...azzismo, purtroppo in Italia è ben radicato quello spirito assistenziale che permette un certo stato di benessere anche a chi ha (e chi sa fare) "di meno" ma che è sfociato nel completo libertinaggio di tutti quelli che se ne approfittano.
Purtroppo come evidenzia Gugo la spendibilità sul mercato del lavoro di chi esce dalla PA è abbastanza bassa (oggi poi è quasi inesistente per tutti), però ovviamente questo non giustifica il fatto che non ci siano controlli che intacchino alla fine (cito) "la retribuzione, le ferie ed i vari benefit dei dipendenti della PA".
Come diceva qualcuno: "tra amici e tra parenti nun se fanno complimenti".
dato che la discussione ha una certa presa continuo dicendo che son d'accordo con Gugo.
Il mito rivoluzionario ultimamente ha veramente rotto, è troppo semplice gridare alla sommossa popolare, purtroppo c'è gente che per protestare sia è data fuoco...forse vale mille volte di più di qualche schiamazzo.
Ammessa anche l'ipotesi "rivoluzionaria" questo significherebbe che lo stato cessa di esistere insieme ai nostri diritti indi per cui: se io sono più forte di te mi prendo la tua casa, tua moglie e i tuoi figli e nessuno può dire nulla...
Tornando al discorso del fanc...azzismo, purtroppo in Italia è ben radicato quello spirito assistenziale che permette un certo stato di benessere anche a chi ha (e chi sa fare) "di meno" ma che è sfociato nel completo libertinaggio di tutti quelli che se ne approfittano.
Purtroppo come evidenzia Gugo la spendibilità sul mercato del lavoro di chi esce dalla PA è abbastanza bassa (oggi poi è quasi inesistente per tutti), però ovviamente questo non giustifica il fatto che non ci siano controlli che intacchino alla fine (cito) "la retribuzione, le ferie ed i vari benefit dei dipendenti della PA".
Come diceva qualcuno: "tra amici e tra parenti nun se fanno complimenti".
Lasciando da parte le solite cazzate rivoluzionarie, che ormai ogni tre giorni vengono agitate sul forum*, mi vorrei ricollegare al discorso di seven che rispondeva alla domanda di lisdap.
Quando ho citato la "legge" intendevo quanto segue.
I lavoratori della PA (pubblica amministrazione) in effetti non hanno un "mercato del lavoro" vero e proprio: insomma, una volta licenziati della PA, non è che possono riciclare le proprie esperienze altrove. Cosa che non accade, ad esempio, con un operaio specializzato, il quale se licenziato da un'azienda può sempre essere assunto da un'altra (almeno in linea di principio, eh!).
Pertanto è normale che i dipendenti della PA debbano essere tutelati un po' più degli altri (e quindi ecco spiegato perchè i sindacati hanno sempre avversato l'ipotesi di licenziamenti più flessibili nella PA).
Quindi, la cosa da fare non è e non può essere cacciare questa gente dagli uffici (anche perchè, ci scommetto, verrebbe presto rimpiazzata da giovani della stessa pasta), ma costringere i dipendenti a rendersi utili ed a lavorare.
Per come la vedo io, potrebbe essere molto utile valutare l'introduzione di indicatori di operosità ai quali legare la retribuzione, le ferie ed i vari benefit dei dipendenti della PA.
Tuttavia, sono convinto che appena si introducessero tali indicatori, verrebbe fatto di tutto per snaturarli... Come sta succedendo per le valutazioni ANVUR (che, fatte a livello universitario, sono delle cazzate colossali; anche qui, sarebbe molto meglio farle soprattutto a livello personale, per valutare una quota degli stipendi del personale docente e ricercatore dell'università).
__________
* Mi ricordo che le stesse cose le diceva alvinlee riguardo al governo Berlusconi, che ci voleva la sollevazione popolare... Ma poi Silvio è stato fatto fuori dalle banche d'affari.
Quando ho citato la "legge" intendevo quanto segue.
I lavoratori della PA (pubblica amministrazione) in effetti non hanno un "mercato del lavoro" vero e proprio: insomma, una volta licenziati della PA, non è che possono riciclare le proprie esperienze altrove. Cosa che non accade, ad esempio, con un operaio specializzato, il quale se licenziato da un'azienda può sempre essere assunto da un'altra (almeno in linea di principio, eh!).
Pertanto è normale che i dipendenti della PA debbano essere tutelati un po' più degli altri (e quindi ecco spiegato perchè i sindacati hanno sempre avversato l'ipotesi di licenziamenti più flessibili nella PA).
Quindi, la cosa da fare non è e non può essere cacciare questa gente dagli uffici (anche perchè, ci scommetto, verrebbe presto rimpiazzata da giovani della stessa pasta), ma costringere i dipendenti a rendersi utili ed a lavorare.
Per come la vedo io, potrebbe essere molto utile valutare l'introduzione di indicatori di operosità ai quali legare la retribuzione, le ferie ed i vari benefit dei dipendenti della PA.
Tuttavia, sono convinto che appena si introducessero tali indicatori, verrebbe fatto di tutto per snaturarli... Come sta succedendo per le valutazioni ANVUR (che, fatte a livello universitario, sono delle cazzate colossali; anche qui, sarebbe molto meglio farle soprattutto a livello personale, per valutare una quota degli stipendi del personale docente e ricercatore dell'università).
__________
* Mi ricordo che le stesse cose le diceva alvinlee riguardo al governo Berlusconi, che ci voleva la sollevazione popolare... Ma poi Silvio è stato fatto fuori dalle banche d'affari.
Vorrei solo far notare che licenziare in massa tutti gli impiegati statali nullafacenti (per quanto lo meriterebbero) forse, non è una buona idea. Così facendo si creerebbe una massa enorme di disoccupati e si infliggerebbe un duro colpo alla già malandata economia italiana.
Il problema, forse, non è così semplice.
Il problema, forse, non è così semplice.
Allora mi dispiace, secondo me l'unica soluzione è la violenza e la ribellione. Le rivolte ci sono sempre state, quindi non vedo perchè non debbano essercene in futuro.
Quando i camionisti a Febbraio si sono ribellati e hanno bloccato mezza italia hanno fatto benissimo, è con le maniere forti spesso che si ottengono risultati.
Quando i camionisti a Febbraio si sono ribellati e hanno bloccato mezza italia hanno fatto benissimo, è con le maniere forti spesso che si ottengono risultati.
"lisdap":
[quote="gugo82"]
La verità è che purtroppo non si può tagliare dove si vorrebbe perchè la legge non lo consente.
Non ho competenze nel campo della giurisprudenza, ma mi chiedo: se la legge è sbagliata, si rivela poco efficiente ecc..., non si può modificare?[/quote]
La legge la fa chi ha il potere, a suo vantaggio.
La legge è sbagliata, ma non c'è un concetto assoluto di giusto o sbagliato.. sbagliato per chi?
Vallo a chiedere al parente (nessun riferimento personale) che è entrato raccomandato a lavorare in comune
e che non combina nulla.. chiedigli se per lui è sbagliato..
Se certe cose rimangano tali, vuol dire che c'è sempre una parte con più o meno potere a cui fa comodo che le cose non cambino.
"gugo82":
La verità è che purtroppo non si può tagliare dove si vorrebbe perchè la legge non lo consente.
Non ho competenze nel campo della giurisprudenza, ma mi chiedo: se la legge è sbagliata, si rivela poco efficiente ecc..., non si può modificare?
Piccola precisazione: io non mi considero affatto un eroe, visto che anche io mi adeguo passivamente al sistema, purtroppo. Interessante la risposta di gugo82.
@entrambi i moderatori,
"eroi" di questo millennio,in qualità d'Insegnanti Universitari,iniziato col disinvestimento dei "poteri forti" nella Cultura
(e se a qualcuno dei due non piacessero le definizioni,
spero me le passi in omaggio all'idea che siamo pure quanto l'Altro vede in noi..).
Le vostre opinioni sembran divergere,ma a mio avviso non è così;
tendono entrambe all'idea che questo Paese ha "solo" bisogno di tornare a credere in una Direzione morale ben chiara:
certo era,in un certo senso,più semplice farlo quando tutto era da ricostruire e c'era il carburante dell'Occidente che andava in un verso comune(leggi Piano Marshall..),
ma esistono pure innumerevoli altre risorse,nel cuore e nella mente degli esseri umani,
e stà innanzitutto agli uomini di Talento e buona Volontà provare a tracciare il solco che permetta,
tanto alla propria confusa generazione("di mezzo" tra due epoche antitetiche quanto Estate ed Inverno..)
quanto a quelle successive,
di "promuoverle" da potenzialmente infinite ad infinite in atto..
Saluti dal web.
"eroi" di questo millennio,in qualità d'Insegnanti Universitari,iniziato col disinvestimento dei "poteri forti" nella Cultura
(e se a qualcuno dei due non piacessero le definizioni,
spero me le passi in omaggio all'idea che siamo pure quanto l'Altro vede in noi..).
Le vostre opinioni sembran divergere,ma a mio avviso non è così;
tendono entrambe all'idea che questo Paese ha "solo" bisogno di tornare a credere in una Direzione morale ben chiara:
certo era,in un certo senso,più semplice farlo quando tutto era da ricostruire e c'era il carburante dell'Occidente che andava in un verso comune(leggi Piano Marshall..),
ma esistono pure innumerevoli altre risorse,nel cuore e nella mente degli esseri umani,
e stà innanzitutto agli uomini di Talento e buona Volontà provare a tracciare il solco che permetta,
tanto alla propria confusa generazione("di mezzo" tra due epoche antitetiche quanto Estate ed Inverno..)
quanto a quelle successive,
di "promuoverle" da potenzialmente infinite ad infinite in atto..
Saluti dal web.
"Luca.Lussardi":
Eppure i nostri nonni l'hanno rimessa in pista l'Italia del dopoguerra, che era conciata molto peggio che adesso. Cosa succede allora oggi a differenza di 50 anni fa? Succede, per esempio, che è più facile andarsene invece che tirare la cinghia (p.s. io sono uno di quelli che deve pagare il mutuo).
Era facile andarsene anche 50 anni fa. Credo che anche la tua famiglia abbia parenti, casomai lontani, emigrati in giro per il mondo.
Non credo sia quello il problema.
Piuttosto, prima si ripartiva davvero da zero, con un tasso di scolarizzazione molto più basso e, conseguentemente, con gente che aveva meno pretese in quanto a lavoro e retribuzione.
Insomma, se un tipo, che era bracciante al sud e non aveva mai aperto un libro in vita sua, andava al nord a lavorare nella catena di motaggio, beh aveva già fatto un gran balzo avanti perchè prendeva uno stipendio che, per quanto basso, era di certo più alto di quanto guadagnasse nei campi.
Ciò consentiva agli imprenditori di disporre di tanta forza lavoro, poco qualificata ed a poco prezzo.
Oggi, invece, c'è sul mercato del lavoro gente che ha studiato per 20 anni, che ha competenze molto maggiori ed una vita intellettuale mediamente più aperta rispetto al contadino emigrato di cui sopra, e che vuole essere pagata in modo idoneo per fare il proprio lavoro (possibilmente, qualcosa relativo a ciò che si è studiato).
Al neoassunto medio non bastano certo più una paga proporzionale a quella dell'ex-bracciante, e nemmeno bastano gli 800 euro del contrattino part-time/di formazione/etc... che le aziende sono "costrette" (anche se non è così) ad offrire di questi periodi; non gli bastano sia perchè proprio non ce la si fa ad arrivare a fine mese con 800 euro se si ha famiglia ed una sorta di vita sociale, sia perchè mediamente ha studiato più dei suoi genitori e vorrebbe vedere i frutti di tale impegno anche sul versante economico.
La verità è che purtroppo non si può tagliare dove si vorrebbe perchè la legge non lo consente.
Prendi tutti gli impiegati pubblici che stanno lì a giocare a carte (quando va bene, ma conosco situazioni molto più imbarazzanti)... Non li puoi licenziare.
Prendi tutti tutti quei docenti che non pubblicano nemmeno un articolo di ricerca da dieci anni e più e, nonostante ciò, tengono solo due corsi semestrali l'anno, casomai occupando diverse cattedre in varie università (da me ce ne sono)... Non li puoi licenziare.
Eccetera, eccetera...
Lo Stato se li è accollati ed ora se li deve tenere sul groppone fino alla pensione. L'unico modo sarebbe "costringere" questa gente a lavorare, ma si sa che ciò è impossibile.
Nemmeno io desidero essere polemico, infatti la mia era una vera domanda a cui però non riesco a trovare una risposta facile. Al giorno d'oggi nessuno vuole rinunciare a quello che ha, a tutte le comodità che abbiamo a disposizione. Siamo andati oltre le nostre capacità, ma chi ha il coraggio di fare dei passi indietro?
Premetto una cosa,se ce ne dovesse esser bisogno,
solo per mettermi a riparo dall'effetto che,spesso,faccio sugli altri anche quando non coincide con la mia volontà,
e che non sempre,nonostante i capelli brizzolati incombano,riesco ad evitare se non parlo esplicitamente:
il mio intervento non vuol arrivare nel campo d'una polemica sterile..
Ciò detto è una domanda che mi pongo pure io
(da qualche parte l'ho fatto pure in questa sezione,ed appena individuo il post lo evidenzio..),
e le ho trovato un paio di risposte:
1)Era una generazione più temprata,
il cui esempio(come spesso accade alle cose buone del nostro genere..)andrà sepolto dal tempo nella Memoria:
o forse son quelle che le son successe ad esserlo meno,per via delle solite amenità
(mer..diaset,come mirabilmente definita da Andrea,il benessere,l'iper-tecnologia e chi più ne ha più ne metta..)
e della scomparsa quasi totale d'una interpretazione calvinista di Lavoro e Doveri sociali
(non è il tuo caso,direi proprio,ma una rondine non fà Primavera!).
2)Il Piano Marshall e,in talune regioni del nostro(non più!)Bel paese,il Patto di Varsavia..
Saluti dal web.
solo per mettermi a riparo dall'effetto che,spesso,faccio sugli altri anche quando non coincide con la mia volontà,
e che non sempre,nonostante i capelli brizzolati incombano,riesco ad evitare se non parlo esplicitamente:
il mio intervento non vuol arrivare nel campo d'una polemica sterile..
Ciò detto è una domanda che mi pongo pure io
(da qualche parte l'ho fatto pure in questa sezione,ed appena individuo il post lo evidenzio..),
e le ho trovato un paio di risposte:
1)Era una generazione più temprata,
il cui esempio(come spesso accade alle cose buone del nostro genere..)andrà sepolto dal tempo nella Memoria:
o forse son quelle che le son successe ad esserlo meno,per via delle solite amenità
(mer..diaset,come mirabilmente definita da Andrea,il benessere,l'iper-tecnologia e chi più ne ha più ne metta..)
e della scomparsa quasi totale d'una interpretazione calvinista di Lavoro e Doveri sociali
(non è il tuo caso,direi proprio,ma una rondine non fà Primavera!).
2)Il Piano Marshall e,in talune regioni del nostro(non più!)Bel paese,il Patto di Varsavia..
Saluti dal web.
Eppure i nostri nonni l'hanno rimessa in pista l'Italia del dopoguerra, che era conciata molto peggio che adesso. Cosa succede allora oggi a differenza di 50 anni fa? Succede, per esempio, che è più facile andarsene invece che tirare la cinghia (p.s. io sono uno di quelli che deve pagare il mutuo).
"Andrea2976":
piuttotsto che tagliare gli incentivi per comprarsi l'ennesima TV, macchina, ecc...
Quanto hai ragione! Oltretutto regalare i soldi dei contribuenti alle industrie automobilistiche -o alle imprese che fabbricano TV- è un bell'incentivo... a pensare a quanto il consumismo stia devastando l'ecosfera, inclusa la specie homo cosiddetto sapiens.

"Luca.Lussardi":
Togli pure le virgolette a quel forse, è così anche secondo me: non è solo la classe politica che non vuole riformare il paese, ma è la mentalità italiana media che è conservatrice. I veri eroi secondo me sono infatti coloro che restano in questo paese migliorandolo.
Sottoscrivibile pure questo,
come d'altronde lo sono tutte le opinioni create ponderatamente man mano che si cerca l'equilibrio,spesso da acrobata,
tra i propri convincimenti morali
(che ciascuno di noi eredita e/o scopre dentro sè grazie alle esperienze intellettuali e concrete vissute..)
e la Vita che fà il suo corso,tante volte indipendente da essi(sopratutto in Italia..),e ci pone davanti a delle scelte:
per dirla insomma come un ispettore,calvo e di fantasia,
che popolava le pagine d'un fumetto nato a metà anni '80
(caro ad uno degli "eroi",lui reale,capace di trovar Forza di continuare a vivere,migliorare e migliorarsi grazie a quel suo profondo Talento che mette a disposizione nelle aule universitarie e,con rinnovato piacere di molti,pure su questo Forum..),
occorre ricordare pure che
"ad un certo punto le domande,da profonde,diventano serie,
ed a quel punto si riassumono tutte in come fare a pagare il mutuo"
(o giù di lì..)!
E non è vigliaccheria se non sempre si riesce a trovare la giusta(ed ardua..)misura tra questo e,in ordine sparso,
l'Amore per la propria Patria
(se questo concetto ha mai avuto senso,dall'Unità d'Italia in poi..),
quello per la/il propria/o Amata/o che ad un certo punto inizia,legittimamente,a chiedersi quando si vivrà con meno fatica
(vista la tanta da riservare alla crescita dei Figli tramite cui provare a perpetuare proprio Vita ed Amore,
che in un certo senso sono sinonimi e certo sono logicamente equivalenti..),
per i propri cari,i propri Ideali,le proprie Passioni intellettuali e sociali,
combattendo il senso di scoramento che,senza mai andar via definitivamente,
viene quando tutta questa Bellezza sbatte su quel muro di gomma che certo ben conosci,
senza spostarlo d'un centimetro;
la Storia è d'altronde fatta pure dai piccoli eroi che rinunciano ad alcuni pezzi dei propri sogni,
per provare a coltivarli tutti senza tralasciarne alcuno,
e non solo dagli Alekos Panagulis:
lo rimarco perchè nel tuo messaggio,pur condivisibile sotto molti aspetti,
mi sembra di non aver trovato traccia di questa idea che,essendo il dubbio un aspetto dell'intelligenza umana,
andrebbe tenuta maggiormente in considerazione..
Saluti dal web.
Togli pure le virgolette a quel forse, è così anche secondo me: non è solo la classe politica che non vuole riformare il paese, ma è la mentalità italiana media che è conservatrice. I veri eroi secondo me sono infatti coloro che restano in questo paese migliorandolo.
Ciao a tutti,
non capisco perché tanta meraviglia per un fatto che ormai è consuetudine.
Che la classe diregente di questo paese sia scadente è chiaro a tutti, che la ricerca sia la cosa più semplice da tagliare è chiaro a tutti.
Mi chiedo: se nessuno di noi avesse idea di cosa sia la ricerca (per inciso anche io sono stato uno di voi: laurea-master-dottorato di ricerca nella mia amata matematica (di certo non alla Bocconi)) non penso si farebbe problemi a dire che è meglio tagliare i fondi a chi scopre qualche "astrusa" (nel senso buono) teoria e qualche strana classe di funzioni che ti permette di modellizzare un evento fino ad ora insondabile, piuttotsto che tagliare gli incentivi per comprarsi l'ennesima TV, macchina, ecc...
Purtroppo la società è caratterizzata da una forte ignoranza "scientifica" e ideologica, dove spacciano per conoscenza i programmi di Mer..diaset & Co (scusate il lapsus).
Mi spiace che qualcuno pensi che i giovani di oggi non abbiano i "cosidetti", affrontare oggi l'università con queste prospettive è veramente un gesto eroico...il continuare dopo la laurea è fare la fine dei trecento di Leonida.
Ovviamente ogni tanto capita anche il Gauss della situazione...ma il problema è la massa di persone comuni.
Ovviamente l'estero è una meta appetibile, ma alla fine "forse" siamo tutti troppo egoisti per voler cambiare questo paese (compreso io che mi son trovato un lavoro per non rimanere precario a vita all'università).
Matematica! Semper fidelis! (non azzardatevi a darmi del fascista
)
non capisco perché tanta meraviglia per un fatto che ormai è consuetudine.
Che la classe diregente di questo paese sia scadente è chiaro a tutti, che la ricerca sia la cosa più semplice da tagliare è chiaro a tutti.
Mi chiedo: se nessuno di noi avesse idea di cosa sia la ricerca (per inciso anche io sono stato uno di voi: laurea-master-dottorato di ricerca nella mia amata matematica (di certo non alla Bocconi)) non penso si farebbe problemi a dire che è meglio tagliare i fondi a chi scopre qualche "astrusa" (nel senso buono) teoria e qualche strana classe di funzioni che ti permette di modellizzare un evento fino ad ora insondabile, piuttotsto che tagliare gli incentivi per comprarsi l'ennesima TV, macchina, ecc...
Purtroppo la società è caratterizzata da una forte ignoranza "scientifica" e ideologica, dove spacciano per conoscenza i programmi di Mer..diaset & Co (scusate il lapsus).
Mi spiace che qualcuno pensi che i giovani di oggi non abbiano i "cosidetti", affrontare oggi l'università con queste prospettive è veramente un gesto eroico...il continuare dopo la laurea è fare la fine dei trecento di Leonida.
Ovviamente ogni tanto capita anche il Gauss della situazione...ma il problema è la massa di persone comuni.
Ovviamente l'estero è una meta appetibile, ma alla fine "forse" siamo tutti troppo egoisti per voler cambiare questo paese (compreso io che mi son trovato un lavoro per non rimanere precario a vita all'università).
Matematica! Semper fidelis! (non azzardatevi a darmi del fascista

"baldo89":
più passa il tempo e più mi piace questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=-5wElAlH-ng
per VINX
ma tu che stai al cern hai sentito qualche commento su questi tagli alla ricerca ?
No, nessun commento per ora...
"baldo89":
Un'azione concreta ed efficace potrebbe essere quella di votare partiti diversi da quelli che oggi sostengono Monti (o che in passato hanno sostenuto Berlusconi)
quindi la scelta è tra Grillo e la lega? Preferisco monti allora....
IDV e Sel probabilmente sono uguali agli altri, però almeno sono un po' più radicali. C'è bisogno di un po' di estremismo in questo momento.
"baldo89":
Un'azione concreta ed efficace potrebbe essere quella di votare partiti diversi da quelli che oggi sostengono Monti (o che in passato hanno sostenuto Berlusconi)
quindi la scelta è tra Grillo e la lega? Preferisco monti allora....
Dimentichi l'IdV e SEL.
Un'azione concreta ed efficace potrebbe essere quella di votare partiti diversi da quelli che oggi sostengono Monti (o che in passato hanno sostenuto Berlusconi)
quindi la scelta è tra Grillo e la lega? Preferisco monti allora....
più passa il tempo e più mi piace questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=-5wElAlH-ng
per VINX
ma tu che stai al cern hai sentito qualche commento su questi tagli alla ricerca ?
http://www.youtube.com/watch?v=-5wElAlH-ng
per VINX
ma tu che stai al cern hai sentito qualche commento su questi tagli alla ricerca ?