Domani esame di Analisi...
Ragazzi domani esamone di analisi 1...consigli???

Risposte
"vict85":
In altri casi viene fatto da persone che non sono spinte da un amore per quello che studiano. Insomma parlo di bravi studenti diligenti che hanno mantenuto l'animo del liceo in cui l'importante è prendere un bel voto e in cui sapere è secondario.
Ah, quanti ne conosco! condivido quasi in pieno gli interventi che hai fatto...
Io invece faccio parte degli svampiti pigri che studia anarchicamente.E sono il genere di studenti, considerati abbastanza bravi, che vanno alle interrogazioni chiedendosi se il prof preferisce la definizione A o la B per spiegare un certo concetto o che si mette a dimostrare qualcosa sul momento invece di impararsi tutti i passaggi.

In ogni caso credo che il metodo migliore sia una via di mezzo tra quello di maurer e quello di vict85. Troppa pigrizia non va bene, nemmeno troppa severità con se stessi nello studio, perchè altrimenti si rischia di perdere di vista l'amore per la materia (specifico che non è il caso di maurer

"vict85":
Io invece faccio parte degli svampiti pigri che studia anarchicamente.E sono il genere di studenti, considerati abbastanza bravi, che vanno alle interrogazioni chiedendosi se il prof preferisce la definizione A o la B per spiegare un certo concetto o che si mette a dimostrare qualcosa sul momento invece di impararsi tutti i passaggi.
Su su, io esigo dal mio docente una flessibilità tale da non formalizzarsi se uso una definizione che a lui non piace. I docenti più bravi mi hanno sempre messo a mio agio lasciandomi scegliere le notazioni: so che non sono importanti, ma psicologicamente hanno un impatto pesante (è come combattere dalla cima di una collina oppure essere in pianura: sulla collina hai un leggero vantaggio).
Per quanto riguarda la seconda, sono anch'io così, anche se purtroppo ho una memoria tale che spessissimo mi basta leggere solo una volta una dimostrazione facile per ricordarla nei dettagli anche a distanza di mesi, quindi non è proprio corretto dire che sia un'improvvisazione. Le dimostrazioni complicate, invece, le imparo: non tanto per amore dell'esame (infatti studio le dimostrazioni anche quando studio per diletto), quanto perché mi forniscono idee e tecniche proprie del settore che sto affrontando.
Detto questo penso che in un momento di sconforto un voto basso sia una luce maggiore di non prenderne neanche uno. Io ho accettato un voto basso (per me) di informatica il mio primo anno a matematica perché era settembre, l'avevo rifiutato già una volta e dopo aver di fatto ‘buttato’ tre anni di vita cambiando facoltà avevo bisogno di dare crediti per la mia autostima.
In qualche modo lo considero un po' un esame importante perché per quando non abbia imparato assolutamente nulla durante il corso, l'esame mi ha insegnato ad essere umile (e a non fare ritocchi all'ultimo momento
).
In qualche modo lo considero un po' un esame importante perché per quando non abbia imparato assolutamente nulla durante il corso, l'esame mi ha insegnato ad essere umile (e a non fare ritocchi all'ultimo momento

Personalmente penso che tu ti stia basando troppo sul fatto che fare tanti esercizi aiuta. Ma in realtà non è tanto il fare che conta ma il “metabolizzare”. La mia ragazza in qualche modo ha un metodo di studio simile al tuo e passa a studiare circa 10 volte più del tempo di me (io mi stufo in fretta se non mi interesso). Alla fine con risultati simili (e saltando anche tante lezioni).
Di fatto penso che la carenza non sia pratica quanto più teorica. E non mi riferisco a quello che ti verrà chiesto all'orale. Capiterà senz'altro anche a te in futuro, magari non in analisi, di leggere qualcosa che ti illuminerà tutto in modo diverso e capirai che ciò che avevi capito era molto poco. Queste illuminazioni a me vengono spesso (riguardo allo studio). In genere vengono quando cambi fonte (cioé principalemente chiedi ad altre persone oppure leggi su un altro libro).
Io penso che il tuo metodo di studio vada raffinato, anche se non penso che il mio sia adatto a te (hai troppa forza di volontà). Ti suggerirei, se me lo permetti, una breve ma salutare lettura: ‘How to solve it’ di Polya (forse c'é in Italiano, non so). Parla di come risolvere i problemi e le domande che dovresti porti quando approcci un problema.
Io penso che il primo passo verso una nuova consapevolezza della materia consista nel ragionare sul fatto che per quanto un problema possa avere una sola soluzione, in genere, non è affatto vero che la si debba per forza trovare lungo una strada. Questo per dirti che è meglio capire il metodo piuttosto che impararlo.
Di fatto penso che la carenza non sia pratica quanto più teorica. E non mi riferisco a quello che ti verrà chiesto all'orale. Capiterà senz'altro anche a te in futuro, magari non in analisi, di leggere qualcosa che ti illuminerà tutto in modo diverso e capirai che ciò che avevi capito era molto poco. Queste illuminazioni a me vengono spesso (riguardo allo studio). In genere vengono quando cambi fonte (cioé principalemente chiedi ad altre persone oppure leggi su un altro libro).
Io penso che il tuo metodo di studio vada raffinato, anche se non penso che il mio sia adatto a te (hai troppa forza di volontà). Ti suggerirei, se me lo permetti, una breve ma salutare lettura: ‘How to solve it’ di Polya (forse c'é in Italiano, non so). Parla di come risolvere i problemi e le domande che dovresti porti quando approcci un problema.
Io penso che il primo passo verso una nuova consapevolezza della materia consista nel ragionare sul fatto che per quanto un problema possa avere una sola soluzione, in genere, non è affatto vero che la si debba per forza trovare lungo una strada. Questo per dirti che è meglio capire il metodo piuttosto che impararlo.
Ho citato quelle persone per dire appunto che anche se hanno preso più di me, molto probabilmente sanno meno cose! ma non che io sia bravo, anzi, però questo dimostra che non sempre il voto è proporzionale alle capacità. Io Se dovessi rifare SOLO analisi a settembre credo di poter prendere più di 25, tu potresti domandarmi, perchè allora non lo fai direttamente a settembre? Non lo so...sarà l'inesperienza, la paura...
Quelli che citi sono a rigore atti illeciti. Io mi riferivo a metodi di studiare che non condivido ma che sono relativamente comuni. In genere più comuni a persone a cui non interessa la ricerca. Spesso vogliono insegnare e tutto sommato non hanno troppo interesse nel conoscere a fondo le sfumature (non che tutti gli interessati all'insegnamente siano così ovviamente
). In altri casi viene fatto da persone che non sono spinte da un amore per quello che studiano. Insomma parlo di bravi studenti diligenti che hanno mantenuto l'animo del liceo in cui l'importante è prendere un bel voto e in cui sapere è secondario.
Ci sono poi un altro genere di persone che puntano a voti alti e sono ‘studenti da olimpiadi’, sia perché spesso fanno le varie olimpiadi di matematica, fisica o informatica ma anche perché vedono lo studio come una disciplina olimpica. Maurer ne è un classico esempio
(lo dico amichevolmente capiamoci, non vorrei che lo prendessi come un insulto).
Io invece faccio parte degli svampiti pigri che studia anarchicamente.
E sono il genere di studenti, considerati abbastanza bravi, che vanno alle interrogazioni chiedendosi se il prof preferisce la definizione A o la B per spiegare un certo concetto o che si mette a dimostrare qualcosa sul momento invece di impararsi tutti i passaggi.

Ci sono poi un altro genere di persone che puntano a voti alti e sono ‘studenti da olimpiadi’, sia perché spesso fanno le varie olimpiadi di matematica, fisica o informatica ma anche perché vedono lo studio come una disciplina olimpica. Maurer ne è un classico esempio

Io invece faccio parte degli svampiti pigri che studia anarchicamente.

@Vict85 hai ragione dovrei trovare del tempo per tornarci sopra, però credo di aver paura di avere troppi esami da recuperare se oltre ad analisi dovesse andar male qualcos'altro...i voti contato abbastanza, però ad esempio conosco una ragazza che ha frequentato i corsi con me ed ha preso 22 poichè le hanno passato il compito, e fidatevi sapeva molte meno cose di me, poi oggi ho visto un ragazzo che è riuscito ad usare l'i phone per aiutarsi con wolfram alpha...questa gente magari all'orale riuscirà a farsi confermare il voto...però per il momento ho sempre avuto il piacere di studiare queste cose, ed è la cosa più importante...grazie a tutti comunque!!

"vict85":
La fortuna e il caso ci sono. [...]
Eccome se ci sono.
Ci sono poi alcuni che credono nel fermo potere della razionalità umana, e che quindi il caos - o caso, per me non fa differenza - sia controllabile, manipolabile, decifrabile. Posizione assolutamente legittima.
Però ci sono anche quelli come me, che credono che sia il caso a sovrastare l'intelletto. Già il buon Machiavelli vide bene (anche se vide ben meglio il suo quasi-contemporaneo Montaigne, che negli Essays ricorda che La calamità dell'uomo è il creder di sapere), per la sua epoca, quando scrisse ne Il principe (vado a memoria, quindi non siano troppo biasimati gli eventuali errori): "[...] iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà, o presso, a noi."
"vict85":
È un po' come recitare a copione, io preferisco la commedia dell'arte(come metodo di studio) e infatti non sempre sono stato apprezzato.
Quanto ti capisco. Pure per me è così.
"maurer":
Ovviamente, non avevo previsto di poter essere frainteso in questo modo. Bah, ho tanti 30 e lode e non sono ovviamente equivalente tra di loro. Ho 30 e lode di Fisica 1 e di Statistica e di nessuna delle due cose ricordo molto. Invece ho 29 di Analisi Complessa, che ritengo di sapere molto meglio. E il 30 e lode di categorie vale almeno il doppio, vista la quantità di cose fuori programma che ho appreso a fondo.
Il voto però è tutto sommato indicativo: come dicevo prima, punto al 50 / 30. Poi le mie debolezze legate al fatto che sono un essere umano, mi portano ad ottenere 40 / 30. Il voto finale è comunque 30. E vale comunque più di 30.
Quello che volevo dire è: se punti a 30, ottieni 27. Se punti a 20, ottieni 18. Dal mio punto di vista, già già che punto, punto in alto!


Comunque anche secondo me uscire dal seminato è importante ma io in genere vado agli esami senza portarmi una mappa

"vict85":
Io non tendo a dare troppa importanza ai voti; ho visto tanta gente prendere voti alti e un mese dopo non ricordarsi nulla o che non avevano capito a fondo la materia. In genere il voto era aiutato dal fatto che si imparavano le dimostrazioni per bene (magari senza capirle a fondo), le ripetevano come dei registratori e sapevano che l'esercizio A andava risolto usando il metodo B.
Ovviamente, non avevo previsto di poter essere frainteso in questo modo. Bah, ho tanti 30 e lode e non sono ovviamente equivalente tra di loro. Ho 30 e lode di Fisica 1 e di Statistica e di nessuna delle due cose ricordo molto. Invece ho 29 di Analisi Complessa, che ritengo di sapere molto meglio. E il 30 e lode di categorie vale almeno il doppio, vista la quantità di cose fuori programma che ho appreso a fondo.
Il voto però è tutto sommato indicativo: come dicevo prima, punto al 50 / 30. Poi le mie debolezze legate al fatto che sono un essere umano, mi portano ad ottenere 40 / 30. Il voto finale è comunque 30. E vale comunque più di 30.
Quello che volevo dire è: se punti a 30, ottieni 27. Se punti a 20, ottieni 18. Dal mio punto di vista, già già che punto, punto in alto!
"vict85":
Io penso però che tutti gli scritti siano più o meno difficili uguali e che forse hai trovato quegli esercizi più difficili perché erano meno standard e non eri abituato ad uscire dal seminato. Ovviamente io non posso saperlo con certezza, è solo un'opinione.
Sì, mi devo dire sommariamente d'accordo. Tuttavia è sbagliato non saper uscire dal seminato. Non riesco ad immaginare pecca più grave per chi studia matematica. E, in linea di principio, anche per chi studia ogni altra disciplina...
"maurer":
Non so se qualcuno di voi ha mai letto Tolkien e, in particolare, mi riferisco al suo commento a Sir Gawain e il cavaliere verde (che potete trovare in Albero e foglia). In ogni caso lì c'è una delle massime che guidano la mia vita: aspirare l'impossibile non tanto per conseguire veramente l'impossibile, ma semplicemente per arrivare a fare metà di quello che si vuole davvero ottenere. Questo ha due importantissimi vantaggi: 1) non si è mai contenti di quello che si ha e quindi ci si continua a muovere; 2) il livello che si raggiunge è comunque, a posteriori, elevato.
Ok, ok, è una posizione estremista ecc. Potete pensarla come volete; io la penso così.
Non ho letto molto di Tolkien. Ma penso non vada scordato che con tutti gli eroi “sovraumani” del signore degli anelli il più grande di tutti sia pur sempre Sam. O almeno a mio avviso è così.
Io non tendo a dare troppa importanza ai voti; ho visto tanta gente prendere voti alti e un mese dopo non ricordarsi nulla o che non avevano capito a fondo la materia. In genere il voto era aiutato dal fatto che si imparavano le dimostrazioni per bene (magari senza capirle a fondo), le ripetevano come dei registratori e sapevano che l'esercizio A andava risolto usando il metodo B. Alcuni esami sono più adatti di altri a questo metodo di studio. È un po' come recitare a copione, io preferisco la commedia dell'arte
(come metodo di studio) e infatti non sempre sono stato apprezzato.
Ne ho accettati anche di bassi in passato, potrei quasi dire di aver quasi sempre accettato (e sono pochi i voti tra 18 e 30 che non ho registrato in un libretto). Le poche volte che l'ho rifiutato era perché in qualche modo sapevo di poter far di meglio (e avevo voglia di far di meglio) o non avevo gestito bene un esame. L'anno scorso dopo anni di esami sono riuscito ad avere una sorta di attacco di panico ad un esame: ad un certo punto ho avuto un vuoto totale su tutto ciò che avevo studiato* (ovviamente non ho passato l'esame
era solo per dire che possiamo sempre incontrare cose che non ci aspettiamo).
La fortuna e il caso ci sono. Possono anche influenzare notevolmente il voto (una volta ho dimenticato di scrivere il nome sul foglio e mi è stato annullato un 30!). Alle volte ti possono anche aiutare come una volta che ad un orale mi è stato chiesto un argomento che avevo approfondito molto bene il giorno prima perché mi era poco chiaro.
Io penso però che tutti gli scritti siano più o meno difficili uguali e che forse hai trovato quegli esercizi più difficili perché erano meno standard e non eri abituato ad uscire dal seminato. Ovviamente io non posso saperlo con certezza, è solo un'opinione.
Penso che se ti va bene un 18/20 allora va lì e dai quell'esame ma personalmente penso che dovresti trovare il tempo, magari non subito, di tornarci e cercare di capire cosa non hai ancora capito. Ultimamente mi è capitato di non riuscire a trovare il tempo di praticare taichi. Ora che sono tornato per varie ragioni sono con un gruppo decisamente indietro rispetto a me. Per quanto possano essere indietro riesco a trovare comunque qualcosa di nuovo. Non puoi sempre correre senza mai guardarti indietro, d'altra parte forse ora è il momento di correre.
* Ed era anche un esame a cui era andato abbastanza sicuro di fare bene.

Ne ho accettati anche di bassi in passato, potrei quasi dire di aver quasi sempre accettato (e sono pochi i voti tra 18 e 30 che non ho registrato in un libretto). Le poche volte che l'ho rifiutato era perché in qualche modo sapevo di poter far di meglio (e avevo voglia di far di meglio) o non avevo gestito bene un esame. L'anno scorso dopo anni di esami sono riuscito ad avere una sorta di attacco di panico ad un esame: ad un certo punto ho avuto un vuoto totale su tutto ciò che avevo studiato* (ovviamente non ho passato l'esame

La fortuna e il caso ci sono. Possono anche influenzare notevolmente il voto (una volta ho dimenticato di scrivere il nome sul foglio e mi è stato annullato un 30!). Alle volte ti possono anche aiutare come una volta che ad un orale mi è stato chiesto un argomento che avevo approfondito molto bene il giorno prima perché mi era poco chiaro.
Io penso però che tutti gli scritti siano più o meno difficili uguali e che forse hai trovato quegli esercizi più difficili perché erano meno standard e non eri abituato ad uscire dal seminato. Ovviamente io non posso saperlo con certezza, è solo un'opinione.
Penso che se ti va bene un 18/20 allora va lì e dai quell'esame ma personalmente penso che dovresti trovare il tempo, magari non subito, di tornarci e cercare di capire cosa non hai ancora capito. Ultimamente mi è capitato di non riuscire a trovare il tempo di praticare taichi. Ora che sono tornato per varie ragioni sono con un gruppo decisamente indietro rispetto a me. Per quanto possano essere indietro riesco a trovare comunque qualcosa di nuovo. Non puoi sempre correre senza mai guardarti indietro, d'altra parte forse ora è il momento di correre.
* Ed era anche un esame a cui era andato abbastanza sicuro di fare bene.
Spero di non destare un vespaio di polemiche, ma comunque: la fortuna entra in minima parte. Può comportare (da leggersi: dovrebbe essere giusto che sia così) un'incertezza di uno, due punti al massimo. Certo che se l'aspirazione è 20, non mi stupisco di un 18.
Non so se qualcuno di voi ha mai letto Tolkien e, in particolare, mi riferisco al suo commento a Sir Gawain e il cavaliere verde (che potete trovare in Albero e foglia). In ogni caso lì c'è una delle massime che guidano la mia vita: aspirare l'impossibile non tanto per conseguire veramente l'impossibile, ma semplicemente per arrivare a fare metà di quello che si vuole davvero ottenere. Questo ha due importantissimi vantaggi: 1) non si è mai contenti di quello che si ha e quindi ci si continua a muovere; 2) il livello che si raggiunge è comunque, a posteriori, elevato.
Ok, ok, è una posizione estremista ecc. Potete pensarla come volete; io la penso così.
Non so se qualcuno di voi ha mai letto Tolkien e, in particolare, mi riferisco al suo commento a Sir Gawain e il cavaliere verde (che potete trovare in Albero e foglia). In ogni caso lì c'è una delle massime che guidano la mia vita: aspirare l'impossibile non tanto per conseguire veramente l'impossibile, ma semplicemente per arrivare a fare metà di quello che si vuole davvero ottenere. Questo ha due importantissimi vantaggi: 1) non si è mai contenti di quello che si ha e quindi ci si continua a muovere; 2) il livello che si raggiunge è comunque, a posteriori, elevato.
Ok, ok, è una posizione estremista ecc. Potete pensarla come volete; io la penso così.
Ho parlato con il professore, mi ha detto che ci sono una decina di teoremi base da sapere per la sufficienza, oltre a quelli per alzare il voto chiede altre dimostrazioni fatte a lezione, definizioni, enunciati ed esercizi...
Ti sei informato bene e preparato di conseguenza su cosa chiede all'orale ?
Esercizi ancora o solo teoria o entrambi ? enunciati "precisi " di teoremi e loro dimostrazione ?
Gli esercizi che non hai saputo fare allo scritto adesso non hanno più segreti per te ?
Esercizi ancora o solo teoria o entrambi ? enunciati "precisi " di teoremi e loro dimostrazione ?
Gli esercizi che non hai saputo fare allo scritto adesso non hanno più segreti per te ?
io non ho fatto 2 esercizi su 5 perchè erano difficili...io dalle dispense del mio prof avevo fatto tutti gli esercizi, e mi uscivano tutti...il compito della settimana scorsa era più facile, se lì non avessi sbagliato l'hessiano e un limite, ora magari avrei preso un 22, 23 e avrei gia fatto l'orale...credo che ci voglia anche fortuna...
PS sopra ho scritto di aver fatto 2 esercizi invece di 3...ma non sapevo se fatti bene!
PS sopra ho scritto di aver fatto 2 esercizi invece di 3...ma non sapevo se fatti bene!
Comunque come di Zilpha dipende dal professore. Alcuni alzano di più, altri di meno. La professoressa con cui ho fatto analisi IV era già tanto se ti alzava di due voti e spesso abbassava. Altri invece ti permettono anche di prendere 5-6 voti di differenza (in genere in su).
Comunque non abbatterti. Il metodo di studio dell'università non è quello del liceo. È uno studio diverso e bisogna un po' prenderci la mano. Io per certi versi non l'ho ancora presa dopo 7-8 anni all'università (ma dopo 3 ho cambiato settore quindi per certi versi contano solo 4-5 anni
).
L'unica cosa che secondo me però ha senso chiederti è se ritieni di possedere a sufficienza le basi della materia se non sei riuscito a fare 3 esercizi su 5. Dopo di che puoi ovviamente fregartene.
Comunque non abbatterti. Il metodo di studio dell'università non è quello del liceo. È uno studio diverso e bisogna un po' prenderci la mano. Io per certi versi non l'ho ancora presa dopo 7-8 anni all'università (ma dopo 3 ho cambiato settore quindi per certi versi contano solo 4-5 anni

L'unica cosa che secondo me però ha senso chiederti è se ritieni di possedere a sufficienza le basi della materia se non sei riuscito a fare 3 esercizi su 5. Dopo di che puoi ovviamente fregartene.
A me piacerebbe prendere voti alti, però credetemi, io ho studiato costantemente, da ottobre, i due corsi che avevo, chimica e analisi, ho preso 20 allo scritto di chimica, e 17 ad analisi, io mi sono impegnato, siccome da marzo dovrò seguire fisica 1 geometria e disegno tecnico, non vorrei avere poi troppo esami da recuperare...quindi io spero anche in un 18....penso sia fattibile...
In ogni caso dipende dal professore... ad esempio conosco un professore con cui, prendendo un 17 si può aspirare anche ad avere 22-24 all'orale....